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Autore: ritakwon    31/12/2016    1 recensioni
Le persone non smettevano di rinfacciare, anche indirettamente, quanto la vita di Alec potesse andare in fallimento se avesse avuto il coraggio di vivere per sempre con un ragazzo che addirittura era un Nascosto. Alec era solito ascoltare ciò che dicevano gli altri e a dare peso ad ogni singola parola. Il risultato infatti, era di un cacciatore che non parlava da quattro giorni, e da quattro giorni, era steso sul letto nella stessa e identica posizione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: Bondage
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Le persone non smettevano di rinfacciare, anche indirettamente, quanto la vita di Alec potesse andare in fallimento se avesse avuto il coraggio di vivere per sempre con un ragazzo che addirittura era un Nascosto. Alec era solito ascoltare ciò che dicevano gli altri e a dare peso ad ogni singola parola. Il risultato infatti, era di un cacciatore che non parlava da quattro giorni, e da quattro giorni, era steso sul letto nella stessa e identica posizione. A Magnus era chiaro che Alec era caduto in depressione e che aveva bisogno di aiuto, per questo gli parlava nonostante Alec non aprisse occhio e non dava segni di interesse per quel che lo Stregone diceva.

Ed eccolo lì, Magnus davanti a lui a parlargli per la millesima volta. L'unica cosa che si muoveva di Alec, erano le lacrime che ogni tanto scendevano dalle sue guance.

«Fiorellino» lo chiamò Magnus «hai fame? Ti ho portato qualcosa da mangiare.» gli disse posando il piatto accanto al letto, sul comodino.

Alec non diede risposta come sempre e come sempre, Magnus, prese il libro che si trovava sul mobile e lo sfogliò stendendosi sul letto accanto a lui cercando forse una magia che potesse risollevare Alec. In realtà non sapeva nemmeno come cercare.

«Ma certo...» sussurrò Magnus dopo che un idea stravagante ma vincente gli venne in mente «Torno tra poco amore.» disse ad Alec stampandogli un bacio sulla guancia.

Uscii dalla stanza e chiamò al cellulare Clary Fray, una giovane Shadowhunter con un potere particolare. Lei era capace di creare rune sconosciute a tutti. La ragazza venne volentieri insieme al suo inseparabile ragazzo, Jace Wayland, e la sorella di Alec, Isabelle.

«Magnus, siamo qui!» lo chiamò Clary una volta entrata in casa di Magnus.

«Ragazzi!» comparve improvvisamente Magnus davanti al trio che fece un passo indietro con un sussulto.

«Allora?» domandò Jace volendo arrivare subito al sodo.

«Alec in questi giorni è molto triste, non si muove dal letto e ogni tanto piange. Credo che abbia paura.» disse Magnus.

«Paura? Paura di cosa?» domandò Isabelle preoccupata.

«Non lo so. E' questo il punto. Per saperlo, Clary, potrebbe riprovare la runa Antipaura su di lui!» disse Magnus aprendo la porta della camera da letto.

La ragazza dai capelli rossi lo guardò incerta.

«Sei sicuro che sia il rimedio giusto?» domandò la ragazza entrando nella stanza insieme ai due fratelli.

«Tentar non nuoce, mia cara.» disse Magnus invitandola ad usare il proprio stilo sul braccio di Alec.

La ragazza anche se con dubbio, disegnò la runa su Alec con molta precisione e cura.

«Finita.» disse allontanandosi di qualche passo.

I ragazzi guardarono Alec aspettando una sua mossa o qualcosa del genere, ma in un primo momento, Alec non fece e non disse niente. I quattro ragazzi si guardarono scoraggiati.

Jace si avvicinò a lui e gli prese la mano, poi gli sussurrò qualcosa. Il biondo si rialzò e Izzy pensò gli avesse detto un incoraggiamento del tipo "Forza Alec, ce la farai" o "Alec, io sono con te".

I ragazzi andarono in salotto lasciando Alec solo in camera da letto.

«Vi offro qualcosa? Un thè o cioccolata calda.» propose Magnus.

«No, grazie.» rispose Jace pensieroso.

«No, non mi va.» disse Isabelle «ma da quanto Alec è messo così?» domandò la ragazza.

«Da circa quattro, cinque giorni.» rispose lo stregone.

«Di cosa ha paura secondo te?» domandò Clary.

«Mia giovane Shadowhunter, io so tutto, ma ancora non ho la capacità di entrare nella mente di Alec e di vedere cosa o chi potesse provocargli fastidio.» rispose Magnus.

Mentre discutevano, la porta della camera da letto si aprii e uscii Alec, che spedito, andò davanti a Magnus e lo baciò intensamente.

I ragazzi si guardarono sbalorditi fino alla fine del bacio.

«Sono colto di meraviglia dinanzi a qualcosa di inatteso e fuori dall'ordinario!» esclamò Magnus mentre tutti i presenti alzarono un sopracciglio.

«Magnus, io ti amo, e mi dispiace di esserti sembrato un morto vivente su quel letto. Mi dispiace se non ti ho risposto. Mi dispiace se ti ho fatto preoccupare.» disse Alec tutto d'un fiato «scusa se non ho avuto il coraggio di affrontare il problema che mi sta distruggendo da giorni.» disse ancora Alec senza fermarsi.

I ragazzi si lanciarono un'ennesima occhiata come per chiedersi di quale problema stesse parlando il ragazzo.

«Ho paura che tu ti possa stancare di me, perché lo so, non sono come tutte quelle altre persone divertenti ed estroverse che tu hai incontrato nei tuoi lunghi quattrocento anni.» continuò ancora il Nephilim.

«Hai detto bene» disse Magnus «tu non sei come gli altri. Tu sei diverso.» disse ancora accennando una risata «secondo te, non mi sarei già stancato a quest'ora di un altra copia? Di un ragazzo identico agli altri?» chiese sorridendogli. «Secondo te perché viviamo insieme? Perché ho scelto te?» domandò appoggiando le mani ai suoi fianchi.

Alec non rispose e dopo qualche minuti di silenzio, ricominciò a parlare.
«Io non voglio abbandonarti.» gli disse Alec.

«Amore mio, tu non mi abbandonerai mai, e nemmeno io lo farò. Se indimenticabile tesoro.» disse accarezzandogli la testa.

«Troverai di meglio, lo so.» continuò lui.

«Il meglio è già nato.» gli sussurrò Magnus «e temo che bisogna aspettare ancora un bel po' per la nascita di una forma di vita migliore di te.» continuò.

«Scusa per come mi sono comportato. Non è da Shadowhunter, lo so.» disse Alec guardandolo negli occhi.

«Alec, biscottino, la smetti?» chiese Magnus.

«Di fare cosa? Di rinfacciare la verità?» chiese alzando la voce Alec.

«Sbagli!»

«Invece non è vero. Magnus, perché diamine esisto? Non so nemmeno uccidere da solo un demone.»

«Alec, smettila.»

«Non so nemmeno se ti piaccio veramente o se ti faccio pena.»
«Alec, mio dolce fiorellino, non lo vedi che sono pateticamente innamorato di te?» domandò Magnus urlando. Alec lo guardò quasi spaventato, come del resto anche gli altri.

Alec posò lo sguardo a terra come se fosse un cane appena bastonato.

Magnus si sentì offeso dalle sue parole, ma in qualche modo comprese la sua paura e pensandoci su, non poteva lasciarlo solo proprio in quel momento di difficoltà. Le persone affrontano i momenti difficili insieme, giusto?

Lo stregone lo abbracciò forte mentre Jace, Clary e Izzy li guardavano aspettando l'esito della discussione.

«Scusa.» sussurrò ancora Alec.

«Non voglio più sentire questa parola, stupido Nephilim.» disse Magnus.

«Quindi» iniziò Jace « ora è tutto apposto?» domandò.

La coppia si scambiò uno sguardo complice, e sorridendo, Alec, gli rispose di si.

«Però...» iniziò Alec serio «chi vi ha detto di disegnare quella stupida runa, ancora una volta, sul braccio?» chiese il ragazzo. Magnus si convinse che se fossero in un cartone giapponese, avrebbe visto le fiamme sugli occhi di Alec.

Si misero a ridere mentre Alec scocciato andò a sedersi sul divano seguito dal suo fidanzato.

 

   
 
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