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Autore: Bebba91    01/01/2017    0 recensioni
Il tutto si svolge subito dopo che Derek scopre che l'Alpha che ha morso Scott altri non è che suo zio Peter. Cerca di ucciderlo per aver distrutto la sua famiglia,ma,ferito gravemente,è costretto a scappare da Beacon Hills.
Una storia alternativa in cui un giovane disperato che ha perso la fiducia nel prossimo,incontra un nuovo branco affiatato e unito che lo aiuta a riacquistare un po' della sua umanità.
Derek Hale non sarà più solo,ma avrà ben sette fratelli diciotto zii,una madre e un padre e perfino un nonno.
Siete curiosi? Il lieto fine per Derek è proprio qui! Enjoy!
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Nuovo personaggio, Peter Hale
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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24 - RASSICURAZIONI

[Rieccoci qui con un nuovo anno e un nuovissimo capitoluccio! Tanti Tantissimi Auguroni a tutti. Questo capitolo lo amo davvero. Per lo più incentrato su Derek. Matt lo tirerà su di morale,e farà anche di più! Ma non vi dico altro! Leggete e come al solito ENJOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOYYYYYYYYYYYYYY!!!!]

CAPITOLO 24 - RASSICURAZIONI




Derek entrò cauto nella stanza,cercando di fare il minimo rumore possibile. Non aveva intenzione di disturbare Matt se stava dormendo. Rimase senza parole quando lo vide in piedi davanti al letto. Era piegato in avanti in una posa un po' gobba. Non era pronto ad uno sforzo del genere e l'odore che Derek sentiva provenire da lui glielo confermò. Un odore forte e aspro,tipico del dolore e della rabbia. Matt lo guardò senza dire nulla,ma i suoi occhi supplicanti furono abbastanza per Derek. Gli fu subito vicino e lo sorresse.
Ma che cavolo pensi di fare?” chiese Derek.
Oh,sono contento anche io di vederti,fratellino.” rispose Matt con una punta di sarcasmo.
Derek lo guardò storto guidandolo a mettersi seduto sul letto. La manovra fu abbastanza facile,ma Matt tremava e ansimava pesantemente. Il viso rigato dal dolore e dalla frustrazione.

Volevo sapere come stava Mark...riesco a malapena a sentire il suo battito...” disse Matt con aria triste.
Derek sospirò.

Sta bene. Io e Sofia siamo stati con lui fino a due minuti fa.” gli disse aiutandolo a sdraiarsi “Non senti il suo battito perchè sei sfinito. È normale.” rispose.
Matt riuscì finalmente a sdraiarsi espirando rumorosamente quando la testa fu sul cuscino. Chiuse gli occhi godendosi quel momento di sollievo. Nonostante fosse debilitato sentiva la puzza di preoccupazione emanata da Derek e riaprì gli occhi. Era fermo in piedi al suo fianco che lo guardava con il classico sguardo corrucciato. Alzò un sopracciglio.

Fratellino,se continui a rimuginare il tuo cervello andrà in corto...” disse stancamente.
Derek riprese a guardarlo storto e incrociò le braccia al petto.

Non sono tuo fratello. Quante volte te lo dovrò ripetere?” sbuffò.
Matt gli sorrise e voltò la testa al cuscino vicino a lui. Il posto vuoto che era di nostro padre. Batté debolmente la mano su quel lato.

Dai,sali.” lo invitò.
Derek alzò un sopracciglio. Davvero si aspettava che si mettesse vicino a lui? Non lo avrebbe di certo assecondato. E poi dopo che il padre lo aveva visto baciare Sofia,come l'avrebbe presa se lo avesse trovato sdraiato sul suo letto? Matt continuava a battere la mano sul posto libero con insistenza.

Andiamo Derek,non ti mordo mica...” gli disse guardandolo.
No,grazie. Sto bene in piedi.” rispose lui acido.
All'ennesima pacca sul letto Matt si bloccò raggomitolandosi su un lato e gemendo intensamente.

Ahhh...c-cavolo...” disse a denti stretti.
Aveva fatto un movimento troppo brusco con il braccio e il suo fianco si stava ribellando. La preoccupazione di Derek salì alle stelle. Sciolse le braccia e afferrò una spalla di Matt cercando di capire. Matt però si strinse ancora di più in quella posizione trattenendo il fiato. Non riusciva a respirare. Se lo faceva,il torace si allargava e la sua pelle si tendeva. Magari le sue ferite si stavano rimarginando,ma le sue ossa erano un cumulo di coriandoli.

D-Der....” provò a chiamarlo,ma dovette bloccarsi.
Derek alla fine fece il giro del letto e con un po' di titubanza salì inginocchiandosi davanti a Matt. I suoi occhi viaggiavano su tutta la sua figura,e si accorse di quanto piccolo sembrasse adesso. Non aveva idea di come aiutarlo. Lo spostò di poco,cercando di non peggiorare la situazione,e gli afferrò una mano. Deglutì e cominciò a prendere il suo dolore. Chiuse gli occhi sentendo le sue vene gonfiarsi e degli aghi,anzi dei coltelli,lacerargli la pelle. Non stava accadendo davvero,ma era quello che si provava. Matt riaprì gli occhi cominciando a sentirsi meglio. Si rilassò e riuscì a sciogliersi da quella posizione fetale che aveva assunto. Rimase comunque sul fianco,benedicendo la presenza di Derek. Scostò la mano di scatto da quella del moro,che riaprì velocemente gli occhi affaticato e confuso.

Che stai facendo?” chiese infatti.
Vuoi forse...morire? Non...riusciresti a toglierlo tutto...” disse stanco sentendo le palpebre pesanti.
Però stai meglio.”constatò.
Certo. E ti ringrazio...ma non puoi farti carico di tutto quanto...” disse chiudendo gli occhi.
Derek si allarmò. Con tutto il dolore che stava provando,e che lui aveva cercato invano di assorbire,non riusciva a capacitarsi della sua tranquillità. Una persona normale,anzi,un lupo normale starebbe rotolando per terra in preda alle fitte senza riuscire a controllarsi. Lui invece sembrava sereno,anche se evidentemente affaticato e dolorante. Adesso aveva anche chiuso gli occhi e sembrava stesse dormendo. Si sporse di più verso di lui guardandolo meglio. Istintivamente acuì l'udito per percepire il suo battito. Era accelerato e costante,e andava di pari passo con le emozioni che emanava.

La smetti di guardarmi e ti sdrai?” disse Matt esasperato.
Derek sobbalzò,preso in scacco. Un po' in imbarazzo,arretrò sul posto e si guardò intorno. Alla fine li avrebbe sentiti arrivare,e avrebbe sempre potuto scendere dal letto come un fulmine. Poggiò le mani indietro e scese con la schiena fino a toccare il materasso e crollare con la testa sul cuscino. Incrociò le mani sul ventre e si immobilizzò. Adesso che doveva fare? Puntò il soffitto percorrendo le cornici che lo univano alle pareti. Ma non c'era molto per tenersi occupato. Cominciò a far ondeggiare una gamba,nervoso. Matt sbuffò riaprendo gli occhi.

Okay. Che cavolo ti prende?” chiese innervosito.
Derek voltò lo sguardo stralunato verso di lui.

Che vuoi dire?” chiese.
Voglio dire che mi sembri agitato. La tua preoccupazione l'avvertirebbe anche un bambino.” disse cercando di voltarsi sulla schiena come Derek.
Dovette abbandonare il tentativo quando l'ennesima fitta lo fece bloccare. Derek si sollevò velocemente guardandolo,e Matt allungò una mano verso di lui fermandone qualsiasi movimento.

Adesso...passa...” disse con un filo di voce riuscendo a rimettersi sdraiato.
Inspirò profondamente ed espirò un paio di volte. In un attimo riuscì a calmare il suo corpo e a rilassarsi. Si voltò verso Derek e gli sorrise beffardo.

E' perché Sofia ti ha baciato davanti a papà?” chiese alzando un sopracciglio.
Derek,che intanto si era rimesso sdraiato,sbiancò guardandolo.

Ci hai sentiti?” domandò Derek.
Come ho già detto prima,le tue emozioni si sentono lontane un miglio...E si. Sarebbe stato difficile non sentirvi,eravate proprio fuori dalla stanza...” rispose.
Derek corrugò la fronte e si voltò nuovamente a guardare il soffitto.

Non è per quello...” rispose incerto.
Allora per cosa?” chiese nuovamente Matt.
Per tutto quanto. Mi dispiace che la tua famiglia si sia ritrovata in mezzo ai miei problemi...” confidò.
Matt sospirò voltandosi anche lui a fissare il soffitto bianco.

Sarebbe successo comunque Derek. Da quello che ho capito Alex aveva deciso di fare la sua mossa parecchio tempo fa. E se tu non ci fossi stato,io e Mark probabilmente saremmo morti in quel bosco.” disse lui con tono tranquillo.
Non ne sono così sicuro. Il vostro Alpha è forte. Vi avrebbe di certo aiutato. Forse molto di più di quanto non abbia fatto io.” rispose Derek.
Matt si voltò verso di lui e gli assestò un manrovescio sul petto. Non forte come avrebbe voluto,ma scaturì la medesima reazione. Derek sobbalzò tastandosi la parte lesa e lo guardò sorpreso e stranito.

La pianti di pensare queste cose? Tanto per cominciare,il Nonno sarebbe stato comunque occupato a combattere tuo zio. Dove avrebbe trovato il tempo per aiutare me e Mark? Senza contare poi che senza di te,Sofia sarebbe morta invece di trasformarsi.” disse in tono seccato.
Non l'ho mica morsa io.” rispose Derek come se fosse ovvio.
Certo che no,lo so. Probabilmente in seguito al primo attacco di Alex il suo corpo ha cominciato a cambiare. Quando,qualche anno fa lasciò i suoi artigli nella sua schiena.” spiegò sospirando “Ma tu le hai dato la forza di lottare. Da quando sei qui,ha questa strana aura intorno. Come se potesse affrontare qualsiasi difficoltà e vincerla. E' merito tuo.” concluse.
Derek non rispose,massaggiandosi il petto insistentemente. Non lo aveva colpito così forte,ma era una sorta di tic nervoso. Scrollò le spalle.

Ma ho lasciato che Alex la uccidesse...” rispose con tono neutro.
Ah,quindi il tuo piano è sempre stato quello. Ora si spiega tutto. Farti pestare a morte da tuo zio e dalla mia cugina psicopatica doveva rientrare nel piano...” rispose Matt arricciando le labbra e scuotendo appena la testa.
Derek si voltò a guardarlo stranito.

Ma che stai dicendo? Ho lottato per evitare che succedesse...” disse rendendosi poi conto di quello che era appena uscito dalla sua bocca.
Matt gli sorrise.

Esatto. Tu hai combattuto per salvarla. Hai combattuto al nostro fianco fino alla fine. Hai rischiato anche di morire...anzi,da quello che ho capito se Sofia non ti avesse rianimato non staremmo qui a parlarne. Quindi perchè tormentarsi tanto?” disse infine Matt.
Derek chiuse gli occhi passandosi una mano sulla faccia.

Non credo sia il fatto che ti senti responsabile per quello che è successo.” continuò Matt attirando l'attenzione di Derek che si voltò a guardarlo “Ti sei avvicinato a qualcuno. Prima eri solo e non dovevi pensare a nessun altro se non a te stesso. Quindi se incappavi in un combattimento,non ti importava di come ne saresti uscito. Adesso invece è diverso. Perché ti sei reso conto che avresti perso qualcosa di più importante della tua vita.” disse.
Derek sgranò gli occhi. Era pazzesco ma sembrava che Matt riuscisse a capirlo meglio di quanto facesse lui stesso.

Ma come...?” disse infatti.
Ti spaventa dover provare di nuovo questo tipo di paura. Perdere qualcuno a cui tieni...” sospirò Matt “Lo capisco. Credimi. Ma se adesso scappassi via,non sarebbe ancora peggio?” chiese.
Da cosa lo hai capito?” domandò sempre più sorpreso.
Andiamo Derek.” sorrise “Sono tuo fratello. Ti conosco.” concluse alzando le sopracciglia. 
Derek lo guardò per qualche secondo. Poi voltò lo sguardo al soffitto. Si ricordò dell'ultima volta che aveva visto Laura,sua sorella. Erano nella radura e il giorno dopo lei se ne sarebbe dovuta andare dal branco. Per sua scelta naturalmente,ormai era un Alpha e doveva farsi il suo branco. Per giorni prima che partisse Derek aveva smesso di parlarle. Non perché fosse arrabbiato. Sapeva che sarebbe successo prima o poi,ma nella sua mente non riusciva a concepire l'idea di dirle addio. Che poi non era detto che non si sarebbero più rivisti,ma vivendo sempre a stretto contatto con tutta la famiglia,gli faceva male separarsi. Laura gli aveva chiesto di fare due passi,intuendo che il fratello stava male per la sua partenza. Derek era rimasto di sasso quando lei le aveva chiesto cosa avesse. Aveva risposto che non c'era niente che non andasse,che era semplicemente stanco.

Sono tua sorella,Derek. Ti conosco.” era quello che gli aveva detto mettendosi le mani sui fianchi come a voler sottolineare l'ovvio.

Mentre si perdeva nei ricordi non si accorse che Matt si era alzato di nuovo. Si voltò e lo vide che aveva raggiunto la porta. Lo guardava con la classica faccia impaurita di un bambino colto con le mani nel barattolo dei biscotti. Si alzò di scatto.
Ma cosa fai? Devi riposare!” disse spazientito.
Derek,ho bisogno di fare due passi. Ti prego. Odio starmene fermo senza fare nulla.” disse supplicandolo.
Derek alzò gli occhi al soffitto e scosse la testa. Andò verso di lui,lo afferrò e lo riaccompagnò al letto intimandogli di sdraiarsi.

Sai,sono più grande di te. Invece di fare l'esatto opposto,dovresti assecondarmi.” disse Matt sbuffando voltandosi verso di lui.
Derek storse un labbro per niente daccordo.

Da quando in qua i fratelli più piccoli fanno quello che gli viene detto?” rispose alzando una mano e indicandogli il letto.
Matt pensò quasi di aver sognato. Derek aveva appena alluso a se stesso come a suo fratello. Un sorriso enorme si stampò sulla faccia di Matt e pensò quasi di poter piangere dalla gioia. Derek si immobilizzò in imbarazzo,pensando a quello che aveva appena detto. Matt con uno sguardo pieno di orgoglio allargò le braccia avvicinandosi a Derek.

N-no! Aspetta! Non intendevo....” balbettò Derek in difficoltà alzando i palmi verso Matt per fare in modo che non si avvicinasse.
Oh,si invece! Forza,vieni qui!” disse avvicinandosi per abbracciarlo.
Derek divenne rosso come un peperone e indietreggiò di qualche passo. Matt si piegò d'improvviso in avanti. La sua espressione dolorante fece capire a Derek che stava avendo un'altra fitta e si avvicinò velocemente verso di lui per sostenerlo. Ma Matt stava fingendo,e senza che Derek avesse modo di reagire,lo abbracciò. Derek capì che era una finta e si maledisse per esserci cascato. Non era un tipo da abbracci e adesso si sentiva in difficoltà mentre Matt gli dava sonore pacche dietro la schiena. Alla fine si arrese e ricambiò l'abbraccio.

Ecco qui. Hai visto? Non era così difficile.” disse ridacchiando Matt.
Derek sbuffò,ma poi si concesse un sorriso. Non era una cosa così brutta alla fine. Semplicemente non ne era più abituato. Certo,con Sofia era più facile.
Matt si scostò da lui e si cinse il fianco con una mano.

Adesso però è meglio che il tuo fratellone si sdrai...” disse ancora ridacchiando.
Derek lo guardò torvo,non lo avrebbe mai chiamato in quel modo.

Intanto io e papà eravamo seduti in cucina. Il tavolo sembrava molto più grande di quanto ricordassi. Papà aveva preso delle merendine e me le aveva messe davanti senza proferire parola. Non avevo fatto una grande mossa baciando Derek davanti a lui,ma per me era una cosa normale ormai. Si sedette di fronte a me e aprì la sua brioches al cioccolato.
E io che volevo convincere Franz e il consiglio a farlo rimanere...” farfugliò mentre masticava a bocca piena la merendina.
Quasi mi strozzai con il mio boccone. Dovetti arraffare di corsa il bicchiere di latte che mio padre mi aveva premurosamente piazzato davanti. Me lo scolai d'un fiato e lo guardai con gli occhi sbarrati.

Tu cosa?” gli chiesi tossicchiando.
E' molto che va avanti?” mi chiese prendendo un sorso del suo latte.
Bé...no...” dissi in imbarazzo.
Sofia da quanto lo conosci? Una settimana...” disse lui sospirando.
Io lo guardai e aggrottai la fronte.
“E allora?” pensai.

Tu hai chiesto alla mamma di sposarti il giorno che l'hai conosciuta...” risposi con un tono sfacciato.
Mio padre si sentì un istante in difficoltà. Si guardò intorno cercando le parole adatte.

Si ma erano altri tempi...” disse cercando di riprendere il controllo della discussione.
Io posai lo sguardo al tavolo e cominciai a giocherellare con le briciole che si erano staccate dalla mia merendina.

Non voglio mica sposarlo...” dissi in preda all'imbarazzo più totale “Ma non la vedo come una cosa così sbagliata. Abbiamo molte cose in comune e per la prima volta sento una connessione molto forte con un'altra persona...” dissi sincera.
Pensi che lui sia quello giusto?” chiese cercando i miei occhi.
Non lo so...credo di si. Insomma lui mi piace...molto.” dissi.”
Ti piace soltanto?” mi domandò sospirando.
Mi piace la sua voce. Il modo in cui sbuffa quando Matt lo chiama 'fratello'. Mi piacciono i suoi occhi verdi che mi guardano come se fossi tutto per lui. Non mi stanco mai del suo sorriso...non potrei vivere senza...” confessai.
Mio padre mi guardò. Anzi credo che più che guardarmi mi stesse studiando. Come se dovesse capire se quello che dicevo fosse la verità. Ma come poteva essere altrimenti? Una persona non poteva di certo inventarsi tutto sul momento.

Tua madre lo sa?” mi chiese posando la sua brioches sul tavolo.
Non credo. Io non gliel'ho detto.” scossi la testa rispondendogli.
Il Nonno?” indagò lui.
Non lo so...forse...colpa di quel maledetto quadro...” risposi nuovamente “L'unico a saperlo è Matt...” confessai.
In realtà anche Mark...” pensai.
Sospirò e potei notare un certo sollievo nei suoi occhi. E una punta di felicità. Adesso avevo capito.

Quindi di noi adulti...solo io lo so?” chiese sfuggendo il mio sguardo.
Papà non c'è niente da sapere...io e Derek ci siamo baciati...non so davvero cosa ci sia tra noi.” dissi cercando di fargli capire il mio punto.
Ma lo hai baciato davanti a me.” rispose.
Aspetta....sei arrabbiato o sei felice per questo? Non riesco a capire...” dissi perplessa.
Sorrise incrociando le gambe.

Non sono così sorpreso. Tutto qui.” si allungò per prendermi una mano “Ma tu lo ami?” chiese.
Guardai la sua mano e non riuscii a rispondere.
“Lo amo? Non lo so...” mi dissi.

Amore è una parola grossa,papà...” lo guardai sorridendo “Ma ci si avvicina molto...” dissi sincera.
Lui si diede una pacca sulle ginocchia e si alzò di scatto.

Molto bene. L'importante è che tu sia sicura di quello che stai facendo.” disse tranquillo.
Proprio sicura non lo ero. Chi lo è in queste situazioni? Presi il mio bicchiere e mi alzai anche io per riporlo nel lavandino. In un certo senso mi aveva fatto bene parlare di questa cosa con lui. Anche se credevo che fosse felice più per il fatto di essere il primo con il quale ne parlavo. Mio padre era così. Odiava il fatto di essere sempre quello che sapeva per ultimo le cose. Poteva tenere il broncio per anni. Sciacquai il bicchiere e lo posai sul bancone ad asciugare. Poi mi voltai verso papà.

Adesso ritorniamo al discorso di far restare qui Derek.” dissi.
Lui fece spallucce.

Avevo questo pensiero da un po' in realtà. Non voglio di certo obbligarlo. Vorrei solo che il branco lo accettasse e lo riconoscesse. In modo tale che non sia più un estraneo.” incrociò le braccia appoggiandosi con la schiena al bancone.
Non mi dire che ti sei affezionato.” gli lanciai un'occhiata divertita.
Sarebbe così brutto?” mi chiese.
No. Affatto. Ma papà...da quanto lo conosci? Una settimana...”gli feci eco ripetendo le sue stesse parole.
Che fai mi copi?” mi disse ridacchiando e avvicinandosi a me.
Mi strinse in un abbraccio che ricambiai con piacere. Sentii il suo odore e chiusi gli occhi respirandolo e lasciando che mi coccolasse. D'un tratto divenni triste. Avevo fatto la stessa cosa con Seth qualche giorno prima,e quel momento mi ritornò prepotente alla mente. Papà se ne accorse e mi accarezzò la nuca. Sospirò stringendomi più forte.

Lo so che ti manca. Ma le persone non se ne vanno mai davvero. Sono sempre con noi...” disse dolcemente “E' sempre stato una brava persona e Franz lo sapeva. Chaz e Louise mi hanno detto,mentre combattevamo,che fino alla fine non ha mai rivelato dove fosse Derek. Lo ha difeso con determinazione.” rivelò.
Io mi scostai e sentii le lacrime minacciarmi gli occhi.

Ha mantenuto la promessa....” dissi corrugando la fronte.
Mio padre sembrò non capire cosa intendessi.

Quando lui ha attaccato Derek durante l'addestramento,cercando poi di ucciderlo,non mi capacitavo del perché. Così sono andata a parlarci. Quello stesso giorno sono caduta nel lago ghiacciato.” spiegai “Gli chiesi di dare un'altra possibilità a Derek. Di conoscerlo,che non era come suo zio. E lui disse che lo avrebbe fatto. Ma non pensavo che arrivasse addirittura a difenderlo...” ammisi.
Papà mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio dolcemente,mentre cercava i miei occhi e mi sorrideva.

Ha creduto in te fino alla fine. Non ha voluto sentire Franz quando gli ha detto di lasciar perdere Derek. Non si era arreso. Ma quando glielo hai chiesto tu...è stato diverso. Ha sempre avuto questo atteggiamento nei tuoi confronti.” disse.
Eh,si. Seth era più di uno zio acquisito per me. Si avvicinava moltissimo ad una figura paterna. Quando ero piccola era il mio punto di riferimento. Ma adesso era morto. Sentivo un vuoto immenso. Abbassai lo sguardo e mi scostai da papà per stringere le braccia al petto.

Volevo parlarti anche di questo.” mi disse “Dobbiamo occuparci del suo funerale...” concluse in tono triste.
Non risposi.

   
 
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