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Autore: krys    02/01/2017    4 recensioni
Spin-off di NOTTI MAGICHE, dove ritroveremo nuovi personaggi che già conoscete ed anche altri, ma non temete anche se non parleremo esattamente di loro Tsubasa, Sanae e gli altri verranno a trovarci ogni tanto. Se siete un po' curiosi di vedere di che si tratta, fermatevi a leggere
Dal 1° capitolo
“Kazuki …”
“Sì … Atsushi?”
“Ora che ci penso … tu sei bella sempre, non solo quando sei imbarazzata!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Nakazawa, Daichi Ozora, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un mese dal primo incontro ufficiale disputato da Kazuki; il torneo era andato molto bene in quanto il liceo Nankatsu si era qualificato secondo.

Erano accadute tante cose in quel periodo…

Ovviamente tutta la scuola ormai, sapeva che la coppia formata dal giovane calciatore e da Yuriko era scoppiata; solo quasi nessuno era riuscito a capire il reale motivo; certo erano tutti d’accordo sul fatto che doveva trattarsi di qualcosa di veramente grosso, se aveva portato il ragazzo a comportarsi come se lei fosse un fantasma trasparente.

L’unica cosa che si sapeva era che una sera del mese precedente per la prima volta nella storia della Nankatsu Football Club, la Capo Manager venne sollevata dal suo incarico con disonore, in quanto il suo comportamento nei confronti di un giocatore, non era consono ai principi e agli ideali della squadra.

Invece tutti i componenti della squadra si ricordavano benissimo di quella sera, le prove erano state schiaccianti ed Hiromi non aveva avuto alcuna possibilità di appello.

INIZIO FLASHBACK

“E’ inutile che tenti di negarlo Shimizu, la colpa è anche tua! Hai ottenuto la tua vendetta giusto? Sei felice adesso?” disse Kazuki entrando come una furia in mezzo al campo e lasciando tutti sbalorditi

“Che cosa vuoi tu? Non te ne eri andata Kanda? Torna a giocare alla karate kid in gonnella visto che ti si addice così tanto e non impicciarti degli affari altrui!”

“Si dia il caso, che come ho già detto alla tua amichetta del cuore, se fate soffrire il mio migliore amico sono affari miei e si da il caso, che Daichi lo sia! Con che coraggio mostri ancora la tua subdola faccia qui? Inoltre ti ricordo che mi sono congedata dal club di calcio a partire dalla fine di quest’anno, quindi allo stato attuale faccio ancora parte della squadra,anche se non sono qui a tempo pieno e che in qualsiasi caso, io l’ho fatto correttamente e preservando l’amicizia che ho con ciascuno di loro e nota bene, ho specificato di loro!”

“Che cosa sta succedendo qui?” Chiese il Mister preoccupato vedendo Kazuki stringere pericolosamente i pugni.

“Su Kanda, rispondi al Mister ed ai nostri compagni di squadra, di a tutti perché sei venuta qui? Cos’è non riesci a soffiarmi Atsushi e hai deciso di ripiegare su Daichi? Beh tra perdenti ci si intende, vi faccio i miei migliori auguri, siete fatti l’uno per l’altra!”

“Shimitzu, te l’ho già detto in tempi non sospetti, tu non vali neanche un briciolo di Kazuki e la tua amichetta del cuore altrettanto, quindi smettila di atteggiarti a prima donna e se non sei capace di difenderti da sola, torna a lucidare palloni, è quello il tuo posto” Le rispose in tono acido Daichi

“Qualcuno mi vorrebbe spiegare che cosa sta succedendo?! Che cosa sono queste affermazioni? Non tollero certi comportamenti nella mia squadra!!!” Disse perentorio il Mister

“Cos’è Shimitzu hai la coda di paglia? Raccontalo tu al Mister perché Daichi è così acido con te e perché io sono qui con l’irrefrenabile desiderio di prenderti a calci! Racconta come hai tradito un tuo compagno di squadra complottando alle sue spalle, racconta a tutti come con quel tuo bel visino d’angelo lo hai pugnalato alle spalle e senza pietà!”

“Ma cosa stai dicendo Kanda? Cosa c’entro io? E’ stata Yuriko non io!”

“Oh è stata Yuriko non io!” disse Kazuki scimmiottandola

“Ed immagino che tu non ne sapessi nulla giusto? Tu non centri non è così? Non sei stata tu che dicevi a Yuriko quando Daichi si tratteneva di più agli allenamenti, non sei stata tu a dire a Rei Orinoki di dire a suo cugino, che gioca nella squadra di calcio avversaria, che Daichi si era fatto male alla caviglia sinistra e di fargli un falletto innocente giusto in quel punto, per fargli saltare due partite e una settimana di allenamenti solo per far si che lui e Yuriko potessero fare i loro porci comodi, ed ancora non sei stata tu a dire a Yuriko che se era veramente la tua migliore amica, doveva sedurre e abbandonare Daichi, perché aveva osato rifiutarti!!! Non è così?! Rispondi!!!”  Disse Kazuki al culmine della rabbia.

Il Mister e tutta la squadra rimasero pietrificati.

Daichi aveva lo sguardo infuocato di rabbia, erano arrivate anche a tradire tutta la squadra pur di fargliela pagare era incredibile.

Atsushi rimase di sasso, aveva pianificato con Kazuki una vendetta per farla pagare a Yuriko, ma Daichi alla fine non aveva voluto, aveva deciso semplicemente di lasciarla davanti a tutta la scuola con quel lapidario “Per me sei morta, tu non esisti più! Per me vali meno di zero e sarai invisibile da adesso in poi!” e così era stato; ma mai avrebbe pensato che fosse coinvolta concretamente anche Hiromi e che avesse deliberatamente messo nei guai la squadra.

Hiromi a quel punto si sentì con le spalle al muro …

“Ah smettila Kanda! Non so chi ti ha detto queste cose ma sono tutte falsità!” cercò di difendersi

“Sei una vigliacca Hiromi, ti nascondi dietro gli altri, sei cattiva e subdola, sei una serpe in seno!”  rincarò Kazuki sempre più arrabbiata, che non sopportava l’idea che quella piattola rimanesse un’altra volta impunita, voleva smascherarla una volta per tutte.

“Smettila! Tu fai così perché ce l’hai con me e vuoi screditarmi! Sei una bugiarda!” Continuò la capo manager

Poi Kazuki fece qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato e che lasciò tutti i presenti di sasso, l’afferrò per i capelli.

“Mi dispiace Hiromi, ma quella di screditare gli altri per invidia è la tua specialità non la mia…”

“Lasciami Kanda! Lasciami subito!”

“Non così in fretta, vediamo cosa succede se rovino i tuoi splendidi capelli con un po’ di fango…”

“Non osare brutta mocciosa!”

“Kanda smettila adesso, stai esagerando!” Le intimò il Mister

“D’altronde quelle come te prima o poi devono tirare fuori tutto lo sporco che hanno dentro e farlo vedere un po’ anche all’esterno, quindi perché non iniziare dai capelli!” Disse tirandoglieli maggiormente, ignorando per la prima volta in vita sua un ordine del Mister.

“Smettila Kanda! Mi fai male, Atsushi dille di smetterla ti prego?” piagnucolò

“Ah poverina … Ti sto facendo male?! E il male che fai tu allora? Dove lo metti? A me ne hai fatto così tanto Hiromi e gratuito, ma hai fatto un grave errore questa volta, hai fatto del male a Daichi ch’è molto importante per me e questa proprio non riesco a perdonartela…”  Disse Kazuki prendendo il primo pugno di fango e sporcandole la prima ciocca

“Kazuki basta fermati questa non sei tu! Non serve, non mi importa più nulla di loro, davvero basta!” Le disse il ragazzo, cercando di fermarla, mentre

Atsushi sembrava come congelato

“Allora Hiromi, voglio la verità qui e adesso!” Disse lei

“Ah e va bene! Hai ragione sono stata io! Ho sempre saputo che Yuriko amava Rei, ma in quel periodo avevamo litigato e lei voleva tornare mia amica a tutti i costi ed io le dissi che se voleva fare pace con me avrebbe dovuto far innamorare Daichi e poi abbandonarlo e ferirlo, perché nessuno respinge Hiromi e rimane impunito Ozora non te lo dimenticare! Ed è vero sono stata io a dire ad Orinoki di avvisare suo cugino dell’infortunio di Daichi, in modo che perdessimo la partita quella volta, volevo farla pagare anche alla squadra, perché da quando sei arrivata tu gli occhi erano solo per te! Kanda di qua, Kanda di la non ne potevo più!!! Facendo così mi sarei ripresa la mia rivincita su tutti! E sono contenta di vederti soffrire Ozora, di vederti tradito ed umiliato nel tuo prezioso orgoglio, perché è così che mi sono sentita quel giorno quando mi hai rifiutata! Era giusto che tu pagassi Daichi!!!”  Disse Hiromi piangendo

A quel punto Kazuki allentò la presa e la lasciò guardandola schifata, ma quello che lasciò di stucco tutti fu il Capitano, che si avvicinò lentamente ad Hiromi e le assestò un poderoso ceffone, poi le rivolse solo un ordine: “Vattene! E non farti più vedere!”

“Atsushi, no perché? Capitano, ti prego?!”  Disse lei piangendo

“Hiromi Shimizu, alla luce di quanto abbiamo appreso questa sera ti congedo con disonore dal tuo ruolo di manager di questa squadra, in quanto non hai dimostrato il giusto attaccamento ed il giusto rispetto alla maglia ed ai tuoi compagni; il provvedimento ha effetto immediato! Inoltre tutto quello che avete appreso questa sera, non dovrà uscire in alcun modo da qui e questo vale per tutti i presenti, pena seri provvedimenti disciplinari per tutti, sono stato abbastanza chiaro?!” Disse perentorio il Mister

“Si Mister!” Risposero tutti

Kazuki a quel punto non resistette più, salutò velocemente tutti e scappò via con le lacrime agli occhi, senza dare il tempo né ad Atsushi, né a Daichi, di raggiungerla.

FINE FLASHBACK

Anche la fine della scuola era giunta e con essa due importanti avvenimenti, la festa di fine anno e l’imminente partenza di Atsushi e Daichi, unica ombra sul cuore della ragazza.

Era curioso, ora che sua madre aveva finalmente acconsentito a farle praticare le arti marziali ed approfondire ulteriormente gli allenamenti con i suoi zii, ora che finalmente aveva trovato il suo posto ed il suo giusto equilibrio, i suoi due punti di riferimento andavano lontanissimo da lei.

Decise di non pensarci e di concentrarsi sui preparativi per la festa di fine anno ch’erano in pieno svolgimento, tutta la scuola era in fermento.

Chi abbelliva la scuola con le decorazioni, chi allestiva gli stand con il cibo, chi preparava i giochi, i laboratori di musica e teatro stavano preparando il musical su cui avevano lavorato insieme.

I ragazzi delle squadre di calcio e pallavolo maschile stavano collaborando per allestire il palco e sistemare le sedie dove si sarebbero accomodate le famiglie durante le varie esibizioni.

Inutile dire che Daichi e Rei Orinoki si evitavano come la peste; con la precisione il secondo si teneva a debita distanza dal primo, la paura che gli assestasse uno dei suoi poderosi calci, lo faceva temere non poco, invece, stranamente il giovane Ozora si limitava ad ignorarlo.

Intanto il club di Karate aveva organizzato un piccolo spettacolo con finte lotte, con sottofondo musicale, che avrebbero intrattenuto il pubblico tra una performance e l’altra e si sarebbero alternati in questo compito con il club di ginnastica artistica.

Inoltre erano tutti agitatissimi, perché quell’anno il concorso canoro tra scuole, che ci sarebbe stato in chiusura della festa, si sarebbe nuovamente tenuto nel loro Istituto.

L’ultima volta era stato quindici anni prima, quando vinsero i KASHIT GO e pare che per l’occasione, il Preside aveva chiamato un ospite d’eccezione per aprire la serata del concorso, ma nessuno sapeva di chi si trattasse, neanche i membri del comitato studentesco, tutta la Dirigenza aveva mantenuto il più assoluto riserbo sulla faccenda.

Un’altra novità di quest’anno fu il karaoke e Kazuki si ripromise di provare a cantare insieme a Kaori.

Insomma, il tempo faceva il suo corso in completa tranquillità; cioè tranquillità non proprio, almeno non per Kazuki, che già un paio di volte si era ritrovata a rischiare di essere adescata da un male intenzionato incontrato in centro e benedetto fu il karate che le consentì di assestargli un poderoso calcio, lì dove non batte il sole e di consentirle di fuggire.

Per il momento aveva deciso di parlarne solo con i suoi zii, se l’avesse detto ai suoi genitori, suo padre l’avrebbe segregata dentro casa e l’idea non era per nulla allettante, così si era limitata ad intensificare gli allenamenti extra.

Le cose con Atsushi e Daichi erano notevolmente migliorate, semplicemente per calmare i turbamenti del suo cuore, aveva deciso di fare un passo indietro e di ritornare a vederli entrambi semplicemente come i suoi migliori amici, pensava che così sarebbe stato più facile staccarsi da loro al momento della partenza.

Non che fosse semplice, nonostante avesse imparato nuovamente a dominare le sue emozioni grazie alla meditazione, non poteva certo impedire al suo cuore di battere all’impazzata quando vedeva Atsushi, o di impedire al suo stomaco di accartocciarsi quando vedeva il sorriso di Daichi, ma riusciva a non far trapelare nulla a loro e quindi andava benissimo così.

Così raggiunse i due ragazzi al bar della scuola …

“Ciao ragazzi!”

“Ciao Kazuki!”

“Sei arrivata finalmente! Sei la solita lumacona!”

“Dai Daichi ho avuto da fare” disse facendogli la linguaccia e si misero tutti e tre a ridere.

“Beh cos’è quella faccia? Sembra che siete finiti in lavatrice voi due”

“Bah tu lo sai? Le nostre madri ci stanno facendo trotterellare all’impazzata a comprare cose di ogni tipo, sono stanco morto” Disse Atsushi

“Già ben detto amico, abbiamo la credenza piena di cibo neanche mamma dovesse sfamare un reggimento, per non parlare delle pulizie, ha deciso che la casa deve essere uno specchio, sono schiavitù!” Rincarò Daichi

“AHAHAHAHAH Vi vedo tutti e due e come mai?” Chiese la ragazza

“Bella domanda, anzi se vedi le nostre madri potreste chiederglielo tu, magari tra donne vi intendete meglio, io e papà non ci capiamo più nulla guarda!” Disse serio il giovane Nakazawa

“Non ti lamentare amico, tu almeno hai tuo padre che condivide con te il tuo triste destino, io sto invidiando il mio che in questo momento è nel Pacifico” Sospirò Daichi

“Boh è chi lo sa, ma voi due siete così buffi ahahahahah”  

Ed entrambi i ragazzi, dopo essersi guardati ebbero lo stesso pensiero, non capivano il comportamento delle loro madri, ma la loro amica diventava ogni giorno più bella ed il suo sorriso sarebbe mancato ad entrambi come l’aria.

Il grande giorno era finalmente arrivato, la festa stava andando alla grande e tutti si stavano divertendo un mondo.

Gli spettacoli erano piaciuti molto ed anche il musical era stato un successone, intanto tra la folla sei figure si divertivano come adolescenti, quando qualcosa catturò la loro attenzione, l’angolo karoke.

Kaori, Soun, Kazuki, Atsushi e Daichi,stavano ascoltando le esibizioni di due studentesse di terza, quando la giovane Kanda prese da parte l’amica e le sussurrò all’orecchio.

“Dai Kaori è la tua occasione!”

“Si lo so Kazuki ma mi vergogno”

“La canto insieme a te, dai vengo anch’io!”

“Beh potrebbe essere anche la tua occasione!”

“Sai come la penso Kaori”

“Beh ma cantandola entrambe non si capisce chi canta e per chi”

“Allora quella sei convinta?”

“Si Kazuki!”

“Ragazzi volete scusarci?”

“Hei dove andate?” Dissero i tre ragazzi

“A cantare naturalmente!” Risposero le due

“Oh per tutti i kami!” Risposero in coro i tre ragazzi, beccandosi una linguaccia dalle amiche.

Subito le note di una canzone nota a tutti, ma in particolare ad Atsushi e Daichi riecheggiarono nell’aria

“Ma questa è la canzone con cui ha gareggiato mia sorella nella gara musicale durante i Mondiali in Giappone?!” Disse Atsushi

Intanto le sei figure, sempre nascoste tra la folla si avvicinò un po’ di più al gruppetto, mentre le ragazze iniziarono a cantare

E tra poco partirai
si lo so che tornerai
sopra i vetri pioggia che
sembra cada in po’ per noi

E’ ridicolo lo so
oggi tutti viaggiano
ed un brivido però
come un freddo gelido
ma ora sbrigati
c’è già traffico
e ti amo
ma tanto
ma tanto
lo sai
e mi chiamerai e poi copriti
era solo per dirti
ti aspetto ti aspetto
ti aspetterò

e mi mancherai
ti giuro che mi mancherai
e ti troverò in ogni sogno
ti verrò a cercare


Atsushi e Daichi, avevano gli occhi fissi su Kazuki, Soun rosso in volto guardava Kaori estasiato ed intanto che la canzone continuava, le ragazze si abbracciavano felici, i ragazzi le guardavano emozionati e le sei figure interessati ed anche un po’ divertiti.

e poi mi stringi forte forte
senza farmi male
tu mi fai sentire bella
e solo tu mi sai guardare
perchè tu sai cambiare
perchè mi sai guarire
con te io posso ridere
con te io posso piangere
torna presto amore

e mi mancherai
e mi mancherai
ti giuro che mi mancherai
e ti troverò
in ogni sogno
ti verrò a cercare


Alla fine della canzone tutti i presenti applaudirono, le ragazze, si accorsero dell’imbarazzo dei tre ragazzi per cui proposero di andare a mangiare un gelato prima dell’inizio della gara canora fra licei, così avevano tutto il tempo per fare il tifo per i loro amici ch’erano in gara.

Dopo circa un’ora era tutto pronto, i ragazzi erano in platea qualche fila in avanti rispetto alle loro famiglie.

“Zii, voglio andare dagli zii?”

“shhh non si può inizia il concerto adesso, stai buono” disse un papà, a suo figlio

“Buona sera a tutti! Dopo quindici anni il nostro liceo ha l’onore di ospitare questa prestigiosa gara canora e per inaugurarla al meglio, abbiamo pensato di rendere omaggio a coloro che sono stati i vincitori di allora, con una delle loro canzoni più importanti e significative e che ha fatto conoscere all’estero i Grandi Talenti del nostro Paese … Buona visione” Disse il Preside

https://youtu.be/2plXLvCDegw

Tutti applaudirono al ricordo dei Mondiali del Giappone, dei ragazzi della Nazionale d’oro che l’aveva vinto e della splendida sigla di apertura dei KASHIT GO
Atsushi e Daichi erano orgogliosi e commossi, rivedere anche solo in un video le gesta del fratello e della sorella, che aveva composto il pezzo, gli ricordò quanto mancavano loro.

“Signori e Signori, solo per voi, qui stasera, direttamente da Barcellona i KASHIT Goo” Disse il Preside

Il pubblico fece scoppiare un boato e degli applausi scroscianti

“Ciao Nankatsu!!! E’ bello essere ritornati a casa!”  Disse Hiroshi

“Si è davvero bellissimo ed emozionante essere di nuovo qui, dove siamo cresciuti e dove tutto è iniziato!” Disse Sanae

“Questa sera abbiamo deciso di aprire questa gara canora che per noi ha significato tanto, senza di essa i KASHIT GO non esisterebbero neanche!” Continuò Hiroshi

“Ed abbiamo deciso di farlo con una cover, la stessa con cui abbiamo esordito quella sera e che ci ha portato tanta fortuna HAVE A NICE DAY!!!” Disse Sanae

Gli applausi erano incessanti e Atsushi così commosso di vedere sua sorella, li ad un passo da lui, Kazuki poté vedere i suoi occhi lucidi, misti ad orgoglio e pieni d’affetto.

Daichi intanto felice di rivedere la cognata, pensò che forse poteva esserci anche suo fratello, anche se non era scontato visto che Sanae era con il gruppo, ma il suo cuore diceva che c’era anche Tsubasa e prese a guardarsi intorno nella speranza di scorgerlo.

“Ora vi lasciamo alla gara canora, anche perché i gruppi dietro le quinte, giustamente non vedono l’ora di esibirsi” Disse Hiroshi

“Perciò ora vi salutiamo con la nostra nuova hit che speriamo conosciate tutti e che cantiate con noi e soprattutto di cui verrà proiettato il video tratto dal nostro ultimo live in Brasile, per augurio a tutti i concorrenti, per ricordargli che noi quindici anni fa eravamo su questo palco e da qui tutto è partito il nostro sogno si è avverato e se ci siamo riusciti noi, è possibile per chiunque, basta crederci! Grazieeee Vi vogliamo bene!” Disse Sanae

https://youtu.be/FoKRKG5nGwE

Gli applausi non cessavano poi i KASHIT GO che lasciarono il posto ai gruppi in gara, che inutile a dirlo, avevo perso ogni attrattiva per Atsushi, Daichi e Kazuki,seguiti da Soun e Kaori, che corsero a raggiungere Sanae ed il resto del gruppo, trovandovi anche Tsubasa ed i gemelli.

Il momento fu bellissimo Atsushi e Daichi, in un abbraccio unico con Sanae, Tsubasa, Hayate e Daybu, ormai diventati dei piccoli ometti
Kazuki rimasta un po’ in disparte insieme a Soun e Kaori, li osservava intenerita

“Guarda Kaori, allora è cosi che ci si sente quando è da tanto che non ci si vede, quando si vive distanti dalle persone che ami… allora è così che sarà per me dalla prossima settimana”

“Fatti forza Kazuki, ce la farai e noi saremo qui con te”

Poi ad un cenno di Sanae, corse anche lei ad abbracciare la famiglia Ozora al completo, ma fu quando Sanae la strinse a se e le sussurrò all’orecchio

“Sei brava a cantare, anche se so che non è quella la strada che seguirai, posso solo dirti che riuscirai ad affrontare tutto questo, ti dilanierà, ma tu devi essere più forte ed un giorno la felicità completa arriverà anche per te. Nessuno può capirti meglio di me!”

“Lo so Sanae, lo so …. Bentornata, mi siete mancati tanto e mi mancheranno tanto anche loro!”

Poi tutti insieme salutarono Soun e Kaori che si fecero una foto ricordo con il gruppo e andarono tutti a cena a casa Nakazawa.

NOTE DELL'AUTRICE

Ciao a tutti Buon 2017!!! Inizio pubblicando il nuovo capitolo, il 1° del nuovo anno con tante aspettative e speranze per l'imminente futuro
Soprattutto l'ho fatto con un gran ritorno e con dei piccoli sguardi al passato, nello specifico a TRA PALCO E REALTA' da cui tutto questo inizia 
Per andare avanti bisogna avere radici ben salde e non dimenticarsi mai delle proprie origini, è quello che accade ai KASHIT GO in questo capitolo
Vi  aspetto numerosi
con affetto
krys
  
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