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Autore: Lily and the books    02/01/2017    0 recensioni
Agata è una ragazza normale, impegnata ad assaporare in pieno la sua estate di libertà. Ma la sua vita è fatalmente intrecciata con quella di un uomo misrioso, una sagoma nell'ombra. E prima o poi le trame del destino vengono a galla, i fili si spezzano e rischia di avvenire l'irreparabile.
Soppeso l'idea di stare ancora sognando, ma no, non può essere. Sono sicura di aver visto, nel sottile cono di luce che entra dalle fessure della tapparella, la sagoma di un uomo.
HO CAMBIATO IL TITOLO! Ebbene sì, come è capitato anche ai più grandi scrittori, il mio titolo non mi convinceva. Non so neanche se questo è quello definitivo, si vedrà.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sta suonando la sveglia, ma non mi va di alzarmi. Dormivo così bene... Socchiudo appena gli occhi e subito dopo li spalanco sbalordita. Soppeso l'idea di stare ancora sognando, ma no, non può essere. Sono sicura di aver visto, nel sottile cono di luce che entra dalle fessure della tapparella, la sagoma di un uomo. A giudicare dalla corporatura, era giovane e stava seduto ai piedi del mio letto con le spalle leggermente ricurve e mi è sembrato che avesse il volto rivolto nella mia direzione, o almeno credo. I contorni di quell'ombra stanno già svanendo, inondati dalla luce del mattino e dal profumo di pane tostato che arriva dalla cucina. Lascio scivolare i piedi fuori dal letto e indugio un istante, deliziata dall'abbraccio morbido del tappeto. Camminando a piedi nudi sul parquet vado a spalancare la finestra e mi affaccio. Luglio sembra essere esploso come un barattolo di vernice e ha inondato ogni cosa. Mi basta riflettere un secondo per capire perché il cielo oggi sia così straordinariamente azzurro: oggi è il primo giorno di vacanza! Guardo di traverso la sveglia sul comodino e mi rimprovero di essermi dimenticata di disattivarla. E così sono le sette e qualcosa. Avrei potuto dormire di più ma ora non ne ho neanche voglia, a svegliarmi del tutto è bastata l'idea di essere libera da ogni impegno. Sistemo le lenzuola alla bell'e meglio, mi raccolgo i capelli in uno chignon spettinato e vado a sedermi mollemente su uno sgabello in cucina, dove la mamma mi ha preparato una colazione speciale.  Lei sta riordinando i piatti puliti nei pensili, muovendosi a ritmo di tango. La faccio un segno con la testa e lei abbassa il volume dello stereo e smette di canticchiare: «Buongiorno tesoro. Come mai già sveglia?» Sorrido: «Com'è possibile che sai meglio di me quando ho le vacanze?!» Nonostante mi stia dando le spalle, mi rimprovera per avere parlato a bocca piena. Sbuffo in modo teatrale: «Dai, mamma, sono in vacanza!»

Dopo pranzo corro a prepararmi per il primo pomeriggio di shopping della stagione con le mie amiche. Mi sento davvero bene in pantaloncini e canotta. Arrivo al solito posto quasi in orario e vedo corrermi incontro Bea. Mi saluta col fiatone e si sposta un ricciolo corvino dagli occhi. Ci sediamo su un muretto ad aspettare e ci scambiamo i soliti convenevoli. Dopo un abbondante quarto d'ora vediamo arrivare anche Giulia, ovviamente in ritardo, ma sempre perfetta dalle unghie smaltate di azzurro alla coda di cavallo.

Sembriamo uscite da un telefilm americano, tutte e tre con un frappé in una mano e un bel po' di sacchetti e pacchettini nell'altra. È tutto perfetto e non me la sento di raccontare lo strano episodio di questa mattina, eppure continuo a pensarci e non riesco a trovare una soluzione convincente, se non che io stia impazzendo.

In ogni caso, archivio la faccenda come un momento di confusione causato dallo stress degli esami di maturità e passo la settimana seguente nell'ozio, fra maratone di serie tv, pomeriggi di shopping, nuotate solitarie al mare, falò sulla spiaggia.

***

Questa volta ho rischiato davvero di farmi scoprire. Ero lì accanto al suo letto che la guardavo dormire e mi sono completamente perso nei suoi lineamenti sereni, le labbra socchiuse, quasi a richiamare un bacio. ≪Agata≫ sussurro il suo nome per l'ennesima volta, sospeso sul tetto della sua casa, nascosto alla vista. Se potessi le darei quel bacio; mille e più volte negli anni ci ho pensato, mi sono anche avvicinato al suo viso mentre dormiva, quasi sfiorando le sue labbra con le mie, ma la realtà delle cose riesce sempre ad abbattersi su di me come una pugnalata, a ricordarmi che sono diverso e non potrò mai averla. A ricordarmi che ormai sono morto.

 

 

 

Nota dell'autrice: Comincio subito scusandomi con "i miei venticinque lettori". La storia è ancora un po' campata per aria, non si capisce niente e non sono neanche in grado di scrivere una presentazione decente, perché non ho ancora definito del tutto la trama.

 In questo capitolo stiamo cominciando a conoscere i nostri due protagonisti: Agata e il personaggio misterioso (tranquilli, si rivelerà meno creepy di come sembra!) C'è qualcosa che dovrà essere svelato e che sconvolgerà parecchio le cose.

 È una storia che ho in mente da anni e ci sono davvero affezionata, quindi spero che la apprezzerete almeno un po'.

A presto!

   
 
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