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Autore: Alis_209    02/01/2017    0 recensioni
2030, sono passati vari anni dalla morte di A, le 5 bugiarde vivono la loro vita serenamente, ognuna ha preso la sua strada e non si incrociano da un po'.
Specialmente Spencer si ritrova a vivere una vita che non fa per lei, sposata con un uomo rude, viene riportata a Rosewood in occasione del compleanno del figlio di Aria, qui rincontra vecchi amori e nuove possibilità.
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Fanfiction SPOBY, con accenni ad altre coppie.
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, FemSlash | Personaggi: Sorpresa, Spencer Hastings, Toby Cavanaugh, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Spencer odiava le giornate di merda, non le sopportava proprio.
Specialmente il lunedì, quando la sveglia ti suona in ritardo e sei costretta a correre sotto la pioggia per cinque chilometri dopo esserti accorta di non avere le chiavi dell'auto.
Poi quando arrivi a lavoro e ti accorgi di aver dimenticato la borsa con i documenti richiesti dal capo, beh, è ancora peggio.
Ovviamente tutti la guardavano male, una donna fradicia in pigiama che altro effetto poteva procurare? Si sentì una stupida, quella giornata non poteva andare peggio.
Quando arrivò a casa trovò una lettera sullo zerbino, sbuffò e la raccolse. Frugò nella tasca del cappotto che Alice [1]  le aveva prestato, ma giustamente le chiavi non c'erano, le aveva lasciate al lavoro, perfetto.
Si sedette contro la porta e aprì la busta che le sue mani bagnate avevano un po' macchiato. Appena Dmitry sarebbe tornato a casa si sarebbe messa a dormire cercando di non pensare alla giornataccia appena vissuta.
Cazzo. Pensò ricordandosi che quel giorno anche Holly [2] sarebbe stata da loro, quella bambina era insopportabile, il diavolo in persona. Mentre Liam quel giorno aveva allenamenti e poi sarebbe rimasto a dormire dal suo amico Michael. 
Decise di concentrarci sulla lettera:
A Spencer Jill Hastings,
Galburey Street 175, Washington.
87765 (D.C).
La aprì.
Buon compleanno!
+1
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Sbuffò,non si sentiva con le sue amiche da una vita, ma non poteva rifiutarsi e così decise che qualche minuto dopo avrebbe contatto Aria per confermarsi come invitata.
Attese ben due ore prima che Dmitry tornasse a casa, mano nella mano con Holly.
-Spencer ma...-
-Dov'è Amber?-
La guardò come se avesse parlato in arabo, perfetto, se ne era dimenticato. Si tirò su piuttosto incazzata e gli strappò le chiavi dell'auto di mano. Avvertì quella intensa sensazione di rigargli l'auto, ma decise che prima era meglio raggiungere sua figlia, che era sola, fuori dall'asilo, sotto la pioggia.
Partì a centoventi all'ora dato che l'asilo era lontanissimo, Dmitry ci teneva che andasse in un istituto privato di quelli che costano tantissimo, ma con il lavoro di Spencer [3] e il patrimonio di Dmitry se lo potevano permettere.
Perché in effetti Dmitry non faceva un cazzo, non lavorava, guardava solo le partite e usciva la sera tornando ubriaco marcio, e a Spencer toccava svestirlo e infilarlo sotto le coperte, come se non bastassero Holly, Liam e Amber da accudire, ma i suoi gli avevano lasciato un'eredità di non poco conto, e ciò gli rendeva possibile lo stare a casa tranquillamente.
Giunta all'asilo vide una bambina fradicia piagnucolare con lo zainetto in spalla e il porta merende in mano. Cazzo. Corse sotto l'acqua e la prese in braccio coprendole la testa con la mano per evitare che si bagnasse di più. Con tutta l'acqua che avevano preso quel giorno si sarebbero certo ammalate. Ma che diavolo di insegnanti se ne vanno lasciando gli alunni fuori al freddo?
Mise la piccola al riparo in macchina, le colava il naso, e il visino era tutto arrossato per il freddo. I capelli biondo cenere le ricadevano scompigliati e fradici quasi fino alle spalle, e la frangetta era riuscita a proteggere la fronte della bambina dagli arrossamenti. Le passò un fazzoletto che Amber lanciò via con forza.
"Tesoro, mi dispiace tanto, papà si è dimenticato".
Lei corrucciò la fronte e incrociò le braccia, guardandola offesa.
"Si è dimenticato di nuovo! Si dimentica sempre! Però quando deve curare Holly si ricorda benissimo!"
La donna non sapeva davvero cosa rispondere, la figlia aveva ragione. Dmitry era davvero un uomo stupido e rude, di quelli che difficilmente trovano moglie, e se la trovano, finisce subito e nonostante lei vantasse un grande intelletto, con un elevato QI era ancora al fianco di quell'uomo, a prendersi cura di lui come se fosse un'altro figlio.
Ma non era sempre stato così, altrimenti Spencer non lo avrebbe mai sposato.
"Dai, arrivata a casa ti aspetta una bella merenda è un bagno caldo, cosa ne dici?"
Sciolse l'intreccio delle braccia e guardandosi i piedi annuì. Amber era una bambina di straordinaria intelligenza per i suoi 5 anni, Spencer voleva mandarla un anno prima alle elementari, ma per Dmitry non esisteva che Holly rimanesse indietro in confronto alla sorellastra. Così accese il veicolo e si diresse verso casa.

• • •

"Sia l'ultima volta che la dimentichi okay? È tua figlia! Come cazzo puoi dimenticarti di lei?!".
"Senti piccola, adesso ti calmi". Disse agitando la bottiglia di vodka. Spencer avrebbe voluto tirargliela in testa, così magari la parte che ragiona del cervello si sarebbe sbloccata.
Holly e Amber erano in salotto a giocare e da più o meno un'ora Spencer e Dmitry discutevano nella loro camera.
"Mi calmo?Come hai fatto a tornare a casa con Holly e aver dimenticato Amber?È tua figlia anche lei sai?".
Lui sembrava non ascoltarla e bevve un'altro sorso della bottiglia. Lei gliela strappo di mano e la lanciò a qualche metro di distanza da loro. "Basta bere! Ora mi ascolti chiaro?".
Lui la osservò, poi lanciò uno sguardo ai frantumi di vetro e al liquido per terra. Si alzò dalla poltroncina in velluto rosso sui cui era seduto poco prima e si avvicinò lentamente alla donna, con uno sguardo non proprio amichevole.
Lei indietreggiò confusa fino a percepire il contatto con il muro, poi le afferrò il polso, stringendo forte.
"Io non devo capire proprio niente, l'unica che deve capire qui sei tu, in questa casa comando io e solo io, e tu non ti devi permettere di dirmi cosa fare."
Lei guardò la mano dell'uomo avvolta sul suo polso. Stringeva con una tale forza che Spencer temette di perdere la mano.
"Basta, mi stai facendo male". Aveva uno sguardo spaventato, con gli occhi lucidi provati dal dolore. Come se si fosse reso conto di ciò che stava succedendo glielo mollò. 
Indicò il tappeto sporco di Vodka. "E ora pulisci quello schifo". 
"Mamma, papà, cosa succede?".
La bambina doveva essersi spaventata per le grida e il rumore di vetri infranti, e ora era affacciata alla porta della camera, con voce tremante e un po' impaurita.
"Fuori di qui Amber!" Le gridò il padre facendola sobbalzare e subito allontanare da lì.
"Non ti permettere di parlarle così!" Proseguì Spencer.
Al che l'uomo si voltò furioso, e le tirò uno schiaffo in piena guancia.
La donna, che non se lo aspettava, portò la mano alla guancia esclamando un gemito di dolore.
"Scusa" disse subito l'uomo guardandosi le mani, come se non si riconoscesse. Ed era così, perché quello non era lui. Fin da piccolo era sempre stato educato bene, gli era stato insegnato a rispettare i più grandi e le donne. Ma ora i suoi pensieri venivano offuscati dall'alcool, che parlava e agiva al posto suo.
"Basta, non ce la faccio più, sei sempre completamente sbronzo! Io me ne vado, e porto con me anche Liam e Amber!".
Il viso dell'uomo si corrucciò in uno sguardo minaccioso. "Cosa?Ripeti cosa hai detto."
Spencer venne presa dall'ansia, aveva paura che l'uomo le facesse male.
"Io, c'è una festa. A Rosewood, la mia amica Aria la organizza per suo figlio e ha detto che le sarebbe gradita la mia presenza, con Liam e Amber. Intendevo questo."
"E come faccio a sapere che non te ne andrai?".
Lei ebbe un brivido, la mano ancora appoggiata alla guancia dolorante. "Non lo farei mai, non ti abbandonerei mai, lo sai".
L'uomo fece un ghigno compiaciuto. "Va bene, vai a questa suddetta festa, ma porti anche Holly".
Lei deglutì e annuì senza guardarlo in faccia.
Che giornata di merda.


[1] > Alice è una collega di lavoro di Spencer, quella con cui è più legata.
[2] > Holly è la figlia di Dmitry e di una donna morta 4 anni fa, prima di morire avevano già divorziato, ma l'uomo rimane comunque scosso dall'avvenimento, e così si butta sull'alcool. Holly (8 anni e mezzo)non è sempre a casa di Spencer e Dmitry, ma una settimana al mese la passa dalla nonna materna. Non ha un buon rapporto con la matrigna poichè non accetta che il padre si sia risposato, detesta Amber ma ha invece una cotta, anche se sa che non potrebbe, per Liam. Liam e Amber sono invece i figli di Dmitry e Spencer, rispettivamente di 7 e 5 anni. Gli allenamenti a cui si parla nel testo sono quelli di calcio a cui Liam prende parte ogni giorno settimanale.
[3]> Spencer, come nella serie, lavora in politica.
 

Ehi❤️Questo è il prologo, i capitoli cercherò di farli durare di più, anche se pure questo è abbastanza lungo (1500 + parole, che di solito non raggiungo nei normali capitoli della vecchia ff!) Se riesco ogni capitolo vorrei arrivasse alle 3000 parole❤️
Quindi niente, spero vivamente che questa storia vi piaccia come l'altra❤️😘
Sigrid❤️
   
 
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