03/01/2017
1 recensioniOH MY GO(L)D, SI VA A FAR SPESE...
Il concerto della sera prima non era proprio andato come avrebbe dovuto e per questo i cavalieri d'oro erano alquanto stressati. Athena ne era consapevole e, dopo aver controllato e ricontrollato più volte per essere sicura che il Santuario sarebbe stato al sicuro, diede a tutti una giornata di ferie. Ferie come le intendeva lei, ovvio: carta di credito caricata all'inverosimile e via a svuotare un centro commerciale.Non era esattamente quello che i dodici avrebbero voluto, ma le ferie erano ferie e non ne avevano spesso, quindi meglio farsi andar bene quello che c'era.
Il centro commerciale in cui Saori aveva indirizzato i suoi cavalieri non era particolarmente grande, ma aveva il vantaggio di non essere troppo lontano da Rodorio. C'erano cinque reparti principali: alimentari, abbigliamento, cartoleria, elettronica e 'di tutto un po' ', ovvero quello che vendeva qualunque cosa non si trovasse negli altri.
I dodici, anzi tredici perchè alla combriccola si era clandestinamente unito Kanon, varcarono la porta del centro con meno allegria che se fossero stati condannati ai lavori forzati. Una volta dentro, però, rimasero meravigliati dall'enorme quantità di merci che quel posto poteva offrire loro.
Si presero dieci minuti buoni per capire cosa potesse davvero servire loro, dato che la cara Athena aveva sì dato a ognuno una carta di credito, ma questa era tutt'altro che illimitata. Appena ebbero deciso almeno quale o quali reparti visitare, tutti sparirono alla velocità della lce per sfruttare al meglio quell'improvviso giorno di ferie.
Il gruppo teoricamente più tranquillo si era silenziosamente diviso, o quasi. Infatti, mentre Mu era entrato nel reparto alimentari e Aldebaran in quello di abbigliamento (entrambi con l'intenzione di uscire di lì solo all'orario di chiusura), Shaka e Dohko si erano infilati insieme in cartoleria. Salvo poi perdersi di vista due minuti più tardi.
Il gruppo Fratelli&Cognati, nel quale vi erano ancora delle questioni irrisolte, si era diviso in modo più netto. Kanon era entrato nel reparto misto e Saga, giusto per ribadire l'affetto che provava per il fratello, era andato in direzione diametralmente opposta finendo in cartoleria. Aiolia, prevedibilmente, si era diretto alla zona abbigliamento mentre Aiolos prima aveva seguito il fidanzato e poi, da paciere qual era, aveva recuperato il fratellino ed era partito con lui alla volta del reparto 'di tutto un po' '.
Il trio dell'ave maria si era disgregato ancora meglio. Death Mask aveva programmato una visita all'alimentari e alla cartoleria, mentre Shura si era fermato nel negozio misto, certo di trovare lì qualunque cosa gli fosse servita. Aphrodite invece si era dato prima all'abbigliamento e poi aveva raggiunto Shura al 'di tutto un po' '.
I veri campioni della divisione di un gruppo (ammesso che a qualcuno fosse mai interessato) erano però stati Milo e Camus. Dopo essersi salutati, il primo aveva fatto la spola tra abbigliamento e reparto misto, mentre il secondo era andato in cartoleria e nel reparto di elettronica. Praticamente non si erano più visti fino all'orario di chiusura.
Pochi minuti prima della chiusira del centro commerciale, i tredici cavalieri si ritrovarono davanti all'entrata, ammettendo finalmente che la giornata di spese aveva loro giovato. Carichi di borse e con le carte di credito ormai esaurite, tornarono al Santuario.
Quella sera stessa, col benestare di Athena che aveva constatato di aver fatto ancora una volta la scelta giusta, tutti e tredici si riunirono nel Tredicesimo Tempio per commentare ognuno gli acquisti degli altri. Acquisti che, a detta della dea, erano stati alquanto limitati, ma del resto con 300 atene* non potevano comprarsi un granchè.
Il primo fu Shaka, che aveva pensato che in tal modo gli altri si sarebbero presto dimenticati delle sue compere. Svuotò un sacchetto pieno di matite e di gomme di forma carina, poi si mise immediatamente a scrivere i propri progressi in meditazione, infischiandosene delle risate sguaiate di quasi tutti gli altri cavalieri.
Mu corse in suo aiuto mostrando parecchie confezioni di marshmallows e cartoni di latte.
"Che c'è? Avere un allievo significa anche nutrirlo, e Kiki mangia molto" spiegò a undici paia di occhi sgranati.
"Forse avresti fatto meglio a prendere anche tu dei biscotti" gli disse Milo, impacchettando sei biscotti per volta in un rettangolo di carta stagnola. Lo Scorpione aveva saggiamente omesso di dire che erano gli spuntini per Camus. Quando si chiudeva nel tempio a studiare qualsivoglia nuova mossa, quel francesino dimenticava perfino di mangiare.
Dohko, in preda a non si sapeva quale effetto collaterale della misophetamenos (perchè di certo era quella la causa...), svuotò sul pavimento due borse ricolme di adesivi e pastelli. O era una regressione all'infanzia, oppure...
"Che dite, ragazzi, Shion apprezzerà questa nuova tunica?" chiese mentre si apprestava a ridecorare tale indumento con cuori di varie grandezze e colori. Nessuno ebbe il coraggio di dirgli che probabilmente avrebbe fatto una brutta fine. La tunica, ma anche il cavaliere della Bilancia non ne sarebbe uscito completamente indenne.
Shura, previdente come al solito, aveva comprato dello spago e svariati francobolli. Aveva intenzione di mandare dei regali a Pandora e, conoscendo i problemi del servizio postale e la gelosia di qualcuno molto vicino a lei, li voleva spedire a due a due in modo che almeno un pacchetto le arrivasse.
Un altro che si era preoccupato di fare regali era Death Mask. Oltre ad aver fatto scorta di gelato, infatti, aveva anche fatto il pieno di oggetti di cancelleria carini da dare ad Aphrodite. Il quale però non lo degnava neanche di uno sguardo, essendo troppo impegnato ad apprezzare la trovata, a suo dire geniale, del cavaliere del Capricorno.
Nel frattempo Kanon si era addormentato, perchè non gliene importava granchè di curiosare negli acquisti degli altri, e Saga non perse l'occasione di fargli uno scherzo. Tirò fuori dal proprio sacchetto degli evidenziatori e, ringraziandosi mentalmente per averli presi, rese la faccia del gemello un'opera di arte astratta. Nessuno disse nulla all'ex generale marino, più per vedere come si sarebbe vendicato che per amicizia verso Saga.
Aiolia attirò allora l'attenzione di tutti rovesciando sul pavimento un paio di maglie e pantaloni più belli del solito e qualche chincaglieria. Da bravo fratello maggiore, Aiolos gli scompigliò i capelli con fare giocoso.
"Ci facciamo belli per l'aquilotta, fratellino?" gli chiese, mentre l'altro diventava più rosso dei capelli dell'interpellata.
"A quanto pare sono stato l'unico a prendere qualcosa di educativo" si intromise Camus, mostrando un notebook e della pittura. "Sono per gli aspiranti cavalieri: con la pittura potranno vedere chiaramente dove colpiscono l'avversario, mentre i maestri terranno agevolmente il conto dei progressi sul notebook" spiegò poi, senza che nessuno l'avesse chiesto.
Fu quando Aphrodite svuotò le proprie borse che calò un silenzio di tomba.
"Che avete da guardare?!" chiese stupito, per poi tirar fuori il bambolotto di un bebè. "Devo allenarmi per quando io e il signor maleducato qui adotteremo finalmente unbambino" continuò indicando Death Mask. "E fidatevi, è meglio che prenda da me" disse poi, mentre osservava soddisfatto le tutine da neonato e certi altri ornamenti che aveva preso per il futuro piccolo.
Saga, prima di fare arrosto il pesce, decise di andarsi a fare un bagno.
Aiolos era ancora troppo impegnato a infastidire bonariamente il fratellino per mostrare agli altri i propri acquisti. Quando però vide Kanon-Picasso, svegliatosi e con in mano del filo, andare a passo di carica verso la stanza da bagno, previde guai. Si affrettò allora a tirar fuori degli oggettini di moda e ad impacchettarli nella carta da regalo, sperando che bastasse ad evitare che Saga facesse a pezzi il fratello.
Di lì a poco il gemello maggiore tornò, poco vestito ma avvolto in una fitta rete di filo. Non si capiva se fosse più irritato per ciò che Kanon gli aveva fatto o per il bagno rovinato, ma al Sagittario poco importava. Diede quindi a Saga i suoi regali, che perlomeno servirono ad assicurare qualche altra ora di vita al gemello minore, anche se a Kanon non furono risparmiate diverse occhiate di disprezzo.
La tensione si tagliava col coltello, così Aldebaran, che proprio non sopportava i litigi tra i compagni, tirò fuori ciò che aveva comprato e lo indossò velocemente.
"Forza ragazzi, via quei musi lunghi! Chi di voi ha fame? Cucino io!" disse da dentro una felpa nuova, mentre ai piedi indossava solo dei morbidi calzini.
Sorridendo per il nuovo outfit da cuoco del Toro, che in effetti non gli si addiceva più di tanto, tutti gli altri cavalieri si diedero da fare per apparecchiare la tavola. Perfino i gemelli decisero di fare una tregua, anche se solo per la durata del pasto.
Era proprio vero: niente di meglio del cibo per andare d'accordo.
*l'atena è la moneta che circola nella zona del Santuario; 300 atene equivalgono a circa 30 euro
ANGOLO AUTRICE
Dopo diecimila anni di attesa sono finalmente tornata a pubblicare!
...scherzi a parte, purtroppo gestire un micio è impegnativo e porta via del tempo alla mia scrittura. Se poi il micio si chiama Milo, immaginate i guai che combina XD
Cosa ve ne pare di questa improbabile uscita dei goldini? Secondo voi avrebbero dovuto comprare qualcos'altro?
Come sempre, lascio il link del post a cui mi sono ispirata:
https://it.pinterest.com/pin/567735096754784828/
Prometto che cercherò di aggiornare più spesso, e per essere sicura di rispettare l'impegno faccio una piccola anticipazione: nella prossima storia ci sarà la svolta per una coppietta che adoro... avete capito quale, vero?
Alla prossima! (il più in fretta possibile)
Lan Shuihua