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Autore: tempestadentroquietefuori    05/01/2017    2 recensioni
Un nuovo inizio, una nuova vita.
" Io odio i cambiamenti, ma questa volta faccio un'eccezione. "
Lei.
Sana. 16 anni. Bella, nonostante lei non ne è consapevole. Simpatica, nonostante la sua testardaggine. Spinta da un sogno ad abbandonare la propria famiglia.
" I cambiamenti sono all'ordine del giorno nella mia vita. Il cambiamento che più mi piace? Cambiare ragazza ogni giorno. "
Lui.
Akito . 18 anni. Il " badboy " della scuola. Occhi magnetici che catturano lo sguardo di qualsiasi essere, femminile e non.
E Sana ? Sarà di questa opinione ?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov. Akito

Il fresco  venticello di metà novembre è entrato prepotentemente nella mia stanza, costringendomi a coprire meglio il mio corpo con un pesante piumone, cosa che rare volte ho fatto in vita mia. 
Solitamente, nonostante dormissi con dei semplici pantaloncini, un leggero lenzuolo mi è sempre bastato, non soffro il freddo, questa volta però ho dovuto  ricredermi. 
Mi sono accoccolato meglio tra le coperte con l'intenzione di tornare di nuovo  al sogno che ho interrotto, ma la sveglia ha iniziato a suonare prepotentemente. 
Maledetto affare! 
Oggi non c'è scuola, ma come ogni mattina vado a correre nella villa comunale, mantenendomi in forma.
Mi trascino in bagno con una vitalità pari a zero e sciacquo quel cadavere che mi trovo al posto della faccia. 
Notte da leoni e mattina da coglioni, avete presente? 
Stanotte, essendo venerdì sera, io e i miei amici siamo andati a divertirci in un locale è solo poche ore fa sono rientrato.
Menomale che i sintomi post-sbronza non si sono fatti sentire; il mio corpo si sarà abituato. 
Indosso la prima tuta che mi capita a tiro e scendo giù, prendo un caffè al volo e mi catapulto fuori casa. 

Niente di diverso dal solito, ogni cosa procede come tutte le mattine, anche se davanti ai miei occhi si presenta una novità. 
Dei lunghi capelli rossi svolazzano racchiusi in una stretta coda, lasciando nuda la schiena lattea dell'angelo di fronte a me. 
Le curve sinuose si muovono seguendo un ritmo definito; le gambe si muovono agili. 
Sana è davanti a me ed anche correndo, soprattutto correndo, è una visione, per non parlare del suo lato b. 
Aumento il passo, affiancandola. 
Sembra assorta tra i suoi pensieri e alla mia presenza non fa proprio caso. 


<< Ciao splendore! >> 
affermo io, riportandola al mondo reale. 

Sembra svegliarsi dal suo stato di trance, per poi sussultare e rivolgermi uno sguardo omicida. 


<< È possibile che debba sopportarti già alle nove del mattino? Per di più un giorno che non andiamo a scuola! >> 
sbotta lei, tentando di superarmi. 

No, cara Sana. Vuoi fare la tipa col tipo sbagliato!
Mi affretto a raggiungerla nuovamente, standole alle calcagna. 

<<  Di nuovo qui? Cosa vuoi ancora? >> 
domanda esasperata . 


<< Beh, quello che voglio non credo che tu sia disposta a darmelo, però mi basterebbe un pranzo. Oggi alle tredici, magari. >>

ammicco io in sua direzione. 


All'inizio del mio discorso dilata gli occhi, capendo cosa ho inteso, ma poi sembra sorvolarci su e concentrarsi sul continuo. 


<< Per quanto riguarda la prima cosa, ahimè, devo darti ragione. Per la seconda, " mi basterebbe un pranzo "? Io con te non farei nemmeno uno spuntino! >>
Esclama con sicurezza. 


<< Dai, fra poco è natale. A natale siamo tutti più buoni.. >>
Insisto io. 

Non demordo, cara Sana. 


<< Non credo sia il tuo caso.. >>
Risponde lei. 


<< È solo un pranzo, che ti costa? O hai paura di innamorarti di me? In molte lo hanno fatto. >>
Affermo io, sorridendo sghembo. 


<< Punto primo, non ho paura di innamorarmi di te, perché non sei il mio tipo e non potrei mai innamorarmi di te. Punto secondo, io non sono come tutte le altre! >>
Sbotta lei, arricciando il naso. 

<< Dimostrami che mi sbaglio, allora. >>
Dico solamente io. 

<< Io non devo dimostrarti un bel niente! >> 
Insiste lei. 


<< Beh, allora avevo ragione sul tuo conto.. Fai tanto quella che dice di essere diversa da tutti, ma in realtà sei proprio come tutti. >>
Affermo io e, mostrando finto non- interesse, volto le spalle per andarmene. 


<< Alle tredici al campus. Ti aspetto all'ingresso. >> 
Risponde lei, facendo comparire un ghigno di soddisfazione sul mio volto. 

<< Non vedo l'ora, splendore. >>



         *    *    *    *    *   *   * 

Pov. Sana 

<< TU COSA?!>>
Esclama esterrefatta Aya. 


<< Akito mi ha invitato a pranzo, te l'ho detto. >>
Ripeto io con più calma, o meglio dire, con una finta calma. 


<< Non eri tu quella che voleva stargli alla larga? Quella che lo considerava uno stupido? Un montato ? Ti sei dimenticata di quello che mi ha fatto? >> 
Domanda lei, marcando ogni singola parola. 

<< Continuo a pensare queste cose su di lui e no, non mi sono dimenticata quello che ti ha fatto. È solo un modo per chiudergli quella boccaccia, mi ha lanciato una sfida e non ho saputo rifiutarla.. >>
Sussurro io, giustificandomi. 

<< E tu ci sei cascata come una pera cotta ! Ma non capisci che lo ha fatto apposta? Lo fa con tutte, lo ha fatto anche con me! Ma inutile dirtelo, se non ci sbatti il muso da sola, non te ne renderai conto! L'unica cosa è che a quel punto sarò costretta veramente a rompergli quel bel faccino, perché non voglio vederti soffrire ! >>
Esclama lei. 

<< Non succederà, tranquilla>>
Dico io, confortandola con un sorriso. 

Spero solo che sia davvero così..Deve essere così. Si 
  
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