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Autore: LadiLana94    05/01/2017    1 recensioni
Lui si alzò e venne a sedersi al mio fianco, il mio cuore perse un colpo "sei riuscita a sedurre un bel dottore con 10 anni più di te" mi diceva il mio ego.
Mi scanzò i capelli rossicci scoprendomi il collo, passò sensuale e lento il naso sulla sua lunghezza fino a raggiungere l'orecchio, sentì le sue labbra sfiorarmi delicate il lobo
《Hai un buone odore》bisbigliò seducente facendomi venire la pelle d'oca
《Non sei il primo che mo lo dice》cercai di sembrare il più sicura di me possibile,
Lo sentii sorridere al mio orecchio《Io so cosa sei Gin》bisbigliò ancora,
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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《È davvero necessario?》chiedo io accarezzando la poltrona di pelle rossa 《Signorina Acaster, non raggiungeremo niente così》mi risponde quello senza alzare lo sguardo dal suo taccuino. Avrà avuto poco più di 25 anni e era uno degli uomini più affascinanti che avessi mai visto. Somigliava molto a Johny Depp negli anni d'oro. Con i capelli lunghini tenuti legati dietro la nuca e il pizzetto ben delineato. 《Può chiamarmi Gin》dico cercando di essere il più seducente possibile, con i miei coetanei era facile, magari avrebbe funzionato anche con lui. Il sosia di Johny Depp alza lo sguardo forse per la prima volta da quando sono entrata nel suo studio 《Gin》mi dice complice 《ho bisogno che tu mi racconti cosa è successo a scuola》 《Dottore》comincio accavallando le mie gambe lunghe 《sono 20 minuti che mi fa la stessa domanda, e 20 minuti che le dico che non ne ho idea》 《Io mi chiamo Jack》dice incatenando i suoi occhi neri e profondi ai miei 《Preferisco chiamarla Dottore》la mia voce ormai è un soffio seducente. Lui si alzò e venne a sedersi al mio fianco, il mio cuore perse un colpo "sei riuscita a sedurre un bel dottore con 10 anni più di te" mi diceva il mio ego. Mi scanzò i capelli rossicci scoprendomi il collo, passò sensuale e lento il naso sulla sua lunghezza fino a raggiungere l'orecchio, sentì le sue labbra sfiorarmi delicate il lobo 《Hai un buone odore》bisbigliò seducente facendomi venire la pelle d'oca 《Non sei il primo che mo lo dice》cercai di sembrare il più sicura di me possibile, Lo sentii sorridere al mio orecchio《Io so cosa sei Gin》bisbigliò ancora, Balzai in piedi appena quella frase mi raggiunse il cervello 《Non... Non ho capito》balbetto mentre sento la mia anima sprofondare in un enorme buco nero, 《So cosa sei, mi ha chiamato tua nonna per cercare di aiutarti》 Doveva essersi rotta una qualche tubatura nel mio cervello, perché si era annacquato, completamente, non mi sarei stupita se avessi sentito cadere acqua dalle orecchie. O forse mi ero addormentata su quella stupida poltrona rossa comoda all'inverosimile e questo era solo un sogno. In fin dei conti tutto filava, perché un bellissimo dottore in carriera avrebbe dovuto flirtare con una sedicenne. 《Io credo che... devo andare》mi affrettai verso l'uscita 《Gin》 Lo ignorai chiudendomi la porta alle spalle. Respiri profondi, Georgina fai grandi Respiri profondi. Camminavo veloce con il ticchettio delle mie parigine nere che mi seguiva. Entrai nel Suv bianco che mia nonna mi lasciava guidare, facendo aderire la schiena al sedile e presi un gran respiro. Cercai istericamente il pacchetto di sigarette dentro la Louis vuitton nera, una volta trovate ne accesi alla svelta una . Il fumo mi accarezzava la gola e poi i polmoni era un piacere insano, qualcosa che ti uccide lentamente ma che non puoi fare a meno di fare. Almeno io non potevo farne a meno, mi calmava. Entrai silenziosa a casa, la nonna era in salone e quando mi vide fece un cenno alla cameriera, che si defilò. 《Tesoro》si alzò e mi venne incontro facendo ticchettare i tacchi nove sul parquet 《Hai finito col dottor Henderson? 》 《Uhm... Si》mi stirai nervosa le dita 《ora vado a riposarmi sono stanca, e stasera devo uscire con Lorel》 La nonna aveva l'espressione serena. Era una donna molto ricca e molto importante nella città. Aveva un caschetto biondo di quelli che ti danno un aria elegantemente classica. 《Forse non dovresti uscire, con tutto quello che ti è successo in questi giorni rischieresti. ..》 Prima di interromperla presi un gran respiro per impedirmi di gridare 《Nonna... perfavore》 conclusi correndo in camera mia. Preparai la vasca del bagno della mia stanza. Era stata una strana, strana giornata. Un bagno caldo e schiumoso mi avrebbe sicuramente calmata un po'. Scivolai nella vasca beandomi dell'acqua calda che mi lambiva la Pelle. Quel dottore era tanto affascinante quanto strano. Aveva detto di sapere chi fossi affermando che fosse stata mia nonna a chiamarlo. Dopo il fatto della scuola la nonna era diventata strana e leggermente distante. Era sempre stata una nonna affettuosa, invece ora mi guardava da lontano con preoccupazione e timore. Ma poteva addirittura aver rivelato la mia natura a qualcuno? Sospirai immergendomi nell'acqua fin Sopra alla testa. Se aveva rivelato veramente la mia identità a quell'uomo ora cosa sarebbe successo? Lorel teneva tra le dita la canna facendo disegni di fumo con il suo gesticolare esagerato. 《Sarà una festa fenomenale》prese un tiro chiudendo i grandi occhi verdi, sarebbe stato il suo compleanno la settimana prossima, e avevamo tirato su una festa da far invidia alle star del cinema. Era tutto pronto, avevamo tutta la sua casa a disposizione, suo padre era da qualche parte in Europa a qualche evento lavorativo come di consueto. E la Madre aveva accettato di buon grado di andare per un paio di giorni dalla nonna di Lorel con il fratellino e ogni oggetto che non voleva si rovinasse. 《Mia madre partirà Giovedi, dobbiamo cercare di sistemare tutto per sabato mattina》mi passò la canna e io la sistemai tra le dita, 《Alla fine verrai con tuo cugino?》chiese maliziosa inarcando un sopracciglio 《Daniel non è mio cugino!》risposi infretta facendomi andare il fumo di traverso 《Beh... È il figlio di tua zia》incalzò lei 《avete lo stesso cognome》 Il fratello di mio padre, ovviamente morto come la gran parte dei possessori del cognome Acaster, aveva sposato 17 anni fa una donna già incinta. Nonostante la nonna e il resto della famiglia gli avesse sconsigliato vivamente un azzardo simile, ne valeva del nobile nome degli Acaster. Lui la amava così profondamente che non se ne curò, sposò quella donna e face da padre al suo bambino, che la nonna era solita chiamare "il bastardo di casa Acaster". Quel bambino era diventato il super sexy Daniel. Non avevamo lo stesso sangue, nonostante tutti ci identificassero come cugini, quindi tutto sarebbe stato lecito, lui diceva di provare un forte sentimento nei miei confronti e probabilmente valeva lo stesso anche per me. Il sangue non era lo stesso ma mi sembrava comunque una cosa sporca e che nessuno avrebbe mai approvato... nemmeno Lorel. 《Non verrò con lui》risposi seria facendo un profondo tiro, La ragazza allargò le labbra in un grande sorriso 《Bene, ho almeno dieci richieste di ragazzi super sexy che vorrebbero Venire con te alla festa》 Il fatto che mi stesse cercando un ragazzo mi indispettì, potevo benissimo fare da sola se ne avevo voglia non avevo bisogno di lei. 《Non verrò con nessuno Lorel》 dissi brusca lanciando il mozzicone dalla finestra. Lei si riavviò i capelli fin troppo Biondi 《Lo faccio per te, questa storia di Daniel non ti porterà da nessuna parte. Solo a via della frustrazione》prese una sorsata d'acqua《devi trovarti una distrazione》 《Lorel》la ammonii, cominciavo ad innervosirmi non avevo bisogno di consigli sulle relazione da Miss ogni settimana mi innamoro di un coglione diverso 《Lo so che non avete lo stesso sangue, ma siete cugini, perché avete passato una vita ad esserlo》 rubò una sigaretta dal mio pacchetto 《è come quando adotti un bambino, non hai il suo stesso sangue ma è comunque tuo figlio》 Ma che ne poteva sapere lei di quello che io e Daniel ci tenevamo dentro, che ne sapeva lei di emozioni profonde, le presi la sigaretta già accesa dalle labbra e la portai alle mie 《ora devo andare Lorel》 Alzò gli occhi al cielo 《Gin non puoi sempre scappare dalle conversazioni difficili》 la sentii dire mentre mi chiudevo la porta alle spalle. Mi sdraiai sul grande letto della mia stanza, Villa Acaster di notte era silenziosa all'inverosimile, che giuro potevo sentire distintamente gli ingranaggi del mio cervello muoversi, sbuffai rumorosamente. Lorel doveva essersi offesa, non mi aveva mandato nessun SMS da quando ero tornata a casa. Era talmente abile a ficcare il suo perfetto nasino all'insù negli affari degli altri che veniva voglia di picchiarla. Presi il telefono e osservai il display erano le tre del mattino e del sonno non ne vedevo nemmeno l'ombra, sbuffai ancora, scorsi la rubrica leggendo attentamente ogni nome fino a quello di Daniel,senza pensarci feci scorrere il dito sullo schermo e lo chiamai. Al terzo TU ebbi l'impulso di attaccare e lanciare il telefono lontano da me, ma la voce di Daniel mi arrivo roca di sonno dritta nel cervello 《Pronto》bofonchiò assonnato 《Ehm... Dan? Sono Gin》 《È tutto ok?》chiese gentile Annuii anche se non poteva vedermi《mi sentivo solo un po' sola》 《Sei sicura di stare bene? 》 No, la nonna ha detto al sosia di Johny Depp che sono una specie di x-man, sono innamorata del mio non cugino e la mia migliore amica è una ficcanaso 《Sto bene》bisbigliai 《Ok, mettiti sotto le coperte》 Obbedii 《fatto》 《Bene, oggi Willy ha fatto la Cacca più puzzolente della galassia》aveva la voce impastata dal sonno, 《davvero?》 《Oh si》 Risi 《è proprio come suo fratello allora》. Parlammo finché non scivolai nel sonno con il telefono ancora posato sulle orecchie. Mia nonna stava dando coordinate per sistemare gli addobbi di natale, giocherellava nervosa con le perle che aveva al collo 《Ho detto più di là Suzy》sbottò acida alla cameriera che cercava di sistemare le luci sopra al caminetto della sala 《Nonna》la chiamai facendo capolino dalla porta 《Oh tesoro》si guardò intorno《ti piace come sto addobbando la casa》 Io avrei detto come Suzy sta addobbando la casa, ma mi limitai ad annuire 《Sto andando a trovare zia Mary》 《Non dovresti passare così tanto con quella donna e quel bastardo di suo figlio》disse stizzita 《Le vado a dare una mano con Willy》mi giustificai 《Lei lavora ha da sistemare casa e...》 《Se si fosse occupata di suo marito vivrebbe in una lussuosa villa》mi interruppe lei 《comunque vai , questo è un paese libero》concluse tornando a dare il tormento a Suzy. Zia Mary era una donna stupenda, su di lei sembrava che il tempo non passasse mai, aveva la pelle olivastra e lucida, i capelli d'ebano le ricadavano in morbide onde dietro alla schiena 《Tesoro》disse gentile 《fra poco devo andare a lavorare, sei un vero Angelo 》 《Dai zia non esagerare》diedi un buffetto sulla testa a Willy che fece un sorriso senza denti da far sciogliere il cuore. 《Somiglia così Tanto a tuo zio》bisbigliò con la voce rotta 《Zia... 》 《Non sai quanto vorrei stare qui con lui 》si passò una mano tra i capelli 《ma da quando tuo zio è... 》fece un pausa che mi sembrò lunghissima 《da quando è successo quello che è successo, è tutto un casino. Sono in ritardo sulle bollette... Non riesco nemmeno a mantenermi la macchina, credo che dovrò vendere la casa, la casa in cui io e lui siamo stati tanto felici》la osservai cercare di trattenere le lacrime e mi ritrovai a pensare a quanto fosse diversa da mia madre, Lei ce la stava mettendo tutta per tenere unita ciò che restava della sua famiglia e aveva amato suo marito fino al suo ultimo secondo di vita. Mia madre invece aveva abbandonato suo marito che era morto solo e con il cuore spezzato, poi si era liberata anche della sua figlia difettosa e aveva continuato la sua bellissima vita senza pesi sulla coscienza. Ero sul divano di pelle bianca di zia a sorseggiare un succo di frutta alla pera mentre alla TV passava un demenziale film di serie B che mi stava facendo morire dal ridere, quando la porta si aprì timida e ne fece capolino Daniel 《Sei ancora qui?》mi chiese osservandomi. Somigliava moltissimo alla madre con la pelle che sembrava sempre abbronzata i capelli scuri e gli occhi praticamente neri,che giuro quasi non si distingueva la pupilla. Mesi l'indice davanti alle labbra facendogli cenno di stare zitto 《Tuo fratello sta dormendo》bisbigliai 《Mamma non è ancora tornata?》bisbigliò a sua volta 《No》mi Alzai pet andare a prendere la borsa 《ma visto che sei tornato tu posso andare》 《Puoi restare Gin》tossicchiò imbarazzato《se vuoi》 Mi balenò in testa la faccia contrariata di Lorel 《Non so... Il tempo di una sigaretta》 Lui allargò le labbra in un sorriso 《me la offri?》 《Certo, scroccone》scherzai seguendolo nel piccolo giardino sul retro. 《Sai qui dentro la vita è diventata uno schifo》mentre parlava nuvole di fumo gli danzavano fuori dalle labbra, era così sexy 《La mamma scoppia a piangere appena è sola, e i debiti ci stanno seppellendo》 Feci un tiro e godendomi il fumo che mi carezzava la gola 《Troverò una soluzione》 Lui scoppio a ridere 《Sei così gentile》 Incrociai le braccia al petto 《dico davvero,a casa della nonna ci sono Milioni di oggetti che valgono moltissimo》presi un altro tiro 《Non si accorgerebbe nemmeno della loro assenza. Io stessa ho abiti e accessori dal valore molto molto molto alto 》 Lui incatenò i suoi occhi neri come la notte ai miei e mi accarezzo delicato una guancia 《Sei così bella》 《Finiscila Dan ne abbiamo già parlato》bisbigliai senza distogliere lo sguardo dal suo 《Lo so, lo so. Sta tranquilla non voglio fare nulla》il mio cuore stava battendo all'impazzata, l'unica cosa che volevo era posare le mie labbra sulle sue, infilare le mani tra i capelli morbidi e... scossi la testa 《Daniel, io e te ...》 《Non è vero, non abbiamo nemmeno mezza goccia di sangue in comune, e non condividiamo nemmeno un parente giuro Gin nemmeno uno zio di decimo grado. Non siamo assolutamente niente》 Spensi nervosamente la sigaretta sul tacco della scarpa 《Mio padre non era tuo zio, è un uomo di las Vegas, che ha un problema con il gioco d'azzardo e le relazioni fisse》incalzò lui, mi prese il viso tra le mani obbligandomi a guardarlo 《mio padre non è tuo zio》ripetè ancora, 《Dan》annusai l'aria che si stava impegnando di un puzzo che io conoscevo bene, il cuore mi si fermò mi guardai intorno agitata, potevo essere stata io? Potevo aver perso il controllo io? Di nuovo? No impossibile l'insano appagamento che mi invadeva quando succedeva non lo avevo sentito. Alzai lo sguardo e vidi l'orrore, del fumo denso e grigio usciva dalla camera di Willy 《ommiodio》corsi per le scale e mi precipitai nella camera del piccolo. Lui sembrava rilassato ansi addirittura rideva mentre lingue di fuoco gli danzavano intorno senza toccarlo, era una scena surreale. Willy era speciale proprio come lo ero io. Daniel mi sorpassò a tutta velocità Brandendo un estintore, spense le fiamme in un paio di minuti, prese Willy e lo portò di sotto 《Mia madre diventerà matta》sbuffò lui mentre dava un gioco al fratello, Io Annuii ancora stordita dalla scoperta. Dovevo assolutamente dirlo a mia nonna 《Dan ora devo andare è molto tardi》.
   
 
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