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Autore: Justice Gundam    05/01/2017    2 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
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Pokemon: The Glazed Challenge

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Buongiorno a tutti! O buonasera, a seconda del momento della giornata in cui state leggendo questa introduzione.

Quella che state leggendo è una storia della mia saga di Pokemon che da diverso tempo volevo scrivere... ispirata al fangame Pokemon Glazed, un simpatico gioco che prende spunto da Pokemon Smeraldo per creare un nuovo mondo e delle sfide eccitanti! E sarà nel continente di Tunod che le due giovanissime protagoniste di questa storia, Heather Molinar e Shelly Citra (che voi potreste aver conosciuto in Pokemon: A World Reborn), affronteranno il loro personale viaggio alla scoperta di nuovi luoghi, incontreranno nuove persone, e magari faranno i primi passi sulla strada dell'amore!

Questa, ve lo dico subito, è la prima storia in cui ho messo una coppia shoujo-ai come coppia principale. Non sarà una cosa troppo seria, data la giovane età delle protagoniste, ma c'è, quindi... ho pensato fosse meglio avvertirvi.

Questa storia si svolge poco dopo la conclusione di "Pokemon: A World Reborn", anche se non farò più di tanti spoiler per quella storia che è ancora lontana dall'essere completata. Inoltre, gli eventi di questa storia si svolgono in contemporanea ad altre due mie storie, "The Quest for Zeta and Omicron", e "XY Reload". Comunque, come ho detto, ci saranno quanti meno spoiler possibile per quelle storie.

Disclaimer: Pokemon non appartiene a me, ma a Nintendo e Gamefreaks. Heather, Shelly e il resto dei personaggi di Pokemon Reborn appartengono ad Amethyst. Percy, Chelle, il continente di Tunod e tutti i personaggi che appaiono in Pokemon Glazed sono di proprietà di Lucbui. Questa fanfiction è stata scritta unicamente a scopo ricreativo, senza fini di lucro.

Detto questo... cominciamo pure a seguire le nostre piccole amiche Heather e Shelly nel loro viaggio attraverso Tunod... e oltre!

Buon divertimento!

 

oooooooooo   

 

Capitolo 1 - Arrivo movimentato a Tunod

 

La città di Borgo Querciantica, posta in una calda ed assolata provincia del colorato continente di Tunod. Una piccola città nel bel mezzo di una lussureggiante foresta di conifere, composta da casette di legno ad uno o due piani al massimo, che si affacciava su un grande mare azzurro. Un luogo tranquillo, dove di solito non accadeva niente di particolare... tranne per un importante particolare - era in questa città che gli aspiranti allenatori di Pokemon del continente di Tunod ricevevano il loro starter, ed era da qui che partivano per il viaggio della loro vita.

Un continente per gran parte immerso nella natura, composto da alte montagne, spiagge dorate,  foreste inesplorate e ambienti diversificati, Tunod era un luogo accogliente e al tempo stesso misterioso, conosciuto per la sua Lega Pokemon un po' inusuale rispetto a quelle di altri continenti, e per la sua grande varietà di paesaggi e spettacoli naturali, così come per la grande varietà di Pokemon che avevano scelto quel luogo come la loro casa. E Borgo Querciantica era la prima città che molti allenatori provenienti da altri paesi sceglievano di visitare. Per molti, la prima impressione non era quello che si dice la più eccitante o sbalorditiva.
Borgo Querciantica, in effetti, non dava l'impressione di una città particolarmente importante. Si trattava per lo più di un gruppo di case disposte ordinatamente attorno ad una piazza centrale, nella quale svettava un simpstico monumento che rappresentava i tre starter del continente di Johto - un Chikorita, un Totodile ed un Cyndaquil. Il più grande degli edifici del piccolo villaggio era il laboratorio Pokemon di proprietà dell'insigne professor Salicio, la più grande autorità in fatto di Pokemon nel continente di Tunod. Era lì che gli aspiranti allenatori potevano scegliere i loro starter, e si diceva che Tunod permetteva una scelta ancora più ampia...

Era proprio verso questa cittadina in apparenza così anonima, e in realtà così importante, che due giovanissime allenatrici di Pokemon si stavano dirigendo, ansiose di iniziare il loro nuovo viaggio in un continente molto più sicuro e più tranquillo di come una volta era il posto in cui erano vissute per tanto tempo. In quel momento, si stavano avvicinando trepidanti a Borgo Querciantica, sentendosi sempre più emozionate man mano che la distanza si riduceva...

"Okay, ci siamo..." disse la più piccola delle due bambine, un tipetto scattante e dall'aspetto deciso, con i capelli fucsia arruffati e lunghi fino alle spalle, con tanto di ricciolino ribelle che le scendeva sulla fronte, gli occhi scarlatti e l'aria di una ragazzina che era stata costretta a crescere più velocemente di quanto non fosse giusto. Indossava un grazioso vestito bianco con i bordi dello stesso vivace colore rosso dei suoi capelli, oltre che un paio di stivaletti rossi al ginocchio. "Tra pochi minuti saremo a Borgo Querciantica, e potremo farci registrare dal professor Willow come partecipanti alla Lega Pokemon di Tunod..."

La sua compagna di viaggio annuì timidamente - era una bambina un po' più grande, con lunghi capelli lavanda tenuti legati in una graziosa treccia che le arrivava fin quasi ai fianchi, con gli occhi viola parzialmente oscurati da una frangia sulla fronte, che indossava una divisa alla marinaretta verde chiaro con una gonna dello stesso colore, calze bianche alte fino sopra le ginocchia, e un paio di scarpe viola. "Sì... ancora non riesco a credere che siamo qui... mi sembra quasi un sogno che finalmente Reborn sia libero e noi possiamo riprendere la nostra vita..."

"Fino a poche settimane fa, mi sembrava impossibile..." affermò la bambina più piccola, guardando il terreno con espressione malinconica. "Eppure... eppure, alla fine, grazie a Vera e ai nostri amici, il Team Meteora è stato sconfitto per sempre, e Reborn è stato salvato dalla loro tirannia! Chissà cosa direbbero mamma e papà se fossero qui... sarebbero sicuramente contenti che finalmente il loro paese è salvo..."

La bambina con i capelli viola prese delicatamente le spalle della sua amica. "Sono... sono sicura che il signor Corey e la tua mamma sono orgogliosi di te, Heather, in... qualsiasi posto si trovino." affermò gentilmente. Era un capitolo della storia delle loro vite che ancora faceva male, e le due amiche cercavano di soffermarsi su di esso il meno a lungo possibile... ma era inevitabile che, prima o poi, venisse fuori e dovesse essere affrontato senza nascondersi.

"Grazie, Shelly... lo so, ed è per questo che voglio vivere la mia vita al massimo, almeno per onorarli e per fare in modo che la loro scomparsa non sia stata inutile." affermò la bambina dai capelli fucsia di nome Heather, i cui occhi si stavano inumidendo al ricordo del suo passato. Ricacciò via le lacrime e annuì, ricordando a sè stessa di non lasciarsi influenzare dal suo passato...

Heather Molinar e Shelly Citra, in effetti, erano tutt'altro che delle bambine normali: fino a poco fa, la loro patria era stata il continente di Reborn, un luogo infido e pericoloso dominato dal malvagio Team Meteora, una temibile organizzazione criminale che teneva tutti sotto scacco. Il padre di Heather, un allenatore esperto di Pokemon Veleno di nome Corey, era stato lui stesso un agente del Team Meteora, cosa che aveva finito per aprire un abisso tra padre e figlia e far allontanare Heather. Come fosse andata poi... beh, era qualcosa che Heather e Shelly sapevano fin troppo bene.

Shelly, invece, era originaria di Johto - era nientemeno che la sorella minore di Raffaello, il capopalestra di tipo Coleottero della città di Azalina. Tuttavia, per quanti sforzi facesse, non era mai riuscita a farsi vedere dalla gente del suo paese come un'allenatrice realizzata e degna di essere raffrontata con il suo più talentuoso fratello... e questo l'aveva portata a cominciare un viaggio per conto suo, nella speranza di costruirsi una reputazione. Sfortunatamente, il suo viaggio l'aveva portata ad un sgradito incontro con alcuni seguaci del Team Meteora, venendone rapita e portata a Reborn per essere una loro recluta. Solo grazie alla resistenza che si era formata contro il Team Meteora Shelly era riuscita a scappare. Ed era nelle fila della resistenza che Shelly aveva conosciuto Heather, e malgrado i loro caratteri molto diversi le portassero a volte ad essere in disaccordo tra loro (disaccordi che si risolvevano quasi sempre a favore di Heather, a causa del carattere timido e schivo di Shelly), erano ormai diventate amiche per la pelle, pronte a combattere l'una per l'altra fino alla fine. Assieme, avevano aiutato la resistenza a combattere contro il Team Meteora, e si erano sorrette a vicenda nei momenti più difficili. Shelly era stata vicina a Heather dopo la morte del padre di quest'ultima, durante quelle lunghe giornate che Heather trascorreva immersa in un gelido silenzio, rifiutandosi di versare lacrime. E nel suo modo un po' brusco e scostante, Heather aveva aiutato Shelly quando lei era depressa perchè si sentiva sola e dispersa in un mondo violento e pericoloso come Reborn. Se non fosse stato l'una per l'altra... adesso Heather e Shelly non osavano pensare a dove si sarebbero trovate.  

Ed ora che, grazie alla loro amica Vera, il continente di Reborn era stato finalmente liberato dal giogo del Team Meteora, e la sua capitale Reborn City stava venendo ricostrita e stava tornando alla gloria di un tempo... Heather e Shelly avevano deciso di recuperare il tempo che il Team Meteora aveva loro sottratto, ed affrontare un viaggio verso un nuovo continente, in modo da competere in una Lega Pokemon come facevano tanti bambini e bambine della loro età...

Per la verità, inizialmente avrebbero voluto restare a Reborn City ed aiutare ancora un po' con la ricostruzione... ma i loro compagni della resistenza avevano pensato che fosse giusto che Heather e Shelly si prendessero un po' di tempo per loro stesse, data la loro giovane età, e dopo un po' di convincimento, le due bambine avevano deciso che valeva la pena fare un tentativo, almeno per vedere un posto diverso e fare un po' di esperienza con i loro Pokemon...

E quindi, eccole lì, dirette verso Borgo Querciantica, eccitate e un po' incerte all'idea di quello che poteva capitare.

 

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Tunod era davvero un continente diverso da Reborn -  non erano più abituate a vedere un paesaggio così tranquillo ed incontaminato... e in particolare Heather sembrava trovarsi come un pesce fuor d'acqua, all'idea di trovarsi in un paese dove non doveva guardarsi le spalle ad ogni momento, e non doveva stare sempre all'erta per evitare gente che voleva aggredirla o approfittare di lei. Prima di allora, si era sentita più o meno al sicuro soltanto tra i suoi compagni della resistenza...               

"Va tutto bene, Heather?" si sentì chiedere dalla sua migliore amica. "Mi sei sembrata un po' svagata per un attimo..."

"Oh?" esclamò la bambina dai capelli fucsia, scuotendo poi la testa e facendo una faccia scura in modo da darsi un tono. "Nulla di tutto questo, Shelly! Lo sai che io non abbasso mai la guardia. E' solo che... non hai l'impressione che avremmo dovuto già essere a Borgo Querciantica?"

La bambina dai capelli violetti guardò nella direzione verso cui stavano andando. "Se... devo essere sincera, mi sembrava che la strada fosse un po' lunga." rispose. "E poi... c'è una cosa che mi lascia un po' perplessa. Hai notato anche tu... che è da quasi un minuto che non vedo più Pokemon attorno a noi? E' come se... fossero scomparsi tutti all'improvviso."

"E' vero, ora che mi ci fai pensare..." rispose Heather. Durante il loro cammino verso Borgo Querciantica, si vedevano piccoli Pokemon come Pidgey o Starly che svolazzavano qua e là, oppure qualche Caterpie o Wurmple che zampettava sui rami degli arbusti, ma adesso non ne vedevano più nessuno, per qualche motivo. "Sembra quasi... che adesso non siamo più a Tunod, ma da un'altra parte."

"Ma non è possibile... abbiamo camminato lungo la strada che porta a Borgo Querciantica per tutto questo tempo, e non ci siamo mai staccate da essa." affermò Shelly, sbattendo gli occhi mentre si guardava attorno spaesata. Il paesaggio attorno a loro era lo stesso, almeno in apparenza, eppure c'era qualcosa di diverso, qualcosa che le due percepivano per istinto. Per qualche motivo, la bambina dai capelli violetti aveva come l'impressione che quel posto fosse del tutto diverso non solo da quel poco che aveva visto di Tunod, ma anche dal resto del mondo...

"E allora cosa significa tutto questo? Non sarà per caso una nostra impressione?" si chiese Heather, restando vicina alla sua migliore amica. Cercava di non darlo a vedere, ma una situazione così inusuale le faceva un po' paura... e per una questione di orgoglio personale, Heather non aveva nessuna intenzione di mostrare paura.

Un fruscio proveniente dalla vegetazione al loro fianco attirò l'attenzione delle due bambine, e fu Shelly, per riflesso condizionato, a voltarsi nella direzione da cui era provenuto, forse sperando che si trattasse di un Pokemon selvatico che le confermasse che si trovavano sempre a Tunod. Invece, quello che vide uscire dalle fronde fu un ragazzino dai capelli castani un po' lunghi che si era fatto strada tra la vegetazione con non poca fatica, e i cui abiti erano ora coperti di macchie di erba e polvere. Indossava dei vestiti di colore scuro che apparivano abbastanza anonimi... e anche lui, in effetti, dava l'impressione di essere una persona abbastanza normale, senza particolarità che lo facessero spiccare in mezzo ad una folla.

Prima che Heather e Shelly potessero rivolgersi a lui, il ragazzino sgranò gli occhi ed emerse completamente dalla boscaglia, avvicinandosi di corsa alle due amiche. "Cosa? E... e voi, cosa ci fate qui? Non mi aspettavo che qualcuno come voi si trovasse in questo posto!" esclamò, con l'unico effetto di confondere ulteriormente sia Heather che Shelly. La più piccola delle due si piazzò davanti alla sua amica e prese una delle sue Pokeball, decisa a combattere in caso ce ne fosse stato bisogno.

"Cosa? Noi non dovremmo... e tu chi sei? Dove ci troviamo?" esclamò Shelly intimorita.

"Se sei un nemico, te la dovrai vedere con me!" esclamò Heather, guardando minacciosamente il nuovo arrivato, che tenne le mani davanti a sè per dire che non aveva cattive intenzioni e per calmare un po' la focosa domatrice di draghi in erba.

"No, no, tranquille, non sono qui per farvi del male o cose del genere." affermò il giovanotto. "E' solo che... non mi aspettavo di vedere due allenatrici di Pokemon così all'improvviso, e... guardate, è una storia un po' lunga. Vi riporterò da dove siete venute, e vi spiegherò tutto! Non abbiate paura, non correrete alcun rischio."

"Cosa? Che vorrebbe dire 'da dove siamo...'?" esclamò una sempre più confusa Shelly, mentre il giovanotto si metteva una mano sulla fronte e chiudeva gli occhi come se si stesse concentrando. Per un attimo, lei ed Heather videro il paesaggio attorno a loro sbiadire e perdere consistenza... prima di tornare ad essere quello della foresta incontaminata attraverso la quale stavano camminando pochi minuti prima. Un paio di Sentret che facevano capolino da una collinetta, e un Butterfree che svolazzava tranquillamente da un fiore all'altro furono la conferma per Heather e Shelly che erano di nuovo dove si trovavano prima... e in lontananza, le due bambine tornarono a vedere Borgo Querciantica, con le sue basse casette in legno e la sua graziosa piazza principale. "Ma che... che cosa è successo? Non capisco... Siamo finite da un'altra parte?"

"Perchè, pensi che io ci capisca di più, Shelly?" esclamò Heather. "Cosa significa tutto questo? Dove eravamo fino ad un attimo fa?"

Il ragazzo si tolse la mano dalla fronte e aprì gli occhi, tirando un sospiro di sollievo. "Quindi, è questo il posto giusto... meno male..." disse dopo essersi dato un'occhiata intorno, non nascondendo un po' di meraviglia. Per diversi secondi, il ragazzo restò come ipnotizzato ad osservare i Pokemon selvatici che si avvicendavano tutt'attorno, e le due bambine non poterono fare a meno di notare che sembrava particolarmente entusiasta. Sembrava quasi che non avesse mai visto dei Pokemon in vita sua...

"Okay, adesso vi spiego... non so come, ma in qualche modo, siete passate dalla vostra dimensione alla mia..." spiegò il ragazzo dopo qualche attimo in cui Heather e Shelly pensarono che si fosse incantato a guardarsi attorno. "E' stata una fortuna che io mi trovassi nei paraggi quando ciò è successo, o sarebbero successi grossi guai!"

"Cosa? Vorresti dire... che siamo finite in un'altra dimensione?" esclamò un'incredula Heather sgranando gli occhi. Non era un argomento di cui lei fosse totalmente ignorante, ma era comunque qualcosa di talmente fuori dal comune che non riusciva a crederci tanto facilmente. "E tu come fai a sapere tutto questo? Che cosa è successo, esattamente?"

"Noi... non abbiamo fatto nulla per... raggiungere un'altra dimensione!" affermò Shelly. "Quindi l'unica è che... qualcosa ci abbia fatto passare nella tua... senza che noi ce ne rendessimo conto subito! Com'è... possibile?"

"Non so esattamente cosa sia stato... forse un semplice incidente, ma..." cominciò a spiegare il ragazzo, prima di cominciare a sbiadire e sgranare gli occhi allarmato. "Ugh... accidenti, temo di non poter restare più a lungo. Devo tornare da dove sono venuto... state attente... potrebbe accadere..."

"Hey, aspetta! Abbiamo ancora delle domande da farti!" esclamò Heather, tenendo una mano verso il ragazzo per richiamarlo. La voce del giovane si fece distorta, come se provenisse da una radio mal sintonizzata, e nel giro di due secondi, sparì nel nulla, lasciando Heather e Shelly nel bel mezzo del sentiero nella foresta, imbambolate a guardare il punto in cui era svanito!

Le due bambine restarono in silenzio per diversi attimi, stordite da ciò che avevano visto e dalle implicazioni di tutto ciò. Quindi quel ragazzo proveniva da un'altra dimensione... e loro vi erano capitate per caso... o forse perchè qualcosa, o qualcuno, le aveva fatte finire lì.

"H-Heather... non so te, ma... temo che avremo ancora a che fare con questo problema." mormorò Shelly. "Io... credo che sia il caso... di... di restare all'erta. Potrebbe... capitare di nuovo, in qualsiasi momento..."

Heather annuì lentamente. "Cavolo... e pensare che quasi mi ero rilassata, ormai... e non abbiamo neanche saputo il nome di quel tipo!"
        

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Nel frattempo, in un'altra zona di Tunod non troppo lontana, una nave era da poco attraccata nel porto di una delle città principali del continente, portando con sè dei passeggeri davvero inusuali...

In una delle cabine della nave, una giovane donna dai lunghi capelli color rosso acceso si stiracchiò, sgranchendosi un po' la schiena dopo un sonno durato al massimo qualche ora. Certo che quei giacigli erano scomodi... anche se rispetto al dormire all'addiaccio a cui lei e i suoi due compagni erano abituati, erano sicuramente un miglioramento. Almeno adesso avevano un soffitto sopra la testa e potevano fare tre pasti caldi al giorno...

Ma in quel momento, non era quello il problema che assillava di più Jessie, mentre guardava verso i suoi due inseparabili compagni di sventura, James e Meowth, che stavano ancora ronfando come due Snorlax nei giacigli vicino a lei. Quello che più le dava da pensare era il motivo per cui lei stava intraprendendo quella missione. Certo, era un ordine di Giovanni, che aveva affidato a loro tre ai loro poco stimati colleghi Cassidy e Butch il compito di scoprire quanto più possibile su un'organizzazione segreta di Tunod che avrebbe potuto diventare concorrente del Team Rocket. E gli ordini del capo non si rifiutavano mai... ma per lei era un'occasione che forse non si sarebbe mai più ripetuta... era una missione che per lei aveva un'importanza personale, e forse questa era la sua ultima occasione di vedere realizzato il suo più grande desiderio...

E se questo voleva dire collaborare con quell'arpia di Cassidy, beh... era un fastidio che era disposta a sobbarcarsi.

"Hmm... no, grazie, ho già mangiato abbastanza..." sentì la voce di James che parlava nel sonno. Il ragazzo aveva un'espressione beata e sorridente, ed era evidente che stava facendo un bellissimo sogno...

E lo stesso valeva per Meowth, il loro inseparabile Pokemon parlante, che in quel momento stava letteralmente facendo le fusa per la gioia! "Hmm... heheheee... grazie mille, capo! Lo sapevo, io... che valevo di più di quel Persian da quattro soldi..."

Jessie sospirò, vagamente irritata dal loro comportamento... ma non riuscì ad evitarsi di sorridere nonostante tutto. La loro avventura Tunod era appena iniziata, pensò tra sè Jessie. E forse sarebbe stata la più grande avventura delle loro vite...  

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così comincia una fanfiction che attendevo da lungo tempo di poter scrivere! Spero che come inizio vi piaccia!

Giusto per dare un riferimento a chi non avesse ancora letto la mia storia "Best Wishes Reload": in quella storia, grazie ai loro successi durante "Heart Soul Adventures", il Trio Rocket ha ricevuto da Giovanni un incarico di fiducia nel continente di Unima... e visto che anche lì hanno fatto un inaspettato buon lavoro, Giovanni ha affidato a loro - e a Cassidy e Butch - un altro incarico importante qui a Tunod. Importante per il Team Rocket, ma anche per Jessie, come potete vedere...

Già l'inizio di questa storia presenta un bel po' di misteri, eh? Sarà un viaggio pieno di sorprese per le piccole Heather e Shelly, e ci sarà molto da vedere, nei luoghi che visiteranno! Detto questo, vi do appuntamento al prossimo aggiornamento... se vi va di lasciarmi una recensione, è più che ben accetta!

Tanti auguri, e felice anno nuovo!
     

                   
 
     

  
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