~ Gold lion
This
is the moon without a tide,
We'll build a fire in your eyes
(“Gold lion” - Yeah Yeah Yeahs)
Era
in piedi accanto al fratello, le dita che ogni tanto correvano a
toccare la stoffa del vestito con gesti veloci.
I suoi occhi
grandi, spalancati, le conferivano quella curiosa espressione di
sorpresa perenne che ancora non era riuscito a decifrare.
Le sue
labbra erano piegate in una sorta di sorrisetto, come se trovasse
divertente una situazione in cui lui, nonostante gli sforzi, non
riusciva a cogliere nulla di comico.
Inclinò il capo di
lato, ascoltandolo parlare con Gisborne. Lo osservava con attenzione,
e sembrava memorizzare le sue parole.
Quelle
parole pronunciate con una sicurezza che non provava davvero.
Come
avrebbe potuto essere certo di fuggire quando si trovava
nell'accampamento nemico, circondato da una ventina di guardie? Non
importava quante volte aveva guadagnato la salvezza, durante i suoi
giorni da fuorilegge.
La paura rimaneva lì, a torcergli lo
stomaco, e poteva solo cercare di mascherare il leggero tremore delle
mani, la voce che minacciava di incrinarsi, le ginocchia che volevano
cedere.
“Vattene
dalla mia foresta” Disse, consapevole della risposta che
avrebbe ricevuto.
“Sì, è una richiesta
ragionevole” Gisborne incrociò le braccia, e nel suo
sguardo balenò un'ironia tagliente. “Lasciami pensare...
Uccidetelo”
Subito le guardie si mossero, brandendo le lance
e proteggendosi con gli scudi.
“Ora!” Gridò,
iniziando a correre, cercando di non farsi colpire.
Dopo solo un
istante, le reti si abbassarono sulle guardie.
Un altro attimo, ed
era salito sulla gabbia.
Guy, che stava già rientrando
nella tenda, si voltò.
Un secondo ancora, e il leone era
libero.
“Guardie!” Urlò Gisborne, ritornando
vicino ad Isabella. La prese per le spalle, facendola
indietreggiare.
Lei rimase in silenzio, facendo solo un paio di
passi, le braccia abbandonate lungo i fianchi.
Il leone si muoveva
piano, mostrava la lingua, forse si preparava a scegliere la sua
vittima.
La guardò, prima di saltare a terra. Sentiva in
lontananza le voci di John e Allan, un mormorio indistinto.
Lei
ricambiò quell'occhiata furtiva, distogliendo l'attenzione dal
fratello, dai soldati che cercavano di liberarsi, dalla confusione.
L'animale le si avvicinava sempre di più, con aria famelica,
ma non era intimorita.
“Hood!” Gisborne iniziò
a correre per cercare di fermarlo.
Accelerò, portandosi al
limitare dell'accampamento.
Anche Isabella lo stava seguendo, con
i lembi della veste sollevati per non cadere.
Prima di mettersi in
salvo, prima che la cortina di foglie li separasse, un brivido gli
corse lungo la schiena.
Non
voleva impedirgli di fuggire, voleva andare con lui.
Non aveva
paura della vendetta di Guy, e non le importava delle sue minacce.
Lo
stava pregando o era un ordine?
Non erano gli occhi del leone a spaventarlo, ma quelli di Isabella.
Mentre sparivano nella foresta, Robin sentì la paura avvolgerlo con le sue spire sempre più strette.
* * * * *
NOTE
Ah,
finalmente riesco a postare qualcosa su questo telefilm che mi piace
molto! *_* Scusate se non è un granché, ma è
appunto la mia prima fic con Robin e company come protagonisti.
Il
personaggio di Isabella lo trovo interessante, soprattutto dopo che
nella 3x07 ha dato completamente di matto ^^' Sinceramente la mezza
storia tra lei e Robin mi è sembrata un po' campata per aria,
troppo improvvisata, ma come coppia mi piacciono abbastanza.
Spero che questa flash vi sia piaciuta almeno un po', alla prossima!
_ Flea _