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Autore: starsfallinglikerain    06/01/2017    2 recensioni
Sembrava che, dal suo matrimonio, gli eventi avessero preso una piega catastrofica e ciò non poteva che aumentare la confusione che sentiva agitarsi dentro di lui, tumultuosa, pronta ad esplodere ed esplosa con la persona che, meno di tutte, si sarebbe meritata un simile sfogo.
| Malec | 2x01 | 848 words |
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«When things get crazy, don't push me away»



 
 
How can you understand something that you never had?
If you let me, I can help you out with all of that

 
La schiena muscolosa del Sommo stregone di Brooklyn si presentò alle sue iridi chiare: su quel balcone, Magnus si muoveva fluido come l'acqua, compiendo quei movimenti ancestrali che  lasciavano il giovane cacciatore sempre un po' turbato e, al medesimo tempo, affascinato.
Prese coraggio e lo chiamò: «Magnus...».
I loro scambi di opinioni non avevano fatto altro che rimbombargli nella testa per tutto il tempo: aveva esagerato e lo sapeva. Jace se n'era andato con Valentine per salvarli, il Conclave aveva inviato un altro tirapiedi e l'intero Istituto era in preda al caos, così come i suoi nervi erano a fior di pelle. Sembrava che, dal suo matrimonio, gli eventi avessero preso una piega catastrofica e ciò non poteva che aumentare la confusione che sentiva agitarsi dentro di lui, tumultuosa, pronta ad esplodere ed esplosa con la persona che, meno di tutte, si sarebbe meritata un simile sfogo.
«Non sono bravo a nel chiedere scusa, ma mi... Mi dispiace» disse, sintetico, senza sapere come esprimere tutti quei sentimenti che gli si dimenavano dentro e lo sconquassavano.      
Lo stregone non dava cenno di voler arrestare quella sua danza primordiale - «Continua» disse soltanto.
Alec inspirò - cos'altro avrebbe dovuto dire? Come avrebbe potuto dirlo?       
«Mi... Mi dispiace davvero tanto». Sperò che quel davvero esprimesse tutto il suo rimorso, ma Magnus sembrava non volergli dare tregua, continuando peraltro a non degnarlo nemmeno di uno sguardo. «Per?» chiese.           
Alec non riuscì più a sopportare che i suoi occhi non lo guardassero: «Senti, puoi smetterla per un attimo?» disse, cercando di contenere quel labile filo di irritazione nella sua voce; ciò che Magnus stava controllando con i suoi movimenti aggraziati venne liberato dalle sue mani e, se i suoi riflessi da cacciatore non lo avessero portato a scostarsi, quella cosa sarebbe entrata in diretta collisione col suo corpo, piuttosto che con l'abat-jour. Lo stregone sembrò non farci caso - nonostante Alec fosse certo che non l'avrebbe mai ferito volontariamente - e si accinse a rivestirsi, ma Alec non aspettò oltre e continuò, riversando tutte quelle riflessioni che aveva compiuto da quando aveva discusso con Magnus: «Avevi ragione: quando ho interrotto il mio matrimonio, l'ho fatto per me, ma è tutto... Così nuovo».        
L'esasperazione di Magnus venne del tutto espressa dal modo in cui ribatté al cacciatore: «Potresti sorprenderti, ma anche tu sei una novità per me». «Senti, con la scomparsa di Jace, è tutto... Le cose continuano a cambiare e non ho più un equilibrio» provò a spiegarsi Alec, ma lo stregone, al sentire il nome del suo parabatai, sembrò avere un moto di stizza e fece per rientrare nel suo appartamento: la mano di Alec, fulminea, lo afferrò per il gomito. Il contatto fra loro sembrò generare una piccola scarica elettrica - Alec si interruppe nel parlare, Magnus si bloccò sul posto e osservò il giovane coi suoi occhi penetranti e felini.  
Alec lasciò scorrere la mano sull'avambraccio dello stregone, in una carezza celata, e riprese: «È che... Non volevo prendermela con te. Mi dispiace».            
Magnus stette in silenzio per qualche secondo e Alec, nell'attesa, credé d'impazzire, ma poté allentare la tensione nel momento in cui lo stregone parlò: «Sei perdonato» disse con aria solenne. Alec abbassò lo sguardo, ma lo risollevò quando Magnus continuò a parlare: «Inoltre... Sei bravo nel porgere le tue scuse» aggiunse, con un sorrisino criptico che non lasciò Alec affatto indifferente.
Inaspettatamente, la mano di Magnus volò, gentile, a sistemare il colletto del suo giubbino: Alec non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso, imbarazzato ed intenerito da quel gesto genuino.
Fece qualche passo verso il parapetto del balcone e disse: «Grazie... Ci ho lavorato su». La verità è che, oltre a non aver fatto altro che pensarci, aveva pensato e ripensato a cosa avrebbe detto nel momento in cui si sarebbe trovato faccia a faccia con Magnus, ma, una volta varcata la soglia dell'appartamento, la sua mente si era ritrovata totalmente vuota. Tutto ciò che aveva detto lo pensava, lo pensava davvero, ed era stata una confessione spontanea.       
Magnus si avvicinò. «Il fatto è questo: dovremo sempre affrontare delle sfide, quindi quando le cose si mettono male non... Non allontanarmi» disse, negli occhi la preghiera di poter stare accanto al giovane cacciatore. Alec non seppe cosa dire e preferì annuire soltanto, acconsentendo con quel cenno lento del capo. Sapeva che non sarebbe stato sempre facile, ma il suo cuore gli diceva che valeva la pena rischiare, che valeva la pena provarci - glielo diceva da quando si erano incontrati.
Rimasero lì, sul quel balcone, a guardarsi in silenzio, promettendosi tacitamente di imparare ad amarsi.

 
Let me love you and I will love you until you learn to love yourself
Let me love you, I know your trouble - don't be afraid, oh I can help

Let me love you and I will love you until you learn to love yourself
A heart of numbness gets brought to life, I'll take you there

 
Note dell'autrice: 

Hola! Dopo mesi e mesi di blocco e inattività, sono ritornata ^^ 
Avete presente quei periodi lunghi, lunghissimi, in cui oltre ad essere superimpegnati non riuscite nemmeno a scrivere? Ecco. E' stato proprio uno di quelli. Fortunatamente, con il ritorno della serie TV, nuove scene/immagini/scleri Malec, sembra essere ritornata anche la mia voglia di scrivere su questi due cupcakes :3 In particolare, l'ispirazione mi è giunta dopo aver visto un fanvideo su YouTube, il cui sottofondo era proprio Let me love you di Ne-Yo, nella versione di Glee - vi lascio qui il link, se avete voglia di fare un salto a vederlo.
Non so esattamente come sia venuta questa breve, brevissima OS: è stata una mia rivisitazione della scena sul balcone (che ho ADORATO)  e mi piacerebbe davvero tanto avere un feedback da parte vostra - dopo così tanto tempo, non mi sento affatto convinta di ciò che ne è uscito, perciò ci terrei davvero molto ad avere i vostri pareri (positivi e negativi che siano). 
Se avete voglia di passare a dare un'occhiata, vi lascio anche il link di una minilong che ho scritto su di loro. 
Detto ciò, scappo a studiare sintassi voglio morire, Alec vieni a rapirmi please. Besosss,
Starsfallinglikerain.  
 
   
 
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