Di pomeriggi al parco, fratellini brontoloni ed emozioni sulle giostre

Prompt di Glass Heart: Viktuuri + Viktor & Yurio, Viktor porta Yurio al primo carosello della sua vita. Ha cinque anni e non ha mai visto così tanti colori. 
Bonus+++: Yuuri è uno dei gestori del parco dei divertimenti che cerca di fare amicizia col piccolo Yurio, che anche se scontroso gli brillano gli occhi. 
Parole: 723
 



Era la prima volta che Yurio vedeva un carosello, e non riusciva a trattenere le emozioni che provava alla sua vista: le luci colorate, la musica, i posti a sedere ciascuno rappresentante un animale diverso. Avrebbe voluto salirci subito, ma Viktor e il suo amico (quello che si chiamava come lui e che Vitya aveva insistito a portare con loro) gli avevano detto di aspettare la fine del giro. Yuri, però, era impaziente, e i tentativi dell’altro Yuuri di fare conversazione con lui risultarono sgraditi e vennero completamente ignorati. Non sapeva bene perché quel ragazzo non gli ispirasse simpatia: forse era perché aveva il suo stesso nome (e Yuri era sempre stato un po’ orgoglioso dell’essere l’unico a possedere quel nome nel suo raggio di conoscenze).
Quando la giostra finalmente si fermò, Yuri stava praticamente correndo per essere il primo a salire, con suo fratello al suo fianco.
"Allora, su quale animale vorresti salire?", gli chiese Vitya, prendendolo in braccio. 
Yuri non aveva dubbi. "Il leone!", esclamò, indicandolo. 
"Ti piacciono i leoni, Yuri?", chiese a quel punto gentilmente l'altro Yuuri, mentre Vitya lo aiutava a salire.
Il bambino era così felice che dimenticò per un attimo la sua iniziale diffidenza. "Sono i miei preferiti, dopo i gatti", disse. Solo dopo averlo detto si rese conto di quello che aveva fatto, e se ne pentì un poco.
“Allora, Yurochka, noi saremo qui vicino a guardarti, va bene? Tu divertiti!”, disse Vitya all’improvviso, portandosi al fianco dell’altro Yuuri.
Il bambino gli rivolse un’occhiata sbalordita e delusa al tempo stesso. "Cosa? Vitya, non resti a fare il giro con me?"
“Sarò proprio qui accanto…”, cominciò il fratello, ma Yuri si aggrappò al suo braccio e lo tenne fermo sul posto. “No! Vitya, resta!”
"Yurochka…", sospirò Viktor, e a quel punto Yuuri intervenne: "Vai tranquillo, se tuo fratello vuole averti accanto, per me non c’è problema”, lo rassicurò.
“D’accordo, allora vado a fare il biglietto”.
Insieme scesero dalla giostra e si fermarono al chiosco dei biglietti. Yuri li seguì con lo sguardo, incuriosito, e notò che suo fratello si teneva un po’ troppo vicino a Yuuri. Prima di salire gli sussurrò qualcosa all’orecchio e Yuuri rise di gusto, e a quel punto Yuri fremeva di scoprire cosa si erano detti e perché suo fratello si comportava in quel modo.
“Cosa vi siete detti? Perché lui rideva? Quanto tempo resterà ancora con noi?”, domandò a raffica, mentre suo fratello si sedeva sull’animale vicino al suo, un cavallo.
"Yuri, faresti qualcosa per me?", gli domandò invece Viktor, con tono improvvisamente serio
"Sì", rispose automaticamente Yuri. Non sapeva dire di no a suo fratello, specialmente quando usava quella voce.
"Yuuri è una persona molto importante per me: faresti uno piccolo sforzo per fare amicizia con lui?" 
Yuri piegò gli angoli delle labbra all'ingiù: "Ma lui non mi piace".  
"Per favore, Yurochka. Me lo prometti?”
Yuri si costrinse ad annuire, e proprio in quel momento la giostra partì e contemporaneamente una musica si diffuse nell'aria. Yuri dimenticò tutto, l’altro Yuuri, l’antipatia nei suoi confronti ed il comportamento bizzarro di suo fratello; il suo intero mondo si restrinse al leone su cui si trovava in groppa e che sembrava muoversi in cerchio ad un suo comando, all’allegro motivo che fuoriusciva dagli altoparlanti (l’aveva già sentita, ma non ricordava dove) e alle luci verdi, azzurre, rosse e gialle che cadevano sugli animali e le altre persone lì presenti, conferendoli un’immagine unica, magica.
Accanto a lui, anche suo fratello si stava divertendo e rideva più forte di lui. Yuri avrebbe voluto che il giro non terminasse mai.
Quando si fermarono, Yuri aveva le guance rosse dall’emozione ed il cuore che batteva forte come un tamburo.
"Com’è stato?”, chiese Yuuri, una volta che li ebbe raggiunti.
"Fantastico! Ancora una volta!", esclamò Yuri, lanciando le braccia in alto.
“Questa volta sali anche tu!”, esclamò Viktor, non meno euforico del fratello.
“Certo, così potrò offrire ai miei colleghi il motivo perfetto per prendermi in giro per i prossimi dieci anni”, sospirò Yuuri e scosse la testa. “Viktor, ogni tanto hai delle pessime idee”.
Yuri era confuso. “Perché dovrebbero prenderti in giro?”, gli chiese.
“Io qui ci lavoro”, spiegò Yuuri con un piccolo sorriso. “E probabilmente qualcuno si domanderà perché…”
“Tu lavori qui?”, lo interruppe il bambino, sgranando gli occhi estasiato. “Ma è fichissimo! Tu sei fichissimo, Yuuri!”







I pensieri profondi di Sakura Hikari
Ed eccomi approdata nell'ennesimo fandom. Questo è un po' speciale, perché gli ho donato la mia anima e corpo sin dal primo episodio, proprio come Yurio durante i suoi allenamenti. 
Se lo Yurio di questa versione risulta lievemente OOC, be', mi giustifico con il fatto che ha cinque anni ed è nella fase "mio-fratello-è-solo-mio-e-non-lo-cederò-a-nessuno".
A proposito della controversia sul nome di Viktor: la traslitterazione corretta del suo nome prevedrebbe una 'k', ma per qualche oscura ragione nell'anime e in tutta la roba ufficiale appare come 'Victor'. Mistero della fede. Io preferisco usare la versione culturalmente corretta.