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Autore: YatoChan    06/01/2017    0 recensioni
Tantaradan!
Fic in sospeso da quasi due anni, ok non so fare le addizioni... In ogni caso: ogni volta che cerco di scrivere la trama mi esce qualcosa al limite del drammatico, AH! E' così stressante! Ok ok ,no. La trama! Troppi punti esclamativi, devo diminuirli ( +se lo appunta+).
Sono presenti praticamente tutti i personaggi di FMA Brotherhood proiettati in un'ambientazione futuristica collocata 200 anni dopo la fine del manga! Più precisamente in una accademia gestita dal Padre stesso e dagli homunculus. Ovviamente gli insegnanti saranno dei sadici assurdi( mai quanto i nostri prof, eh!) Non è AU perché è semplicemente un futuro molto improbabile;)
NON mancheranno scene fluff e compagnia bella, perché in realtà sono una tenerona e mi piacciono da morire!
Ah e c'è anche un nuovo personaggio tutto scemo! Volete entrare si o no?
Ps: Recensite che altrimenti vado in paranoia ;)
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Greed, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tra liti da bar, non parenti e spie poco moderne
 

“Kooopa qui è graaave... Dove seiii Koooopa?” Il rosso alzò le braccia al cielo esibendosi nella sua imitazione e le chimere riunite nel bar scoppiarono in una fragorosa risata.

Il giovane Greed strinse il suo shottino tra le mani cercando di non mandarlo in frantumi come li ultimi tre, fallendo miseramente.

 

“ Vuoi chiudere quella bocca, idiota?” sbraitò allora afferrandolo per il colletto della divisa scolastica.

“Che c'è GRING? Vuoi litigare GRING?”

Era un'ovvia provocazione che, se fosse stato più maturo Greed avrebbe potuto ignorare. Peccato che nessuno dei due fosse minimamente maturo a sufficienza da evitare l'ennesima rissa che fece cadere entrambi sul pavimento, in quercia, del bar a darsele come non ci fosse un domani.

Fortunatamente per loro il proprietario non era ancora arrivato. Le sue chimere, al contrario, abituate alle loro risse, li incitavano a continuare.

L'entrata delle due figure riuscì però ad arrestare le grida di Dolcetto ormai in piedi sul bancone, gli applausi di Martel e Bido e le risa di Roa il barista... ma nulla fermava la rissa dei due imbecilli impegnati a pestarsi sul pavimento del Devil's nest, uno dei locali più popolari di quella parte di città. La donna si schiarì la voce:

“eh-m, qualcuno di voi infimi esseri saprebbe dirmi dove si è cacciato quell'inutile fratello avido che mi ritrovo?” nessuno rispose e Lust prese a spazientirsi.

“Gluttony, mangiane pure un paio... Greed non se ne accorgerà nemmeno”

“Ho fame, adesso ti mangio” sorrise l'essere puntando Dolcetto che dal suo punto di vista era la preda più facile e invitante.

Le chimere rimasero in attesa di un suo scatto o movimento che fosse, ma prima che potesse volare una sola mosca... la voce del rosso, rialzatosi da terra, fece impallidire i presenti e sorridere il giovane homunculus.

“E chi cazzo sei? Majin Bu?”

Lust rimase scioccata da tanta insolenza e stoltezza da parte dello studente, mentre Gluttuny inclinò la testa confuso

“Buu?” pur essendo spaventate, le chimere, non poterono risparmiarsi un risolino davanti a quella sceneggiata. Lust seriamente furiosa scattò in direzione dei due ragazzi che schivarono i suoi artigli con non poca difficoltà. Erano abituati ad evitare anche gli attacchi più veloci, ma Lust era un'altra storia.

Nel frattempo Gluttony aveva già mandato tre o quattro morsi a vuoto nel tentativo di mangiare Dolcetto che, grazie alle sue abilità, riusciva a malapena a non farsi inghiottire, mentre Roa e Martel cercavano di allontanarlo senza avvicinarsi troppo.

Lust lanciava i suoi attacchi che finivano col conficcarsi sul pavimento:

“Piccolo Greed, perché ti opponi a me?” domandò con voce suadente avvicinandosi maggiormente al giovane homunculus.

“Non so” rispose al suo posto Kopa spostando di peso per evitargli un'unghia piantata in un occhio “Magari perché sei brutta”. Lo slancio era troppo e fece finire Kopa verso un angolo della stanza, pericolosamente vicino a Lust, Gring si precipitò su di lui mandandolo a terra e ricoprendosi dello scudo perfetto rimase immobile, aspettando la collera della donna.

La furia di Lust venne fermata sul nascere da un paio di mani sulle sue spalle.

“Sorelllina!” sorrise il vecchio Greed facendo tirare un r0espiro di sollievo a più o meno tutti i presenti in sala. Tranne una manciata di persone: Dolcetto e Gluttony ad esempio continuavano a correre in circolo mandando a terra tavoli e sedie, ignorati da praticamente tutti; Gring sudava freddo a causa del nuovo arrivato, consapevole di aver infranto, nell'ultima settimana, circa una settantina di divieti e regole di buona convidenza con il suo omonimo. Lust, trafiggeva con lo sguardo Kopa che aveva smesso di prestarle attenzione da diverso tempo dato che il ginocchio di Gring si era posato proprio in mezzo alle sue gambe e spingeva pericolosamente in avanti. Inoltre, dato che il moro aveva entrambi i gomiti appoggiati al muro le loro labbra erano talmente vicine da sfiorarsi ... Praticamente stava attraversando una crisi ormonale coi contro fiocchi e gli importava ben poco di avere un altro homunculus che voleva ucciderlo.

Il vecchio Greed colse la sua espressione tra l'ebete e l'infinito e decise di punzecchiarli giusto un pochino, anche perché dubitava di riuscire a trattenere la sua amata sorellina ancora a lungo :

“Hey piccioncini, le cose sono due: o affittate una camera o ve ne andate all'istante! Non voglio essere costretto a pulire liquido seminale di adolescenti arrapati dal mio pavimento, nuovo, tutta la sera.” I due si alzarono di scatto completamente rossi e filarono fuori di corsa.

Poi per il vecchio Greed le cose furono molto più semplici, prendere del cibo per Gluttony e mettere al sicuro Dolcetto, infine prepararsi a ricevere nuove informazioni su “questioni importanti” delegate a Lust dal suo vecchio Padre, che di incontrarlo più del necessario non ci pensava nemmeno.

 

 

 

“Sarò la quattrocentesima volta che te lo dico amico, ma tuo padre è completamente PAZZO!” urlò Kopa, sfogandosi e allargando le braccia, mentre camminavano verso l'appartamento, per le strade buie della città.

“Non è mio padre, come te lo devo dire?” sbuffò Gring sollevato di essersi salvato dalla decapitazione o da chissà cosa, almeno per quella sera.

“Ahhh, ma nemmeno la zietta scherza EH!” continuò il rosso ignorandolo semplicemente.

“E Lust non è mia zia “ provò ancora Gring consapevole che l'altro non lo avrebbe neppure preso in considerazione.

“Per non parlare del vostro ANIMALETTO!” Gring si passò una mano sul volto. Odiava quando il rosso cercava una maniera figa di parlare, lo irritava da morire.

“La smetti?”

“Di fare COSA?” chiese innocentemente il ragazzo sbattendo le palpebre in maniera davvero poco innocente.

“lo fai apposta allora!” disse Gring regalandogli un bel ceffone sulla nuca.

Il cretese si portò le mani dietro la nuca mentre gli scendeva una lacrimuccia “ Non ci credo che hai usato lo scudo,GRING!”

“Piantala di urlare l'ultima parola!” sbraitò l'homunuclus tirandogli un'altra sberla,

“Quindi... Ti va bene se ti chiamo Gring! Perfetto.”Sorrise lo studente dandogli, a sua volta, una pacca dietro alla testa, Greed sbiancò un attimo per poi rincorrere l'umano che se l'era data a gambe.

“Non ci provare nemmeno! Il mio nome è Greed!”

 

 

Dall'albero lì vicino ,Ling, emise uno sbuffo annoiato “Di' Lan Fan, perché mai li stiamo seguendo?” La ragazza lo squadrò spazientita, davvero, non li avrebbe mai capiti i mercenari.

“ É una semplice esercitazione di spionaggio” spiegò togliendosi la maschera antica per riprendere fiato.

“Sai, Lan, di questi tempi le spie hanno microchip e cimici e localizzatori o roba simile, non si arrampicano sugli alberi ne spiano i propri amici” provò il principe

“Greed non è mio amico, è il mio ragazzo” mise in chiaro la ragazza riprendendo in mano il cannocchiale.

“G-giusto, maaa Greed è anche mio amico, quindi...”

Lan Fan lo guardò per un lungo minuto e poi rise sotto i baffi scuotendo la testa,

“Perché ridi?” chiese quasi dispiacendosi di interrompere un suono così piacevole.

“Oddio Ling, lui ti odia a morte” Ling ci rimase molto male, le parole della ragazza lo ferirono. Aveva sentito voci simili, ma non ci aveva mai dato peso.

Se lo diceva Lan Fan, però, era un altro paio di maniche. Fortunatamente un anno di addestramento in quella scuola mostrò i suoi frutti, la faccia do un ragazzo impassibile quasi felice coprì quella di uno distrutto e in vena di pianto.

Appena in tempo.

“Ehilà!” Fecero ecco i ragazzi che avrebbero dovuto spiare, alle loro spalle.

I due di Xing lanciarono un grido allarmato cadendo praticamente subito dall'albero.

“Diamine ragazzi, sareste già morti da un pezzo in battaglia” costatò Kopa scendendo elegantemente dall'albero.

“Ragazzino” Tuonò Greed dall'alto di quella che probabilmente era una quercia.

Ling aiutato da Kopa si rimise in piedi.

“Si?”

“Dove accidenti hai messo la mia moto?”

  
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