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Autore: Giordy_95_    07/01/2017    2 recensioni
Quello che l'autore ha sognato una notte d'estate vi sarà riportato in un'avventura di alcuni ragazzi che muterà da un pacifico sogno ad un terribile incubo!
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Sogno Su Carta

Tutto iniziò tranquillamente. Una serata tra amici poteva solo volgere per il meglio… Ma non quella volta.

Cinque amici, tre ragazze e due ragazzi, stavano chiacchierando davanti al fuoco, dietro di loro si poteva osservare quello che rimaneva della loro cena: oltre a tutte le bottiglie di birra oramai vuote, c'era un tavolino con i cartoni della pizza sparsi su di esso accompagnati da una forbice al centro.

Un tuono improvviso fece urlare le ragazze che, spaventate, mandarono i due uomini a vedere cosa fosse successo. Si allontanarono e le ragazze li osservarono tenendo lo sguardo fisso sui loro sederi che, tra loro tre, definivano perfetti. Le 3D, così chiamate dato che i loro nomi iniziavano tutti per D, tornarono subito a parlare tra di loro, erano talmente distratte che non sentirono i ragazzi tornare.

-Hey ragazze! Avete fatto le pulizie?

Chiese uno dei ragazzi notando il tavolo ripulito.

-Oh… Era solo un tuono, l'abbiamo sentito forte perché la finestra del bagno era aperta!

Le ragazze si guardarono e ridendo all'unisono si alzarono dando le spalle al muro.

-Credi che ci abbassiamo a tanto? Non fate scherzi su! Sarete stati voi e ora fate finta di nulla!

I due ragazzi prima si guardarono, poi si girarono per ribattere e invece rimasero paralizzati e spaventati. Dietro alle ragazze c'era qualcuno vestito di nero, un passamontagna a coprirgli il volto ad eccezione della bocca, che si allungò fino a formare un sorriso da maniaco in perfetto stile Joker. Non fecero in tempo a parlare che quello alzò di scatto il braccio per far loro il segno di stare zitti, portandosi un dito davanti a quel sorriso terrificante.

-Che avete ora?

Chiese la reginetta delle stronze, ovvero la prima D, Dylan. Si girò per vedere che cosa li spaventasse e rise.

-Non sai che non vanno più di moda quei vestiti?

Fece un verso di sdegno e si rigirò verso gli altri

-Ma tu guarda, certa gente non ha proprio gusto!

Finita la frase un rivolo di sangue le cadde davanti agli occhi, rimase stupita senza poter dire o fare nulla, se non ascoltare gli altri urlare.

Iniziarono a scappare lasciando l'amica inerme in salotto con la forbice conficcata proprio al centro della testa, dove i capelli biondi avevano preso il colore scarlatto del suo sangue.

Le ragazze corsero prima verso il bagno poi, trovandosi l'assassino che entrava dalla finestra, scapparono andando a rifugiarsi in soffitta chiudendosi dentro a chiave.

-Meno male siete salve!

Disse uno dei ragazzi puntando una torcia verso le due, che emisero un piccolo urlo per lo spavento.

 

Passarono circa tre ore da quando si erano chiusi dentro.

-Dite che se ne sarà andato?

Chiese una delle ragazze, che stava seduta in un angolo accanto alla sua amica, stavano entrambe tremando e si facevano forza a vicenda.

-Ne dubito…

La ragazza che prima era rimasta in silenzio urlò.

-Non ne posso più! Me ne vado!

Disse alzandosi di scatto, la sua amica si alzò con lei e cercò di tranquillizzarla; non riuscendoci la seguì fuori dalla soffitta per farla ragionare. Dopo pochi secondi un altro urlo agghiacciante di udì nella casa. I due ragazzi, dopo aver chiuso a chiave di nuovo, si strinsero su un letto improvvisato. Si guardarono e senza nemmeno fiatare il ragazzo più piccolo baciò il più grande.

-L'ho sempre saputo… Ora o mai più, ci stai?

Chiese il ragazzo più grande, il primo annuì e iniziarono a baciarsi. In pochi secondi entrambi erano nudi ed eccitati per le attenzioni dell'altro.

Finito il tutto erano distesi uno accanto all'altro, stavano ancora ansimando mentre pian piano la paura e il ricordo riaffioravano nelle loro menti impedendogli di dormire.

Quando fu giorno si rivestirono e prendendo coraggio uscirono assieme, recuperando prima un arma improvvisata lì in soffitta. Una volta raggiunte le scale le trovarono sporche di sangue e sul muro una scritta:

"Il regno delle puttane è finito, godetevi il sesso ragazzi!”

La scritta era di un colore rosso cremisi, probabilmente scritto con il sangue. Realizzarono solo successivamente che l'assassino li aveva osservati fin dall'inizio, o come avrebbe potuto sapere quello che avevano fatto?

Chiamarono subito la polizia che arrivò dopo pochi minuti.

L'assassino non fu mai trovato. I due ragazzi si ritrovarono a farlo sempre più frequentemente fino a che non decisero di mettersi insieme.

Fu dichiarato che il sangue apparteneva solo a due delle tre ragazze e che, oltre la prima D, ritrovarono un solo cadavere. La terza ragazza rimaneva ancora dispersa, data per morta.

 

Dieci giorni dopo un agente andò dai ragazzi per avvertirli che il caso era stato chiuso, dopo l'avvertimento se ne andò e girandosi fece quel sorriso, lo stesso che l'assassino mostrò quella notte.

 

The End

 

  
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