~Autore: LuPa/ HardRockCafe_3GiRlSBFF su EFP
Titolo: uscire dall’oscurità
Pacchetto: vampiro
Tipo di Coppia: nessuna
Genere: introspettivo
Rating: giallo
Avvertimenti: nesuno
Storia partecipante al contest "Magiche Emozioni” Indetto da Dollarbaby sul forum di EFP.

Ho sentito dire, da voci fuori dalla mia testa, una frase che pur ripetendo come un mantra, aggrappandomici compulsivamente, non riesco a comprendere:
“Animiamo la paura di cose inesistenti, che sembrano spine e sono soltanto piume in agguato dietro i muri.”
Cose inesistenti… sembrano spine e sono soltanto piume.
Le piume sono leggere, delicate, e accarezzano il viso quasi timidamente… Io però percepisco, in agguato dietro i muri, un dolore enorme. Non credo a questa frase perché so che se solo provassi a voltare quell’angolo, a lasciare la mia confortante cameretta, sarei aggredita dai demoni. Mi rifiuto di rischiare così tanto perché strazianti dolori mi gravano sulle spalle, pronti a precipitarmi addosso rompendomi.
Sono circondata di pericoli, ne sono sicura.
Mi stringo nella mia coperta viola, sperando che mi possa proteggere. Tiro più che posso la stoffa colorata rannicchiandomi in me stessa, per non sentire freddo, non sentire la paura e non sentire il dolore che mi sfiora la pelle come un’inquietante promessa di ciò che ancora mi aspetta.
In un brivido sento mille aghi che mi si conficcano lungo la spina dorsale, iniettandomi il veleno paralizzante del terrore.
Stringo forte gli occhi aspettando i demoni che verranno a prendermi per farmi del male. Cerco di non pensare ma l’attesa si fa più lunga e il dolore non arriva.
Ciò mi dà la forza di gettare via con forza la coperta e guardarmi intorno per affrontare il mio nemico. In questa stanza vuota è tutto troppo buio, non vedo nulla ma percepisco il pericolo incombente.
Inizio a correre, senza alcuna idea di dove stia andando.
L’oscurità che mi avvolge da una parte mi rassicura, ma dall’altra mi inquieta ancora di più: i miei nemici ci si nascondono dentro per attaccarmi alle spalle. Tendo le orecchie per cercare di sentire qualcosa, ma tutto quello che percepisco sono i miei passi affrettati e pesanti e il mio respiro affannoso. Sento il cuore battere violento e prepotente e mi sento improvvisamente troppo stanca per continuare a correre: le gambe si fanno deboli, cedono lasciandomi inginocchiata davanti ai demoni incombenti. 
ALZATI!    Mi dico.
ALZATI!    Ma il mio cuore sta battendo ancora troppo forte e per quanto mi sforzi di riuscire a muovere le gambe, non riesco a fare nulla. Impotente e debole verso il dolore che mi sta raggiungendo.
Cerco di rallentare il mio cuore impazzito contando cinque secondi per ogni respiro.
UNO DUE TRE QUATTRO CINQUE. Bumbumbumbumbumbmbubmbum.
UNO DUE TRE QUATTRO CINQUE. Bumbumbumbumbumbumbumbum.
Riesco ad alzarmi in piedi. Bumbumbumbumbumbumbum.
Faccio qualche passo. Bumbumbumbumbumbumbum.
Cado. Bumbumbubmbumbumbumbumbum.
Mi rialzo in piedi e inizio a correre. Bumbumbumbumbum.
Corro fino a quando il cuore non inizia a farmi male e decido di uscire da quest’oscurità. Bumbumbumbum.
Decido di affrontare il mondo, di essere coraggiosa, ormai stanca di tremare nascosta da quella coperta viola. Bumbumbumbumbum.
Mi guardo intorno nell’oscurità tenendomi pronta per ciò che sta arrivando. Bumbumbubmbumbumb.
Davanti a me: una luce.
Affianco a me: nessuno.
Dietro di me: solo l’eco del mio respiro affannato.