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Autore: Negromante    08/01/2017    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Il_cavaliere_oscuro]
Mi stavo preparando per il mio “debutto” sullo schermo, un'aggiustata alla cravatta, mi leccai la mano e mi sistemai i capelli, misi i guanti e si va in scena.
Genere: Introspettivo, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: Violenza
- Questa storia fa parte della serie 'Sorrisi nella notte'
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"Sapete come si dice, no?
Nessuno va in panico quando le cose vanno secondo i piani. Anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion di soldati esploderà, nessuno va nel panico. Perchè fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... Allora tutti perdono la testa.
Se introduci un po’ di anarchia, se stravolgi lordine prestabilito… Tutto diventa improvvisamente Caos. Io sono un agente del Caos. E sai qual è il bello del Caos? È equo!"

[Liberamente tratto da "Il Cavaliere Oscuro", di Christopher Nolan, 2008]

Mi stavo preparando per il mio “debutto” sullo schermo, un'aggiustata alla cravatta, mi leccai la mano e mi sistemai i capelli, misi i guanti e si va in scena.
Ero in onda.
-Salve Gotham, io sono un agente del Caos... Bene.-interferenza.-Ora... Sono qui per avvisarvi che domani l'orfanotrofio.-Altra interferenza.-L'orfanotrofio di Saint Michael verrà attaccato. I miei uomini verrannò lì.- Ancora interferenza.-E uccideranno tutti i pargoletti.-interferenza. Le comunicazioni a Gotham andrebbero sistemate. Mi sembrano un po'... Nel Caos.-Vedremo se il vostro “eroe”-Interferenza. Di nuovo. CVD.-gli salverà...
E questa era andata.
Ora: esplosivo pronto, armi pronte, uomini pronti... Aspettiamo.
Il mattino seguente eravamo tutti sul furgone e ci dirigevamo alla Wayne Tower.
Tre, due, uno... 10.30 in punto, via.
Uscimmo dal furgone e sparammo alle guardie all'entrata. Vedere i colpi trivellarli e vedere uscire il loro sangue dai fori era una goduria per me, mi faceva quasi sorridere.
Una volta entrati, tre dei miei piazzarono le cariche e rimasero al piano terra, noi salimmo.
Aperto l'ascensore, i colpi volarono.

[Consigliato l'ascolto di: https://www.youtube.com/watch?v=dO1rMeYnOmM]

Vedevo crollare le persone davanti a me, la gente che urlava, la paura nei loro occhi...
Sangue, il sangue sgorgava a fiumi ovunque, chiunque si mettesse contro di noi si ritrovava a terra bucherellato di colpi.
Potevo vedere la paura, la massa spaventata, nel panico...
I colpi penetravano nei corpi, attraversavano tutto: carne, muscoli, ossa e organi, per far uscire il gustoso odore del sangue.
Un momento indimenticabile, da salvare in una bottiglia.
Ridevo e ridevo, il godimento provato in quel momento era unico, indescrivibile.
Mentre i miei uomini sparavano, io tiravo fuori il coltello: davanti a me si presentavano così tante vittime... Non passò molto che la lama era già sporca.
Infilavo il coltello nel petto delle persone, nel loro cuore e continuavo e continuavo, ma vidi che erano tutti così tristi... Così seri... Perché erano così seri?
Volli rimediare. Così cominciai a incidere dei sorrisi su quei volti così mesti. Ora sì che erano felici.
Un capolavoro, piani e piani pieni di cadaveri sorridenti, di opere d'arte...
Ah, una gioia per i miei occhi!
Piazzate le cariche, ce ne andammo.
Ero particolarmente allegro.-Bel lavoro ragazzi, eccezionale!
Dissi loro di fermarsi a un bar, dovevo fare una cosa. Scesi.
-Ragazzi restate qui, torno subito.
Billy acconsentì col capo.
-E ragazzi, grazie.
Mi allontanai un paio di metri, abbastanza da godermi l'esplosione del furgone.
Andai nell'unico posto in cui ormai nessuno mi cercava più: sul tetto dell'orfanotrofio di Saint Michael.
11:50 in punto. Se gli altri avevano fatto il loro lavoro, ero puntuale.


[Consigliato l'ascolto di: https://www.youtube.com/watch?v=7UIHl0oJEpg]

La torre saltò in aria.
Iniziai a ballare. Sentivo una musica nella testa, come un valzer.
E quella casa esplose, e anche quella, e quella ancora.
Tutto ciò che c'era di importante intorno all'orfanotrofio stava venendo consumato dalle fiamme, uno alla volta. Sentivo bene, c'era un valzer d'esplosioni attorno a me.
Credevano davvero che avrei fatto ciò che avevo detto d'aver intenzione di fare?
Il Cavaliere Oscuro non apparve e anche se fosse arrivato non avrebbe potuto fare niente.
C'era quel sapore nell'aria, un sapore di sangue, di fuoco... Un sapore di Caos.
Come vi ho già detto, sono un agente del Caos.
   
 
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