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Autore: paoletta76    09/01/2017    0 recensioni
[Limitless (serie TV)]
(Limitless) Brian Finch è un normalissimo ragazzo di città, e la sua vita apparentemente sfigata viene completamente stravolta quando un amico gli passa una dose di una misteriosa droga, l’NZT. Una pastiglia tira l’altra, si sa, e Brian finisce per scoprire capacità che non sapeva neppure di possedere. Ma sarà questo a renderlo migliore? (ispirata ad una serie TV che secondo me non meritava di essere cancellata)
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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DAYS LEFT: 269
 
- Io dico che è una bastardata.- Jason incrociava le braccia, fissando il collega con uno sguardo obliquo ed una smorfietta sulle labbra.
- Perché? Sono perfetti.- replicò Mark, indicando a mano tesa la ragazza che, poco più in là, tanto per cambiare, aveva scontrato un plico di documenti facendoli volare a terra in ordine sparso, per la gioia del suo vicino di scrivania.
 
Uno scambio di sguardi.
 
Finch stava facendo il proprio ingresso, in ritardo e vestito in modo strambo come al solito. Cuffie da dj calate sulle orecchie ed aria spavalda, accennava saluti in giro sotto forma di sorrisi che s’illuminavano in maniera quasi assurda al solo individuare loro due.
 
Gli uomini assegnati alla sua scorta.
 
I suoi schiavi in –quasi- tutto.
 
Jason emise un sospiro, pesantissimo.
- OH. Mi dai ragione, sono felice.- replicò l’altro, sollevando un sopracciglio, notando come la risorsa salutasse la recluta.
 
Buongiorno, Skipper!
 
Buongiorno, Winnie Pooh!
 
Jason trattenne a stento una risata, piegando il viso e nascondendosi dietro ad un pugno.
- Io te l’ho detto, dal momento in cui la Carlson ha messo piede qui dentro. Sono anime gemelle. E’ la Finch femmina.
- Sarà.
- Cosa vuol dire, sarà? Guardala – Mark la indicò di nuovo a mano tesa – hai mai visto un agente dell’FBI con i capelli bicolori? E poi è schizzata, imbranata, si muove come un elefante in un negozio di cristalli.
- Gli ha appioppato un soprannome.
- Ecco. E’ perfetta.
- Non possiamo agganciarglielo con l’obbligo di essere a sua disposizione anche di notte.. sì che l’ultima arrivata, ma continuo a dire che è da bastardi.
Tu lascia parlare me replicò Mark, mano sul cuore, lasciandolo roteare gli occhi e seguire i suoi passi.
 
- Sara.
- Ciao, boys..- sospirò la ragazza, di nuovo alle prese con fogli che non volevano sentirci a restare buoni ed in ordine sulla scrivania.
- Dovresti sculettare di meno, sai. Magari loro non li scontri, e..
- E a voi non cadono gli occhi, ok. Ricevuto.- replicò la ragazza, raccogliendo la poltroncina ed appoggiandocisi sopra con un piccolo tonfo.
- Io.. a dire il-
 
Jason adesso rideva sul serio, braccia incrociate sul divisorio fra le scrivanie e cravatta a penzoloni.
- Cosa c’è? – fece lei.
- Sei forte.- Mark prese la parola, appoggiandosi accanto al collega – è per questo che abbiamo deciso di.. reclutarti.
- EH?
- Abbiamo bisogno del tuo aiuto.- mordicchiandosi appena le labbra, l’altro si rimise in sesto – per stare dietro a Finch. Non ce la facciamo, da soli, a gestirlo, con le pastiglie e tutte le sue strambaggini. Tu gli tieni testa, sei l’unica che gli risponde a tono.
- E non gli lasci mai l’ultima parola.
- E gli hai appioppato un soprannome.
- Lo può fare solo lui? – quella mise su un minuscolo broncio.
- Ecco.- il giovane la puntò con l’indice – gli tieni testa. Noi non ci riusciamo; abbiamo bisogno di un terzo, o non arriveremo a fine incarico sani di mente. Abbiamo anche provato a reclutare altri agenti, ma-
- Sono scappati tutti a gambe levate.
- Uno è rimasto anche senza mutande – Mark sollevò le mani, al suo sgranare gli occhi – non chiedermi altro, è una scena che non credo dimenticherò facilmente.
- Ci stai? A darci una mano, intendo. Puoi chiedere in cambio quello che vuoi.
- Beh..- uno sguardo intorno, poi Sara raccolse un elastico e si legò quegli strani capelli bicolori in una lunga coda alta sulla nuca – ok. Ad una condizione, però – sollevò l’indice, alzandosi dalla poltroncina.
- Vai.
- Ogni volta che supererà il limite di rispetto per uno qualsiasi dei tre, mi vendicherò. E vi voglio miei complici.
 
Uno scambio di sguardi, ed i due accettarono, con una salda stretta di mano.
 
Avevano appena incominciato a giocare uno scherzo ad uno dei due.
 
Per la precisione, a Brian.
  
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