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Autore: Lily and the books    09/01/2017    0 recensioni
Agata è una ragazza normale, impegnata ad assaporare in pieno la sua estate di libertà. Ma la sua vita è fatalmente intrecciata con quella di un uomo misrioso, una sagoma nell'ombra. E prima o poi le trame del destino vengono a galla, i fili si spezzano e rischia di avvenire l'irreparabile.
Soppeso l'idea di stare ancora sognando, ma no, non può essere. Sono sicura di aver visto, nel sottile cono di luce che entra dalle fessure della tapparella, la sagoma di un uomo.
HO CAMBIATO IL TITOLO! Ebbene sì, come è capitato anche ai più grandi scrittori, il mio titolo non mi convinceva. Non so neanche se questo è quello definitivo, si vedrà.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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≪Sei pronto a partire?≫ dubito che riuscirò a dormire molto questa sera, vista l'eccitazione che si è impadronita di me. Sono felice che ci sia Lucas con cui passare il tempo.
La sua risposta mi spiazza: ≪Agata, questa volta non vengo con te≫.
≪In che senso? Ma poi perché?≫
***
Perché? La risposta è insieme semplice e complicata. Il momento in cui il mio compito nel mondo sarà definitivamente concluso, pesa sui miei pensieri. E vorrei dirle, prima che sia troppo tardi, che nel corso degli anni ho finito col sentirmi sempre più legato a lei. Ma scelgo di non parlarne, come scelgo di non dirle che non era neanche nelle mie intenzioni che lei mi conoscesse. La vedo troppo emozionata per rovinarle l'umore con le mie malinconie e paure. ≪Sono piombato nella tua vita così improvvisamente. Ora voglio che ti goda la vacanza come se io non esistessi. Divertiti, sarò ancora qui tra due settimane≫ è l'unica risposta.
≪E puoi fare una cosa del genere? Come funziona?≫ mi chiede. Ha gli occhi di una bambina curiosa e le guance arrossate dall'emozione e del caldo.
≪Sarai tu, semmai, che non riuscirai a starmi lontana≫ le faccio un occhiolino e ridiamo insieme.
***
Per tutto il tragitto fino all'aeroporto lo sento vicino, anche se non posso vederlo, e quando saluto da lontano la mamma con la mano, una parte del saluto è dedicata a lui.
Bea e Giulia non smettono un attimo di parlare, mentre sbrighiamo tutte le pratiche per l'imbarco. Io invece sono un po' taciturna, sia a causa delle sole tre ore di sonno, sia perché so che un po' Lucas mi mancherà.
Ma ecco che una sensazione ben nota mi sorprende, proprio mentre siamo in coda per l'imbarco. È un movimento quasi impercettibile dell'aria sulla mia nuca. Sento che passa a sfiorarmi la guancia sinistra. Mi escludo per un momento dalla discussione che ha luogo accanto a me (Bea è dell'idea di fare la spesa, come prima cosa, mentre Giulia non vuole sentire ragioni per rimandare il primo bagno della vacanza) e mi godo il nostro saluto privato. ≪Ciao≫ sussurro, lo sguardo basso per non farmi notare. E poi succede qualcosa di ancora più inaspettato: il suo tocco si sposta sulle mie labbra. È un contatto fugace, delicato, ma bollente. Poi, senza esitazione lo sento allontanarsi.
≪ Ehi, tutto bene?≫ Bea mi riporta alla realtà ≪Hai detto qualcosa?≫
≪No, non ho proprio parlato≫ sorrido, per le tante diverse ragioni che ho per essere felice.
***
Un bacio! Chissà cosa mi sia preso? Ora, disteso sul divano del suo salotto, sono assalito dai dubbi. Non vorrei averla offesa, turbata, non vorrei aver anticipato i tempi. Ma se fosse stata l'ultima occasione e fossi già destinato ad andarmene prima della fine di queste due interminabili settimane?
Le domande si accumulano e i giorni passano senza che io abbia molte occupazioni migliori. A volte vado in giro nei dintorni, lungo la spiaggia o nella pineta. A volte la sera sto in compagnia silenziosa di Marisa, la madre di Agata, nonché moglie del mio sfortunato donatore, e della sua musica, principalmente latino americano. Non è neanche un genere che ami troppo, ma almeno riempie il tempo meglio del silenzio.
***
Il viaggio che avevamo preparato così a lungo si rivela un'avventura grandiosa. Siamo sempre in movimento, sempre a divertirci e a conoscere gente nuova. In effetti, stando un po' senza Lucas ho la sensazione di riprendermi la mia vita di prima, quando non sapevo ancora della sua esistenza.
La sera però, quando sono nel letto in attesa di scivolare nel sonno e le chiacchiere fra amiche si sono definitivamente spente, penso ancora a lui. Se fosse un ragazzo come un altro, non mi darei troppa pena. Lo conosco ancora da poco, potrei scrivergli dei messaggi ogni tanto, raccontare di lui alle mie migliori amiche, cercare di capire insieme a loro il significato di quello che è sembrato un bacio dato distrattamente. Eppure non c'è ombra di normalità in questa storia. La mia unica possibilità è tenermi occupata e pensarci il meno possibile e, in effetti, riesco a perseguire abbastanza stabilmente questo obiettivo.
Quando, però, l'aereo atterra, faccio quasi fatica a contenermi. So che lo troverò lì per me e ho voglia di parlargli, di raccontargli del mio viaggio e di cosa si sia perso, ma soprattutto voglio capire cosa significasse quel contatto fra le nostre labbra.  Vengo sorpresa da un senso di malessere, quando, invece, mi accorgo che non sento la sua presenza.
***
≪Mi hai fatto prendere un colpo!≫ mi sibila contro Agata quando mi trova in camera sua ≪Perché non sei venuto in aeroporto?≫
Faccio finta di non notare il fatto che si sia spaventata tanto, so bene il perché, ma non vorrei pensarci.
≪Dai, non te la prendere≫ le sorrido e il suo viso si rasserena, per riflesso. ≪Non volevo essere opprimente, tutto qui≫ Le accarezzo una guancia ≪Mi sei mancata, un pochino. Raccontami tutto≫.
E si lancia in un monologo infinito, tanto che credo che mi racconti letteralmente tutto.
 
 
 
Nota dell'autrice: Allora, com'è questo capitolo? Sicuramente è tornato più breve e "digeribile". Ci ho messo un po' a scriverlo, sia perché non mi riusciva, sia per impegni vari dovuti allo studio. Infatti non mi convince troppo. Ho voluto pubblicarlo comunque, perché la storia, in qualche modo, deve andare avanti. Magari in futuro farò una bella revisione, se lo riterrò opportuno.
Vorrei incoraggiarvi a lasciare una piccola recensione o a mandarmi un messaggio privato. Piuttosto ditemi che la storia fa schifo (spero di no…), siate impietosi, ma mi servirebbe molto avere un'opinione dai pochi che mi leggono.
Vi avviso subito che anche il prossimo capitolo avrà un po' di ritardo rispetto ai soliti tempi. Dovrebbe arrivare nel finesettimana/ inizio settimana prossima.
Mille baci ai miei lettori.
   
 
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