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Autore: dreamlper    10/01/2017    1 recensioni
Angelo Tardini è un giovane studente di informatica, conosciuto sul web come "Dvok". Un giorno, come al suo solito, si ritrova a scorrazzare per il web, quando accade un fatto che sconvolgerà la sua vita. Un'entità sconosciuta lo trasforma in Tardoman, l'uomo ritardo, e grazie alle sue neo ricevute doti crea scompiglio nel mondo.
Nel frattempo, diverse persone, tra cui i suoi più cari amici, capiscono la pericolosità di tanto ritardo, e decidono di porre fine a questa minaccia. Tra flame e post stupidi, lo scontro comincia.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO XI:

CHRISTMAS

 

Erano passate due settimane dalla fuga di Tardoman dall'edificio Binardi. A terra, vicino al corpo di Spith, ancora in coma, giaceva il giornale che recitava la data 3 dicembre 2016. Il titolo di punta era “Corpo di un immigrato tedesco mutilato ritrovato in una discarica di Paranto”. Un'atmosfera molto cupa aleggiava nella casa abbandonata, dove Batt8 dormiva appoggiata al corpo di Pith, aspettando il suo risveglio, e Tardoman guardava il vuoto, pensando alla situazione orribile in cui erano. Al che Batt8 si svegliò. La sua faccia si rivolse verso Pith con curiosità, per poi tornare triste nel vedere le sue condizioni. «I genitori di Luke saranno molto preoccupati per lui, non credi?» chiese Tardoman. «Beh, hai visto tu stesso che si parla ovunque della sua scomparsa, cazzo... devono aver fatto un fottuto casino i suoi» rispose Batt8. «Tra meno di due settimane è Natale e guarda dove siamo, che schifo» disse malinconico il tardo. «Già, bella situazione di merda» disse la rude.

Nell'edificio Binardi, intanto, Bewd aveva preso una decisione. Recatosi dal padre comincio a parlargli. «Papà, so tutto» disse. Raccontò di come era venuto a conoscenza dei fatti e spiegò questi ultimi. «So che adesso nella tua testa stai pensando a come uccidermi per mettermi a tacere, ma io non voglio in alcun modo ostacolarti, anzi voglio aiutarti. Sei tu che mi hai cresciuto, e nonostante le bugie io ti ho sempre voluto bene. Quindi permettimi di aiutarti, insieme metteremo a tacere tutti i restanti Imus, cominciando da Tardoman» disse Bewd. «Bewd, io-» disse Bardo venendo interrotto dal figlio. «No, non sono Bewd, non sono più il ragazzo che online si metteva a cercare comportamenti ritardati per poi riferirteli. Sono il ragazzo che nel mondo reale catturerà gli Imus insieme a suo padre e lo renderà l'unico essere immortale che il pianeta mai vedrà. Sono il figlio di Bardo Binardi, il nipote di Nardo Binardi. Io sono... Lardo Binardi!». «Bene. Allora, Lardo, dominiamo il mondo insieme» disse sogghignando il padre, con tono di approvazione. «Comincia col farmi un favore, nella stanza 66 troverai vari distintivi, divisi in lettere. Vai alla W, e prendi quello di Will Aslat, poi daglielo. Dovrebbe tornare qui tra qualche ora da un'ispezione» continuò Bardo. «Immaginavo... non esiste nessuno del governo che sa degli Imus vero? Quando ho salvato Angelo l'ho portato via dai tuoi subordinati... per portarlo direttamente a te. Veramente astuto, tenermi all'oscuro di tutto non è stato inutile» disse impressionato Lardo. Dopodiché fece un cenno con la testa al padre e si incamminò verso la stanza 66. Bardo invece andò verso la stanza 13, dove all'interno c'erano due ragazze. «Tutto bene? Will è in gamba, ma molto goffo e pigro... per invogliarlo a lavorare come si deve devo per forza ricorrere a voi. Questo è il pagamento di questo mese, mi raccomando, continuate a fargli credere di essere sue amiche. Sarà pure un pervertito ma è il mio uomo migliore... ci vediamo Jin, Mick» disse Bardo. «Certo capo» risposero all'unisono le due.

Dalla casa abbandonata, nel frattempo, si sentivano degli urli. «Si è svegliato! Si è svegliatooo!» urlava Tardoman. «Lo so coglione, sono qua anche io, ma non devi urlare davanti a una cazzo di persona che si sveglia da un coma, rincoglionito» rispose asciugandosi in modo rude le lacrime Batt8. Spith balbettava qualcosa ma non si capiva bene quello che diceva. «Ciao Spith» diceva Tardoman. Dalla sua bocca allora uscì un “we” chiaro e coinciso. Dopo avergli portato da mangiare e da bere, lo fecero riposare per un'intera giornata. La mattina dopo gli raccontarono tutto quello che era successo da quando gli avevano sparato. «Quanta roba mi sono perso» disse Spith. Poi diventò molto serio. «Ragazzi, per favore, dobbiamo andare a salvare l'Imus» disse il ferito. «Cosa? Aspetta ma cosa ti salta in mente?» rispose con una domanda Tardoman. «Me lo sento, dobbiamo andare, dobbiamo salvare Uximolt» continuava Spith. «Ma ti ricordi pure il nome? Io mi ricordo solo quello di quei 3...» disse Angelo. «Tu sei un tardo di merda, è normale» disse zittendolo Batt8. «Questi Imus sono vittime... vittime di quel Bardo! Persino Laxem è una vittima, la sua instabilità mentale è dovuta agli esperimenti! Vi prego, salviamo Uximolt! Avete le armi, no?» insisteva Spith. «Avete? Anche tu hai il fucile» disse Tardoman. «No, non appartiene a me. Un cecchino? Io? Non hai visto come maneggiavo quella pistola? Guarda che ho visto tutto. Dopo che mi hanno sparato ero cosciente, ho visto come Batt8 ha centrato in pieno il tuo braccio. È lei che deve prenderlo. E poi dai, cosa ci farebbe con una frusta?» continuava Spith. Batt8 era perplessa, ma poi prese una decisione. «Ha ragione» disse. «Cosa?! Ma sei impazzita?» le urlò contro il tardo. «Decisione presa, ora aspettiamo qualche giorno che Pith si riprenda e poi andiamo, cazzo» disse la ragazza. «E poi che facciamo?» chiese Dvok. «Poi aspettiamo iLess e Reality» rispose Spith. «Porterò uno zaino con le loro cose, non si sa mai» continuò. «Merda, ormai sono quasi 3 settimane che non abbiamo notizie di loro... a parte quei cazzo di vecchi e inspiegabili biglietti» disse un po' triste Batt8. «Tranquilla, sono sicura che stanno bene. Li hanno scritti loro quei biglietti, hanno detto che torneranno e noi li aspetteremo» disse stranamente Tardoman, in un momento di non-ritardo. «Com'è che sembrate meno tardi del solito?» disse Batt8. «È risaputo che voi due siete i tardi del gruppo, comportatevi da tali, merda!» continuò. «Sentite, ma ora che siamo in questo pasticcio... che ne direste di abbandonare i nostri nomi virtuali? Mica stiamo su Accord, chiamiamoci con i nostri veri nomi!» propose Spith. «D'accordo» rispose Angelo. «No, questo vorrebbe dire che ci stiamo arrendendo ai fatti, cazzo! Non lo posso permettere, porca puttana, per me voi sarete sempre i miei cazzo di amici Spith e Dvok!» disse invece Batt8. «Va bene, forse hai ragione, J-» disse Tardoman venendo poi interrotto dalla ragazza. «Ho detto niente veri nomi, coglione» disse in modo rude Batt8, zittendo Tardoman.

Vari giorni passarono... i 3 ragazzi decisero di andare all'edificio il 25 dicembre, il giorno di Natale. «La missione “Buon Natale” comincia, andiamo a liberare Uximolt!» disse Tardoman.

 

   
 
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