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Autore: la luna nera    10/01/2017    7 recensioni
Rovistare nei vecchi bauli può riservare delle sorprese. Fra biancheria d'altri tempi e gioielli meravigliosi, Maddy e Alyssa trovano un sacchetto contenente due orologi da taschino dall'apparenza innocua. Ma si sa, sono proprio gli oggetti più anonimi a nascondere sorprese e le due ragazze lo scopriranno di persona, trascinando nell'avventura che stanno per vivere anche Jordan che invece ha ben altri grattacapi a cui pensare.
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jordan passeggiava per il paese fra la gente che si affrettava nel rientrare nelle proprie abitazione in vista della notte che stava scendendo silenziosamente. Osservava tutte le finestrelle che si affacciavano sulla strada principale attraverso le quali intravedeva le deboli fiammelle che rischiaravano come meglio potevano quelle stanze buie. Notò anche molta diffidenza nei suoi confronti, la maggior parte delle persone lo guardava con sospetto, era una faccia nuove e pareva non essere il benvenuto. Se ne fregò totalmente, aveva ben altri pensieri per la testa e quei pensieri accompagnarono i suoi passi fino al ponte, di probabile origine romana, che attraversava il torrente. Si sedette mettendosi ad osservare l’acqua scorrere e creare piccoli vortici fra le pietre che emergevano qua e là delineando il percorso verso la valle. Laggiù, maestosa ed orgogliosa, Firenze si mostrava in tutto il suo splendore rinascimentale. Aveva avuto l’opportunità unica di visitarla a fondo grazie a quel tizio che aveva accompagnato al mercato cittadino ed aveva potuto ammirare con i suoi occhi quanto la mente e l’ingegno umano riuscivano a creare senza l’ausilio di computer e macchinari moderni. Ma questi pensieri non erano in grado di donargli la serenità perduta, il pensiero martellante di Alyssa in possesso di un filtro d’amore non lo faceva stare affatto tranquillo. Davvero aveva fatto ricorso ad un così basso espediente? Davvero si era rivolta a quella strega per conquistarlo con una pozione potenzialmente pericolosa? Poteva almeno dichiararsi come tante altre ragazzine avevano fatto, forse una minima possibilità gliela avrebbe potuta concedere, l’avrebbe potuta invitare ad uscire e poi…. Chissà, poteva finire lì come accadeva spessissimo con altre ragazzine sue coetanee, ma almeno l’avrebbe fatta felice, no? Sbuffò visibilmente seccato, quella situazione iniziava a farsi pesante: da quando avevano intrapreso quel viaggio attraverso il tempo e compreso più o meno il funzionamento degli orologi, ogni spostamento era stato fatto in modo troppo casuale e senza alcun ragionamento logico atto a capire dove si trovava Maddy. Forse Alyssa lo sapeva e glielo aveva taciuto di proposito?
Frugò in tasca ed estrasse l’orologio, lo aprì ed iniziò a muovere le lancette.
“C’è qualcuno, accidenti?!”
Jordan sbuffò roteando gli occhi. “Ciao sorellina…” La sua voce non era troppo amichevole.
“Oh! Alla buon ora! Finalmente ottengo un segno di vita da parte vostra!”
“Credi di essere l’unica in mezzo ai guai? Ti ricordo che se ci troviamo in questa assurda situazione è solo per colpa tua!”
“Idiota! Idiota che non sei altro! Da quando ho sentito per l’ultima volta Alyssa non ho fatto altro che preoccuparmi per te! Eri in pericolo di vita o no?!”
“Si ma adesso sto bene e se vuoi che continui a restare in salute, sbrigati a dirmi dove accidenti sei! Ti vengo a prendere e torniamo a casa!”
Restò per un istante in silenzio, non si aspettava una reazione così forte dal fratello. “Scusa ma…. Che vuoi dire?”
“Voglio dire che la tua cara amica è innamorata di me e si è fatta preparare un filtro d’amore da una strega per farmelo bere! E tu sapevi tutto, vero?!”
Seguì un attimo di imbarazzante silenzio.
“Che c’è? Hai perso la parola?”
“N-no…..”
“Allora?”
“Ecco….. Io non so se…”
“Pochi discorsi Maddy! La tua cara amichetta è innamorata di me o no?!”
Colse una grande rabbia nella voce del fratello e pur non volendolo fare, si vide costretta a rivelargli tutto. “Si, tu piaci molto ad Alyssa ma…. Non è possibile che abbia chiesto un filtro d’amore… Non ci credo…” Aveva capito ben poco dell’accaduto, tuttavia conosceva troppo bene la sua amica per crederla capace di fare una tale cosa.
“L’ho sentito con le mie orecchie, credimi.” Ingoiò un nodo di rabbia. “Maddy, dove diavolo sei e in quale epoca?”
“L’orologio ancora non si apre e non posso vedere la posizione delle lancette, c’è una piccola fessura che mi permette di comunicare con te, intravedo il quadrante ma non so dirti che ora indica…..”
“Va bene…. Vedi di trovare il modo di ripararlo e alla svelta se vuoi rivedermi vivo.”
“Esagerato! Alyssa non farebbe mai niente di pericoloso, la conosco bene, tiene troppo a te!”
“Ah si? E allora come mi spieghi quello che ha fatto?”
“Probabilmente ti è sfuggito qualche dettaglio, sono pronta a scommettere ciò che vuoi: Alyssa è la mia migliore amica e non è affatto come certe tipe che frequenti, prima di far del male a te, se ne farebbe a se stessa, farebbe pure l’impossibile pur di vederti felice, credimi.”
Quella frase lo fece rifletter un istante perché era stata proprio lei a scegliere Firenze come destinazione, ben sapendo del suo grande amore per l’architettura.
“Jordan, io non so cos’è accaduto ma lei ti ha tirato fuori da un guaio bello e buono quando stavate da Re Artù, piangeva quando ci siamo sentite le ultime due volte. Sei stato in pericolo di vita ed era disperata, credimi, poi mi ha tranquillizzata perché tutto si era risolto e stavi bene. Non ho capito un accidente di quanto è accaduto davvero, ma so che darebbe la sua vita per te.”
Di nuovo calò il silenzio fra di loro: lui aveva davvero rischiato di morire e ne era consapevole. Però era vivo e in ottimo stato di salute. Davvero non significava niente? Scosse la testa tentando di liberarsi da quei pensieri.
Poi “Va bene, ora lascia perdere…. Piuttosto, non hai ancora capito dove sei?”
“E’ una grande città, credo una potente capitale europea sorretta da un sovrano dal potere assoluto. C’è miseria in certe zone, ma ho visto palazzi sfarzosissimi, donne dagli abiti meravigliosi, carrozze eleganti e…. purtroppo voci di sommosse e guerre nelle terre governate da questo sovrano…. L’ho intravisto, sai? E’ giovane, figo e scapolo.”
Roteò gli occhi. “Ho capito.” Si alzò. “Senti, adesso devo rientrare alla locanda, fra pochissimo chiudono le porte del borgo e non mi va di trascorrere la notte all’esterno.”
“D’accordo. Stai tranquillo tu, mi raccomando, lei non ti farà mai e poi mai del male. Dalle un bacio da parte mia.”
“Scordatelo.” Chiuse l’orologio, lo ripose in tasca e rientrò nel suo alloggio a passo lento e cadenzato.
 
Quando aprì la porta della stanza, trovò Alyssa seduta sul davanzale della finestra aperta, c’era molta penombra attorno e tutta quell’oscurità era affievolita dalle tremante fiammella di una lanterna posata sul tavolino. Come la ragazza sentì aprire la porta, si alzò immediatamente e si avvicinò a Jordan.
“Finalmente sei qui….” Tirò un sospiro di sollievo.
“E quindi?”
“Stai bene?”
“Certo, perché me lo chiedi?”
“Mi sembri strano…. C’è qualcosa che non va?”
Si lasciò sfuggire una risata. “Qualcosa che non va? Ah! Ti pare sia tutto ok? Da quando abbiamo….avete trovato questi maledettissimi orologi  niente sta andando per il verso giusto! Girovaghiamo nel tempo senza sapere dove e quando andiamo a finire tutte le volte che usiamo questo maledetto aggeggio! Ti sembra tutto a posto?!”
Era quasi intimorita dalla violenta reazione di Jordan, non lo aveva mai visto furibondo a quel modo, ma qualcosa doveva e voleva rispondergli. “Ok, hai ragione. Sta andando tutto da schifo, va bene. Se la metti così, decidi tu adesso dove andare e quando. Ma fallo alla svelta perché io di qui me ne voglio andare.”
Si avvicinò a lei. “E per quale motivo?” Nella sua voce c’era rabbia velata a fatica.
“Veronica è una strega, una strega vera! Rischiamo la pelle se restiamo ancora qui!”
“La strega è lei, ammesso lo sia davvero, quindi noi cosa c’entriamo?” Assottigliò gli occhi. “Forse tu mi nascondi qualcosa per cui hai paura in questo modo? Sei sua complice per qualche aspetto che mi sfugge?”
La ragazza sentì un brivido gelarle la schiena. “Non c’è niente di niente.” Deglutì. “Come hai appena detto tu, dovremmo ripartire, cercare Maddy e porre fine a questo viaggio assurdo.”
“E tu sai dov’è? A te l’ha detto?”
“No. Sostiene di trovarsi in una grande capitale europea di cui non mi ha saputo dire il nome.”
“Almeno ha detto la stessa cosa anche a me.”
“Perché? L’hai sentita?”
“Si. Sta bene, non preoccuparti.”
Tirò un sospiro di sollievo.
“Mi ha detto molte cose, sai?” Si avvicinò alla finestra e si voltò di nuovo a guardarla: appariva innocua, specie vestita da villana rinascimentale, forse quell’aspetto le donava pure ma…. Quel ma era un fastidioso tarlo che si insinuava nella sua mente e che portava il significato di filtro d’amore. Sperava di convincerla a dire tutto, dal sentimento che provava a ciò che aveva escogitato per conquistarlo, tuttavia la ragazza pareva non capirlo.
“C’è una cosa che non ho mai capito di te nonostante tu frequenti da tempo casa mia….” Fece una breve pausa, tanto breve quanto carica di tensione. “Vorrei sapere cosa pensi di me.”
Alyssa sobbalzò. “Perché mi fai questa domanda?”
Lui si avvicinò e le prese il mento fra l’indice e il pollice. “E tu perché non mi rispondi?”
“Cosa c’entra con il nostro viaggio nel tempo? Perché me lo chiedi?”
La sentiva tremare, la sua voce non era affatto tranquilla e questo particolare andava a confermare che qualcosa sotto c’era. Qualcosa che lui conosceva ma che lei ignorava sapesse.
“Vedi, un tale una volta mi confidò che quando si teme fortemente qualcosa è perché questo qualcosa lo si nasconde e lo si vuol mantenere tale.” La fissava negli occhi in modo leggermente inquietante. “Tu stai tremando, lo avverto molto bene, se tremi hai paura e se hai paura, nascondi qualcosa di cui non vuoi parlare.”
“Cosa diavolo vuoi che nasconda?” Deglutì. “Sto tremando perché tu mi fai paura…. Non ti ho mai visto così! Cosa ti è successo?!”
“Ho sentito delle cose: alcune mi sono piaciute, altre un po’ meno…. E sono state quest’ultime a mandarmi in bestia.”
“Ed io che c’entro?”
“Oh, tu c’entri eccome.” Quelle dita iniziavano a stringere un po’ troppo il mento della ragazza.
“Jordan lasciami… Mi fai paura!” Una lacrima rigò il suo volto.
“Ti lascio ad una condizione: tu dimmi cosa pensi di me e tutto finisce.”
 
 



 
 
 
 
Ciao a tutti e buon anno nuovo!
Sono passati moltissimi giorni dall’ultimo aggiornamento e vorrei ringraziare VOI che nonostante tutto siete ancora qua. Come qualcuno sa, purtroppo il mio computer se n’è andato poco prima di Natale e sono dovuta correre ai ripari per non interrompere tutto quanto.
 
Comunque….Maddy si è di nuovo fatta viva donando altri indizi sull'epoca in cui si trova, in più  abbiamo assistito ad una litigata piuttosto violenta fra Alyssa e Jordan, il quale non sopporta gli vengano taciute certe cose. Ora la ragazza sembra essere con le spalle al muro. Cederà?
 
Di nuovo grazie a tutti! Attendo i vostri commenti!
 
Un abbraccio
La Luna Nera

 
  
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