10/01/2017
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Alice si avvicinò velocemente a Carmen, afferrandola per un gomito, in quel preciso istante tutte le paure della latina presero forma, e spensero il suo radioso sorriso.
Sapeva che era stata una pazza anche solo a pensare che avrebbe potuto sposare la persona più irraggiungibile del pianeta.
Ascoltò le parole di Alice confusa e incredula, perchè per quato ci aspettiamo una cosa brutta, non siamo mai davevro pronti quando arriva.
Ci fu un momento, mentre ascoltava, in cui pensò di crollare semplicemente a piangere, farsi consolare dalle persone che le erano accanto finchè sfinita non sarebbe semplicemente tornata a casa.
E poi? si chiese. E poi cosa avrebbe fatto? sarebbe impazzita come Alice dopo la fine della relazione con Dana? O sarebbe rimasta senza amiche proprio come Tina.
Si sarebbe forse attaccata a chiunque per un briciolo di amore, come jenny?
Amore, come aveva potuto Shane voltare le spalle al motore del mondo, a lei?
E fu in quel momento che la rabbia sovrastò il dolore e l'orgoglio.
- Dov'è? Dov'è lei Alice?-
L'amica la guardò scettica e sorpresa.
-Alice?- gridò di nuovo Carmen.
-E' andata verso il pick up, penso voglia andarsene chissà dove a ubriacarsi e drogarsi...-
Ma nessuno la stava più ascoltando, subito dopo aver sentito il nome della macchina Carmen era corsa verso l'uscita seguita da molti degli invitati.
Stava caricando la macchina con il suo borsone, gli occhiali scuri a coprire gli occhi gonfi e arrosati a causa delle lacrime. Suo padre le aveva di nuovo rovinato la vita, ricacciandola nella merda, da cui Carmen l'aveva più volte presa e salvata. E lei la ringraziava cos, dio che idiota.
Tirò un altro pugno alla portiera, accovacciandosi poi contro ad essa, con la testa tra le mani.
Meglio così, si disse, che portare anche lei giù, nello schifo. Fece un respiro per calmarsi e aprì la portiera.
" TU! Razza di patetica egocentrica stronza!"
Shane si blocco, le chiavi a mezz'aria e gli occhi sbarrati, era sicura che questa non gliel'avrebbe mai perdonata, era sicura che non la sarebbe mai andata a cercare e che non le avrebbe mai più voluto rivolgere la parola.
"Mi chiedi di sposarti, perchè TU lo hai chiesto a me, per cosa? per scappartene dal nostro matrimonio? sei da sola o hai già caricato una qualche puttanella, proprio come tuo padre?"
"Carmen vattene"
"Vattene? Scendi da quella cazzo di macchina e spigami cosa cazzo è successo in quella tua puta cabeza per farti cambiare idea su di noi, su tutto!"
"E' molto meglio così non capisci?" urlò shane scendendo dalla macchina con un piccolo salto, e sbattendo la portiera dietro di se.
"Molto meglio così, per chi?"
Si erano avvicinate molto, e shane sentì una stretta al cuore, Carmen era così bella.
Quello sguardo arrivò diretto al cuore di Carmen che distolse lo sguardo, inclinando il viso per nascondersi agli occhi di Shane.
"Pensavo mi amassi."
"E infatti è così!" Shane grido afferrandola per le braccia, scuotendola.
"Non capisci? è proprio perchè ti amo che faccio questo, ti amo così tanto da rinunciare a te e ridurmi uno straccio piuttosto che ferirti un giorno e credimi accadrà."
"Tu non sei come tuo padre."
Quell'affermazione fece bloccare Shane che sciolse la presa sulla ragazza di fronte a lei, e indietreggio proprio come se qualcosa l avesse colpita. Le aveva letto dentro, di nuovo.
"Io non sono carla e non abbiamo un figlio. Noi siamo giovani, noi viaggeremo ci divertiremo, e ti darò tutto quello di cui avrai bisogno a letto e fuori dal letto. Non sentirai mai il bisogno di ferirmi e io non sentirò mai il bisogno di ferire te." Scandi bene ogni parola mentre la guardava negli occhi e si avvicinava a lei.
"Erano più o meno le mie promesse" chiarì asciugandosi una lacrima.
"Io non posso Carmen"
Fu come ricevere un secchio d'acqua ghiacciata in testa, o come ricevere uno schiaffo in pieno viso.
Annui piano e si girò, tirando su il vestito con le mani, per andare verso le sue amiche e la sua famiglia, che erano a meno di un metro di lei, per tornare al piano originario, piangere fino allo sfinimento e ricominciare, lasciando dietro di se una shane che trafficava con le tasche.
"Non posso Carmen, non amarti." La senti gridare, si girò di scatto e la vide leggere un foglietto. "Non sono brava in queste cose e oddio dover scrivere io la promessa," alzò gli occhi dal foglio "quelle convenzionali erano perfette" disse evidentemente scocciata .
"Shane!" la richiamò alice, e dopo aver farfugliato un va bene continuò.
" non ti aspettare chissà cosa, perchè l'unica cosa che davvero voglio dirti è questa: Non posso non amarti Carmen e non posso stare senza di te, perchè starti lontano mi distrugge.
E prometto di non feririti, perchè vederti star male, distrugge anche me."
Carmen le corse incontro e Shane aprì le braccia pronta a prenderla, si baciarono con una tale intensità che molti degli invitati arrosirono, e un'altra buona parte fischiò e applaudì.
Shane la strinse forte a se, sussurrandole un sei bellissima.
Si separarono un attimo, guardandosi negli occhi "Grazie per non avermi lasciato commettere il più grande errore della mia vita."
"Beh le promesse le avete dette, gli invitati sono tutti qui, se volete io posso concludere il rito." Disse il funzionario.
"Forse dovremmo aspettare quando" iniziò Carmen sorridendo e appoggiando la testa sulla spalla di Shane
"si" pronunciò invece sicura l'altra, guardando avanti a se
"saremo più pronte, aspetta cosa hai detto?" Carmen si sposto incredula
"Non sarò mai più pronta di questo momento."