Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Katnip_GirlOnFire    11/01/2017    1 recensioni
"Le sarebbe piaciuto, leggersi."
(Non chiedetemi cosa sia, era da un po' che mi frullava per la testa questa...cosa. Me la dovevo togliere)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era strana, era diversa.
Guido Catalano scriverebbe
“Era matta, era tutta sbagliata”, e a quel punto a me verrebbe da chiedergli
Guido, ma cosa significa matta? E cosa vuol dire sbagliata?

Ma non l’ho mai incontrato, Guido
non ho mai avuto l’occasione di chiederglielo.
E anche se l’avessi non glielo chiederei.
Probabilmente non gli rivolgerei affatto la parola, perchè mi sta antipatico.
Già, prima d’ora non la credevo una cosa possibile: mi dicevo che una persona capace
di scrivere cose così belle non potesse essere una brutta persona.
Non ho mai detto che lo sia, infatti.
Semplicemente mi da’ noia, a pelle.

Comunque è una definizione clazante, la sua
anche se ancora non ne capisco il significato.

Lei era quel tipo di donna
a cui non piaceva considerarsi tale: le sembrava una parola troppo vissuta,
con connotazioni di saggezza e consapevolezza troppo marcate
per una bambina come lei.
Ma gli anni passavano.
Passano per tutti, passarono anche per lei
e quell’appellativo cominciava ad appartenerele più di quanto pensasse
(o desiderasse)

Era convinta
che la vita di tutti fosse costellata da una colonna sonora
e a volte si divertiva a guardare una persona
e cercare di indovinare quali brani facessero parte della sua.
Si innamorava di uno sconosciuto su ogni treno
(quelli che leggevano libri dalle pagine invecchiate erano i migliori)

Era ostinata
una di quelle donne convinte di poter sfidare il sole guardandolo in faccia
finchè la sua visione non si macchiava di bianco.
Comunque ogni volta ci riprovava
ed ogni volta giurava di essere riuscita a guardarlo
qualche secondo in più rispetto al giorno prima
(non era così)

Era coraggiosa.
Non che non avesse paura: la Paura bussava alla sua porta
ogni giorno
e lei ogni giorno la fissava negli occhi digrignando i denti e le ordinava di andarsene.
O ancora, a volte le sorrideva come si accoglie una vecchia amica
e la invitava dentro per una tazza di caffè (senza zucchero)

Il rito si ripeteva ogni giorno, ogni giorno diverso
(dipendeva dall’umore di entrambe)

Era distratta
la testa si librava alta tra le nuvole rifiutandosi di scendere, mentre i piedi restavano a terra
come zavorre. Più volte ha provato a liberarsi, senza successo
e alla fine si è rassegnata a vivere così, in bilico tra due mondi.
Era quel tipo di donna
da cui ti dovevi guardare: un giorno era qui, uno era lì
un giorno piangeva senza motivo, l’altro danzava sotto la pioggia
un giorno ti era accanto, l’altro correva nelle foreste coi lupi

(si chiedeva spesso se la gente scrivesse di lei, come lei scriveva della gente)

(le sarebbe piaciuto, leggersi)
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Katnip_GirlOnFire