1673 campagna inglese ..Mamma! mamma! Se non mi racconti la storia della buonanotte non riesco ad addormentarmi... Un attimo caro sto arrivando.. In pochi istanti la figura femminile di scorgeva dalla porta. Una donna palesemente stanca che aveva passato la giornata a lavorare presso la famiglia del Barone Trenthon di Birmingham dove svolgeva il ruolo di responsabile della sartoria. Allora mio Principe che storia vuoi che io ti racconti oggi? ..Non so mamma....una che non mi hai mai raccontato... Nel frattempo il bambino si sistemava per bene nel letto, non molto comodo, stropicciando il cuscino fino a dargli la forma desiderata. Allora caro oggi ti racconto la storia di quattro fratelli con dei doni particolari... Doni? Particolari? Si caro, doni particolari. Disse la donna con aria paziente, quasi sapesse che sarebbe stata interrotta molte altre volte... Mi piace,mi piac... Ora posso continuare? disse la donna senza fargli finire la parola Il piccolo annuì indispettito. Ok allora erano tre fratelli e una sorella....la ragazza era la terzogenita... La madre vide la faccia del piccolo a punto interrogativo e spiegò con tono paziente. Era nata per terza, dopo i suoi due fratelli, e prima del cucciolo di casa. La faccia del bambino si sciolse in uno sguardo soddisfatto. Lei lo notò è sorrise. I quattro passarono i primi anni della loro vita spensieratamente fino al giorno del dodicesimo compleanno del figlio maggiore, in quel momento la loro vita cambiò completamente. Il festeggiato quella mattina si svegliò come tutti giorni col sorriso, ma molto più grande, si tirò in piedi e corse in cucina, cercava la sorpresa che i genitori gli avevano promesso, arrivato vide la madre piangere china sul tavolo, alla quella vista sentì un fuoco dentro. Voleva spaccare tutto, uccidere qualcuno, e cominciò a pensare intensamente a tutto ciò fino a che tutto non cominciò a tremare, le ante dei mobili della cucina sbattevano aprendosi a chiudendosi, dal soffitto caddero alcuni calcinacci, sembrava nevicasse in casa, a luglio, ma era impossibile-penso la madre allibita- . Quando la madre sconvolta corse verso il proprio primogenito per portarlo in salvo da quello che supponeva fosse un terremoto,lui si riprese e il tutto svani', le ante si fermarono e dal soffitto smise di nevicare. Lui uscì dallo stato di trans in cui era entrato ed entrambi si guardarono e capirono, qualcosa fece capire loro. È stato lui!!!! Sono stato io!!! Proprio mentre i due si fissavano senza aprir bocca accorsero gli altri ragazzi che rimasero a bocca aperta. Lo spettacolo e ciò avevano assistito a distanza era qualcosa di eccezionale frase la donna al figlio con tono suggestivo tanto che lui la supplico di continuare a raccontare. La donna riprese senza sussulti sapendo di aver catturato, suo malgrado, fin troppo l'attenzione del figlio ormai estasiato dalla storia. I due fratelli e la sorella all'unisono chiesero: COME-HAI-FATTO? Davvero non lo so ragazzi. Mamma te lo giuro non lo so. Una voce femminile che non era quella della madre poi esclamò: È successo anche a me, solo che ero sola!!! Si è dire la verità anche a noi,ormai è inutile nasconderlo, eravamo convinti di essere solo noi ad essere strani ma questo prima che Vera ammettesse fosse successo anche a lei. Mamma ma che ci succede? Disse la piccola. Mamma cosa siamo? In coro i tre fratelli dopo essersi guardato con fare dubbioso. La madre ormai sconfitta dello sconforto, si accascio su di una sedia e chiamò a sé i figli senza espressioni, era apatica e i figli lo avevano notato ma la curiosità vinceva la loro volontà di consolare la madre, pur non sapendo bene cosa avesse. Allora ragazzi sapevo che un giorno sarebbe arrivato questo momento. Voi siete.... E si fermò sospirando, quasi sperando che i figli non volessero più sapere. Noi siamo? Incalzarono i quattro. Maghi! O meglio tre maghi e una strega!! ???????i quattro non seppero che dire Bene ora lo sapete... Passati anni i ragazzi non solo impararono e convivere con le loro capacità ma conobbero anche un nuovo mondo, in cui erano tante le persone come loro scoprirono l'utilizzo di oggetti magici come le bacchette, che permettevano loro di lanciare incantesimi, ma tra di loro si fecero una promessa: Useremo la magia solo per fare del bene la terremo nascoste e chi non la conosce e faremo di tutto affinché queste regole vengano rispettate da tutto il mondo magico. Non sarà facile ma ci riusciremo, insieme. I quattro si impegnarono a scrivere queste regole per tramandare ai postumi. Vera, l'unica donna del gruppo famigliare, oramai una bellissima donna bionda con grandi occhi neri e sempre molto curata nel modo di vestire e dal portamento elegantissimo, era l' incaricata alla stesura del testo. Presa una pergamena si mise sulla scrivania ed iniziò a scrivere: Prima Legge: "Un Magi non può recar danno ad un non mago o babbano che due si voglia, né può permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere babano o nonmago riceva un danno". Seconda legge: "I maghi devono sempre agire nel bene senza mai contravvenire alla prima legge". Terza legge: "I maghi dovranno proteggere la propria esistenza purché questo non contrasti con la prima e la seconda legge". ANGOLO DELL'AUTORE Spero che la voglia di leggere vi sia venuta da questo primo capitolo ma se non è arrivata provate ad arrivare al terzo capitolo così magari ci arriverà.