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Autore: Mew_vale    12/01/2017    1 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 52.
 
 
 
 
Massimiliano
<< Un ultimo bacio! >> Pretendo, prima di andare al patibolo! Giulia ridacchia dopo di che mi accontenta.
<< Dai, mio padre penserà che sei un ritardatario! >> Mi fa notare, mentre usciamo dallo stanzino. Quando arriviamo di fronte all’ascensore ci sono due tizi, uno giovane e uno maturo, che l’aspettano.
<< Giulia, come stai? >> Le domanda il tipo giovane.
<< Carlos, non credevo ci saresti stato anche tu. Dottor Estrada, è un piacere rivederla. >> Risponde Giulia, stringendo la mano ad entrambi.
<< Buona sera Giulia, buona sera anche a lei. >> Mi saluta l’uomo gentile, mentre il figlio non mi ha neanche calcolato. << E’ stato tuo padre a invitarmi! So che è tornata tua zia Marcella, e ci tenevo a salutarla, avendo fatto nascere suo figlio! E anche tutti voi. Come stanno i tuoi fratelli? >> Le domanda mentre entriamo nell’ascensore.
<< Bene, grazie! Vi presento Massimiliano Zanonato, il mio ragazzo! >> Interviene Giulia. Lo ha fatto, mi ha presentato come il suo ragazzo!
<< Molto piacere. >> Asserisco, stringendo la mano di entrambi.
<< Giuliano Estrada, e mio figlio Carlos! >> Presenta il signore maturo.
<< Piacere! >> Mi saluta il giovane. Traggo un profondo respiro quando le porte dell’ascensore si spalancano. La festa è gremita di gente!
<< Per fortuna doveva essere una serata intima! >> Commenta Giulia. Neanche a farlo apposta le prime persone che notiamo, a da cui siamo notati, sono i parenti di Giulia.
<< Buona sera. >> Salutano coralmente suo padre, sua madre e le sue zie.
<< Buona sera. >> Rispondiamo io, Giulia, Carlos e suo padre.
<< Immagino sia tu il ragazzo di mia figlia, lo immaginavo! >> Interviene il padre di Giulia sorridendo. Mi crolla il mondo addosso perché non si sta rivolgendo a me ma a Carlos Estrada!
<< Ehm, no signor Valencia! >> Risponde il tipo a disagio. Lo sguardo inquisitorio di Daniele Valencia si sposta su di me. Pochi giorni fa ho denigrato sua figlia e adesso mi sto presentando come il suo ragazzo!
<< No papà! E’ lui, Massimiliano! >> Precisa Giulia.
<< Come sta dottor Valencia? >> Domando con un certo disagio! Il padre di Giulia non dice una parola e ci fissa come se avessimo tre teste!
<< Daniele? >> Lo esorta sua moglie.
<< E’ vero che ci siamo già presentati, ma non sapevo fossi il ragazzo di mia nipote! Sono la zia Marcella, molto piacere! >> S’intromette la zia di Giulia per stemperare questo clima teso.
<< E’ un onore! >> Rispondo stringendo prima la sua mano e poi la mano dell’altra zia.
<< Io sono Mariabeatrice! Danielino, dovresti essere orgoglioso, questo ragazzo è un bronzo di Riace! >> Apprezza la zia un po’ naif di Giulia. Sorrido imbarazzato.
<< Papà? >> Afferma Giulia dato che il silenzio dell’energumeno che mi sta di fronte persiste!
<< Sbaglio o poco tempo fa ha dipinto mia figlia,colei che oggi designa come la sua ragazza,come una poco di buono e una piccola intrigante? Sì, magari in quell’occasione non aveva tutti i torti,ma è questa la considerazione che aveva di lei! E oggi vuole farmi credere di provare verso mia figlia dei sentimenti sinceri? Non bastava mio figlio con quella specie di porno diva… ci mancava pure questa oggi! >> Commenta Daniele Valencia, ponendo fine al suo silenzio.
<< Mi dispiace riguardo al dispiacere arrecatogli da suo figlio, e se ha avuto una pessima giornata. Riguardo a Giulia io mi sono sbagliato su di lei! Sì, all’inizio non mi stava granché simpatica,ma poi l’ho conosciuta meglio. >> Cerco di fargli capire.
<< Perciò,come per magia,tutti i difetti di mia figlia ai suoi occhi sono spariti? Per lei non è più una sgualdrina né una bimba viziata e insolente? Se non erro pensava questo di lei! >> Insiste.
<< Come le ho detto, l’ho conosciuta meglio! Giulia ha moltissime qualità che ho scoperto ultimamente. E’ allegra, sagace… con la sua risata e la sua voglia di vivere ha ridato la voglia di vivere anche a me! Lei forse non lo sa, ma io ero venuto dall’Italia per riprendermi la mie ex fidanzata e, quando sono arrivato qui e ho scoperto che si era fidanzata, ero a pezzi! Sua figlia poco a poco ha rimesso insieme i pezzi del mio cuore! >> Spiego a suo padre sperando di fare colpo con questo mio discorso.
<< Ha finito? >> Commenta, alla fine del mio discorso che, a quanto vedo, non ha sortito alcun effetto. << Parliamoci chiaro! Non ci credo dal giorno alla notte mia figlia abbia smesso di disgustarla. Credo invece che lei abbia fatto due conti! >> Afferma. Mi crolla il mondo addosso!
<< PAPA’! >>
<< DANIELE! >> Affermano coralmente Giulia e sua madre.
<< Con permesso! Giulia, ti aspetto di là, ci sono gli ospiti da salutare! >> Si congeda il padre di Giulia, come se niente fosse. Dire che questo incontro è stato un disastro è dire poco! Giulia guarda suo padre con autentico stupore.
<< E’ il caso che vada. >> Affermo offeso come non mai.
<< No! Tu non vai da nessuna parte,almeno non da solo! Se mio padre non ti vuole, dovrà rinunciare anche a me! >> Afferma Giulia con le lacrime agli occhi.
<< Giulia! >> Afferma sua madre.
<< Vado da Daniele. Gli tiro il collo come si fa con un pollo! >> Afferma sua zia Marcella allontanandosi con furia.
<< Mi dispiace, sono imbarazzata e costernata! >> Si giustifica sua madre.
<< Mamma, tu sei dalla mia parte,vero? >> Chiede Giulia a sua madre, con le lacrime agli occhi.
<< Sì, io sono dalla vostra parte! Però adesso smettila di piangere, andiamo al bagno così ti rifai il trucco. Tu vai a prendere dell’acqua per mia figlia! >> Mi ordina la madre di Giulia. Almeno lei mi crede!
 
 
 
Daniele
Questa giornata è un incubo! Ci mancava anche questa! Meno di sue settimane fa mia figlia per quel ragazzo era il diavolo e adesso, magicamente, l’adora! Mi crede tanto stupido?
<< Cose da pazzi. >> Asserisco,avvicinandomi al gruppetto composto dai Mendoza, dai miei figli David e Michael e altra gente.
<< Cosa borbotti? >> Mi domanda David.
<< Niente, lascia stare! >> Asserisco.
<< Daniele! >> Tuona la voce di mia sorella Marcella. Mi volto.
<< Marce, non è il luogo per affrontare certi argomenti! >> Le ricordo.
<< Me ne frego, Daniele! Speravo che gli anni e tutti gli sbagli commessi ti avessero aiutato a cambiare ma la verità è che rimarrai l’arrogante e il misantropo di sempre! Come hai potuto trattare così quel povero ragazzo? >> Mi domanda.
<< Marcella, io non credo che quel ragazzo si sia avvicinato a mia figlia per puro amore! Tu non c’eri quando l’ha descritta come Mata Hari! >> Le rispondo.
<< Papà, cos’hai combinato? Di cosa parlate? >> Mi domanda David.
<< Del ragazzo di tua sorella! Sai chi è? Il centralinista, Massimiliano! Colui che meno di due settimane fa ho preso per il collo perché ha descritto tua sorella come una poco di buono. Converrai con me che mi viene difficile credere che dal giorno alla notte si sia innamorato di Giulia! >> Spiego. I presenti si guardano e borbottano.
<< Daniele ha detto in faccia a quel ragazzo che è un approfittatore, che secondo lui è in cerca di dote! >> Aggiunge Marcella indignata.
<< Mi dispiace che la pensi diversamente da me Marcella! Ma si tratta di mia figlia. >> Affermo.
<< Possono cambiare tante cose in due settimane, papà! >> Commenta David in disaccordo con me.
<< Concordo! >> Affermano coralmente Diego Mendoza e mio figlio Michael.
<< Con tutto il rispetto ma non credo che questo argomento ti riguardi! >> Commento verso Diego.
<< No, è vero! Ma ci metto la mano sul fuoco che ti sbagli sul conto di quel ragazzo. Sia chiaro, non è che sia un suo fan, ma conosco una persona che lo conosce come le sue tasche ed io le credo! >> Afferma Diego Mendoza.
<< E chi sarebbe questa persona? >> Domando.
<< Sono io dottor Valencia. >> Interviene la ragazza imbranata del caffè!
<< Bene, siamo a cavallo allora! >> Affermo ironico. Diego sta per avanzare verso di me quando viene fermato da Francesco e mio figlio David.
<< Forse ho capito,lei è l’ex ragazza di Massimiliano? Questo avvalla la mia tesi! Lui si fa un viaggio oltreoceano per te, denigra mia figlia e due settimane dopo asserisce di volerle bene? No,non me la bevo! >> Insisto.
<< Io non posso darle delucidazioni in merito alla nascita della loro storia. Ma posso dirle che Massimiliano è un ragazzo semplice! La sua felicità è fatta di poche cose: un lavoro dignitoso, la famiglia e l’amore! Perciò le assicuro che non ha alcun bisogno di appropriarsi delle ricchezze della sua famiglia. Se si è fidanzato con sua figlia è perché, evidentemente, l’ama! >> Interviene la ragazzina. Ecco che ricapita! E’ la seconda volta che, mentre parlo con lei, penso ad Ingrid!
<< Lei è giovane ed ingenua! Non sa come va il mondo! Nella mia posizione devo assumere determinate misure di sicurezza! >> Mi difendo.
<< Perciò io vado bene perché sono benestante? Se facessi la segretaria avrebbe denigrato anche me? >> Mi domanda mia nuora Camilla. Sono tutti contro di me!
<< Non siete nella mia posizione perciò non potete giudicare! >> Affermo, quando mia moglie e mia sorella Bea ci raggiungono.
<< Giulia dov’è andata? >> Chiedo.
<< E’ andata via. >> Afferma duramente mia moglie. Adesso ce l’ha con me, ma quando le spiegherò le mie ragioni con calma e nell’intimità della nostra casa, capirà!
<< Mio marito ed io siamo nella tua stessa posizione visto che Isabella non è l’Infanta di Spagna! E non abbiamo fatto tutte queste tragedie greche quando mio figlio mi ha rivelato di essersi innamorato di lei! >> Afferma Betty.
<< La signorina ha mai fatto pubblici e sgradevoli commenti su tuo figlio? No, da quel che ne so! Quel ragazzo gli ha fatti perciò ho le mie ragioni per dubitare di lui! >> Affermo perentorio, rivolgendomi a Betty.
 
 
 
 
Giulia
Le lacrime non smettono di uscire dai miei occhi, tant’è che fatico a vedere la strada davanti a me.
<< Vuoi che guidi io? >> Mi domanda Massimiliano.
<< No, ce la faccio! >> Rispondo.
<< Ma tu sei certa di quello che vuoi fare? >> Le chiedo.
<< Più che certa! Quell’uomo con me ha chiuso! >> Affermo piangendo sempre più forte. Sono costretta ad accostare. Massi mi stringe a sé quando gli arriva una telefonata. Quando leggo il suo nome sul display non credo ai miei occhi!
<< Che vuole quella da te? >> Domando indisposta.
<< Non lo so! >> Massimiliano risponde e mette in viva voce.
 << Pronto, Massimiliano. Sei andato via? C’è anche Giulia con te? >> Domanda la voce di Isabella.
<< Ciao. Sì, ce ne siamo andati. >> Risponde.
<< Abbiamo saputo cos’è successo con tuo padre, Giulia. Ci è mancato poco che venisse giustiziato poco fa! Non ci ha fatto una gran bella figura! >> Commenta la voce di Diego. Una loro telefonata e la loro comprensione era l’ultima cosa che mi aspettavo!
<< Grazie. >> Balbetto.
<< Io ho provato a parlare con lui, a farlo rinsavire, ma quel tipo mi detesta ed è servito ben a poco spiegargli che non sei l’approfittatore che lui immagina! >> Interviene Isabella.
<< Grazie Isabella. Dottor Mendoza, io stasera volevo parlare con lei ma non ne ho avuto modo! >> Interviene Massimiliano.
<< Solo Diego! Se è urgente possiamo prendere appuntamento per domani. >> Propone. Mi sembra così strano che non ce l’abbiamo con noi, per un motivo per l’altro. Infondo io sono stata con Diego e Massimiliano è stato con Isabella.
<< Come vuole! Possiamo incontrarci per un caffè. >> Propone Massimiliano.
<< Perfetto, ci sentiamo domani, tanto Isabella ha il tuo numero! Spero che possiate salvare la serata! >> Commenta.
<< Speriamo, buon proseguimento. >> Saluta Massi.
<< Ciao! >> Saluta Isabella. Quando chiudiamo la chiamata ci guardiamo in faccia per qualche secondo prima di scoppiare a ridere.
<< Mio padre diventa il mio peggior nemico e mi conquisto la comprensione della tua ex! Tra poco vedrò un unicorno? >> Commento mentre mi rimetto in strada.
 
 
 
Lena
Entro in atelier e lo vedo seduto sull’ottomana, mi rivolge le spalle.
<< Voglio stare da solo! Vattene! >> Esclama quando si rende conto della mia presenza. Il suo tono di voce è sommesso, cos’avrà?
<< Dovremmo parlare di quanto successo oggi. Io non credevo sarebbe scoppiato un tale casino! >> Asserisco. Lui risponde ridendo.
<< Sette anni fa hai preso per in culo mio fratello… pensavi che i miei genitori ci avrebbero stretto la mano complimentandosi e si sarebbero seduti per decidere i dettagli della cerimonia di nozze?! >> Risponde sprezzante e leggermente alterato.
<< Non serve essere così ironico! Io non pensavo che sarebbe finita così! >> Insisto.
<< Io sono stato più stupito di te ad averti dato retta. Dovevo lasciarti salire su quel taxi e andare via! >> Afferma. Si alza dall’ottomana e finalmente posso vedere il suo viso.
<< No, non puoi essere serio. Giulio, tu mi piaci! Lo capisci? >> Confesso accarezzandogli il petto. Lui afferra le mie mani e le sposta con decisione, la sua espressione è dura!
<< Non prendiamoci in giro! Io non ti piaccio, per te sono solo un passatempo! Un gioco, non che me ne importi molto, ma abbi la decenza di non mentire così spudoratamente! >>
<< NON STO MENTENDO! >> Urlo, risentita per le sue dure parole. Tento di nuovo di avvicinarmi a lui ma mi allontana.
<< Lasciami in pace! >> Afferma scandendo bene le lettere. << A me piace un’altra ragazza e,grazie a te,non mi vorrà più parlare! >> Mi confessa. Dev’essere quella modella da due soldi!
<< E poi sarei io quella che mente! Ieri sera ti ho chiesto se lei ti piace! >> Gli faccio notare.
<< La mia vita non è affar tuo! E lascia in pace Silvia! >> Mi ordina. Abbandona l’atelier.
<< GIULIO! >> Urlo, andandogli dietro.
 
 
 
 
Silvia
Leon torna con il mio bicchiere d’acqua. Lo ringrazio prima di afferrarlo e berne un sorso.
<< Ti senti meglio? >> Mi domanda, sedendosi accanto a me sulle scale. Annuisco.
<< Non è che ho esagerato tirandogli un ceffone? >> Penso. E non è neanche il primo!
<< E’ stato un gesto impulsivo, e certi impulsi non si posso reprimere! >> Risponde.
<< Tu cosa ne sai? Non sei una persona che fa certe cose! Tu riesci sempre a darti un contegno, a reprimere i tuoi impulsi. Ti invidio! >> Affermo. Sorride.
<< Io poi mi ritrovo a piangere per sfogarmi! Forse sei più fortunata tu! >> Commenta, cingendomi le spalle per confortarmi.
<< Stavo per… stavo per baciarlo! >> Confesso.
<< Allora ti ho rovinato il gioco! >> Afferma.
<< Stai scherzando? Tu mi hai salvata, sarebbe stato un errore! Mi hai fatta rinsavire! Sei arrivato al momento giusto. >> Osservo.
<< Ti va di tornare di sopra? E’ una festa, dovremmo divertirci! >> Propone. Accetto. Lui si alza, tende il braccio verso di me ed io afferro la sua mano per alzarmi.
 
 
 
 
Diego
<< … E uno dei figli di Alberto ci ha pregati di conservare il murales che hanno dipinto nella cameretta della piccola! >> Conclude la mia fragolina, riportando ai presenti nel dettaglio la nostra visita alla casa di Alberto. L’argomento interessa a tutti a quando vedo!
<< Sì, gli ho risposto che lo terremo, magari avrò una femminuccia e il muro rosa tornerà utile! >> Osservo. Mia madre tossire poiché si strozza con la sua bevanda.
<< Calma mamma, niente nipotini in arrivo, per ora! >> La assicuro sorridendo. I presenti spalancano leggermente la bocca in segno di sorpresa e rivolgono a noi tutti i loro sguardi meravigliati. La mia fragolina è rossa di vergogna.
<< Questa sì che si può definire una proposta in grande stile! >> Commenta Francesco dandomi una pacca sulla spalla.
<< Le carte lo dicevano, io non sbaglio mai! >> Commenta Mariana, strizzando l’occhio ad Isabella.
<< Ma papà? >> Domando, notando che si è allontanato un po’ di tempo fa, insieme a quel suo amico che a mamma sta sulle scatole.
<< Non lo so, spero solo che non stia facendo niente di male con quel… con Mario Calderon,volevo dire! >> Interviene mia madre. Le sta proprio sulle scatole!
<< Sono spariti anche Lorenzo e Roberta. >> Osserva David.
<< E Gonzalo! >> Aggiunge Camilla, mia sorella.
<< Exodus! >> Commento.
<< Cami, vuoi parlare con me intanto? E poi riferirò tutto ad Armando? >> Chiede mia madre a mia zia.
<< Preferirei parlare con entrambi! >> Risponde mia zia.
<< Di cosa? >> Domanda mia sorella.
<< Riguarda la storia di questa notte? Di Lena? >> Domando.
<< Perché, cos’è successo stanotte a Lena? >> Domanda Bertha con una certa curiosità!
<< Niente! >> Risponde mia zia. Non vorrà che si sparli di sua figlia, forse dovevo tenere il becco chiuso! D’un tratto veniamo distratti da alcune urla. Giulio esce dall’atelier, seguito da Lena. Mia zia, mio zio, Daniele e Patrizia sbiancano dall’imbarazzo.
<< MI DEVI LASCIARE STARE! LO CAPISCI?! Mi sono già ficcato in un mare di casini a causa tua… Tra me e te non ci sarà niente, mai più! >> Tuona Giulio contro Lena.
<< SEI UNO STRONZO! >> Urla lei di rimando. Restiamo tutti di sasso e la sala si azzittisce. Daniele, Patrizia e i miei zii si avvicinano ai ragazzi per esortarli a darsi un contegno. Salgo sul palco e prendo la parola per salvare il salvabile!
<< Signori, un attimo di attenzione vi prego! Pensavo di porvi le mie presentazioni ufficiali alla sfilata che si terrà fra 5 settimane,ma ne approfitto per presentarmi adesso. Mi conoscete come DiegoArmando Mendoza, figlio di Armando Mendoza e Beatrice Pinzon Mendoza, due colonne portanti di quest’azienda. E sono da poco diventato il nuovo presidente di quest’azienda! >> Mi presento improvvisando, per distogliere l’attenzione dal teatrino che ci hanno regalato Giulio e Lena! Si eleva un coro di applausi.
<< Vorrei cogliere l’occasione per presentarvi una persona che a me sta molto a cuore! Lo so, dopo questo annuncio alcuni di voi penseranno di me le peggio cose come uomo. Ma il vero amore bussa alla porta della vita una sola volta, e quando meno te lo aspetti! Perciò vorrei approfittare della presenza degli amici più stretti della mia famiglia per presentarvi la mia fidanzata, Isabella Carissi! >> Affermo. Ok, forse sto esagerando, ma è stato un atto istintivo, infondo siamo già comparsi sulle riviste e molte di queste persone lo avranno scoperto così! Isabella fa segno di no agitando il dito ma mia sorella e la banda della racchie la sospingono a salire sul palco. Gli applausi si alzano in modo timido. I primi ad applaudire sono mia madre, Camilla, David, Michael, Francesco e i miei zii, che sono poi seguiti a ruota dal resto degli invitati. Quando la mia fragolina sale sul palco la bacio castamente. Se questo gesto non ha distolto l’attenzione dal teatrino rivoltante che ci hanno regalato Lena e Giulio…! Quando riporto lo sguardo sulla sala infondo ad essa vedo la mia ex-suocera in compagnia di suo marito. Ci mancavano solo loro! La mia ex suocera ci guarda con disgusto mentre parlotta con alcuni invitati. Che si fotta!
 
 
 
 
Annamaria
Mio figlio Jimmy ha una faccia da funerale! Credo che sia stato a causa dello spettacolo imbastito da Giulio Valencia e da quella poco di buono di Lena Huber!
<< Che serata ragazze! Imperdibile! L’annuncio del presidente, la scoperta che la figlia della bionda finta sta con Massimiliano, lo spettacolo di Lena e Giulio… Nei prossimi giorni avremmo così tanto materiale da elaborare che il tempo per lavorare sarà ben poco! >> Asserisce Bertha.
<< Uffa, come detesto essere andata in pensione! >> Interviene Sofia.
<< Sì, ma non abbiamo ancora fatto passi avanti su un argomento cruciale! Lorenzo e Roberta stanno insieme o no? >> Pone il quesito Sandra.
<< Certo è che, se è vero, i due sono prudenti e molto bravi a non farsi beccare! >> Interviene Bertha.
<< Sì, ma non notate che sono spariti? >> Fa loro presente Mariana.
<< Ma sono spariti anche Armando, Calderon e quell’altro tizio, l’amico di Lorenzo. Perciò, secondo la tua logica, stanno facendo un’orgia? >> Commenta Sofia.
<< DAI, SOFIA! >>> Urliamo tutte insieme.
<< Annamaria, su che pianeta sei? >> Mi richiama all’attenzione Sandra.
<< Sei così taciturna! >> Commenta Mariana.
<< Sono in pena per mio figlio! Penso che quella ragazza gli piaccia ancora! >> Commento, osservando il suo visino abbacchiato.
 
 
 
 
Isabella
Ho il viso in fiamme! Non posso credere che lo abbia fatto!
<< Un po’ estremo, ma è stato efficace! Stanno tutti parlando di voi e si sono già dimenticati di Giulio e Lena! >> Commenta mia cognata.
<< Cosa ci siamo persi? >> Domanda Silvia, arrivando in compagnia di Leon.
<< Peccato che papà e Lorenzo si siano persi lo spettacolo! >> Chiosa soddisfatto Diego.
<< Dov’è Lorenzo? >> Domanda Silvia.
<< Bho! Lui, mio marito, Roberta, Gonzalo Torres e Mario Calderon sono scomparsi nel nulla! >> Le risponde mia suocera.
<< Non è che ti sei arrabbiata? >> Mi domanda Diego.
<< No, è che non me l’aspettavo! >> Commento.
<< Cos’è successo? >> Domanda Leon.
<< Di tutto e di più! Prima Giulio e Lena ci hanno deliziato con un litigio tra amanti, poi Diego è salito sul palco per annunciare il suo fidanzamento con Isa! >> Risponde mia cognata. Silvia e Leon ci piantano addosso due occhi stupiti prima di abbracciarci.
<< E vi siete persi lo spettacolo di Daniele Valencia! La mela non cade mai lontano dall’albero… che orrore! >> Chiosa Ugo Lombardi.
<< Dove vi eravate cacciati? >> Domando loro.
<< Silvia non si sentiva molto bene e l’ho accompagnata lontano dalla folla! >> Spiega Leon.
<< Ma adesso sto meglio! E sono molto felice per voi! >> Si complimenta, ci abbracciamo. Che serata!
<< Ma spiegatemi questa storia di Daniele Valencia! >> Ordina con interesse Silvia.
<< Massimiliano e Giulia hanno annunciato la loro relazione, e Daniele ha trattato Massimiliano come un truffatore in cerca di dote! Diciamo che,quando ha conosciuto Giulia,non ha nascosto a nessuno che gli stava sulle palle e adesso Daniele non crede che il tipo si sia sinceramente pentito. Massimiliano e Giulia se ne sono andati! >> Riassume in poche parole Diego.
<< Bhe, Ugo ha ragione: la mela non cade mai lontana dall’albero! >> Commenta Silvia.
 
 
 
 
Armando
<< Hai visto che avevo ragione su quei due?? >> Affermo rivolto verso Calderon.
<< Armando, era buio e il ragazzo era di spalle, non abbiamo la certezza assoluta che fosse tuo figlio! >> Mi fa notare.
<< Solo perché tu non mi hai permesso di andare lì a fare una piazzata! >> Obbietto. Mi ha così impedito di vedere chi fosse! Ma io sono certo che fosse mio figlio Lorenzo colui che stava baciando Roberta.
<< Così avresti abbandonato anche questa festa andando via a bordo di un’ambulanza! >> Commenta. Sì, probabilmente mi sarei agitato!
<< Perché ha messo gli occhi su di lei? Chi lo dirà adesso a Nicola? >> Mi domando!
<< Nicola se ne farà una ragione, santo cielo! Come tu te ne sei fatto una ragione quando hai scoperto di tua figlia e del figlio del vampiro! Tanto più che tuo figlio sta simpatico a Nicola, dove sta il dramma? >> Minimizza il mio amico.
<< Tu non l’hai messo al mondo, tu non sai com’è fatto mio figlio! Bene o male Diego ha sempre avuto storie durature, anche se in qualche occasione è scivolato, ma le fidanzate di Lorenzo durano meno del pesce in frigo. Non riesce a stare senza svaghi, feste e donne! Non ce la fa! >> Ripeto. Il mio amico alza gli occhi al cielo.
<< E tu com’eri? >> Mi fa notare.
<< Sì, ero come lui! E sono maturato grazie a Betty. Spero con tutto il cuore che mio figlio maturi com’è successo a me, ma ti ricordo che prima di farlo ho fatto soffrire moltissimo mia moglie. Non vorrei che la cavia di mio figlio fosse Roberta! >> Sentenzio, prima di abbandonare il bagno con Mario per tornare alla festa.
 
 
 
 
Marcella
Mio fratello è un idiota, e così facendo perderà il rispetto della sua famiglia! Sempre che ne abbia mai beneficiato!
<< Spero solo che voi vi rendiate conto dello spettacolo che avete dato! >> Commenta Camilla Mendoza verso sua figlia e mio nipote.
<< Modi a parte, non mi è dispiaciuto vedere mio figlio mandare al diavolo tua figlia! >> Risponde mio fratello.
<< Se fosse successo il contrario avresti fatto il diavolo a quattro! Non capisco come faccia tua moglie a sopportare un cretino del genere! >> Chiosa Kristoff Huber.
<< Non è la mia di moglie che vuole divorziare! >> Lo punzecchia Daniele con un ghigno dipinto in viso.
<< Daniele! Basta! Questi non sono affari tuoi! >> Lo rimbrotta Camilla.
<< Mi dispiace per l’aver dato spettacolo,ma ero esasperato! Non mi lasciava tregua! >> Si giustifica mio nipote riferendosi a Lena.
<< Certo che non ti lascio tregua! Ti sei fatto un paio di giretti e adesso mi scarichi come una scarpa vecchia… sei uno stronzo!>> Tuona la ragazzina.
<< Ancora?! >> Affermano in coro in quattro genitori.
<< Cosa ti aspettavi? Un anello? Una cena di fidanzamento? Stavolta chi sarebbe stato il tuo amante? >> Risponde a tono (molto a tono) mio nipote. Lena alza la mano con l’intento di tirargli un ceffone ma mio fratello afferra il polso della ragazza.
<< Non ci provare! Chi semina vento raccoglie tempesta ragazzina, ed io lo so meglio di chiunque altro! >> Afferma mio fratello.
<< TIENI Giù LE MANI DA MIA FIGLIA! TI SPACCO LA FACCIA! >> Lo affronta Kristoff Huber. Sapevo che dare questa festa sarebbe stata una pessima idea!
<< Io ho detto quello che dovevo dire per ciò me ne vado! >> Afferma Giulio, abbandonando la stanza.
<< Scusate! >> Afferma Camilla abbandonando la sala riunioni dell’azienda. Patrizia nel frattempo si è frapposta tra Daniele e Kristoff.
<< Noi ce ne andiamo,buon proseguimento! >> Afferma Kristoff prendendo per mano sua figlia per uscire. Li seguiamo a ruota e torniamo alla festa. Mia cognata non mi sembra troppo in vena di fare festa.
<< E almeno il problema di Giulio è risolto, spero. Patrizia puoi evitare di avere quell’espressione da funerale? Ci sono tutti stasera! >> Commenta Daniele che ogni tanto rivolge a qualcuno un cenno del capo a mo’ di saluto.
<< Cosa dovrei fare? Erigerti una statua per come hai trattato il ragazzo di nostra figlia? >> Brontola Patrizia. Daniele alza gli occhi al cielo.
<< Io cerco solo di proteggere la mia famiglia! E’ pieno di arrivisti lì fuori! >> Commenta lui. Questa battuta a doppio senso fa indispettire Patrizia la quale posa il calice su un tavolo e si allontana.
<< Ho capito,questa serata è iniziata nei peggiori auspici modo e terminerà ancora peggio! >> Commenta Daniele prendendo la strada opposta rispetto a quella della moglie. Sospiro prima di sorseggiare il mio cocktail, dopo di che raggiungo mia sorella e Ugo.
<< Hanno finito di scannarsi quelle due bestie di tuo fratello e il cameriere? >> Domanda Ugo, sarcastico come sempre.
<< Sì! Anche se sono quasi venuti alle mani! >> Affermo quando un uomo si avvicina a me. Guarda un po’, chi non muore si rivede!
<< Marcella, che piacere rivederti! E’ passato moltissimo tempo. >> Afferma Ricardo Mantilla. Ci salutiamo con un guancia a guancia.
<< E’ un piacere anche per me Ricardo,come stai? >> Domando per cortesia.
<< Bene… E tu? Ho saputo che a Miami ti sei sposata,che peccato! Se fossi stata ancora sola ti avrei fatto la proposta! >> Afferma. Sorrido imbarazzata dalla sua battuta.
<< C’è Armando nei paraggi! >> Lo informo, per distogliere l’attenzione dalla sua battuta.
<< Lo so ma non lo vedo ora! Vado a salutare la sua famiglia. A presto, sei splendida! >> Mi saluta allontanandosi.
 
 
 
 
Lorenzo
<< Se fosse stato Gonzalo? >> Azzardo come ipotesi. Sono passati diversi minuti e non ci siamo mossi di qui!
<< A questo punto lo spero! Sarebbe il male minore! >> Commenta la mia ragazza.
<< LO SAPEVO! >> Urla una voce alle nostre spalle. Trasaliamo portandoci una mano al cuore.
<< Adesso non potete più negare, siete stati beccati sul fatto, e non solo da me! >> Commenta Gonzalo. Cazzo!
<< C-che vuole dire “non solo da te”? Chi altri ci ha visti? >> Chiedo.
<< Ero al bagno poco fa e ho sentito tuo padre e Calderon parlare di voi! Vi hanno visti! >> Ci fa sapere. Mi passo una mano in testa.
<< Lo dirà a mio padre… Fai testamento Lorenzo! >> Commenta Roberta, melodrammatica.
<< Forse avete ancora una possibilità! >> Chiosa Gonzalo.
<< Che vuoi dire? >> Chiedo confuso.
<< Ci hanno visto o no? >> Chiede Roberta.
<< Ti hanno visto di spalle! Hanno visto un ragazzo baciare Roberta. Al buio non ti hanno riconosciuto, non sono certi che fossi tu! >> Ci spiega.
<< Ma hanno già dei sospetti! Ci metteranno poco a capirlo! >> Penso ad alta voce. Dovrò prepararmi a giorni di domande e litigi, specie con Silvia e con Ken!
<< A parte questo… sei un pezzo di merda! Mi hai mentito spudoratamente! E che dire del teatrino che hai messo su ieri a cena? >> Si lamenta Gonzalo.
<< Non è il momento! >> Rispondo pensieroso.
<< Che facciamo? >> Mi domanda Roberta.
<< Perché tanta segretezza? Dite a tutti che state insieme e amen! >> Suggerisce Gonzalo. Fosse facile!
<< Perché, lì fuori, c’è qualcuno dal carattere non propriamente docile che si vendicherebbe volentieri di noi se sapesse! >> Affermo.
<< Ahhh! Parli di…? Ok,ho capito! >> Asserisce Gonzalo.
<< Proprio lei! >> Rispondo.
<< Guarda che puoi parlare liberamente! So che sei stato su a suggerire a questo idiota che ti ha pure dato retta di corteggiare Silvia per controllare che non si avvicinasse a Giulio! Un piano ottimo,devo dire! >> Interviene Roberta.
<< Ok,come prima cosa usciamo scaglionati! Roby, vai prima tu e tra qualche minuto arriviamo noi due! >> Suggerisco.
<< Cosa, da sola? E se tuo padre mi fa il terzo grado cosa faccio? >> Mi domanda leggermente preoccupata.
<< Nega, nega sempre! E poi ci saranno mia sorella e David ad aiutarti! >> Suggerisco.
<< A meno che non abbiano già messo i manifesti! >> Commenta Gonzalo.
 
 
 
 
Cèsar
Sono a casa. Quando esco dall’ascensore mi sistemo il nodo della cravatta prima di mischiarmi nella folla. Ci sono persone che conosco abbastanza bene, altre che conosco di vista e altre che non conosco proprio. Le prime persone che incontro sono alcune donne della banda.
<< Cèsar, che sorpresa! >> Esclamano coralmente salutandomi.
<< Salve signore,sono venuto a fare un giretto! Avete visto mia sorella? >> Domando.
<< No, Roberta è sparita da un po’! >> Asserisce Sandra. Si guardano tutte in modo circospetto.
<< Cèsar? >> Mi chiama con tono sorpreso Camilla. Mi volto ed è in compagnia di David. Ci salutiamo con un abbraccio.
<< Sono sorpresa di vederti qui! >> Commenta Camilla.
<< Solo Roberta sapeva del mio rientro, se pur breve! Ripartirò Lunedì. >> Spiego mentre mi guardo in giro per cercare Michael.
<< E non saremo gli unici sorpresi di vederti! >> Afferma David. So bene cosa vuole dire.
<< A proposito, dove si trova? >> Domando, facendo riferimento a Michael.
<< L’ultima volta l’ho avvistato era al buffet dello showroom! >> Mi informa Camilla. Mi congedo da loro e procedo ad ampie falcate verso la meta. Il mio cuore sussulta quando lo vedo. Lui è di spalle, perciò non può vedermi, quindi mi avvicino piano piano.
<< Gli stuzzichini a queste feste sono sempre gli stessi! >> Osservo ponendomi al suo fianco. Sorrido mentre lo sguardo, lui mi pianta addosso due occhi sorpresi. Avrei voglia di saltargli al collo, di abbracciarlo e stringerlo a me!
<< Cèsar! >> Esclama, come per realizzare il fatto che io qui in carne ed ossa!
<< Volevo farti una sorpresa e spero di esserci riuscito! >> Commento. Michael si lascia andare e mi abbraccia, infondo si tratta solo di un abbraccio! Io ovviamente lo ricambio. Vorrei solo abbandonare la festa con lui seduta stante, ma so che sarebbe da maleducati! Quando ci separiamo, attorno a noi si forma una piccola folla. Sopraggiungono Betty, Diego, Isabella, una ragazza con i capelli ricci che credo sia l’ex fidanzata di Lorenzo, Francesco Mèsa e colui nel quale identifico Leon.
<< Cèsar, che bella sorpresa,come stai? >> Mi domanda Betty. L’abbraccio.
<< Bene zia Betty, e voi? Armando dov’è? Ciao amico! >> Affermo,rivolgendomi a Diego. Ci abbracciamo dandoci una pacca sulla spalla.
<< Ben tornato! >> Mi saluta.
<< Isabella, come sta? >> Le domando stringendo la sua mano.
<< Bene,grazie! Può darmi del tu! >> M’invita.
<< Grazie, allora la stessa cosa vale per te! >> Arrivano Camilla e David.
<< Cami, guarda chi c’è! >>
<< Lo so mamma, ci siamo incontrati poco fa! >> Le fa sapere Camilla.
<< Ti presento Silvia Duarte, modella di sartoria e Leon Carissi, il nuovo legale dell’azienda! Ragazzi, lui è Cèsar Mora Ribas, il direttore del personale, che Francesco sta sostituendo, ancora per qualche settimana! >> Ci presenta Diego,senza tirare in ballo i legami personali e presentandomi queste persone tramite i ruoli professionali.
<< Perciò sei il fratello di Roberta? >> Constata Leon.
<< Esatto. Molto piacere! >> Rispondo.
<< Per quanto ti trattieni? >> Domanda Diego.
<< Solo fino a Lunedì. Come promesso, fra tre settimane tornerò al mio lavoro! >> Preciso.
<< Come vanno le cose a Miami? >> Mi domanda Betty.
<< Si sono stabilizzate. Pare che papà abbia mollato il colpo! Ha inviato a pranzo il ragazzo di Olga. >> Racconto.
<< Lo avete drogato? Avete minacciato la sua incolumità fisica? >> Domanda scherzosamente Camilla. Ridacchiamo.
<< Domani devo chiamare i tuoi genitori, è da un po’ di tempo che non ci sentiamo! >> Osserva Betty. Il gruppetto comincia a parlare del più e del meno, ma io sono immerso nei suoi occhi e la cosa è reciproca!
 
 
 
Armando
Raggiungo il gruppetto formato da mia moglie, i miei figli Diego e Camilla, Isabella e David. E’ una sorpresa vedere Cèsar!
<< Armando, come stai? >> Mi domanda sorridendo. Ci salutiamo con una pacca sulla spalla.
<< Il peggio è passato! E tu? Ti presento il mio amico Mario Calderon! >> I due si stringono la mano.
<< Non sapevo che saresti tornato in anticipo! >> Osservo.
<< E’ solo una visita, approfittando di questa serata, Lunedì ripartirò per Miami. >> Ci spiega.
<< Potremmo dare una cena da noi per donami sera,che dite? >> Propone Betty. Basta che non termini come l’ultima cena che abbiamo dato!
<< Dov’eri finito? >> Mi domanda mia moglie.
<< Papà, è successo di tutto! >> Commenta Camilla.
<< E che non lo so? Anche altrove è successo qualcosa! >> Intervengo.
<< E cioè? >> Mi domanda coralmente i membri della mia famiglia.
<< Armando pensa di aver visto Lorenzo baciare Roberta! >> Interviene Mario.
<< Metti i manifesti già che ci sei,no?! >> Lo riprendo. Le facce dei presenti sono di sorpresa.
<< Papà, avrai visto male! >> Interviene mia figlia.
<< Ho avuto un infarto non le cataratte! >> Osservo facendo dell’ironia.
<< Bhe, se vogliamo essere fiscali hai visto un ragazzo baciare Roberta! Che sia tuo figlio lo hai dedotto tu! >> Interviene Mario. Ed ecco che Roberta si unisce a noi! Tossisce.
<< Hai trovato il cellulare in macchina? >> Le domanda mia figlia.
<< Camilla puoi evirare di coprirla,so cos’ho visto! >> Intervengo.
<< Ti ho visto mentre baciavi quel ragazzo,che io penso fosse mio figlio! Non capisco perché mentire sull’argomento! >> Le dico,di fronte a curiosi e sorpresi.
<< Armando… Hai visto male,fidati! >> Ribatte.
<< Allora chi era? Stavi chiaramente baciando un ragazzo,di chi si tratta? >> Le domando. Sopraggiungono anche mio figlio e il suo amico. Guardo mio figlio di sbieco.
<< Ero io! >> Interviene l’amico di mio figlio! Gli sguardi di tutti i presenti si posano su di loro  mentre il tipo si avvicina a Roberta e le cinge i fianchi. Roberta è la più sorpresa di tutti!
<< Che possiamo dire? Ci avete beccati! >> Commenta lui sorridendo con nonchalance.
<< Bhe,adesso mi spiego la tua reazione di ieri sera quando quel tizio ci ha provato con Roberta! >> Interviene Michael.
<< Quale tizio? Quale reazione? >> Domanda mia moglie.
<< Ieri sera in discoteca un tipo ci ha provato con Roberta e Gonzalo si è infervorato. Ora mi spiego il perché! >> Spiega Michael.
<< Perciò voi due state insieme! >> Constato,rivolgendomi ai novelli amanti! Ma se,da quel che so,non si sono mai sopportati!
 
 
 
Gonzalo
Tutti gli sguardi sono puntati su di noi. Guardo Lorenzo il quale mi rivolge uno sguardo duro, posso vedere le vene del suo collo ingrossarsi. E’ stata la prima cosa che mi è venuta in mente per aiutare il mio amico!
<< Sì, signor Armando! Ci siamo rivisti dopo alcuni anni ed è scatta la scintilla,vero? >> Chiedo a Roberta la cui espressione è ancora di interdizione di fronte alla mia trovata. Quando si riprende sorride e cinge il mio fianco con la sua mano.
<< Sì, è andata proprio così! >> Risponde fingendo un bel sorriso.
<< Da quanto state insieme? >> Ci domanda Armando Mendoza.
<< Da ieri sera! >> Affermo.
<< Da l’altro ieri! >> Afferma Roberta.
<< Cioè,voglio dire che l’altro ieri ci siamo baciati per la prima volta e che ieri sera ci siamo messi insieme,esatto? >> Preciso.
<< Sì, è andata proprio così. >> Risponde Roberta con tono di voce affievolito.
<< Scusate! >> Afferma l’ex ragazzo di Roberta, allontanandosi. Lo seguiamo tutti con lo sguardo. Silvia gli va dietro. Che casino ho combinato!
<< Che serata ragazzi! >> Commenta un’impiegata dell’azienda, con la bocca piena di stuzzichini, mentre regge un piatto stracolmo di cibo.
<< Figliolo,saluto qualche persona e andiamo via,ok? Scusate,ma mia moglie sta poco bene e vorrei raggiungerla! >> Interviene mio padre, avvicinandosi a noi.
<< Va tutto bene Gonzalo? >> Domanda notando il silenzio che ci ha avvolti e le facce curiose dei presenti. Non mi sono neanche accorto che Roberta ha lasciato andare il mio fianco mentre io la sto ancora abbracciando. Tiro giù il braccio.
<< Sì papà! Devo sbrigare una cosa e torno anch’io! >> Affermo.
<< Suo figlio ci stava rendendo partecipi di questa bella notizia! Si è fidanzato con Roberta. >> Non perde tempo il padre di Lorenzo per riferire a mio padre la bella notizia.
<< Ti prego figliolo, dimmi che è vero! Davvero ti sei fidanzato? >> Mi domanda speranzoso mio padre. Merda,in che casino mi sono infilato?
<< Ho tanto sperato anche tu mettessi la testa a posto come tuo fratello! Immagino sia lei la fortunata? Molto piacere, Marcus Torres! >> Si presenta mio padre. Certo, mio fratello è il modello di ogni virtù, chissà se ha trasmesso anche al suo figlio illegittimo tutte queste virtù?
<< Roberta Mora… >> Risponde lei, ancora incredula!
<< Sbaglio o eravate a scuola insieme? >> Domanda mio padre.
<< No, non sbaglia! Suo figlio l’aveva presa di mira, e non intendo in senso amorevole! Adesso credo che i… piccioncini abbiano altro da fare, li state facendo il terzo grado! Non è mica la notizia del secolo! >> Si lamenta Lorenzo, pronunciando le sue prime parole in questi minuti.
<< E’ stato un piacere rivederla signor Torres! Senti, fidanzatino mio! Ti accompagno alla macchina,così parliamo un po’! Con permesso! >> Afferma Roberta in modo ironico per poi congedarsi dai presenti, sorridendo fintamente e colpendomi con fin troppa forza al petto.
<< Va bene tesoro mio! Buona sera! >> Saluto stando al gioco con un sorriso altrettanto finto. I presenti ci salutano,ancora sorpresi. Lorenzo mi farà a fettine!
<< Non posso credere che tu l’abbia fatto! E’ senza dubbio la tua idea più cretina… dopo quella di sedurre Silvia per secondi fini! >> Commenta sotto voce digrignando i denti, mentre prenotiamo l’ascensore.
<< Abbassa la voce, ho agito d’istinto, preferivi dire a Silvia che per tutto questo tempo ha fatto la parte dell’ebete? >> Rispondo, prima di salutare un signore con un sorriso e un “salve”.
<< Per colpa tua, ti ricordo. >> Risponde Roberta. L’ascensore arriva al piano e vi entriamo in 3: sì, perché ci raggiunge anche Lorenzo il quale preme con la mano chiusa a pugno e con potenza il pulsante con scritto “-1” per andare al garage sotterraneo. Lorenzo mi afferra per il colletto e mi sbatte contro lo specchio.
<< Ok, fai piano, se si rompe sono 7 anni di sfiga! >> Affermo per sdrammatizzare.
<< MA COME TI E’ SALTATO IN MENTE DI FARE UNA COSA DEL GENERE?! SEI IMPAZZITO? ADESSO TUTTI PENSANO CHE LA MIA RAGAZZA SIA LA TUA RAGAZZA! TI SEI FUSO IL CERVELLO?! >> Tuona a pochi centimetri dal suo volto. La sua ragazza lo esorta a calmarsi.
<< Calma Lorenzo, non ne vale la pena di mettergli le mani addosso! >> Interviene Roberta.
<< Grazie tante per avervi aiutati davanti a tutti! Se Silvia lo avesse saputo mi ci gioco le palle che avrebbe usato ciò che le hai detto per vendicarsi! E’ evidente che a te tiene ancora, hai visto con che faccia vagava per la festa? Non mi sembrava molto contenta di condividere l’ossigeno con voi! >>
<< IO TE LE STACCO LE PALLE! >>
<< L’ho fatto per aiutarti! >> Ribadisco.
<< Io potrei anche capire le tue intenzioni, ma adesso come cazzo faccio a spiegare a tutti questa storia?! A mio fratello per esempio, al quale due settimane fa ho detto che mi piaceva Lorenzo, a cui stamattina ho detto di aver chiuso la storia con Leon… cosa dovrei dire?! >> Tuona Roberta.
<< Dì che è stato un colpo di fulmine, che ne so? Sentite, fate passare il lancio, dimostrate a tutti che la collezione andrà bene nonostante sia stata realizzata per vie traverse! A quel punto Silvia potrà andare a dire quello che vuole… saranno le cifre a parlare! >> Suggerisco gesticolando. Le porte dell’ascensore si aprono e, neanche a farlo apposta, incontriamo Leon e Silvia. Il tipo sembra incazzato e ha gli occhi lucidi! Viene verso di noi con fare minaccioso.
 
 
 
Roberta
E’ un casino… E’ il delirio più totale! Non mi serve un binocolo per notare che Leon è sconvolto! Viene verso di noi con fare minaccioso: Lorenzo si frappone tra me e lui.
<< Calmati… >> Gli suggerisce.
<< Lorenzo, levati di torno! >> Gli ordina. Per Leon, che è più alto e più muscoloso di Lorenzo, è uno scherzo scansarlo con un gesto di braccio.
<< IO SONO DAVVERO CONFUSO! SONO SCONVOLTO! COME HO FATTO A SBAGLIARMI IN QUESTO MODO SU DI TE?! >> Mi tuona contro completamente sottosopra.
<< Leon, calmati! Non ne vale la pena! >> Cerca di chetarlo Silvia.
<< Dai, dai retta alla tua amica e vai a dormire! >> S’intromette Gonzalo. Non c’è mai un momento in cui tenga la bocca chiusa! Leon lo affronta a brutto muso. La persona mite e tranquilla che ho conosciuto è completamente sparita!
<< Se non chiudi la bocca ti do le botte che non ti ho dato quella sera al pub, e non me ne frega un cazzo se hai 7 anni in meno di me! >> Afferma Leon.
<< Dai, fallo, e poi andrai a vendere hot-dog per strada! >> Risponde Gonzalo.
<< GONZALO, PIANTALA! >> Gli ordino. << Leon tu hai tutte le ragioni di essere confuso e incazzato! >> Cerco di dire.
<< Beh,grazie per la concessione! Ora capisco perché quella sera si è avvicinato a darci tanto fastidio… Era geloso! Come ho fatto a non pensarci prima? Non ci ho pensato perché tu non mi sembravi il tipo da tenere il piede in più scarpe! >> Tuona.
<< E non lo sono! Mi sono fidanzata dopo la nostra rottura! >> Affermo.
<< ABBIAMO ROTTO TRE GIORNI FA, TRE! NON L’ANNO SCORSO! SEI ESATTAMENTE COME TUTTE LE ALTRE, ECCO COME SEI! >> Grida.
<< EHI, ATTENTO A COME PARLI, PERCHE’ A ME NON ME NE FREGA UN CAZZO SE PASSERò IL RESTO DELLA VITA A VENDERE HOT-DOG! >> Tuona Lorenzo per difendermi. Che casino è scoppiato!
<< Vi lascio al vostro menage-a-trois! >> Afferma inorridito Leon. Non volevo che finisse così! << Tanto lascerà anche te quando si renderà conto che non sei il tappabuchi giusto! Perché lo sai che è innamorata del tuo amico qui presente, o non te l’ha detto? >> Conclude Leon, rivolgendosi a Gonzalo. Lui e Silvia salgono nell’auto di lui e abbandonano l’Ecomoda. Mi passo una mano in testa ammirando il fallimento di questa serata!
<< Io… non pensavo di sollevare un tale polverone! >> Si difende Gonzalo.
<< SPARISCI PRIMA CHE TI SPACCHI LA FACCIA! PER COLPA TUA QUEL TIPO PENSA CHE LA MIA RAGAZZA SIA UNA TROIA! >> Gli tuona contro Lorenzo. Gonzalo alza le mani a mo’ di resa.
<< Ok, me ne vado! >> Afferma allontanandosi. Lo abbraccio sperando che così facendo possa calmarsi.
<< Andiamo via? Non ho voglia di tornare alla festa… staranno tutti parlando di me e mi staranno aspettando per farmi il terzo grado! >> Affermo. So che tra questi c’è anche mio fratello, ma non me la sento proprio di affrontarlo ora!
<< Sì, andiamo via! >> Acconsente il mio ragazzo.
 
 
 
Michael
Non sto sognando, vero? Lui è davvero qui in carne ed ossa? Tutti i dubbi, le incertezze, la tristezza per non averlo sentito per tutta la giornata vengono spazzate via da questa sorpresa! Per essere certo di non venire disturbati chiudo a chiave dall’interno la porta dell’atelier, e accendo la luce.
<< Vedrai che ci sarà una spiegazione! >> Intervengo. Noto perfettamente che è turbato per la scoperta fatta su Roberta e Gonzalo!
<< Niente, non risponde! Io non capisco come mai mi abbia mentito. Prima le piace Lorenzo, poi si mette con Leon e adesso sta con Gonzalo… >> Asserisce.
<< Cosa? A Roby piace Lorenzo?? >> Domando con un certo stupore! Si porta una mano alla bocca e credo voglia mordersi la lingua.
<< Sì, ma non dirle che te l’ho raccontato. E’ un amore impossibile! >>
<< Perché, Lorenzo è segretamente gay? Cos’ha di impossibile? >> Mi domando. Non ci vedo niente di male!
<< Primo perché Lorenzo è attratto da donne che hanno le sembianze di stuzzicadenti! E secondo perché mio padre lo farebbe a fettine piccolissime e sottili, le infilerebbe in panino che darebbe in pasto al cane, non so se mi spiego? E terzo, Lorenzo cambia le ragazze con più rapidità delle mutande! Perciò Roberta tiene per sé i suoi sentimenti! La cosa che non mi spiego è la scelta di mettersi con Gonzalo dato che il tipo è anche peggio di Lorenzo! >> Afferma.
<< Probabilmente se venisse cornificata da Gonzalo ed in seguito lasciata non gliene importerebbe più di tanto? >> Azzardo come ipotesi.
<< Non so cosa pensare! Questa sua decisione è strana forte. Lasciare un tipo inquadrato come Leon per mettersi con Gonzalo? C’è qualcosa che non torna! >> Pensa ad alta voce. Non mi da fastidio parlare di questo, dato che si tratta anche di mia sorella, ma speravo di passare una serata diversa!
<< L’unica cosa che possiamo fare è aspettare domani e parlare con lei. >> Propongo. Cèsar mi guarda e abbozza un sorriso.
<< Scusa! Prendo un aereo per venire fin qui e vederti e non faccio che parlare di mia sorella. Quando mi avrai visto immagino tu non pensassi a questo! >>
<< E’ anche mia sorella. >> Specifico.
<< E’ vero, scusa. Nostra sorella! >> Si corregge.
<< Nessuno di noi si aspettava questa rivelazione, che in effetti preoccupa. E poi hai detto che riparti Lunedì… Abbiamo alcune ore per parlare del resto! >> Osservo. Sono patetico… Ho detto “del resto” per non dire “di noi”!
<< Non mi aspettavo davvero il tuo arrivo. >> Asserisco. Sono un imbranato, non so come rompere il ghiaccio!
<< Ho deciso ieri sera, d’impeto. Avevo troppa voglia di vederti! >> Afferma. Avvampo. Non mi sembra vero!
<< Non potevo aspettare altre tre settimane. E sappi che verrò qui ogni week end! >> Mi promette. Sorrido timidamente. Sono una corda di violino! Nonostante l’imbarazzo mi faccio coraggio e accarezzo la mano che tiene appoggiata sull’ottomana sulla quale sediamo. Guarda le nostre mani prima di incrociare il mio sguardo. Lo vedo, sposta lo sguardo sulla mia bocca. Il mio cuore batte sempre più forte!
 
 
 
 
Cèsar
E’ come se di colpo la mia mente si svuotasse: tutti i pensieri sulle mie sorelle e riguardo il mio segreto che non so come rivelare a mio padre, spariscono! Qui ci siamo solo io e lui… e una settantina di persone oltre quella parete, certo! Ma in questo momento è come se fossero sparite anche loro!
<< Quel giorno, in ascensore, cos’hai provato? >> Mi domanda.
<< Come lo spiego? E’ come se l’atto di posare le mie labbra sulle tue, se pur per salvarti la vita, mi abbia svegliato da una sorta di sonno! Ti ho visto in Ecomoda ogni giorno negli ultimi mesi ma in quel momento è stato come se ti vedessi davvero, mi capisci? Ho sentito il mio cuore accelerare e il fiato corto… Tant’è che stavo per chiedere soccorso io ai paramedici! >> Asserisce. Sorride ed io lo imito. Muovo la mia mano per intrecciare le nostre dita: lui osserva incantato la danza che le nostre dita hanno intrapreso. Sento il mio cuore accelerare, il fiato corto, esattamente come quel giorno in ascensore! Non ci penso su due volte e faccio qualcosa che volevo fare da tempo: con la mano libera accarezzo il suo mento, costringendolo a sollevare il capo. Lui mi offre le sue labbra e le catturo in quel bacio che da tempo desideravo dargli! Le nostre dita continuano ad accarezzarsi mentre lambisco il suo labbro superiore. Lo assaggio con dolcezza, vivendo a pieno ogni istante ed ogni emozione di questo momento. E’ vero, non è il primo bacio che ci diamo! Ma quel giorno, nella mia cucina, non ho assaporato a pieno le sue labbra. Questo è il nostro primo bacio, in un certo senso! Michael accarezza la mia guancia mentre decido di separare le nostre dita per poterlo toccare: con entrambe le mani lambisco le sue guance, scendendo fino al collo. Le nostre labbra si muovono perfettamente in sincronia: si accarezzano, si esplorano, soddisfano la voglia primordiale che avevano di conoscersi. A costringersi a separarci sarà solo il bisogno d’ossigeno!
 
 
 
 
Betty
<< Basta Armando, hai preso un granchio, mettiti l’anima in pace! I due erano vestiti uguali e perciò hai travisato! >> Commenta Mario, parlando ancora della relazione che lega Roby a quel Gonzalo, notizia che ha sorpreso anche me!
<< Sarà! Ma a me sembra strana la scelta di lasciare quel bravo ragazzo di Leon per un tipo come Gonzalo che, stando a quello che mi ha raccontato mia moglie, non è proprio il massimo! >> Commenta Armando. Roberta è grande e sono certa che si assumerà le responsabilità delle sue azioni! Ma a Calderon cosa cavolo gliene frega? Non poteva stare zitto e farsi gli affari suoi poco fa?
<< Certo, sarebbe stato meglio se il signore qui presente si fosse fatto gli affari suoi. La cosa giusta da fare era parlarne in privato con Lorenzo e Roberta, non davanti a tutti! >>Obbietto, fulminando Calderon con lo sguardo.
<< Non sono stato io ad inviare il discorso ma Armando! >> Ha il coraggio di difendersi.
<< Lo stesso Armando ti ha ripreso dopo la tua uscita! >> Gli ricordo.
<< Per stasera di liti ce ne sono già state abbastanza, non vi pare? >> S’intromette mio marito placando gli animi.
<< Prima perché potrebbe stare con Lorenzo, adesso perché sta con Gonzalo… ma questa ragazza sarà libera di fare ciò che vuole! >> Commenta Kristoff.
<< Come nostra figlia? E i risultati si vedono! >> Lo punzecchia mia cognata. Meglio intervenire prima che qui diventi un gioco al massacro!
<< Camilla, Kristoff, cosa ne dite di parlare un po’? >> Propongo. Noi tre e Armando ci appartiamo. Ci serviamo del vino o dell’analcolico.
<< Allora, cosa dovevate dirci? >> Chiede Armando, sorseggiando il suo analcolico, quando ci accomodiamo ad un tavolino.
<< Noi abbiamo deciso di trasferirci qui a Bogotà. Lunedì ripartiamo per Vienna per vendere la nostra casa e le auto! >> Asserisce Cami. Mio marito ed io ci guardiamo negli occhi con stupore.
<< E come mai avete preso questa decisione? >> Domando.
<< Scusate l’invadenza, ma non divorziate più? >> Ha il coraggio di chiedere Armando. Il viso di Kristoff si rabbuia.
<< Sì, divorzieremo! >> Si limita a rispondere Camilla.
<< Vorremmo chiedervi il favore di ospitare, per poco tempo, i nostri figli. >> Propone Kristoff.
<< Class arriverà a Bogotà Martedì! >> Aggiunge Camilla. Mio marito ed io ci scambiano un altro sguardo.
<< So che Lena è un peso. E mi dispiace dovervi chiedere questo! Spero solo che, dopo i diversi casini che ha combinato di recente, si dia una calmata, almeno finché vivrà con voi. Per questo abbiamo chiesto a Class di raggiungerci, speriamo che lui la possa contenere. >> Spiega Camilla.
<< Non c’è problema. Abbiamo le stanze del nostri figli che sono vuote! E ho cresciuto due maschi scalmanati, saprò gestirla! >> Risponde Armando.
<< Mi dispiace Armando! Io so che non puoi agitarti! >> Interviene Camilla. Mi sembra che abbia bevuto un po’ troppo, anche stasera! Il nostro chiacchierare viene interrotto dall’avvicinarsi dei nostri ex consuoceri! Dopo la scenata fatta a casa nostra ha anche il coraggio di salutarci?
<< Camilla, Kristoff, mi fa piacere che siate tornati! Certo non mi aspettavo di ricevere una notizia così infausta… >> Saluta Mariapaola, ignorandoci. Osvaldo agita la mano sorridendo.
<< Buona sera, eh! >> Afferma ironico Armando.
<< Armando, Betty! >> Afferma come se non ci avesse visti! << Bello lo spettacolino di poco fa di vostro figlio! >> Afferma, alludendo alla dichiarazione plateale di Diego.
<< Si chiama vero amore Mariapaola, come ha specificato Diego! >> La punge sul vivo Armando. Trattengo un risolino.
<< Porgi i miei saluti ai ragazzi. >> Afferma Osvaldo. Povero martire! La moglie lo fulmina con lo sguardo.
<< Scusa, ma a quale notizia fai riferimento, Mariapaola? >> Domanda Camilla, la quale ha conosciuto Mariapaola e la sua famiglia alla festa di Natale di due anni fa.
<< Sto parlando del divorzio! Ne parlano tutti. >> Afferma Mariapaola. Noi quattro ci scambiano degli sguardi e Camilla sbianca.
<< Scusa, e tu da chi l’hai saputo? >> Domanda Armando.
<< Armando, ti facevo più acuto! Dopo tutto ti imparenterai con lei, dovresti saperlo! Buona serata a tutti, mi dispiace molto per questo epilogo. >> Saluta Mariapaola, prima di stringere la mano a Kristoff e a Camilla.
<< Scusate! >> Afferma Camilla allontanandosi. E’ pallida come un cencio, so che sta per cedere!
 
 
 
 
Michael
Datemi un pizzicotto! Poco fa qualcuno ha detto che in due settimane possono cambiare tante cose… Anche in soli due giorni possono cambiare tante cose! Due giorni fa ero solo un ragazzo triste per la delusione in cui era incappato, ero convinto di essere solo uno scocciatore per colui che poco fa mi ha baciato e che amo alla follia! E’ il bisogno di ossigeno a costringerci a separarci quel tanto che basta a respirare. Continuiamo ad accarezzarci reciprocamente le guance mentre i nostri nasi si sfiorano. Mi avvicino di più e accarezzo le sue labbra strappandoli un casto bacio che dura pochissimo. Nessuno di noi pronuncia alcuna parola, in certi momenti non servono parole. Il mio cervello è in fase di totale blackout!
<< Mi dispiace per tutto il tempo che ho perso, mi dispiace per come ti ho trattato! >> Sussurra sulle mie labbra.
<< Ssshh, non dire niente. Ho solo bisogno di stare così, con te! >> Affermo. Cèsar azzera la distanza tra le nostre labbra.
<< Ti amo! >> Afferma in un sussurro. Anche se il riscaldamento è acceso, tremo. Il mio cuore perde un battito quanto sento da lui queste parole magiche.
<< Anch’io ti amo… ti amo tantissimo! >> Rispondo sussurrando. Sono io stavolta ad azzerare la distanza tra la nostre labbra e assaggio il suo labbro superiore.
<< Andiamo via di qui. Vieni da me? >> Mi domanda. Queste parole mi rendono felice e nello stesso tempo mi spaventano!
 
 
 
 
Marcella
Queste feste per Patrizia sono sempre state l’occasione per sfoggiare il suo vestito nuovo, ma anche l’occasione per conoscere tutti gli avvenimenti più significativi dell’alta società. La differenza è che oggi gli avvenimenti è lei a fornirli!
<< Patrizia, ti piacerebbe se tu e Daniele stesse per divorziare e Camilla andasse a raccontarlo a mezza Bogotà? >> Le faccio notare.
<< Forse non è un segreto come pensi tu se sua figlia lo racconta in giro! >> Risponde sicura di sé mentre si passa le dita tra i capelli. Non è cambiata poi di tanto, l’unica differenza con la Patrizia che lavorava qui all’Ecomoda è che adesso non le si vede più la ricrescita potendo permettersi la tinta dal miglior parrucchiere ogni mese!
<< Patrizia, potrei rivolgerti due parole? >> Le domanda Camilla Mendoza, avvicinandosi a noi. Ecco, lo sapevo!
<< Dimmi! >> Risponde lei annoiata.
<< Vorrei che la smettessi di comportarti da pettegola andando in giro a dire a tutti che sto per divorziare! Pensa al tuo di matrimonio! Se dovessi andare da questa gente a raccontare cos’avete fatto tu e tuo marito 26 anni fa non uscireste vivi da questa stanza! >> Tuona Camilla alterata e alticcia.
<< Non credevo fosse un segreto di stato, quanto al resto non t’azzardare! >> Risponde Patrizia.
<< Provaci bionda tinta, mettimi alla prova! Sfidami pure, e vedrai di cosa sono capace! >> La provoca Patrizia.
<< Sei sconvolta perché il tuo matrimonio con il tuo cameriere è naufragato, come c’era da aspettarsi, ma non venire a sfogare la tua frustrazione su di me! Forse dovevi dare retta a tua madre! >> Tuona Patrizia. Sul viso di Camilla compare un sorrisetto.
<< Se avessi dato retta a mia madre adesso sarei io la moglie di Daniele e tu daresti via in culo per strada per pagare i tuoi numerosi debiti! >> Ok, adesso Camilla sta esagerando!
<< COME OSI?! >> Tuona Patrizia. E’ Daniele a separarle.
<< Siete impazzite? Non bastava lo spettacolo di nostro figlio? >> Interviene Daniele sottovoce.
<< Ma hai sentito cos’ha detto? Ha affermato chiaramente di avere ancora delle mire su di te e mi ha offeso pesantemente! >> Si lamenta Patrizia.
<< Sei sorda oltre che un’oca! Durante i sei semestri di finanza alla San Marino non ti hanno insegnato l’ironia? >> Afferma sprezzante Camilla. Patrizia sventola le braccia nel tentativo di mettere le mani addosso a Camilla ma la figura di Daniele glielo impedisce.
<< Basta Patrizia! Vai a prendere dell’aria fresca! >> Le ordina Daniele. Patrizia resta di sasso mentre Camilla si allontana.
<< Quella mi insulta e tu sei solo capace di dirmi “vai a prendere dell’aria fresca”? Che stronzo che sei! >> Afferma Patrizia restando immobile. E’ Daniele ad allontanarsi.
<< Non guardare me Patrizia, te l’avevo detto che non era il caso di spettegolare così! >> Affermo quando il mio cellulare squilla. E’ mio marito! Fisso lo schermo come in trance e Patrizia mi strappa il telefono dalle mani per poi rifiutare la chiamata.
<< All’inferno i mariti! >> Sentenzia.
 
 
 
Daniele
Che serata infernale! Mia figlia e mia moglie sono incazzate nere con me, mio figlio Michael è sparito per cacciarsi chissà dove e mio figlio Giulio si crede Spongebob, visto che non fa che assumere liquidi, e non parlo di acqua! Ubriaco com’è sarebbe capace di andare a letto anche con Ugo Lombardi! L’unico della mia famiglia che sembra dimostrare un po’ di giudizio è David.
Mi asciugo le mani con una lavetta da bagno che poi butto nel cestino in vimini posto sotto al lavandino. Quando sto uscendo dal bagno avverto dei rumori strani provenire dalla toilette delle signore. Sento una donna lamentarsi, e dalla voce temo di sapere di chi si tratta! Entro con discrezione e vi trovo Camilla seduta per terra, con la testa appoggiata alla parete. Il vaso di fiori che decorava la stanza, che era appoggiato al lavandino, è andato in mille pezzi quando ha cozzato contro il pavimento. E’ ubriaca fradicia!
<< Daniele! >> Esclama sorridente. E’ proprio fuori! Mi chino, lei lambisce con le sue mani la mia nuca, e l’aiuto a sedersi sul divanetto.
<< Camilla, chiamo tuo marito! >> Affermo, per cavarmi da quell’impiccio!
<< NO! >> Afferma, trattenendomi. << Non lo voglio vedere quel bastardo! >> Afferma. Torno a sedere accanto a lei. Ci mancava solo la mia ex ubriaca! Che faccio?
<< Allora chiamo Armando e Betty! >> Propongo.
<< No, resta tu. Che c’è, non apprezzi più la mia compagnia? >> Domanda ammiccando.  Solo allora noto per terra una bottiglia di whiskey! La prendo il mano e noto che dentro ne è rimasto solo un dito.
<< L’ho sottratta dall’ufficio del presidente… Shh, non lo dire a mio nipote! >> Sussurra portandosi l’indice alla bocca. Che casino! Non la posso lasciare qui, e non vuole che chiami i suoi parenti… cosa dovrei fare?!
<< Camilla, devo chiamare tuo fratello o qualcun altro. Magari chiamo tua nipote Camilla? >> Azzardo.
<< No, non voglio che mi vedano così! Portami a fare un giro e starò meglio! >> Mi supplica, tentando di mettersi in piedi. L’aiuto.
<< Devo tornare da mia moglie! >> Adduco come scusa.
<< Patrizia è incazzata nera con te, per il momento non vuole vederti! >> Osserva. In effetti!
<< E sia! Ma non t’azzardare a raccontare a qualcuno di questo episodio! >> Affermo categorico.
<< Va bene, Daniele! >> Risponde.
 
 
 
David
<< Niente, non risponde! >> Mi fa sapere la mia fidanzata, dopo aver provato a chiamare mia sorella per l’ennesima volta.
<< Le parlerai domani! Magari vuole stare sola con il suo ragazzo dopo la scena avvenuta qui prima. Certo che questa storia sembra strana anche a me! >> Commenta mio cognato Diego.
<< E Lorenzo? E’ andato via anche lui? >> Domanda Isabella.
<< Mi ha massaggiato poco fa dicendomi di avere un appuntamento. >> Asserisce Diego. Quei tre hanno combinato proprio un bel casino! Due persone si avvicinano a Isa e Diego per complimentarsi del loro fidanzamento ed io e la mia ragazza ne approfittiamo per allontanarci e parlare con più privacy.
<< Io non capisco che bisogno c’era di dire una simile bugia. Potevano annunciare la loro relazione e buona notte al secchio! >> Afferma la mia ragazza.
<< Avranno avuto le loro ragioni. Parleremo con loro domani, non angosciarti tanto! >> Le assicuro, prima di posare un dolce bacio sulle sue labbra piene. Le accarezza un guancia con un pollice. Diego stasera, se pur per un motivo imprevisto, ha agito d’impulso e si è buttato… ma non so se buttarsi come ha fatto lui sia la scelta giusta!
<< Che c’è? A cosa pensi? >> Mi domanda Camilla. Scuoto il capo. Quando Diego e Isabella tornano da noi quest’ultima ha il viso in fiamme.
<< Isa, prendiamo qualcosa da bere? >> Le propone Camilla. Le nostre ragazze si allontanano a braccetto.
<< Diego, devo parlarti di una cosa o giuro che divento matto. Mi serve un consiglio! >> Esordisco.
<< Dimmi! >> Mi esorta.
<< Non qui, andiamo in presidenza? >> Propongo. Ci avviciniamo alle nostre ragazze ed entrambi posiamo un bacio sulle loro guance.
<< David ed io dobbiamo parlare in privato, ci mettiamo un attimo! >> Annuncia Diego. Devo inventarmi una scusa per quando Camilla mi chiederà di cosa abbiamo parlato!
<< Che segreti avete in comune tu e lui? >> Domanda la mia ragazza a suo fratello.
<< Tu puoi discutere a porte chiuse con la mia ragazza, ed io posso farlo con il tuo ragazzo! Mi sembra giusto! >> Risponde Diego.
 
 
 
Roberta
Non posso credere a quello che è successo stasera. Ora tutti pensano che io sia fidanzata con Gonzalo, e tutto questo per colpa dell’uomo che mi siede accanto, se vogliamo essere sinceri! Tenta di posare la sua mano sulla mia, che tengo appoggiata alla mia coscia, ma ritraggo.
<< Che c’è? >> Mi domanda, distogliendo lo sguardo dalla strada.
<< Niente! >> Rispondo con fare sbrigativo, mentre accosta di fronte a casa sua.
<< Ho lasciato la mia auto all’Ecomoda perciò mi devi portare a casa mia! >> Asserisco. Aggrotta la sopracciglia.
<< Perché vuoi andare a casa tua? >> Mi domanda deluso.
<< Perché è lì che vivo! >> Rispondo, evitando il suo sguardo.
<< Mi guardi? Guardami! >> Mi ordina afferrando il mio volto.
<< Cosa c’è? >> Mi domanda di nuovo. I miei occhi cominciato a riempirsi di lacrime, questa è tutta rabbia!
<< C’è che è anche colpa tua se adesso per tutti sono la ragazza del tuo amico! C’è che è colpa tua se dobbiamo nasconderci! >> Mi sfogo. Davanti al mio sfogo mi lascia andare e sprofonda sul sedile di guida. Noto la sua mascella irrigidirsi e tira un pugno sul volante, esattamente sul clacson facendolo così suonare.
<< Sono un verme, ok? E’ questo che vuoi sentirmi dire? >> Singhiozza. Sta trattenendo le lacrime. Mi si strozza il respiro in gola e il mio cuore accelera quando lo vedo così sconvolto. Quando mi guarda noto chiaramente i suoi occhi velati dalle lacrime, dietro gli occhiali.
<< Non sono l’uomo perfetto, come il tuo Ken, pensavo che questo fosse chiaro! Mi conosci da 26 anni, maledizione! E se non ti sta più bene ok, ti riporto a casa. Ci sveglieremo domani mattina e faremo finta che questi ultimi giorni siano solo stati frutto dell’immaginazione. Tu tornerai dal tuo Ken ed io alle sventole russe! >> Si sfoga. Sta per girare la chiave nel quadro ma lo abbraccio.
<< Scusa, mi dispiace! >> Singhiozzo contro la sua guancia. Sento le sue mani tra i miei capelli e le sue lacrime bagnano anche il mio viso. Mi allontano da lui e noto che, come me, ha lasciato libero sfogo al pianto.
<< Io non volevo questo per te! Non penavo che le cose avrebbero preso questa piega qui! Lo so che in parte è anche colpa mia se non possiamo annunciare a tutti il nostro sbocciato amore… Sono una merda! >> Afferma tra le lacrime. Gli rubo un bacio. Le sue labbra sono salate dalle lacrime ma sono comunque buonissime! No, non posso tornare indietro dopo aver coronato il mio sogno d’amore!
<< Troveremo una soluzione… > Affermo accarezzando il suo viso.
<< Ti capirò se vuoi essere portata a casa tua! >> Esclama. No, non ho sopportato questo filo interdentale che hanno il coraggio di chiamare “mutandina” e questo corpetto che ti impedisce di respirare e che stritola i seni per tutta la sera per niente!
<< No, non voglio andare a casa mia! O per lo meno non da sola. >> Affermo non perdendo di vista neanche un attimo i suoi occhi marroni. Mi accarezza una guancia.
<< Sei bellissima! >> Esclama. Il mio cuore accelera.
<< E’ la prima volta che me lo dici! >> Osservo.
<< E’ la prima volta che… >> Afferma, interrompendo la frase.
<< Che? >> Lo esorto.
<< Che ti guardo con occhi diversi! >> Risponde. << Ma a casa tua non ci sarebbero determinate cose! >> Afferma.
<< Tipo? >> Chiedo incuriosita. Se non sbaglio oggi aveva accennato ad una sorpresa! Senza rispondere alla mia domanda scende dall’auto ed io lo imito. Apre il cancello, entriamo nel giardino e si ferma.
<< Devo chiederti una cosa! Dovresti aspettare qui fuori, devo fare una cosa, ci metterò al massimo due minuti! >> Mi chiede. Annuisco senza protestare, immaginando sia per il bene della sorpresa! Mi bacia a stampo ed entra in casa. Mi siedo su una sedia da giardino aspettando il suo via. Mi sento travolta dagli eventi! Sono preoccupata per come faremo a uscire da questo casino e, anche se non provo niente per lui se non stima e affetto amichevole, penso a Leon e a come l’ho ferito!
 
 
 
 
David
Attendo pazientemente che Diego esprima la sua opinione su quanto gli ho appena detto.
<< Cosa ne pensi? E’ una follia, lo so! >> Affermo rispondendomi da solo. In fondo so che è una follia, che è affrettato! Ma io sono sicuro di quello che provo… Adesso, fra un anno, che differenza fa? Ci amiamo e ci ameremo allo stesso modo anche fra sei mesi!
<< Vuoi sentire la mia parte razionale o quella romantica? >> Mi domanda.
<< Entrambe! >> Rispondo.
<< La mia parte romantica dice che sarebbe la più nella dimostrazione d’amore, e sarei il primo ad essere contento! Anzi, mi arrabbierei se non dovessi essere scelto come testimone! >> Afferma. Sorrido.
<< E la parte razionale? >>
<< La parte razionale dice che è prematuro e ci sono 99 possibilità su 100 che mio padre ti dica di no! >> Asserisce. In effetti le possibilità che mi dica di no sono concrete!
<< Tu ci pensi mai? >> Gli domando.
<< Sì, ogni mattina non appena apro gli occhi e la guardo. Ma è già stato difficile convincerla a fidarsi di me, e fino a tre settimane fa dovevo sposarmi con un’altra. Inoltre lei ha detto di no ad una proposta di matrimonio dopo una relazione di sette anni, e noi stiamo insieme da due settimane! >>
<< Isabella si è innamorata di te dal primo momento. Ha detto di no al suo ex perché, evidentemente, sentiva che non era il compagno giusto per la vita, a te non direbbe di no! >> Gli rendo noto.
<< Può darsi! Ma è troppo presto. Il mio consiglio è questo, aspetta ancora un po’! Infondo hai tutto da guadagnare! >> Mi suggerisce mio cognato con una pacca sulla spalla. Questa cosa mi scoppia dentro e mi domando per quanto tempo riuscirò e tenerla per me!
 
 
 
Silvia
Il poveretto è proprio afflitto dalla piega che hanno preso gli eventi!
<< Ho sbagliato tutto su di lei. La credevo una persona diversa! >> Afferma per la centesima volta quando solleva la testa. Allontano da lui la bottiglia per evitare che si riduca come qualche sera fa!
<< Può succedere, non sei il primo e non sarai l’ultimo. >> Cerco di rincuorarlo.
<< Tu invece l’avevi inquadrata meglio di me, non l’hai mai presa in simpatia! >> Osserva.
<< Io non l’ho presa in simpatia sapendo che le piaceva il mio ragazzo ma, come te, non pensavo che saltasse così da fiore in fiore! >> Rispondo.
<< A volte penso che morirò solo e triste. E’ la fine che fanno quelli che si fidano troppo e subito! >> Sì, in effetti Leon è un bonaccione, tant’è che mi domando come faccia ad essere uno squalo nel suo lavoro vista la sua indole!
<< No, non devi parlare così. Non hai mica 80 anni! Anzi, anche a 80 anni si può incontrare l’amore! >> Asserisco. Si mette a ridere.
<< Vale a dire che potrei dover aspettare ancora più di 40 anni! >> Osserva, sorridendo, finalmente!
<< Tu come ti senti? >> Mi domanda.
<< Io continuo a pensare a quello che stavo per fare, sono ossessionata dal pensiero che stavo per baciarlo! >> Rispondo. Forse era meglio continuare a parlare di Roberta, in questo modo evitavo di pensare a Giulio!
<< Come ti dicevo, forse non ti è così indifferente! >> Osserva.
<< Pare di no. >> Riconosco, tormentando la foglia di un arancio posizionato nel portafrutta al centro del suo tavolo. La suoneria del mio smartphone riecheggia in tutta la casa semi-vuota. E’ Giulio che mi chiama.
<< Che faccio? >> Chiedo consiglio a Leon.
<< Sei tu che devi decidere cosa fare. Lui stasera è stato abbastanza chiaro, tu gli piaci e a quanto pare lui piace a te! >>
<< Sì, ma sarebbe un errore madornale, sarebbe un’altra relazione con l’uomo sbagliato. >> Riconosco. Indugio prima di far scorrere la freccia da destra verso sinistra. Eppure non posso più mentire a me stessa, Giulio Valencia mi turba!
 
 
 
Daniele
Faccio in tempo a sorreggerla prima che cada. Anche senza tacchi non riesce a mantenersi eretta! Senza volerlo siamo arrivati proprio qui. Lei si affaccia dalla balaustra da cui si ha piena visione di tutto il reparto di taglio della produzione.
<< Attenta! >> Affermo avvicinandomi a lei. D’istinto le poso le mani sui fianchi per impedire che cada e mi ritrovo con il naso fra i suoi capelli. Non riesco a non odorarli, Camilla è stato il primo amore!
<< Ti ricordi, Daniele? Dopo la scuola salivamo qui e fantasticavo sui progetti che avrei realizzato quando avessi lavorato nell’azienda dei nostri padri. >> Ricorda.
<< Sì, non me lo posso dimenticare. >> Affermo. Non me ne accorgo nemmeno quando si volta e i nostri visi si sfiorano quasi. Cosa mi succede? Ho i piedi incollati. Maledizione Daniele, arretra!
<< E’ stato un errore, adesso lo so! >> Asserisce mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
<< Che cosa è stato un errore? >> Le domando, anche se temo di conoscere la risposta.
<< Lasciarti è stato un errore, mettermi con Kristoff è stato un errore, non dare ascolto a mia madre è stato un errore, partire è stato un errore, sposare Kristoff è stato un errore! >> Elenca. Trattengo il respiro.
<< Quel che è fatto è fatto, Camilla. Il passato non tornerà, non si può rivivere. E sono certo che tua madre da lassù ti abbia perdonata! >> Cerco di rincuorarla. So che stare qui è un errore eppure ci sto bene!
<< E tu, Daniele? >> Pausa. << Tu mi hai perdonata? >> Mi domanda. L’ho fatto? L’ho perdonata? Non lo so!
 
 
Silenzio. Sorpresa. Delusione.
<< Daniele, di qualcosa, ti prego. >> Affermò colei che era appena diventata la mia ex ragazza.
Silenzio. Sorpresa. Delusione.
<< Cosa dovrei dire? >> Chiesi in trance.
<< Non lo so… Ma vederti così apatico mi preoccupa! >> Osservò.
<< Camilla, mi hai appena detto che non mi ami più, cosa pretendi? Che ti racconti una barzelletta?! >> Le chiesi. Iniziavo a scaldarmi. Magari era proprio quello che voleva!
<< Mi dispiace Daniele. Io con te sono stata bene…>>
<< NO, RISPARMIAMI IL DOLCIFICANTE! Io il caffè lo prendo amaro, come ben sai! >> Tuonai alzandomi da quella panchina. Camilla si alzò leggermente cercando di trattenermi ma io con un tirone mi liberai della sua presa e lei ricadde seduta.

<< Vai all’inferno Camilla! >> Le dissi.
 
 
 
<< Tu mi hai perdonata? >> Mi ripete la mia domanda, notando il mio silenzio.
<< Sì, Camilla. >> Mento. E magari è proprio questa mi bugia a spingerla a baciarmi. Mi ritrovo con le sue labbra posate sulle mie e, con fatica, rinsavisco. L’afferro per le spalle e l’allontano da me.
<< Sei ubriaca, Camilla! >> Le faccio notare.
<< Sono più lucida di quanto lo sia stata in questi trenta quattro anni, credimi! >> Ah, su questo non ci piove, visto che ha sposato quel morto di fame!
<< Ne dubito! Ti accompagno di sopra, dalla tua famiglia e da tuo marito! >> Decido, ponendo l’accento sulle ultime tre parole. Questo è un nuovo problema che dovrò affrontare domani. Spero solo che Camilla non se ne ricordi, solo in questo modo l’episodio finirà nel dimenticatoio perché io di certo non lo rivangherò!
 
 
 
 
Lorenzo
Esco al freddo e le arrivo alle spalle. Sussulta quando le copro gli occhi con le mani fredde.
<< Ho fatto, chiudi gli occhi! >> Le ordino. Si copre gli occhi con le sue mani, mi posiziono dietro di lei e le poso le mani sui fianchi per farle strada. Entriamo in casa mia e richiudo la porta alle mie spalle.
<< Apri gli occhi. >> Le sussurro all’orecchio mentre l’abbraccio da dietro, accarezzando il suo ventre. Non posso vedere il suo viso ma posso immaginare la sua espressione di autentico stupore! Si stacca da me e osserva l’ambiente illuminato solo da candele.
<< Lorenzo… Non posso credere che tu abbia fatto tutto questo… >> Afferma in un sussurro, mentre osserva le diverse foto. Per tutta la casa o legato dei fili su cui ho appeso delle nostre foto di vari periodi della nostra vita. Mentre vaga per la casa mi avvicino allo stereo e la canzone “She’s the one” di Robbie Williams riempie l’ambiente. Si gira verso di me e mi sorride.
<< Vieni qui. >> Le ordino afferrando la sua mano. Le poso una nano alla base della schiena e l’attiro a me fino a far aderire i nostri corpi. Ha gli occhi lucidi e, senza dire una parola, nasconde la testa nell’incavo del mio collo. L’abbraccio e ci facciamo cullare da queste note cominciando a muoverci, ballando a modo nostro.
<< Io ti amo. >> Le sussurro con voce tremante. L’ho fatto, gliel’ho detto! E mi sento bene con non mi sono mai sentito! Solleva il capo dalla mia spalla e mi guarda con stupore.
<< Ti amo. >> Le ripeto per darle conferma delle mie parole precedenti. La bacio quando noto che sta per scoppiare a piangere. Il suo corpo trema tutto.
<< Lore… >> Mi chiama con voce tremante. << Anche io ti amo… ti amo da impazzire! >> Risponde prima di cercare le mie labbra. Ci stiamo muovendo a tentoni perciò non ci accorgiamo del divano e vi cadiamo: io sopra e lei sotto. Le scosto i capelli dal viso prima di costellare il suo volto con del baci. Le sue mani cercano il mio corpo e cominciato a sbottonare il cappotto. Io la imito e in pochi secondi i nostri soprabiti toccano il pavimento, dopo di che l’aiuto a togliersi la sciarpa. Anche se vorrei subito passare ad un altro tipo di dessert, la charlotte alle fragole giace sul bancone della cucina e mi alzo invitandola a seguirmi prima che si sciolga. Si porta le mani al volto e ride quando nota la torta sul piano, accanto a due fluite vuote e al cestello con il vino.
<< Com’è che hai detto quella volta? Che mia parola vale quando un soldo bucato! >> Commento con ironia, prima che mi allacci le braccia al collo.
Taglia due fette generose di torta mentre io apro il vino. Il tappo emette un rumore sordo e ho i riflessi pronti: prima che lo champagne cada afferro il bicchiere e lo verso dentro.
<< Forse è meglio che faccia io? >> Le domando, notando che sta tremando. Mi posiziono dietro di lei, poso la mia mano sulla sua e tagliamo la torta insieme. Le poso un bacio sulla guancia.
<< Poco fa in macchina stavo per dirti che ti amo! Ma non volevo dirtelo in quel momento. Io avevo progettato tutto! >> Le rivelo. Si volta verso di me e intreccia le dita dietro al mio collo.
<< Non mi sarebbe importato se me lo avessi detto in macchina o sul London Eye! Sarebbe stato speciale in ogni caso! >> Risponde. Catturo le sue labbra in un bacio. Non posso credere di averci messo tutti questi anni per capire che l’amo, che è lei la donna della mia vita!
 
 
 
 
Cèsar
E’ l’unica cosa che desidero, vivere questo amore. Richiudo la porta del mio appartamento con un calcio mentre non smettiamo di baciarci. Probabilmente la bottiglia di pinot grigio che ho acquistato oggi neanche l’apriremo! Gli tolgo il cappotto e lui fa lo stesso con me. I due capi di abbigliamento cadono sul pavimento mentre continuo ad assaporare le sue labbra. Non ci prendiamo neanche un attimo per respirare, o per pensarci. Non serve! Il tempo perso a causa mia è già troppo! Sbattendo quando contro il muro e quando contro i mobili arriviamo davanti alla porta della mia stanza da letto: a tentoni trovo l’interruttore della luce e l’accendo. Quando cadiamo sul letto smetto di baciare le sue labbra e comincio a liberarlo della cravatta, gesto che lui imita su di me. I nostri sguardi sono incatenati.
<< Spegni la luce. >> Mi ordina. Ubbidisco. Sì, così è molto meglio. La stanza semi buia, a causa della luci della città e della luna, conferisce una nota romantica a questa situazione. Facendomi guidare dal tatto trovo il suo collo, allento i bottoni del colletto e procedo verso il basso separando con dolcezza i vari bottini dalle asole. Michael si limita ad aprire i bottoni superiori della mia camicia, il necessario aprirsi un varco per raggiungere il mio collo. Inizia a posarvi dei baci e mi lascio sfuggire un gemito. Completo io ciò che lui ha lasciato in sospeso aprendo i bottoni restanti: quindi mi sollevo in ginocchio per togliermi la camicia. Lo aiuto a togliersi la camicia e con le mani comincio ad esplorare il suo corpo scolpito sotto la canottiera, un corpo che conoscevo già solo a livello visivo avendolo visto su alcune foto pubblicitarie. Michael solleva con eccitante calma la canottiera dal mio corpo. Assaporo ogni una delle delicate carezze che le sue dita posano sul mio corpo. Lo invito a sedersi così che anche io possa liberare il suo corpo da quell’ingombrante capo, all’improvviso odio le canottiere! Michael torna steso sotto di me. Mi chino verso di lui e catturo le sue labbra in un umido bacio, dopo di che faccio scorrere le mie labbra lungo il suo mento, il suo collo per poi scendere in linea retta. Andiamo avanti così per diverso tempo, vivendoci. Vivendoci con dolcezza e nello stesso tempo con ardente passione.
 
 
 
Diego
Che serata, per concludere ci mancava anche mia zia ubriaca fradicia!
<< Stasera è successo di tutto! >> Commenta mio padre. Facciamo prima a dire cosa non è successo!
<< Possiamo pensarci domani amore. Adesso è il caso di andare a casa e dormirci sopra! >> Commenta mia madre.
<< Se ti serve aiuto, chiama! >> Afferma mio padre rivolto a mio zio.
<< Ok, lo farò. Ha solo bisogno di una doccia fredda e di una bella dormita! >> Minimizza mio zio. Chissà cosa l’ha ridotta così!
<< Voi, quando sentite Roberta o tuo fratello, dì loro devo parlarli. Non è stato un granché carino tuo fratello a sparire così! In pratica è passato per salutare ed è scomparso! >> Afferma mio padre.
<< Va bene papà! >> Rispondiamo coralmente Cami ed io. Si avvicinano a noi Marcella e Mariabeatrice.
<< Chiedo scusa per il comportamento di Patrizia e Daniele. >> Si scusa Marcella. Anche loro due se ne sono andati prima degli inviati!
<< Ci siamo abituati, Marcella. Quando ripartirete? >> Li domanda mio padre.
<< Suppongo Lunedì mattina. >> Afferma.
<< Vi auguriamo buon viaggio, se non dovessimo vederci. >> Afferma mia madre. Inizia un rito di saluti verso Marcella e sua sorella.
A turno entrano nell’ascensore, ma io e la mia fragolina preferiamo andare piedi per non fare notte aspettando che l’ascensore faccia i vari viaggi.
<< Ci vediamo domani a cena? >> Affermo rivolgendomi ai miei genitori.
<< Lo spero! Ma questa volta saremo solo noi, Cèsar e i tuoi zii… niente banda! E anche David naturalmente! >> Afferma mio padre.
<< Grazie per l’invito Armando. >> Risponde David.
<< Buonanotte! >> Affermiamo più o meno coralmente. Ci avviamo per le scale e, dopo aver fatto pochi gradini, la spingo con dolcezza verso il muro e la bacio.
<< Quando sei salito su quel palco per distogliere l’attenzione da quello che stava succedendo non mi aspettavo di certo un gesto del genere! >> Sussurra contro le mie labbra.
<< Ho agito d’istinto! Sì, è stato un impulso incontrollato e spero non ti abbia dato fastidio. >> Affermo. Scuote il capo in segno di diniego.
<< Certo che no. Mi hai solo colta di sorpresa ma sono felice, sono molto felice, Diego! >> Conferma. Sfioro le sue labbra con le mie.
 
 
 
 
Jimmy
Infilo la chiave nella toppa della porta del mio appartamento e, quando vi entro, non posso non notare nell’entrata il corredo di valigie di Louis Vuitton. Giulia e Massimiliano si alzano dal divano quando entro in soggiorno.
<< Caio Jimmy. >> Mi salutano.
<< Ciao. Siete andati via subito e vi siete persi parecchi spettacoli a quella festa! >> Commento.
<< Immagino centri mio padre! >> Commenta Giulia.
<< No, tuo fratello Giulio sì però! >> Osservo. Traggo un respiro profondo prima di porre a Giulia una domanda.
<< Giulio e Lena sono fidanzati or dunque? >> Domando. Giulia guarda il mio amico e risponde alla domanda solo quando Massimiliano le rivolge un cenno del capo.
<< No! I due sono andati a letto ma non stanno insieme. Per lo meno mio fratello non ne vuole sapere! >> Racconta.
<< Non dovresti perdere tempo con lei. >> Mi suggerisce Giulia.
<< Non perdo tempo con lei, non ci parliamo nemmeno. >> Affermo, facendo finta di non aver capito cosa vuole dire.
<< Ho notato le valigie, suppongo siano tue Giulia! >> Affermo.
<< Lo supponi per la quantità di borse o per quello che è accaduto stasera con mio padre? >> Mi chiede con una punta d’ironia. Non è poi così sgradevole la sua compagnia!
<< Un insieme delle tre cose! Hai deciso di andartene? >> Lei annuisce.
<< A tal proposito. So che il tuo contratto d’affitto prevede due inquilini e non voglio crearti problemi! Se permetterai a Giulia di stare qui un paio di notti te ne sarei grato… Domani stesso cercheremo un nuovo appartamento! >> Afferma Massimiliano.
<< Perciò mi abbandoni? >> Commento ironico.
<< Mi dispiace! >> Afferma.
<< Stavo scherzando. Anch’io sceglierei una bella bionda a me! >> Affermo sollevando delle risate.
<< Puoi stare qui Giulia, ma vi chiedo un favore. Fate piano che le pareti sono sottili! >> Commento. Mi arriva un cuscino del divano in pieno volto.
<< Comunque, cosa sarebbe successo a questa festa? >> Domanda Giulia con una punta di curiosità femminile!
<< Bhe, tornando a tuo fratello ha fatto una scenata a Lena, che per fortuna è durata pochi istanti! Le ha tirato un bel due di picche e lei ha detto, anzi ha urlato, “sei uno stronzo”. Per distrarre l’attenzione da questo teatrino Diego è salito sul palco e ha annunciato all’elite di Bogotà la sua relazione con Isabella! A questo aggiungiamo Armando che era convinto di aver visto Lorenzo baciare Roberta, ma in realtà di trattava di Gonzalo, lo aveva confuso visto il completo uguale che indossavano. A quel punto Roberta e Gonzalo sono stati costretti e rivelare la loro relazione! Inoltre sono abbastanza certo di aver visto tua madre e Camilla Mendoza litigare animatamente! >> Racconto, cercando di essere il più sintetico possibile. Certo, questa storia di Roberta e Gonzalo Torres ha sorpreso anche me.
<< E David non ha reagito? >> Domanda Giulia.
<< Non Camilla tua cognata ma Camilla la moglie di Kristoff! >> Spiego.
<< E perché le due litigavano? >> Si domanda Giulia.
<< Non saprei! Ma se ci tieni tanto a saperlo lo chiederò a mia madre. Lei e le sue amiche lo capiranno presto, ammesso che non lo sappiano già! >> Rispondo.
 
 
 
 
Daniele
Strusciare. E’ l’unica cosa sensata da fare! Mia moglie non dovrà mai venire a conoscenza di quello che è successo questa sera! Ma se dovesse scoprirlo spero ripensi a quanto io sia stato presente e amorevole. Sì, devo diventare il marito perfetto o, per lo meno, ci devo provare!
Mi prendo il mio tempo prima di aprire la porta di casa e venire investito dalle grida della mia consorte. Varco l’uscio della villa ma di lei non c’è traccia! Quando spalanco la porta della nostra stanza da letto la trovo lì, già in vestaglia mentre si strucca. Mi lancia un occhiataccia gelida attraverso lo specchio.
<< Sei sparito e me ne sono andata! >> Mi fa notare. Il bacio di Camilla mi torna in mente!
<< Avevo bisogno di respiro, sono successe troppe cose stasera. Quando sono tornato alla festa te ne eri andata! >> Mento.
<< Nostra figlia sen’è andata! >> Mi racconta.
<< Che cosa? >> Domando.
<< Provo ad esprimere lo stesso concetto con diverse parole: i suoi vestiti non sono più nella sua cabina armadio e i suoi effetti personali sono spariti dal suo bagno! E ha lasciato questa, spero sarai contento! >> Mi rimprovera, passandomi il foglio piegato il due. “Daniele” c’è scritto su un lato del foglio. “Daniele”! Non “Papà”! Lo apro e ne leggo il contenuto.
 
 
Quando leggerai queste righe me ne sarò già andata. Spero che ti renderai conto che il modo in cui ti sei comportato stasera con Massimiliano è mostruoso, anzi non puoi essertene reso conto perché al posto del cuore hai un blocco di ghiaccio e le uniche cose di cui ti importa sono l’etichetta e il patrimonio di famiglia! E per salvare queste cose sei pronto a sparare a zero su tutto e tutti. Il fatto che io abbia scelto il mio ragazzo a mio padre dovrebbe farti riflettere. Qualche tempo fa ti ho detto che in te non c’è neanche una molecola di spirito paterno e stasera ne hai dato prova!
Ad ogni azione corrisponde una reazione e tu mi hai costretta a fare questa scelta. Non chiamarmi, non tartassarmi di telefonate perché non risponderò!
Giulia.
 
 
<< Dov’è andata? >> Domando a mia moglie.
<< Usa l’immaginazione Daniele, secondo te dov’è andata? >> Mi domanda, con fare ironico.
<< Sai dove vive quel ragazzo? >> Le chiedo. Devo parlare con mia figlia!
<< Come faccio a saperlo? Ad ogni modo Giulia è stata chiara, non ti vuole parlare! Peggioreresti solo le cose andando lì! >> Afferma, mentre penso chi potrei interpellare per scoprire dove vive quel ragazzo!
<< Ad ogni modo, la camera degli ospiti è stata rassettata e dormirai lì! >> Mi caccia. << Stasera l’hai combinata grossa, Daniele! >> Mi rimprovera. Per un secondo temo stia parlando del bacio, ma lei non può saperlo! E se fosse per quello non sarebbe così tranquilla!
<< Mi stai cacciando Patrizia, di nuovo? >> Le domando mentre mi sospinge fuori da quella che è la stanza padronale, la stanza dove si trova il nostro letto nuziale.
<< Sì, perché a quanto pare non cambierai mai, Daniele! >> Risponde sbattendomi la porta il faccia e chiudendola poi a chiave. Le cose vanno sempre peggio!
 
 
 
 
Roberta
Un sogno, dev’essere un sogno! Solo nel miei sogni Lorenzo compiva per me gesti così romantici! Sorrido inebetita mentre osservo tutte le foto che ha appeso per tutta la casa, un riassunto figurato della nostra vita. Afferro una foto con pollice e indice quando Lorenzo mi abbraccia da dietro. Sorrido.
<< Te lo ricordi quel momento? >> Mi sussurra all’orecchio. Muovo leggermente il capo per accarezzare la sua guancia con la mia.
<< Come posso dimenticarmi che per il mio quindicesimo compleanno hai convinto i tuoi e i miei genitori ad organizzare una giornata di pattinaggio sul ghiaccio, durante la quale sono scivolata per colpa di un cretino che si spacciava per maestro di pattinaggio, quando ne sapeva meno di me, e che ho abbandonato il pala ghiaccio in barella? E che il già nominato cretino al posto di preoccuparsi come una persona normale ha estratto il cellulare, si è piegato su di me per farsi un selfie? >> Ricordo divertita riassumendo la giornata con poche parole. Lui ride.
<< Avevo solo 14 anni, abbia pietà! >> Obbietta.
<< Perché adesso saresti maturo? >> Lo canzono sollevando un sopracciglio. Dopo tutto mi sono innamorata di lui anche per questo suo non prendere la vita troppo sul serio! Mi volto e lui afferra i nostri bicchieri posandoli sul cassettone della sua stanza da letto.
<< Sei stato fortunato che l’incidente sia avvenuto il giorno dopo la mia festa dei 15 anni. Ti avrei ammazzato se avessi dovuto annullare la mia festa! >> Intervengo colpendolo con dolcezza allo stomaco. Lui afferra il mio polso e mi trascina verso di sé. I nostri corpi aderiscono e i nostri sguardi si attraggono come due calamite.
<< Per fortuna, o non avrei potuto ballare con la più bella quindicenne mai esistita. >> Sussurra. Sposta lo sguardo in basso, verso le mie labbra. Sorrido.
<< Ti sei salvato, Mendoza! >> Intervengo un attimo prima che lui catturi le mie labbra in un bacio mozzafiato. Sono totalmente travolta da tutti questi eventi… Solo pochi giorni fa giudicavo questo come un rapporto impossibile, sarei stata pronta a scommettere sul fatto che lui non mi considerava se non come una semplice amica. E adesso mi sta baciando! Stasera mi ha confessato il suo amore e ha preparato per me questa sorpresa! Passo le mie dita tra i suoi morbidi capelli mentre le nostre lingue continuano a volteggiare bramose. Lui accarezza la mia schiena e smette solo per togliersi la giacca la quale precipita in basso. Il mio cuore accelera. Sta per accadere? Accadrà stasera! Ci separiamo per riprendere fiato e ci guardiamo negli occhi mentre il mio cuore non smette di agitarsi. Si avvicina a me e posa delicati baci prima sul mio volto, per poi spostarsi verso il mio collo. Un brivido mi percorre la schiena. Chiudo gli occhi e mi abbandono, mi lascio cullare dalla sicurezza delle sue azioni.
<< Ti amo. Ti voglio. Voglio fare l’amore con te… Non hai idea di quanto io ti desideri. >> Sussurra al mio orecchio. Queste parole mi colpiscono dritta al cuore e chiudo gli occhi. Accarezzo la sua nuca e faccio mie le sue labbra, incapace di formare una frase di risposta davanti a queste parole, parole stupende che mi fanno vibrare tutta, parole che mi rendono la donna più felice del mondo ma che nello stesso tempo mi spaventano.
<< Devo andare in bagno! >> Intervengo improvvisamente interrompendo bruscamente il bacio.
<< Adesso?! >> Protesta lui sbigottito. Annuisco.
<< Ci metterò pochissimo! >> Assicuro, uscendo dalla stanza. Saltellando sui tacchi attraverso il corridoio e giungo nel bagno dove, per fortuna, ho già lasciato una piccola trousse con qualche cosmetico d’emergenza. Afferro un dischetto, mi avvicino allo specchio e tento di cancellare il trucco sbavato a causa delle lacrime che mi sono scappate prima.
<< Oddio, guarda che capelli… >> Penso ad alta voce ravvivandomi la chioma mossa. Abbasso la lampo del vestito e lo lascio cadere a terra, scoprendo il mio corpo formoso, rivestito solo dalla lingerie. Mi sento ridicola! Anche se, infondo, Lorenzo mi conosce da quando è nato, insieme siamo stati al mare perciò mi ha vista in costume da bagno, quando ero più in carne di adesso! Più o meno sa cosa c’è sotto i vestiti che indosso giornalmente. Perché non dovrei piacergli? Mi chino per raccogliere il vestito e rivestirmi ma decido di appenderlo al porta asciugamani. Questa serata me la ricorderò per il resto della vita, devo smetterla di farmi mille paranoie! Esco dal bagno e traggo un respiro profondo prima di tornare da lui. La porta della stanza è aperta perciò mi accorgo che ha spento le luci e l’illuminazione che inonda la stanza è opera delle candele. Quando mi affaccio nella stanza Lorenzo, seduto sul letto, rivolge le spalle alla porta e non può vedermi. Mi soffermo a guardarlo mentre strofina i palmi delle mani.
<< Ok, sta calmo. Non è una cosa nuova per te, dopo tutto! Ma adesso è tutto diverso, non è come le altre volte… Ecco perché sono così nervoso! Devo trarre un bel respiro e rilassarmi, o lei ricorderà questa serata per il mio fallimento! Fino ad ora è andato tutto bene, perché dovrebbe andare storto qualcosa adesso? >> Borbotta tra sé e sé. Sorrido, mi esce qualche lacrima e mi porto una mano alla bocca per reprimere una risatina.
<< Ho tutto, vero? >> Si chiede per poi aprire un cassetto del comodino. Non riesco più a trattenermi ed emetto un gridolino. Soffoco la risata mentre lui si volta. Rimane seduto sul letto e mi squadra da capo a piedi. Avvampo.
<< Cazzo… Cioè, wow… Voglio dire che… che sei… >> Balbetta alzandosi dal letto. Mi avvicino lentamente a lui, rimpiangendo di non aver tenuto addosso il vestito!
<< Ridicola? >> Do l’imbeccata. Lui posa una mano alla base della mia schiena e mi attira a sé.
<< Allora cerca di renderti ridicola più spesso in futuro, per piacere! >> Afferma sorridendo. Mi scappa una risata, un misto tra l’imbarazzo e il divertimento.
<< Non hai la minima idea di che regalo tu mi abbia fatto stasera… >> Sussurra contro le mie labbra. Intreccio le dita dietro la sua nuca e lo guardo perplessa.
<< A cosa ti riferisci? Non dirmi che nessuna ragazza prima d’ora ha indossato della lingerie per te… Dopo tutto non è una cosa nuova per te! >> Affermo citando le sue parole. Lui aumenta la presa schiacciando il mio corpo verso il suo, posso sentire l’effetto che ho su di lui. Cerco di reprimere il riso.
<< Lo sai che non si origlia? Ad ogni modo non mi riferivo a quello… E’ un altro tipo di regalo! Ma non ti posso spiegare… Mi prenderai per matto! E’ troppo imbarazzante. >> Afferma.
<< Allora potevi stare zitto, non sai che dicendo così aumenti la mia curiosità? >> Osservo.
<< Pochi giorni fa mia sorella ha dimenticato il cellulare nella sala del consiglio ed io mi annoiavo, così ho sbirciato e… e ho visto la foto che vi siete fatte nel camerino! >> Spiega, accarezzando con i polpastrelli la scollatura del baby-doll. Lo sguardo gli è praticamente caduto dentro! Avvampo.
<< Diciamo che ti ho pensata… Ti ho pensata con addosso questo capo! >> Ammette sollevando lo sguardo verso i miei occhi. Non riesco più a resistere e mi lascio andare a discrete risate che vengono immediatamente interrotte da un suo bacio, dapprima casto poi caldo.
<< E comunque quello che hai detto prima è la cosa più bella che io abbia mai sentito… >> Osservo mentre, lentamente, inizio a sbottonare la sua camicia.
<< Te l’ho detto, è tutto diverso con te. Quello che sta per succedere non sarà solo un passatempo, ma sarà la prova del fatto che ti amo! Sarà qualcosa che io desidero con tutta l’anima, non solo uno sfizio. Perché tu sei la prima e l’unica donna che avrà il mio cuore! >> Risponde. La sua camicia tocca il pavimento lasciando scoperto quel corpo che ho contemplato molte volte durante i momenti passati al mare o in piscina.
<< Magari ti aspettavi possenti pettorali e addominali duri come pietre? >> Mi domanda Lorenzo. Il suo non sarà il corpo di un palestrato, ma non ha assolutamente niente che non va!
<< Come se non ti avessi mai visto in costume da bagno! >> Osservo.
<< Effettivamente! Giusta osservazione… >> Mugugna mentre accarezzo con le labbra il suo torace. I peli solleticano le mie labbra. Sta succedendo davvero? Sono qui, tra le sue braccia e stiamo per fare l’amore? Interrompo nuovamente il contatto.
<< Che c’è stavolta? >> Domanda sorridendo ma leggermente seccato.
<< E se ti dovessi accorgere di aver sbagliato? Se ti rendessi conto che per te sono come una cugina? >> Domando lasciandomi dominare da stupide paure in un momento così poco appropriato. Lui afferra il mio viso con entrambe le mani.
<< Ti ho appena detto che ti amo! Quanto al fatto di vederti come una cugina ti posso assicurare che il mio amichetto là sotto non è di questa opinione! >> Protesta. Avvampo.
<< Adesso basta parlare, Mora! >> Protesta. Mi attira a se e mi bacia mentre permette alle sue mani di vagare lungo il mio corpo semi nudo. Lo imito e con le mani tremanti esploro il suo fisico… Ha la pelle così morbida, esattamente come l’ho sempre immaginato. Improvvisamente la mia mete si svuota di tanti pensieri, paure e timori. Non ho più dubbi quando cado stesa sul letto e lui si posiziona sopra di me. Il mio sogno di è realizzato… Lorenzo è innamorato di me!
 
 
 
 
Camilla
<< Non capisco, che bisogno c’era di mentire in quel modo, di inventare una baggianata simile? Non potevano semplicemente ammettere di stare insieme? >> Mi interrogo.
<< Lorenzo non risponde! >> Interviene il mio fidanzato.
<< E Roberta ha il cellulare spento. Mha, non riesco a capire il perché di tutto questo… >> Continuo, accoccolandomi contro il suo petto.
<< Io non riesco a capire come papà abbia potuto trattare così il fidanzato di Giulia. >> Interviene David.
<< Certo, è stata una serata movimentata… >> Osservo, quando il cellulare di David squilla. Quando lo afferra leggo sul display che è sua madre a chiamarlo, David inserisce il viva voce.
<< Mamma, tutto bene? >> Esordisce David.
<< Affatto! Tua sorella ha preso tutte le sue cose e sen’è andata, lasciando due righe in croce! >> Ci informa. David si ravviva i capelli.
<< E’ arrabbiata mamma, papà l’ha combinata grossa. Ad ogni modo sono certa che sia al sicuro, avrà preso una stanza da qualche parte o sarà da quel ragazzo. Lo conosco superficialmente, ma mi sembra un bravo ragazzo. Ti chiamerà domani. >> Cerca di rassicurarla il mio fidanzato.
<< Sì, tuo padre l’ha combinata grossa, e se non rimedierà da domani dalla porta di questa casa usciranno altre valigie! >> Interviene Patrizia melodrammatica.
<< Sono sicura che domani Giulia ti chiamerà  e spero anche io che papà si rimbocchi le maniche, e non solo con Giulia. >> Osserva David.
<< Scusami se ti ho disturbato. Ti auguro buonanotte e saluta Camilla. Non sono riuscita a contattare tuo fratello Michael per comunicargli quando accaduto, anzi non l’ho più visto ad un certo punto! >> Osserva Patrizia.
<< Credo non si sentisse bene, mamma, e sen’è andato.  >> Adduce come scusa David.
<< Ok. Buona notte caro! >> Gli augura.
<< Anche a te mamma. >> Saluta David, ponendo fine alla telefonata. Cerca in me un gesto di conforto ed io lo bacio.
<< Non posso biasimare mia sorella per il suo gesto! >> Chiosa.
<< Speriamo solo che tuo padre non legga questa fuga come un gesto di sfida, ma che si renda conto della cazzata che ha fatto. >> Commento.
<< Speriamo. >> Risponde, sconfortato da tutti questi avvenimenti negativi. Ho come l’impressione che non sia l’unica cosa che lo rende pensieroso!
 
 
 
 
Isabella
Mi ha presentata pubblicamente come la sua fidanzata davanti alle più importanti famiglie della città e agli amici della sua famiglia. Le stesse persone che erano presenti circa tre settimane fa alla sua festa di fidanzamento con Paola, non curandosi di quello che potrebbero dire in giro di lui. Intreccio le mie dita alle sue ripensando a quel momento. Tutti questi avvenimenti mi stanno travolgendo… E’ buffo come la proposta di matrimonio di Massimiliano, arrivata dopo sette anni di relazione, mi abbia sconvolta, mentre con Diego il prendere casa, l’annunciare la nostra relazione dopo solo due settimane mi sembrano atti dovuti.
<< Sei assente! >> Mi fa notare il mio fidanzato posando un bacio sul mio capo. Accarezzo il suo petto coperto da una t-shirt nera.
<< Stavo pensando a quello che hai fatto stasera… >> Ammetto. Lui si muove costringendomi ad abbandonare il suo petto. Ci sediamo entrambi sul letto per poterci osservare a vicenda negli occhi.
<< Sono stato frettoloso, vero? >> Domanda conferma.
<< Non lo so… forse un po’, ma non sono arrabbiata o spaventata. Sono felice insieme a te! Mi preoccupa un po’ quello che le persone penseranno di te o di me… >> Affermo. Mi posa un casto bacio sulle labbra.
<< Sarà un loro problema! Vorrà dire che la nostra futura cerimonia di matrimonio sarà… intima! I curiosi, gli invidiosi e le malelingue le lasceremo fuori! >> Sorrido davanti a questa sua affermazione. Matrimonio, lui mi immagina come sua moglie!
<< Ma c’è qualcosa che ti turba? >> Mi domanda, accarezzandomi una guancia.
<< No, non lo definirei un turbamento. Stavo solo pensando che le cose stanno succedendo tanto in fretta… ti ho conosciuto meno di un mese fa e stiamo per comprare casa… >>
<< Non sei sicura? >> Domanda con una nota di spavento.
<< Certo che lo sono! Io ti amo, ti ho amato dal primo istante in cui ho incrociato il tuo sguardo, per me questo è un sogno! >>
<< Le cose andranno benissimo e saremo felici nella casa dei nostri sogni! Io non sono mai stato più sicuro e lucido in vita mia. Vedo il mio futuro chiaramente e lo vedo insieme a te! >> Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra, per poi posarvi sopra un bacio.
<< Anche io amore mio. >> Rispondo ricambiando il bacio.
<< Adoro quando mi chiami così! >> Afferma sorridendo.
<< Da quando è morta mia nonna è la prima volta che non mi sento sola e che sento di aver trovato il mio posto nel mondo… >> Spiego. Quando è venuta a mancare l’unica persona di famiglia a cui sentivo di stare davvero a cuore il mondo mi è crollato addosso, come se avessi perduto la mia bussola!
<< Ma hai avuto Silvia e Francesco, no? E all’epoca, quando è morta, stavi ancora con Massimiliano? >> Mi fa notare cercando di sviscerare la questione.
<< Sì, stavamo ancora insieme. Lui cercava di fare il massimo per sostenermi ma… non lo so, forse il sentimento che mi aveva accompagnata per tanti anni stava scemando? Quando mi ha fatto la proposta non sono riuscita ad immaginarmi all’altare in abito bianco al suo fianco… So che è orribile quello che gli ho fatto! >> Ammetto abbassando lo sguardo.
<< La vita è così, ci sono anche amori che finiscono! >> Osserva.
<< Quando sono scappata per venire qui non l’ho fatto con l’intenzione di restare, avrebbe dovuto essere una visita, poi l’appartamento sul pianerottolo di Francesco e Silvia si è liberato e ci sono andata a stare, continuando a pensare che non sarei rimasta qui per sempre. >> Spiego. Diego appoggia la testa alla mano sul braccio piegato e mi osserva ascoltando il mio racconto con interesse.
<< Per fortuna sei rimasta il tempo necessario per conoscerci… >> Sussurra contro le mie labbra prima di catturarle in un bacio.
<< Vieni qui! >> M’invita stendendosi. Poso di nuovo la testa sul suo petto.
<< Non scapperai ancora, vero? >> Mi domanda. Poso un bacio sul suo petto.
<< No, è questo il mio posto. Con te! Se dovessi partire lo farei con te! >> Lo assicuro. Sento le sue dita tra i miei capelli.
<< Sei stato un angelo stasera a prendere le difese di Massimiliano… >> Intervengo posando un casto bacio sulle sue labbra. Sto per allontanarmi ma lui mi blocca.
<< Tu sei la mia fidanzata. E ti dirò, il fatto che il tuo ex spasimante si sia messo con Giulia, perciò ti lascerà in pace, lo rende più simpatico ai miei occhi! >> Commenta geloso.
<< La stessa cosa vale per me verso Giulia, allora! >> Rispondo. Diego prende le redini sulla situazione: ho la schiena premuta contro il materasso mentre costella il mio collo di soffici baci.
 
 
 
Marcella
In questi ultimi giorni le notti mi sembrano così lunghe. La mia testa è occupata da mille pensieri riguardo Russell. La mattina a volte tocco l’altro lato del letto, abituata a sentire la sua presenze, gesto che compio ogni giorno da 16 anni.
Mi rigiro nel letto, incapace di prendere sonno. Mio marito mi ha riempita di telefonate per tutta la serata, alla quarta telefonata mi ha costretta a togliere il sonoro dal cellulare ma non nego che la tentazione di guardare se mi ha cercata ancora ce l’ho! In questi anni sono cambiata molto. Quando stavo con Armando bastava una sua moina per farmi cedere, dopo un suo tradimento non trascorreva molto tempo ed ecco che tornavo da lui! Adesso mi sento così diversa… Probabilmente perché questa è una grossa delusione. Da Armando sapevo cosa aspettarmi mentre da Russell non me l’aspettavo proprio.
Mi metto a sedere, accendo la luce e prendo in mano il cellulare. E’ l’una di notte. Trovo altre chiamate di Russell, due chiamate da un numero privato e dei messaggi da leggere e che decido di aprire.
 
“Marcella è successo un casino. Alexander e Brigida sono all’ospedale, ti ho cercata più volte. Chiamami!”
 
Quando leggo queste parole di mio marito il mio cuore si ferma. Con il pollice tremante premo il simbolo della cornetta accanto al suo nome. Risponde subito.
<< Finalmente Marce! >> Esordisce. Sono giorni che non sento la sua voce e avverto una fitta al petto.
<< Russell, cosa è successo?! >> Domando con la voce tremante. Ho il cuore in gola.
<< A quanto pare qualcuno si è introdotto in casa! Russell ha fatto in tempo a telefonare al 911, prima di essere tramortito. Brigida è stata addormentata con il cloroformio. >> M’informa.
<< E Russell come sta? >> Chiedo mentre gli occhi mi si velano di lacrime.
<< Non so ancora niente Marcella! >> Mi fa sapere. Scendo immediatamente dal letto e mi metto a bussare alla porta della stanza di Bea.
<< Prendiamo il primo volo! Ci sentiamo più tardi, di farò sapere quando ci imbarcheremo! >> Gli faccio sapere. Sento le gambe di gelatina.
<< Ok Marcella. Non temere il peggio, sono certo che andrà tutto bene, ok? >> Cerca di rincuorarmi mio marito.
<< Lo spero. >> Rispondo scossa da questa notizia. Interrompo la telefonata e mi abbandono al pianto.
<< Marce, cosa succede? >> Mi domanda mia sorella aprendo la porta in vestaglia e con la mascherina posizionata sulla fronte. Mi fiondo verso di lei in cerca di un abbraccio in grado di scacciare la paura che avverto.
 
 
 
 
Paola
Lusingata dalle sue attenzioni, Kelly congeda gentilmente il suo ammiratore così possiamo riprendere il cammino verso il nostro albergo.
<< Vedo che ti sei ripresa in fretta dalla batosta di Russell! >> Constato. Lei mi lancia un’occhiataccia.
<< Non smetterò di vivere per causa di quello stronzo! E ad ogni modo non sono l’unica che si riprende in fretta… Sbaglio o domani sera hai un appuntamento? >> Mi ricorda.
<< Sai benissimo che non sono andata a cercarmelo. >> Osservo. La ferita di Diego sanguina ancora!
<< Non temi che Alec possa illudersi? >> Mi fa notare. Dovrei mettere le cose in chiaro con lui, dirgli a chiare lettere che questi appuntamenti non sono l’inizio di qualcosa ma solo delle semplici uscite tra amici.
<< Hai ragione, forse dovrei affrontare chiaramente questo punto con lui. >> Mi ripropongo quando il mio cellulare squilla. A chiamarmi è mia madre, probabilmente di ritorno dalla festa. Troviamo una panchina e ci sediamo.
<< Mamma, com’è andato il party? >> Domando curiosa.
<< Ciao cara. Era una festa per dare il ben tornato a Marcella Valencia e a Camilla Mendoza con la sua famiglia! >> M’informa. Perciò lo sgualdrina ha il coraggio di farsi vedere da queste parti, dopo tutto quello che ha combinato!
<< Anche se i festeggiati sono stati impegnati in tutt’altro, e hanno degnato ben poca attenzione ai loro invitati! >> Prosegue mia madre.
<< In che senso? >> Domando incuriosita.
<< Durante la serata c’è stata una scenata tra Giulio Valencia e Lena Huber, pare che la ragazza abbia trovato un nuovo obiettivo, ma il ragazzo non è della sua stessa opinione, la vede come scalda-letto e si è già stancato! Perciò immagina l’umore di Patrizia e Daniele! >>
<< Me lo immagino, visto che quella lì ha puntato tutti i loro figli! >> Se l’omosessualità di Michael non fosse nota ci proverebbe anche con lui!
<< E hai visto Diego? >> Domando con un nodo alla gola.
<< E’ normale bambolina. Stella, non vorrei raccontarti certe cose, ma durante la serata Diego è salito sul palco e ha presentato pubblicamente quella scialba come la sua fidanzata! >> Mi fa sapere. Cerco di dominare i miei istinti e di non mettermi a piangere, devo ricordarmi che quel bastardo non vale neanche una lacrima.
<< Tutto ok? >> Mi domanda Kelly accarezzandomi una spalla.
<< Beh, era solo una questione di tempo! >> Constato con voce tremante cercando di minimizzare l’effetto che questa news ha avuto su di me!
<< Usa questo avvenimento per fomentare la tua rabbia, tesoro. Quel fedifrago si meriterà tutto quello che gli accadrà! Ah, ma non ti ho raccontato lo scoop più grosso! Roberta Mora e Gonzalo Torres si sono fidanzati! >> Annuncia mia madre.
<< Cosa? Ma dici sul serio? Deve esserci un errore, lei lo detesta più delle mestruazioni d’estate! >>
<< Nessun errore! Armando Mendoza gli ha visti baciarsi, così si vociferava alla festa, e i due sono stati costretti a uscire allo scoperto. Ti sei persa una bella festa! >>
<< Oh, come no! Se lo avessi saputo sarei venuta solo per tirare i pomodori sul palco a Diego e a quella sua svuota palle! >> Mi sfogo.
<< E l’ultimo scoop riguarda Camilla Mendoza e suo marito. Stanno per divorziare! >> Annuncia mia madre. La povera Signora Margherita si starà rigirando nella tomba!
<< Un epilogo preannunciato, quel tipo mi ha sempre ispirato poca fiducia! L’ha tradita, mamma? >> Domando.
<< Non lo so, Patrizia sa solo che stanno per divorziare la i motivi restano sconosciuti! Ti lascio figliola, vado a letto. Passa una buonanotte, ci sentiamo domani? >>
<< Ok mamma, ti chiamo prima di mettermi in strada. Buona notte. >> La saluto, ponendo fine alla conversazione.
<< Diego e Isabella, alla festa, hanno annunciato la loro relazione. >> Spiego alla mia amica con amarezza. Mi accarezza il capo.
<< Mi dispiace! Paola, ti chiedi mai cosa faresti se i due dovessero lasciarsi? Torneresti da lui? >> Mi domanda la mia amica.
<< Ci ho pensato spesso. Se dovessero lasciarsi so che Diego non tornerebbe da me… e la mia parte razionale non lo vorrebbe dopo ciò che mi ha fatto! >> Sentenzio.
<< Sei certa di ciò che fai? Insomma, Diego si è comportato da stronzo colossale, ma diffamare quei due durante il lancio della collezione mostrando quel video… non è troppo? >> Si domanda Kelly.
<< E’ TROPPO ANCHE QUELLO CHE MI HANNO FATTO! >> Mi altero, anche se in verità questa è una domanda che mi sono posta!
<< Ok, non volevo farti arrabbiare. Piuttosto, cos’ altro è successo a quella festa? >> Mi domanda incuriosita. Inizio a riferirle tutti gli avvenimenti mentre camminiamo verso l’hotel.
 
 
 
 
Armando
Fisso il soffitto ripensando a mio figlio, a Roberta con Gonzalo e a mia sorella con il suo matrimonio. Mia moglie, notando che non dormo, si volta verso di me.
<< Armando, sei ancora sveglio? >> Constata.
<< Non riesco a fermare la testa. >> Spiego.
<< Amore, ti sei sbagliato su Roberta e Lorenzo, punto. Dovrebbe essere un sollievo per te visto che vedevi quest’unione di mal’occhio! >> Mi fa notare accarezzandomi il volto.
<< Non è solo per loro che non riesco a dormire. Certo, la notizia mi ha sconvolto e non poco, mi domando come farò a non dire niente a Nicola quando lo sentiremo? Non riesco a dormire perché sto pensando a mia sorella. Non ti sembra strano il suo comportamento? Viene qui e sembra tutto sereno, due giorni dopo parla di divorzio, adesso decide di rimandare il divorzio e di ripartire con suo marito per vendere la villa a Vienna? Non lo so, questa storia puzza! >>
<< Pensi che ci sia davvero di mezzo un’amante? >> Mi domanda mia moglie.
<< Bho! Comunque sono sicuro che mia sorella non mi abbia detto tutto su Kristoff. >>
<< Comunque adesso dovresti dormire e ricaricare le batterie, visto che molto presto avremmo altri due problemi di cui occuparci! >> Afferma mia moglie, riferendosi ai nostri nipoti che presto verranno a stare qui.
<< L’unico problema sarà Lena, Class non mi preoccupa! >> Affermo, posando un bacio sulle labbra. L’abbraccio e chiudo gli occhi.
 
 
 
 
Michael
Un bacio dopo l’altro ci amiamo e coccoliamo. So che oltre quella finestra c’è la città e c’è un mondo di problemi, ma dentro questa stanza mi sento come in una dimensione tutta mia, anzi tutta nostra. Ci separiamo per prendere fiato e Cèsar mi accarezza una guancia. Bacio il dorso della sua mano.
<< Ti amo… >> Sussurra.
<< Ti amo anch’io. E’ stato bellissimo… >> Constato. Sì, è stato stupendo poterlo avere e amare. Se solo penso che tra poche ore ripartirà e che lo vedrò il prossimo weekend…
<< Anche per me lo è stato… Sento che sto per cominciare a vivere una vita vera, ad amare davvero. >> Afferma. I nostri nasi si sfiorano e riprendiamo a baciarci teneramente. Nessuno dei due ha sonno.
 
 
 
 
Lorenzo
La osservo dormire, coperta solo dal piumone. Continuo a pensare al passato, al fatto che l’ho avuta accanto per tutto questo tempo e che non ero mai accorta di quanto fosse splendida. L’ho vista con altri ragazzi, le ho confidato le mie imprese con il sesso opposto, e non posso neanche lontanamente immaginare come dev’essersi sentita. Come ho fatto a non innamorarmi prima di lei? Come ho fatto a non capire?
Abbiamo appena fatto l’amore. Ho fatto l’amore con lei, la mia amica d’infanzia che oggi è la donna che amo. Ed è stato bellissimo, tremendamente emozionante ed eccitante, è stato totalmente diverso da tutte le altre volte. E’ stato coinvolgente sono ogni punto di vista.
<< Ti amo piccola. >> Le sussurro all’orecchio, per posare un bacio sulla sua guancia rosea.
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 52.
 
 
Tanti, tanti avvenimenti, come avete letto. Voglio scusarmi per ritardo, non ho fatto in tempo a pubblicarlo prima a causa del mio lavoro, sotto le feste ho lavorato come una matta. Spero che abbiate passato delle feste serene e ne approfitto ora per porvi i miei auguri di buon 2017.
Ma torniamo a noi… Di sicuro, come ha detto la banda, questo cocktail non è stato per niente noioso. Voi come lo giudicate? Come faranno Roberta e Lorenzo a uscire dal ginepraio in cui si sono infilati? E che ruolo avrà Gonzalo? Come faranno a spiegare a Camilla e David il perché di questa messa in scena?
Giudicate la mossa di Giulia di andare via di casa estrema? Daniele l’interpreterà come un gesto di sfida, uno sfregio? Questo deturperà ancora di più il rapporto padre-figlia e peggiorerà l’opinione che Daniele ha di Massi, dato che sua figlia ha abbandonato il nido per lui? O Daniele (finalmente) cambierà per il bene della sua famiglia? Patrizia scoprirà del bacio tra Camilla e Daniele?
Quali saranno le conseguenze della disavventura di Alexander? Questo riavvicinerà Marcella e Russell? Come reagirà Alexander quando scoprirà che la madre gli ha mentito sull’identità del padre?
Vi sono piaciute le prime volte di Cèsar/Michael e Lorenzo/Roberta?
Vi è piaciuto il momento in cui Diego ha detto a tutti che Isabella è la sua fidanzata?
Il triangolo Lena-Giulio-Silvia come evolverà?
Mamma mia… quante domande! xD
 
   
 
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