All'ombra di un sipario

Città diverse ma ogni sera sotto le stesse luci, sul palco ti appresti a raccontare ed intrattenere.
Dopo aver mutato il tuo aspetto con trucco e falsi sorrisi, ripeti a te stesso la parte che devi recitare. Che sia una canzone, una tragedia o semplicemente se devi presentare, dietro la maschera di un racconto vai a celare la tua vita.
Respiri profondamente prima di apprestare il piede sull'infido palco, che tanto ti spaventa, ma che coraggiosamente ogni volta affronti.
E così la serata ha inizio, il tuo fiato prima della tua bocca si avvicina a quel microfono, come un incantesimo sussurrato. E la platea è già rapita. Chiudi e apri velocemente gli occhi prima di iniziare con il cuore che dal petto vuole scappare ma che trattieni come un leone in gabbia. Non c'è più scampo. Parte la musica e la scena è solo tua. Mille occhi come lucciole ti stanno ad osservare, giudici severi e perversi pronti ad abbracciare uno sbaglio che non gli concedi. Strappi sorrisi, gioia e allegria, nessuna rabbia o tristezza.
Ma poi la serata giunge al termine, e tu lasci quel palco per ritirarti dietro nascosto dagli occhi del mondo.
Di fronte allo specchio togli la maschera e il trucco e lasci il tuo viso spoglio da ogni emozione per in momento. Ti specchi e guardi i tuoi occhi nocciola, e adesso il tuo io può di nuovo riemergere prima della prossima sera, prima del prossimo spettacolo.