Fanfic su attori > Jared Leto
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Autore: Littlebitchyqueen    13/01/2017    0 recensioni
PROLOGO.
"CARO DIARIO,FA CHE SCOPI PRESTO ALLISON KAY."
-Tratto dal quarto capitolo.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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PRIMO CAPITOLO - BAR Tamburellando le dita sul bancone del bar per smaltire la noia che mi stava assalendo pensavo che quel giorno avrei potuto fare qualcosa di nuovo con Jason,il mio migliore amico,era sabato mattina quindi questo voleva dire weekend alle porte. Sbuffai appoggiando la testa sul bancone. 《Troietta non si dorme sul lavoro》sentì una voce roca che poteva appartenere solo al mio migliore amico. 《Madonna Jassy che palle,forse sarebbe stato meglio andare a scuola,il sabato mattina non entra nessuno in questo fottutissimo bar》 dissi guardandolo,era così, nonostante il bar in cui lavoravo fosse il più frequentato in tutta Bradford il sabato mattina se entravano 4-5 persone dopo le 9 del mattino era un miracolo, però anche se non veniva nessuno avevo dei soldi in più visto che dal lunedì al venerdì andavo nel bar solo dopo le lezioni, cioè dalle 2 del pomeriggio fino alle 8 di sera, mentre il sabato che non avevo scuola andavo anche di mattina. 《Stasera andiamo alla festa di Jenni?》 Jenni era la capo cheerleader della nostra scuola, ma non è come vi immaginate, aveva dei lunghi capelli rosso fragola ed era davvero simpatica, Jas si aggiustò il ciuffo alzando le sopracciglia aspettando una mia risposta. 《Certo che si, non me ne starò seduta sul divano a casa a guardare qualche stupido show televisivo》 risposi ridendo, non volevo proprio restare a casa. Il campanello del bar suonò, si erano già fatte le due, perché il tempo stava passando così velocemente?Poco fa erano le 12. Entrò il solito riccio, era un orario strano per lui, di solito veniva verso le 6 di sera, non sapevo il suo nome, più di entrare,ordinare una cioccolata calda e sedersi al "suo" tavolo infondo a destra vicino alla vetrata che dava sulla strada non diceva nulla, restava solo la seduto con il suo diario in pelle marrone. Si sedette ed io e Jas ci guardammo, alzò le sopracciglia ben due volte, gli piaceva, beh si, il mio migliore amico era gay, il più bel gay che avessi mai conosciuto, aveva degli occhi castano scuro, così anche i capelli folti tirati all'indietro, di statura era abbastanza grosso, se non sbaglio faceva palestra da ben 9 anni ormai. 《Mi porti una cioccolata calda con cinque cucchiaini di zucchero?》 Dopo aver ordinato come sempre andò a sedersi mentre io restai dietro al bancone a preparargliela. 《Ally io vado, mia madre mi sta aspettando a casa, passo a prenderti questa sera alle nove e mezza vabene?》annuì per poi sorridergli e mimargli un "ciao gay mio" e scoppiò in una risata uscendo. Lo adoro, lui è stato l'unico a starmi accanto da sempre, ci conoscemmo alle elementari e la nostra amicizia ogni giorno cresceva sempre di più. Ora avevamo entrambi 18 anni e frequentavamo il quinto anno della Hilton High School. Presi la cioccolata e la versai in una grande tazza di ceramica, gliela portai al tavolo e lui non si degnò manco di alzare lo sguardo, che cazzo eppure sembrava così adorabile esteticamente, certe volte mentre leggeva il suo diario faceva una smorfia, forse un sorriso e gli usciva una fossetta al lato delle labbra, era così bello, aveva dei lunghi ricci fino alle spalle, era molto alto e da quel che avevo capito aveva tanti ma tanti tatuaggi, ne avevo visto qualcuno quando si metteva la camicia, ne aveva sul petto e anche sulle braccia, mentre sulla mano aveva un tattoo che mi piaceva anche se era una semplice croce. Ritornai dietro al bancone e presi il telefono dalla tasca posteriore dei miei skinny jeans, mi era arrivato un messaggio da parte di Dave, il proprietario del bar: "Puoi chiudere il bar più presto stasera, è sabato, esci a divertirti" . MA IO TI ADORO DAVE, SEI LA MIA FOTTUTA VITA. Almeno sarei potuta andare a fare la spesa visto che a casa ormai era quasi finito tutto e dovevo occuparmi di tutto io visto che vivevo da sola, i miei genitori vivevano a New York per lavoro e anche perché io una volta per tutte volevo diventare indipendente, non aver bisogno di nessuno. Riposi il telefono nella tasca sospirando nello stesso momento in cui alzando lo sguardo beccai il riccio a guardarmi, che voleva? Erano passate due ore e mezza e lui era ancora la seduto, ma non aveva nient'altro da fare? Ceh, se io avevo il tempo che aveva lui ero più indaffarata di ora. Come non detto, si alzò e venne alla cassa porgendomi i soldi della cioccolata calda per poi uscire, un "buona serata", un segno di educazione no eh? Mr. Apaticità. ---------------- Ritornai a casa con le buste piene di cibo, detersivi e cose varie che mi sarebbero bastate per il prossimo mese e andai nella mia camera accendendo lo stereo prima di andare a farmi la doccia e dopo 30 minuti già ero fuori in intimo nero con i capelli appena asciugati lungo la schiena, optai per tenerli lisci come sempre mentre misi un vestito nero aderente con uno scollo lungo tutta la schiena fino al fondoschiena e ai piedi delle parigine con il plateau abbastanza alto. Iniziai a truccarmi mettendo del mascara sugli occhi e l'eyeliner e porca troia proprio ora doveva arrivarmi un messaggio facendomi fare un'autostrada sugli occhi al posto di una semplice linea. Lo presi ed era Jason, oddio già erano le nove e mezza? Tolsi l'eyeliner mettendo solo del rossetto nude per poi prendere il telefono e la borsa e scendere. Entrai in auto dando un bacio sulla guancia a Jason che nel frattempo cantava 'Let me love you' di Justin Bieber. Che inizi la serata.
   
 
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