Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Soul Mancini    15/01/2017    3 recensioni
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro, ma uniti da una grande amicizia.
Insieme, sotto il sole californiano, combineranno follie, si lanceranno sfide, si aiuteranno e si confronteranno. Tra intrecci amorosi impossibili, avventure sempre nuove e appassionanti e accese discussioni, i ragazzi vi terranno compagnia e vi coinvolgeranno in un anno scolastico pieno di colpi di scena ed emozioni.
♥ NOTE:
Ciao! Ho iniziato a scrivere questa storia tempo fa, spero che vi piaccia! Vi avviso già da ora che i primi capitoli sono stati scritti quando avevo undici/dodici anni e non li ho voluti modificare, quindi sono un granché, ma spero che la trama possa piacervi e incuriosirvi lo stesso! ;)
Se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate, accetterò di buon grado anche le critiche!
Buona lettura! :3
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ReggaeFamily

Capitolo 25



Mmh... qui c'è un pacco di patatine enorme in offerta! Lo prendo?” esclamò Lisa, aggirandosi tra gli scaffali.

Prendine due, ci serviranno” affermò Cathleen, per poi dirigersi verso il reparto delle bibite.

Ascolta: Ben l'altro giorno mi ha detto che ha trovato un regalo perfetto per Lionel, ma che ci vorrà il contributo di tutti perché costa un bel po'” annunciò la mora, spingendo il carrello pieno di spesa.

Davvero? Di cosa si tratta? L'avete detto a Tiff?”

Sì, e lei ha accettato di buon grado. Ben mi ha spiegato che ha incontrato un tipo di un maneggio a pochi chilometri da qui e, sapendo che a Lion piacciono gli animali e la natura, si è informato sulle lezioni di equitazione. Pensava di regalargli il primo mese di lezioni, in modo che possa provare ed eventualmente continuare. Che ne dici?”

Cathleen sgranò gli occhi e un sorriso raggiante le illuminò il viso. “Ma è un'idea magnifica! Ben è un genio, a me non sarebbe mai venuta in mente una cosa del genere! Ma certo che collaboro! Sono sicura che Lion andrà pazzo per questo regalo!”

Okay, adesso respira, rilassati, su... abbiamo finito con il cibo?” tentò di ristabilire la calma Lisa con un paio di bottilglie di aranciata tra le mani.

Penso di sì. Secondo te può bastare questa roba? Non ho idea di quante persone ci saranno...”

Certo, ci potremmo sfamare un esercito!”

Le due si recarono alla cassa e, dopo aver pagato e imbustato la loro spesa, uscirono dal supermarket, che si trovava a poche centinaia di metri dal campus.

Tu a che punto sei con le decorazioni?” s'informò Cathleen.

Più o meno a metà. Ho finito di comporre uno striscione, ma mi servirebbe altra carta.”

Tra le due ragazze calò il silenzio.

C'era una domanda che ronzava da molto tempo nella testa di Cathleen, ma che non osava porre alla sua amica per non sembrare troppo insistente: Lisa aveva intenzione di fare una scelta tra Joel e Ben?

Lei era molto preoccupata per il suo amico e indignata per il comportamento della sua compagna di stanza, le dava fastidio che quella situazione si stesse prolungando ancora, ma allo stesso tempo era dell'idea che non avrebbe mai dovuto intromettersi nelle questioni altrui e lasciare a Lisa il tempo che le serviva.

Ma ora era passato troppo tempo e Lisa non aveva più accennato all'argomento, nonostante continuasse a frequentare entrambi i ragazzi.

Lise, ascolta... ma tu con Ben... che intenzioni hai?” biascicò allora, dopo aver preso coraggio.

Lei mise subito su un broncio; proprio quello che Cathleen voleva evitare.

Non è una situazione facile da affrontare, sai? Ho bisogno di riflettere! Tutti mi volete mettere fretta, ma perché non mi lasciate in pace?” sbottò infatti in tono offeso.

Io non ti voglio mettere fretta, ma ti rendi conto di cosa stai facendo al povero Ben? Lui con te è sempre stato onesto e paziente, un principe azzurro insomma, e questo è il tuo ringraziamento? Lo so che non ho nessun diritto di dirtelo, ma secondo me ti approfitti troppo di questo ragazzo! Renditi conto che ormai da mesi lui sta perdendo tempo con te!” si inalberò subito la bionda.

Erano ormai giunte davanti all'ingresso della scuola e tra le due ragazze era scoppiata una bomba.

Bene, se la pensi così allora prenditi pure questo principe azzurro!” concluse Lisa, per poi girare i tacchi e percorrere a grandi passi la distanza che la separava dai dormitori femminili.

Cathleen non la seguì; non aveva nessuna intenzione di discutere con lei. Quando faceva certi discorsi, si dimostrava proprio immatura e insopportabile, oltre che ingrata nei confronti di chi l'aveva sempre assecondata e perdonata.

Dopo un minuto in cui tentò di tranquillizzarsi e sbollire la rabbia, fece il suo ingresso nel campus e si recò al bar, sperando di incontrare Kelsey.

Con lui le cose erano poco chiare: lei cominciava a provare qualcosa per lui, anche se non troppo intenso, e alcuni segnali le facevano intendere che anche il ragazzo fosse interessato; ma tra loro le cose non si erano evolute più di tanto, si incontravano sempre al bar in compagnia di Lisa e Jordan e non pareva esserci nient'altro se non una grande complicità.

Ma dentro il locale non trovò Kelsey, bensì Alex.

Ehi dolcezza! Vieni qui, ti offro qualcosa!” la intercettò subito lui, appoggiato a un lato del bancone.

Lei, anche se controvoglia, si avvicinò a lui; per ordinare si sarebbe comunque dovuta dirigere al bancone, dal momento che il bar non aveva mai assunto dei camerieri.

Non era ancora del tutto a suo agio con lui per via della delusione ancora troppo recente, ma aveva cominciato a rispondergli a tono quando lui portava fuori una delle sue innumerevoli cretinate.

Alex, ma che piacere incontrarti” esordì lei sarcastica. “Come mai non stai importunando mia sorella oggi?”

Avrei voluto tanto farlo, ma non so dove sia, sicuramente nella sua stanza. Poverina, lavorare così le farà male, quando vorrei aiutarla...” affermò in tono malizioso.

Preferirebbe trasferirsi in Iran piuttosto che farsi aiutare da te. Piuttosto, parliamo del compleanno di tuo fratello: ovviamente non ti sei offerto di aiutarci per la festa.”

Mi rendo conto che per voi sarei d'intralcio. Lo so, sembro stupido, ma in realtà mi rendo conto di quando la mia presenza non è gradita.”

Cathleen scoppiò istintivamente a ridere. “No, tu non sembri affatto stupido: lo sei! E scommetto che non gli farai neanche il regalo.”

Lui storse le labbra in una smorfia. “E tu che ne sai? Sto organizzando una grandissima sorpresa per lui, che però deve rimanere segreta.”

Dici sul serio?” domandò la ragazza, incredula.

Certo! Lionel è pur sempre mio fratello, no?”

Cathleen si sforzò più che poté per capire cosa passasse per la mente di Alex, ma non riuscì proprio a immaginarsi cosa potesse essere. Ad ogni modo, questa notizia la portò a riflettere parecchio: non si aspettava che l'insopportabile Alex stesse davvero escogitando qualcosa per Lionel.

Nonostante ciò rimase della sua idea: Alex era pur sempre Alex, e un solo gesto non avrebbe cambiato la sua visione di lui.

Ma non era l'unico ad avere in serbo una sorpresa speciale.


Davvero ragazze, io vi aiuto volentieri! Nessun disturbo!” ribadì Kelsey, mettendosi agilmente in piedi su un banco accanto alla finestra.

Sul volto di Cathleen si dipinse un dolce e spontaneo sorriso. “Non so come ringraziarti Kel, trascorri un sacco di tempo a darci una mano!”

Lui fece spallucce senza scomporsi troppo, come al solito. “È divertente. Mi serve un'estremità del festone.”

La ragazza gli porse la sommità della decorazione di carta che Lisa aveva creato con tanto impegno.

Già, Lisa. In quel momento la mora si trovava dall'altra parte della stanza insieme a Ben e non le rivolgeva nemmeno uno sguardo. Non aveva ancora chiarito con lei dopo il litigio del pomeriggio precedente, e Lisa per questo si era incollata a Ben; pensava probabilmente di dare fastidio a Cathleen con quel gesto e in effetti non aveva tutti i torti.

Oggi viene il tipo a montare l'impianto?” gridò la bionda a Ben; la sua voce rimbombò tra le pareti spoglie di quella grande e anonima aula, che sarebbe dovuta diventare un perfetto salone da festa.

Sì, Miles lo vuole provare. Lisa, andiamo a prendere un banco in modo che possa appoggiare il pc e tutto il resto, va bene?”

I due si diressero quindi all'esterno, lasciando Kelsey e Cathleen da soli.

Avete in mente qualche regalo per Lionel?” indagò Kelsey, balzando giù dal tavolo e sollevando il festone in modo che non strisciasse a terra.

La ragazza gli raccontò dell'idea di Ben.

Uh, figo! Sono stato una volta in un maneggio, in Spagna: una passeggiata a cavallo alquanto soddisfacente e rilassante. Invece, per quanto riguarda gli invitati? Quanti sarete?”

Sarete? Saremo, semmai! Tu sei invitato, è logico!” ribatté Cathleen con un occhiolino.

Anch'io?” Kelsey sembrava davvero sorpreso.

Certo, pensavo fosse scontato! Ci stai dando davvero un grande aiuto e devi assolutamente essere presente sabato! Penso anche che a Lion farebbe molto piacere!”

Ben! Puoi stare più attento? Stavo per andare a schiantarmi contro la porta!”

Il grido stridulo di Lisa fece sobbalzare i due ragazzi.

Ben e Lisa fecero il loro ingresso qualche secondo più tardi con un banco e un borbottio lamentoso da parte di lei.

Cat, pensi che a Tiff farebbe piacere passare a trovarci per staccare dallo studio?” domandò Ben, ignorando completamente la sua ragazza.

Dipende: se è a buon punto con la tesi, sicuramente sì! La chiamo subito!” decise lei, estraendo il telefono dalla tasca della giacca e contemporaneamente porgendo l'altra estremità del festone al suo aiutante.

Mmh?” rispose sua sorella dopo qualche secondo.

Tiff, per favore, spegni quell'arnese infernale e vieni da noi!”

Ma sono solo a cinquemilacinquecento parole e ormai manca circa una settimana e...” obiettò con un sospiro.

Tiff, spegni il pc e raggiungici. È un ordine!”

Tiffany aggrottò le sopracciglia mentre il cursore nello schermo del suo portatile continuava a lampeggiare, dandole inevitabilmente sui nervi.

E va bene, altrimenti finirò per impazzire davvero!” acconsentì, salvando le modifiche del documento e chiudendo il computer di tutta fretta.

La ragazza fu ben felice di precipitarsi finalmente fuori dalla sua camera, in cui era prigioniera ormai da ore.

Attraversò il grande cortile del campus con passo lento, assaporando l'aria di marzo che si faceva sempre più mite giorno dopo giorno e che preannunciava una dolce primavera.

Mentre costeggiava la fontana, una figura a lei familiare attirò la sua attenzione: aveva preso posto sul bordo di marmo, teneva lo sguardo basso e non sembrava badare alle goccioline fresche che il getto d'acqua le spruzzava addosso.

Tiffany si avvicinò al ragazzo, ma lui non si accorse finché lei non esordì: “Ehi Lion, come mai qui?”

Lionel non le rispose; Tiffany allora lo osservò meglio e constatò che il suo amico era scosso dai singhiozzi.

Lion, ma stai piangendo?! Che è successo?” si preoccupò subito, prendendo posto al suo fianco e afferrandogli una mano.

Tiff... non guardarmi mentre piango” biascicò lui, rivolgendo lo sguardo da un'altra parte per nascondere le lacrime.

Lei non poté fare altro che stringerlo in un abbraccio. Le si spezzava il cuore a vederlo in quelle condizioni.

Uomini, tutti uguali: vi vergognate se qualcuno vi vede piangere, come se non fosse una cosa naturale e umana” commentò.

Mi sento uno stupido” mormorò Lionel, tentando di trattenere una nuova ondata di lacrime.

Ti senti stupido perché piangi?”

No, per la motivazione.”

Se qualcosa ti tormenta, sai che con me ne puoi parlare.”

Per circa un minuto i due furono avvolti solo dallo scroscio dell'acqua alle loro spalle.

Non ci riesco” ruppe il silenzio il ragazzo con un sospiro.

Tiffany non aggiunse nient'altro; sapeva che Lionel stava cercando il modo per esprimere ciò che aveva dentro.

Pensavo di poterlo fare, invece non riesco a dimenticarla. Sono uno stupido: ho sofferto per mesi, mi sono illuso di avere qualche possibilità con lei... e nonostante mi sia imposto di togliermela dalla testa lei è ancora lì, tra i miei pensieri.”

Tiffany dovette utilizzare tutta la sua forza di volontà per non lasciarsi sfuggire qualche lacrima a sua volta. Il discorso di Lionel l'aveva colpita molto; forse perché era stato il caro e dolce Lionel a pronunciarlo, o forse perché sapeva a chi si stesse riferendo, l'aveva sempre saputo.

Amare non è stupido. I sentimenti non lo sono mai, di qualsiasi tipo essi siano. Soffrire, piangere, disperarsi è normale, anche questo ci serve. Io ti stimo molto e sono sicura che supererai anche questa. Io sono sicura che tu abbia una grandissima importanza per questa ragazza, e ti consiglio di non arrenderti; forse deve ancora aprire gli occhi e rendersi conto dell'angelo che le sta accanto.”

Lionel, ascoltando quelle parole, aveva ripreso a singhiozzare e aveva stretto Tiffany più forte a sé.

Lei credeva davvero in quel ragazzo e non poteva sopportare di vederlo in quelle condizioni.

Ma era contenta di esserci per lui, e ci sarebbe stata fino alla fine.


* * *


Ciao ragazzi! ;)

Ormai sapete che mi piace palesarmi ogni tanto, anche se non scrivo sempre le NdA in questa storia!!!

Vi invito come sempre a farmi notare, nel caso ne aveste notato, imperfezioni o incongruenze, ma soprattutto se la storia vi piace e vi appassiona! :)

Non so se avete notato, ma in questo capitolo ho cambiato “punto di vista” (non si può proprio parlare di punti di vista dato che la storia è in terza persona) da Cat a Tiff attraverso la loro telefonata... spero che la cosa non vi abbia destabilizzato o confuso. Non so se si possa effettivamente fare, però mi piaceva questo cambiamento alternativo al posto della solita riga bianca!

Ringrazio sempre i miei sostenitori, che sono davvero unici, e non vedo l'ora di leggere e rispondere alle recensioni per poter commentare anche questo capitolo insieme ai miei lettori! :3

Buona domenica a tutti!!! ♥



   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Soul Mancini