" Andai a letto presto, così da evitare qualsiasi frase inadatta dei miei genitori.
Dopo pochi minuti caddi in un sonno profondo: sonno leggiadro, come non ne avevo mai fatti, e accompagnato da un sogno alquanto strano, ma meraviglioso.
Ero in giro con tre compagni di classe, tra cui una femmina, per Cesena e si chiacchierava tranquillamente del più e del meno, quando dal nulla comparve un ragazzo: era alto, magro, bello, con quell’aria da duro, ma in fondo in fondo, ci avrei scommesso, dolcissimo. Fu amore a prima vista e corrisposto, così ci mettemmo insieme e passammo il pomeriggio assieme ai miei amici. La giornata finì con mille chiacchiere, un gelato e un giro al centro commerciale.".