VISIONI NOTTURNE:
non so, fingo di non sapere, non voglio sapere
Mary pallida e nuda, morta e bellissima
ossecra John: “lascia che si aggiunga”.
Roseti bruciati, incanti svaniti.
Tormentarsi con scene immaginarie: Sherlock,
imporporato di sentimento e rimorso,
che gli si prostra davanti, accogliendolo nella sua bocca.
“Hai perso la testa?”
Emergono fragili dinamiche di
amori alimentati con tossine; repressi
malamente; stipati in scatole dalla trasparenza mortale.
Ancora sogna di poterli intrecciare con semplicità
nelle visioni notturne: rifugio impenetrabile.
Omissione di problematiche reali: John, amali entrambi!