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Autore: jonassi    16/01/2017    1 recensioni
[l\\\'allieva]
"Se una donna fosse amata come CC ama la sua auto, quella si che sarebbe una donna fortunata"
Un pò di follia in primavera. Alessia Gazzola
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO : Essendo fan prima dei libri di Alessia Gazzola e poi della Fiction, nel mio racconto ci sono dei riferimenti ad essi, in particolare nell'ultimo libro. Se vi piace fatemi sapere con una recensione e continuo. 


Una lunga giornata era passata, tra il caso Tiberti e le varie autopsie di ben due persone che non avevano resistito al dolore per la morte Giovanni Tiberti,Un ragazzo di soli 16 anni, morto per un'asfisia polmonare,un ragazzo che purtroppo era preso di mira da bulli della sua scuola e per la sofferenza e l'umiliazione era arrivato al culmine della sopportazione.
Ogni giorno per Alice diventava una lezione di vita, una lezione per imparare ad equilibrare la sua emotività e la sua empatia con i casi più duri e dolorosi, eppure Claudio ogni volta cercava di ricordarle che tutto questo coinvolgimento non le faceva bene, arrivava a fine caso stremata e piena di paure e sensi si colpa che non doveva avere. C'era sempre un "Se" un "Ma", nelle conclusioni di questi eventi, purtroppo tragici. 
Alice si prestava a chiudere tutto e andare a casa, un malditesta insisteva dentro di se, ma una strana voglia di non restare da sola a casa la portava a ritardare il suo rientro. Da quando Yuki era tornata in Giappone per qualche settimana per il matrimonio di sua cugina, Arthur era sparso in giro per il mondo chissà dove e dopo la fine della loro relazione nessuno dei due chiamava l'altro, anche perchè era tutto completamente inutile, Alice non amava più lui e lui non amava più lei tanto da tradirla con una ragazza america, allora lei cercava ogni sera di ritardare il suo tornare a casa, con commissioni, o magari andava a cena da Silvia o tornava a Sacrofano dai suoi con la scusa anche di stare vicino alla Nonna, che dovo aver subito un infarto, era sempre più allegra, vigile e cosciente anche se sapeva che l'età avanzava.
"Ti accompagno a casa." Un Claudio appoggiato sulla colonna della porta osservava quella creatura di cui lui si era completamente innamorato e lo aveva ammesso a se stesso, ma doveva cercare di dirlo ad alta voce e per lui donnaiolo incallito non era semplice. Non era semplice che quella ragazza gli avesse rubato il cuore, gli avesse permesso di esser se stesso senza filtri, ma gli aveva donato la voglia di amare e sorridere ancora, anche quando Alice faceva uno dei soliti disatri. 
Alice lo guardò e non rispose, sapeva che era un'affermazione, prima di alzarsi dalla sedia lo guardò attentamente, lo vide li , bello come il sole e pieno di luce, una luce strana, una luce che le faceva vedere un Claudio diverso. Aveva riflettuto sulla frase di Beatrice "Conforti innamorato, chi l'avrebbe mai detto" e aveva anche riflettutto su tutto quello che era successo dopo: la rottura con Arthur, il suo non star male, la nonna che in ospedale appena uscita dalla sala delle tac volle parlare con lui e aveva riflettutto anche su un Claudio che la proteggeva su ogni caso, su ogni aspetto che per lei potesse essere destabilizzante. Sentiva protezione e si sentiva di Amarlo, ma doveva ammetterlo a se stessa, voleva provare a star sola, ma aveva paura allo stesso tempo di lui, dell'amore e di loro assieme. Voleva quello che le altre donne volevano: certezza e amore. 
Cosi si alzò mise il cappotto, era ormai inizio novembre e il freddo di Roma si faceva sentire, e insieme si avviarono alla macchina di Claudio. 
Claudio nel tragitto dall'istituto alla macchina le circodò la vita con fare sicuro e protettivo e Alice non disse nulla, si limitò a stringersi a lui e ad appoggiare la testa sulla sua spalla. Alice aveva anche imparato a non sottrarsi ai gesti di Claudio, che lui stesso aveva modificato rendendoli dolci e protettivi. Gesti che sapevano d'amore. Andavano avanti cosi da un pò di tempo da quando la nonna di Alice era uscita dall'ospedale. E nessuno dei due voleva affrettare le cose, nessuno dei due voleva altro, nemmeno Claudio. 
"Alice non puoi stare cosi ogni volta che succede qualcosa di questo tipo" Disse un lui in macchina mentre frecciava verso casa di lei.
"Lo so, lo so, devo moderare la mia emotività, me lo dici sempre"
" E' per il tuo bene, stai sempre cosi.. pensi a tutto quello che poteva succedere e non ti dai mai una risposta." E nel frattempo erano arrivati sotto casa di lei. Claudio accostò e si voltò verso Alice che lo guardò e gli sorrise, con il rimpianto che non aveva il coraggio di chiedergli di rimanere con lei, di dormire con lei, di coccolarla,di svegliarsi con lei domani mattina e andare al lavoro insieme, non aveva il coraggio. Si limitò a salutarlo con un bacio all'angolo della bocca e scese dalla macchina. 
Claudio la guardò le sorrise ricambiò quel piccolo bacio e aspettò che lei entrasse in casa.
Ad un certo punto Alice si fermò mentre inseriva le chiavi nel cancello di casa, si girò e guardò Claudio che a sua volta con un'espressione interrogativa scese dalla macchina e le andò incontro.
"Giuramelo" - Disse Alice " Giuramelo, giurami  che mi proteggerai sempre, che farai lo stronzo e il dolce sempre con me in istituto, giurami che dormirai sempre con me, che mi coccolerai ogni volta se dopo un caso mi sentirò male, giurami che mi proteggerai anche quando non ti farò vedere la mia vulnerabilità, giurami che sarò l'unica, giurami che ci sarai e che si, tu sei il per sempre. Giuramelo" Alice tirò fuori tutto, tutti i suoi sentimenti, con le lacrime agli occhi e un nodo in gola guardava Claudio che sorrideva e la guardava con occhi da innamorato, follemente innamorato e le si avvicinava piano.
"Io ti amo Alice, Ti amo. E non posso far altro che giurarti tutto quello che hai detto e aggiungo un'altra cosa, io ti giuro che ti amerò sempre e per sempre. E si sei l'unica con cui ho pensato, penso e penserò di dividere la mia vita e di vivere insieme."
E ci volle un secondo,un millessimo di secondo, per far si che le loro bocche si incontrassero per dar vita ad uno dei più bei baci del mondo dell'amore, mentre i loro occhi anche se chiusi, erano pieni d'amore e pieni di commozione. Claudio stringeva Alice come la cosa più preziona al mondo, come la cosa più bella e splendende che ci fosse. 
Si staccarano per riprendere fiato si sorrisero e si guardarono per un'istante che sembrava infinito.
"Sali su?" disse lei con timore
"Te lo giurato, ti ho giurato che avrei dormito sempre con te. Non posso venire meno ad una mia promessa" Sorrise Claudio.
E dopo un leggero Bacio salirono su a casa di lei, con l'idea di passare la prima di una lunga serie di sere assieme.. continuo???
  
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