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Autore: johnpaulgeorgeringo    16/01/2017    0 recensioni
Lisa è una ragazza italiana, trasferitasi a Londra per cercare fortuna nel suo lavoro.
Le capita l'occasione della sua vita: lavorare per i Beatles.
Cosa succederà alla nostra Lisa?
Amicizia, amori, delusioni e risate, fanno parte di questa storia.
Cosa aspettate? Entrate e leggete, no? ;)
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, George Harrison, John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lisa si volatilizzò con un frettoloso 'buonanotte' e Ringo e John si guardarono nel silenzio più assoluto. Ringo parlò per primo -Che ci fai qui? - gli chiese nervosamente. -Non ho dormito per tutta la notte e ho bisogno di un pacchetto di sigarette- rispose - tu, piuttosto? - gli chiese sospettoso. Ringo si guardò i piedi. Doveva raccontargli tutto. -Ti accompagno e ti spiego- gli disse cominciando a camminare. Uscirono in strada ed era tutto deserto, vista l'ora. Si infilarono nel primo bar che trovarono e John comprò le sigarette. Ringo gli raccontò tutto dal principio: di quando Lisa era entrata per la prima volta negli studi e di quanto lo avesse colpito; di quando l'aveva invitata ad uscire e di quanto lo avesse fatto aspettare; della sera del pub e del loro incontro nel bagno, quando erano spariti tutti e due; infine gli raccontò della loro cena a Londra. John lo ascoltò con attenzione, senza interromperlo mai. -Solo una cosa mi chiedo, Ringo: perché non ci hai detto nulla? - gli chiese, appena l'amico finì di raccontare. Era deluso e si vedeva dalla sua espressione. -In tutta onestà, John. Mi sono accorto che lei vi piace e non ho voluto creare problemi tra di noi. Ovviamente ve lo avrei detto, ma più in là- gli confessò Ringo. Odiava litigare con tutti e soprattutto con i suoi amici. -No Richie, ti sbagli- scosse la testa John- anche se ho l'impressione che Lisa piaccia molto a George-. Ringo lo guardò con preoccupazione, mentre l'amico continuava a negare un suo interesse verso Lisa. Tornarono in albergo e Ringo già cominciò a pensare al discorso che avrebbe fatto agli due. Ripetè tutte le parole nella mente fino a che non cadde in un sonno profondo._______________John non riusciva proprio a dormire, per colpa, forse, delle troppe amfetamine che aveva preso prima del concerto. Inoltre, la scoperta della nuova coppia, lo aveva lasciato di stucco. Arreso dalla mancanza di sonno, si mise fuori al balcone, seduto su una sedia. Ammirò il sole che sorgeva, sfumando il mare e il cielo di arancione. Pensò a quello che gli aveva raccontato Ringo e non riusciva a capire per quale motivo lo invidiava così tanto. Forse perché stava vivendo un amore che lui aveva sempre desiderato vivere? Un altro pensiero si insinuò nella sua mente: o forse perché aveva proprio Lisa? -No no. Non è così- disse dentro di sè. Girò la testa e vide Cynthia e Julian dormire beatamente. Eppure lui aveva già tutto quello che si potesse desiderare: una bella famiglia, a cui teneva tantissimo. Quando era lontano da casa, li chiamava più volte al giorno, ma allo stesso tempo non ci pensava due volte ad andare con una bella donna. Forse era troppo giovane per tutto quello, forse non era stato il momento giusto per metter su famiglia. Sospirò, perchè quelle domande, senza risposta, le aveva impresse nella mente tutti i giorni. Sentì Julian emettere un debole pianto ed entrò per dargli il buongiorno.__________ Lisa si svegliò con un cerchio alla testa, perché aveva dormito troppo poco. Stropicciò gli occhi e buttò lo sguardo sull'altro lato del letto. Ricordò tutto in un istante. Sentiva ancora il profumo di Ringo sulle lenzuola. Era stata così bene, e sentiva di non poter desiderare di meglio. Immaginò che avesse detto tutto a John e, di conseguenza, avrebbe dovuto raccontare tutto anche a Paul e George. Si sentì sollevata dal pensiero di poter vivere la loro storia un po' più serenamente. Si mise il cuscino sul volto e, quasi subito, si addormentò di sasso._______________ Ringo venne svegliato a suon di cuscinate. Maledì il suo malmenatore e aprì gli occhi lentamente: Paul era ai piedi del letto - Sveglia! È quasi ora di pranzo- lo informò. -... e subito dopo dobbiamo prendere l'aereo- concluse George. I due stavano rifacendo la valigia in modo stravagante: Paul prendeva la sua roba e, da un'adeguata distanza, imitava un giocatore di basket, facendo canestro nella sua borsa, con tanto di festeggiamenti da parte di George. Anche Ringo rifece la sua valigia, ma molto velocemente, visto la tarda ora. Sperò di non dimenticare nulla nella fretta. Doveva parlare ai suoi amici e aveva un po' di timore. Scesero nel ristorante dell'albergo perché gli stomaci brontolavano. John non era con loro perché aveva accompagnato la moglie e il figlio all'aeroporto, che sarebbero tornati a Londra. Di Lisa non si vedeva neanche l'ombra e ci fecero caso tutti. - Forse starà ancora dormendo- considerò Paul. George sorrise sornione - Dovremmo andarla a svegliare- disse. -Sono d'accordo. Secondo me è bella anche appena sveglia- disse Paul con aria sognante - ok, buona idea, Geo. Dopo andrò a svegliarla-. -Eh no, caro mio. Ti accompagno - lo riprese George -chissà con questo caldo con cosa dormirà... o con cosa non dormirà- gli venne l'acquolina in bocca. -Buongustaio- si fece una risata Paul. Gli eleganti camerieri gli servirono un bel pranzo, con piatti a base di pesce. -Ringo, vieni con noi a svegliare Lisa? - gli chiese il bassista, mentre stava togliendo le spine dal suo pesce. -Ma è un quadro di un museo?- gli chiese lui a sua volta, scocciato. -Anche meglio- rispose Paul con convinzione - e sai quanto io ami l'arte -. Ringo sospirò, senza più speranze. Gli sembrò il momento giusto per cominciare ad accennargli qualcosa. Tossì per schiarire la voce e disse- Dopo vorrei parlarvi-. -È importante? - gli chiese George con la bocca piena. -Sì, è molto importante- rispose serio. Gli amici lo guardarono con sorpresa e rimasero in silenzio fino alla fine del pasto. Si chiesero cosa avesse da dire di così importante, all'improvviso, dopo giorni in cui non si erano separati un attimo. Come avevano detto poco prima, andarono davanti alla camera di Lisa, con l'intenzione di svegliarla. Paul bussò più volte, mentre George si specchiò sul vetro di un quadro, sistemandosi i capelli. Ringo lo guardò, appoggiato al muro e deglutì: John aveva ragione, George era pazzo della sua fidanzata. Lisa aprì uno spiraglio di porta e quando vide i tre, la aprì del tutto. Aveva una t-shirt molto larga, che non faceva vedere nulla. -Buongiorno! - la salutò allegro Paul. George si parò davanti a Ringo, coprendogli la visuale, con un sorriso smagliante. -Sono le due del pomeriggio e tra un'ora ci vengono a prendere per andare in aeroporto- continuò Paul. Lisa trasalì e sgranò gli occhi - Grazie per avermi svegliata! Ci vediamo dopo! - li salutò , sbattendo porta. Da fuori si sentì un 'Porca miseria!' ovattato. Paul guardò George ammiccante- Stava bene anche con quella quella enorme maglietta- disse all' amico che si trovò d'accordo. Tornarono in stanza. Fumarono una sigaretta e misero su un vinile di Chuck Berry, per ingannare l'attesa. Ringo passeggiava nervosamente su e giù per la stanza. Quello era il momento migliore per raccontargli tutto. Si mise seduto sul letto ed esordì - volevo dirvi quella cosa di cui vi ho accennato prima- I suoi amici si avvicinarono a lui curiosi. - Ecco... - iniziò - comincio col dirvi che spero che tra noi non nasceranno discussioni-ormai George e Paul lo guardavano interrogativi. Nel frattempo qualcuno bussò alla porta ed entrò John, di ritorno dall'aeroporto. -Ehilà-li salutò - di cosa state parlando? -. - gli sto raccontando tutto-rispose Ringo. John annuì e Ringo continuò. -è un po' di tempo che va avanti questa cosa...-raccontò le stesse cose che aveva raccontato a John qualche ora prima. -... Ora stiamo insieme- finì col dire. Erano tutti ammutoliti. Non volava una mosca in quella stanza. George si alzò dal letto e, con uno scatto, uscì. Ringo si portò una mano sul volto. Il caso volle che anche Lisa uscì dalla propria stanza in quel momento. Incrociò George per il corridoio. Le disse solo - tanti auguri-e continuò per la sua strada, incavolato nero.Ebbe. Lei ebbe la tentazione di seguirlo e di chiedergli cosa fosse successo, ma capì : forse Ringo aveva parlato. Infatti si diresse proprio verso la loro stanza. Bussò ed entrò. Sentì Paul dire - Non l'ha presa bene... - - cosa succede? - chiese lei - ho visto George parecchio arrabbiato. Mi ha detto "tanti auguri", sembrava mi volesse prendere a pugni." -gli ho detto di noi- rispose Ringo. -ah-riuscì a dire Lisa. -gli passerà, fatelo sbollire un po' - Disse John. Anche in aereo il clima non era dei migliori: George era in disparte e non aveva aperto bocca. Ringo lo guardava dispiaciuto e anche Lisa lo era. Di certo non immaginava tutta questa passione nei suoi confronti. -Dopo devo parlargli - Disse Ringo a Lisa. La loro destinazione stavolta fu Berlino. Il viaggio fu anche troppo lungo per il clima che si era creato. Ci fu la solita prassi, appena scesi dall'aereo:un saluto alle migliaia di fans che li aspettavano in aeroporto e dritti per l'albergo. Lisa ancora non si era troppo abituata a quel tran tran. Ma faceva tutto felicemente. Sperava solamente che George si riprendesse dall'arrabbiatura.__________ George non voleva parlare con nessuno. Era sul suo letto della stanza di albergo, in preda ad una illuminazione per scrivere una canzone. " Il piccolo George", così lo chiamava Lisa teneramente. Ormai da tempo pensava di chiederle di uscire ma, non sapeva perché, aveva sempre rimandato. Forse ci teneva molto e non voleva una risposta negativa. Stava puntando a colpirla, di conquistarla con qualche carineria. Invano. Non si sarebbe fatto molti problemi per qualche altra ragazza ma nessuna di quelle che di continuo conosceva, era come lei. Aveva capito che non era passata inosservata a nessuno di loro: Paul gli aveva confessato, la sera in cui erano andati in discoteca, che gli sarebbe piaciuto "spassarsela un po' con lei"; John li aveva sempre bacchettati dicendo che si "infatuavano di una ragazza per così poco", quando poi era assolutamente convinto che fosse il più infatuato di tutti. Lisa gli teneva testa e questo lo stuzzicava non poco. Pensava che Ringo fosse l'unico indifferente a lei. Aveva notato che la guardava quando nei camerini, prima di un concerto, si presentava con abiti aderenti e non era mai volgare, rimaneva elegante. Ma tutti la guardavano in quel modo. Forse doveva capire qualcosa quando li aveva visti in discoteca ballare quel lento. Ma anche li non aveva pensato a male. Sembrava una cosa in amicizia. Ormai aveva perso tutte le speranze con lei ed era adirato con sè stesso del fatto aveva perso troppo tempo a pensare, quello che non aveva fatto il suo amico. Aveva buttato giù qualche frase della canzone che aveva in testa. Proprio in quel momento entrò nella stanza Ringo. Si mise seduto sul letto vicino al suo. -George- lo chiamò - posso parlarti? - lui lo guardò per un secondo e poi annuì con la testa. -Mi dispiace che ci sei rimasto male di me e Lisa. Non pensavo che ti interessasse tanto... - -Non è colpa tua-lo interruppe - non è colpa di nessuno. Dispiace a me di aver fatto quello scatto di rabbia. Lei mi piace, è vero. Ma vi auguro il meglio-. Ringo accennò un sorriso. -Ora non rompermi le palle, Starkey, sto componendo un capolavoro!- disse tirandogli il cuscino. Ringo capì che George era tornato in sè . Uscì dalla stanza tirando un sospiro di sollievo. _____Buonasera a tutti! Volevo dirvi che visto che si parla del periodo di 'Beatles For Sale', quindi dopo 'A Hard Day's Night', George dovrebbe essere già fidanzato con Pattie Boyd, ma ho modificato questa cosa per esigenze di "copione" xD Approfitto per ringraziare ancora tutti quelli che stanno seguendo la storia., <3
   
 
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