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Autore: lapisblu    16/01/2017    1 recensioni
Nicole ha diciotto anni ed è felice. Ma in passato la vita non è stata così benevola con lei. Nata da una relazione extraconiugale del padre, ha visto suo padre al massimo tre volte nella vita, all'età di undici anni rimane orfana della madre, che muore suicida. Passa i restanti quattro anni sballotata a destra e a manca mentre le diagnosi di psicosi, di schizzofrenia e di altro ancora si accumulano a causa delle strane cose che vede. A quindi annni fugge da quelle persone solo per finire in guai ancora più grandi - un'asta di schiavi. A quel punto la svolta: Zenon la compra all'asta. Cercava proprio lei.
Zenon, uno stregone che riesce a vedere lo strano e folle mondo che si nasconde dietro la nostra realtà, fa di lei la propria apprendista; e ora che ha diciotto anni le chiede di diventare la sua sposa. Nicole accetta. Diventa, così, la sposa e l'allieva di un incubo che ha assunto forma umana e che cammina nel mondo reale.
Ora entrambi passano le giornate studiando la stregoneria in completa tranquillità.
Di mestiere Nicole e Zenon risolvono i problemi degli altri.....
e adesso un problema sta per bussare alla porta
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“eeeeee”

 

“llllleeeeee”

 

“colllleeeeee”

 

“Nicoleeeeeeeeeeee”

 

“Nicole...............................”

 

“Nicole!”

 

“sveglia, Nicole!”

 

“uhm...”

 

“avanti, Nicole! torna in te!”

 

“Uhm... Hally....?”

 

“sì, esatto sono io. Svegliati, dai. Sono le dieci.”

 

“ancora cinque minuti.... è tutto buio”

 

“riprendi coscienza. Avanti! Non posso entrare nella stanza di Zenon. Non posso svegliarti tirandoti le coperte come faccio tutti i giorni. Non mi permetterei mai di farlo con il letto di Zenon”

 

“Perché?.... oh, è vero... sono qui....”

 

“dai, Nicole. Ci vediamo giù. A dopo.”

 

Nicole apre gli occhi lentamente, c'è buio intorno a lei. Fa caldo e si trova immersa in una nuvola morbida e soffice.

Mette la testa fuori dalle coperte e vede nella penombra la sagoma di Zenon che le dorme accanto.

Sul lato destro del letto.

È disteso sulla schiena e dorme a bocca aperta.

Con curiosità Nicole si avvicina a lui.

Sta proprio dormendo. Respira lentamente, si sente il soffio dell'aria che entra ed esce dalla bocca.

Zenon nell'abbraccio del sonno ha perso parte del suo aspetto umano e mostra la terribile dentatura aguzza inferiore degna di uno squalo, mentre i denti superiori sono umani.

Nicole si limita ad accarezzargli il mento e a chiudergli un po' la bocca.

Zenon china la testa leggermente verso destra.

Il suono dell'aria che passa per la bocca è scomparso.

Senza fare rumore, Nicole scende dal lato sinistro del letto.

Aiutata dalla luce flebile del lume da notte che Zenon tiene sull'unico mobile della stanza, Nicole si mette le pantofole e si allontana dal letto. Gira la maniglia della porte e con cautela esce dalla stanza. Chiude la porta dietro di sé.

Fa più freddo nel corridoio, la pelle di Nicole si è accapponata.

 

Fa freddo qui fuori dal letto – pensa – dovrei mettermi un pigiama più pesante quando vado a dormire. Zenon non tiene molto in considerazione la temperatura di questa parte della casa. Non gli interessa che dove sta lui faccia freddo. Il caldo lo manda tutto da me.

Nicole scende al piano di sotto e va verso la cucina.

 

La stanza è vuota, dalla soglia della porta si vede la moderna cucina a gas sulla quale sta bollendo a fuoco lento la zuppa per il pranzo di oggi. Proprio vicino sulla parete alla destra appena entrati, c'è il vecchio camino della cucina. È così grande che sono stati scolpiti dentro la cappa del camino dei sedili per chi vuole mettersi dentro al caldo intorno al fuoco.

 

Le ceneri dalla brace sono ancora calde.

Un leggero fil di fumo si alza da un tizzone ancora caldo. Il filo di fumo aumenta il proprio spessore. La cenere si sposta come se venisse calpestata. Il fumo assume un aspetto umano e dopo poco esce dal camino una donna anziana .I suoi abiti sono del colore grigio della cenere. Stringe in mano un mestolo di legno. Si volge a guardare Nicole in pigiama 1

 

“Ciao, Cinder. Buongiorno!” - dice Nicole tutta sorridente

 

La vecchia si limita a salutare Nicole con un cenno del capo e va verso la pentola sulla cucina a gas. Solleva il coperchio della pentola e dà una girata con il mestolo alla zuppa che sta cuocendo.

 

“Scusami, se arrivo soltanto adesso. Avevi già preparato la colazione?”

 

La vecchia cinder annuisce con il capo ma allarga le spalle.

 

“Eri indecisa, per questo sono scesa a dirti che Zenon sta ancora dormendo. È stanco morto. Forse possiamo, meglio dovremmo, ritardare ancora un po'” – Nicole si mette a sedere al tavolo della cucina

 

“ciao, Nicole. Sei sveglia, allora. Come sono contenta, fuziono ancora bene come sveglia!”

Una gatta nera balza sul tavolo senza fare rumore, con la leggerezza che solo un alito di vento può avere.

 

“Hally? sì. Come ogni mattina.”

Nicole gratta il mento alla gatta

 

“Come da tuoi ordini. Sono o non sono il tuo alleato?”

Hally fissa Nicole con l'occhio destro totalmente bianco.

 

“Certo certo.... perché mi fissi così?”

 

“Volevo vedere se sei cambiata in qualcosa. Hai passato la notte con Zenon, un incubo, e hai due occhiaie così.”

La gatta adesso fissa Nicole con entrambi gli occhi, con quello bianco e con quello giallo, sano con la stretta fessura della pupilla in mezzo.

 

“Lo sai? Siamo stati svegli fino alle quattro. Gli ho raccontato quello che alice mi aveva detto sulla chiaroveggenza.....” - “sbadigl sbadigl.....”

Nicole sbadiglia mettendosi la mano davanti alla bocca.

 

“E avete parlato solo di quello?”

 

“Di quello e di altro.”

 

“Davvero? Sono curiosa. La curiosità è femmina e io sono una gatta curiosa..... racconta!”

“E sì....ahhhh..... achum....”

Nicole starnutisce con forza.

 

Hally per lo spavento si trasforma in una pallina nera e si butta sotto la cucina a gas.

 

“Ehi, io mi faccio il bagno lavandomi a secco con la mia lingua”

due occhi spuntano dall'ombra sotto la cucina a gas. Si vedono i denti di Hally bianchissimi emergere dall'ombra.

 

“Scusami.”

 

Si sente un piccolissimo crack come di qualcosa che viene spezzato. Il suono ricorda un rametto spezzato.

 

Cinder indica l'ombra di Nicole.

 

Nicole si gira e vede la propria ombra più scura del solito. La superficie dell'ombra si increspa e si alza assumendo la sagoma di un essere umanide. Pochi attimi dopo dall'ombra di Nicole si materializza nella stanza Zenon completamente vestito con gli abiti di taglio classico inglese che indossa sempre.

 

“Zenon? Ma non stavi dormendo?” - Nicole è stupita di trovare Zenon in piedi

 

la vecchia cinder fa un leggero inchino di saluto verso Zenon.

 

Hally si diverte a fa navigare i denti nell'ombra sotto la cucina: ogni dente va in una direzione diversa dalle altre.

 

“Quando non ti ho più sentito vicino a me nel letto, mi sono materializzato nella tua ombra. Non sapevo dove fossi finita e questo era l'unico modo per trovarti.” - Zenon si passa la mano sinistra sui capelli, sistemandosi i capelli metallici d'oro frammisti agli altri capelli neri umani.

 

“Salute maestro della mia padrona.”

Gli occhi di Hally stanno giocando ad inseguire i denti. Adesso i denti si sono divisi in due gruppi e ogni occhio segue uno dei due gruppi. Uno va a destra e uno va verso sinistra.

 

I capelli metallici di Zenon ondeggiano come farebbe la coda di un cane mentre osserva di sfuggita Hally. Tua la sua attenzione è rivota a Nicole che è pigiama in casa. Un pigiama troppo leggero.

 

“Echiù!!!!!”

 

“Nicole. Dovresti vestirti. Fa ancora freddo qui fuori dal letto.”

 

“Lo so, Zenon. Ero passata a dire a cinder che ti saresti alzato più tardi..... ma adesso che non è più necessario, vado subito in camera a vestirmi. Vieni, Hally. “

 

“Subito.” - un piccolo proiettile nero schizza fuori da sotto la cucina a gas e si tuffa nell'ombra di Nicole.

 

Nicole esce dalla cucina e sale le scale per il piano di sopra.

 

Zenon si sistema il cravattino blu scuro e si siede sulla sedia che Nicole occupava prima.

 

“Allora, cinder... sei felice di avere questa padrona su cui vegliare? Un'altra persona attorno al tuo focolare domestico..... che ne dici?”

 

cinder si limita a sorridere.

 

“Sì, sono felice anch'io. Se è questo che ti stai chiedendo. Dopo tanto tempo capisco questa emozione umana e perché gli uomini cerchino la felicità per tutta la propria vita.”

 

Cinder scompare per un attimo nella cappa del camino per poi riapparire con contorni più definiti e un aspetto più solido e si mette a preparare la colazione per Nicole, Zenon e Hally. Per prima cosa prende in mano il bollitore dell'acqua del thé. Poco dopo l'acqua dentro il bollitore inizia a fare le prime bollicine e manda un leggero alito di vapore.

 

“E comunque devo sistemare il riscaldamento. Fa un po' troppo freddo nelle altre stanze per essere le 10 del mattino. Non puoi scaldare tutto tu con questo camino e quello in salotto....”

“.... e devo rilassarmi. Quello che è successo la scorsa volta, non si ripeterà più”

 

******

 

è pomeriggio inoltrato nel Salotto della casa di Zenon e Nicole.

Il fuoco arde nel caminetto davanti alle potrone e al divano.

Zenon è seduto sul divano al fianco di Nicole e le sta spiegando il funzionamento della stregoneria renovation .

Sul tavolino basso davanti a loro sono poggiati sotto un foglio di carta assorbente un fiore di papavero, una forbice, il pennello lingua di gatto e un calamaio. Cinder ha portato del thé e dei biscotti su un vassoio.

 

“Il cardine di questa stregoneria consiste nel vedere nel passato l'immagine dell'oggetto da ricostruire e proiettarla nel mondo fisico presente. Mi segui, Nicole?“

 

“In pratica io trasporto nel presente ciò che era nel passato?”

 

“All'incirca. Se tu tagliassi questo fiore. - Zenon accarezza il fiore di papavero che ha messo sul tavolino. - le due parti riavvicinate si riunerebbero se la polvere atmosferica e l'atto del tagliare non avessero distrutto i due lembi rendendoli incapaci di legarsi tra loro.”

 

“E quindi come funziona?”

 

“Semplicemente ricordi alle due parti com'erano unite prima di essere separate, diventando due parti completamente estranee l'una all'altra.”

 

“Quanto potere bisogna usare, Zenon?”

 

“Non molto. Devi usare la tecnica pittorica come medium per unire le estremità. Guarda.2

Zenon, afferra la forbice sul tavolo e taglia il gambo del fiore. Poi afferra il pennello appoggiato lì vicino, lo intinge nell'inchiostro e lo mostra a Nicole

 

“il pennelo a lingua di gatto va impugnato in questo modo, così non gocciola, e tracci nell'aria un segno dritto che congiunge i due monconi..... guarda “

la linea tracciata da Zenon nell'aria diventa reale, come se qualcuno l'avesse dipinta con dell'inchiostro nero. Pochi attimi dopo il gambo del fiore è ricostituito e l'inchiostro si dissolve.

“È com'era prima?”

 

“sì. Ora prova tu. “

 

“Va bene.”

 

Nicole taglia il gambo del fiore.

Poi accarezza il braccialetto che porta sulla sinistra fatto con quattro serpenti di metallo. Ognuno dei quattro serpenti, uno di bronzo, uno d'argento, uno d'oro e uno di metallo laccato di nero ha il corpo avvolto con quello degli altri e morde la propria coda.

Al tocco di Nicole, il serpente di lacca smette di mordesi la coda.

 

Grazie.... - mormora Nicole

 

Nicole prende il pennello dalla mano di Zenon e traccia il disegno nell'aria.

 

I due monconi sono ancora una volta uniti

 

“ottimo. Un allievo mago ci avrebbe messo almeno una settimana prima di riuscire a far materializzare l'inchiostro e avrebbe sprecato tanto fiato inutilmente con le formule magiche.”

 

“Ma un allievo mago non è una figlia della nebbia come la mia padrona....” - Hally sbadiglia vicino agli alari del camino. - “un allivo mago non potrebbe mai ricevere da me il mio occhio destro...3

 

“Hally, sei sempre maliziosa.”

 

“Meow.... sono una gatta femmina. Graffio. Meow. “

 

Zenon si limita a bere dalla tazza di thé e lascia cadere il discorso.

 

“Questo era un esercizio base che con qualche modifica si può applicare a molte cose inanimate e ai viventi semplici come i fiori.”

 

“Non si può fare anche con le persone?”

 

“Non è possibile, Nicole. Per gli esseri umani serve l'imposizione delle mani, un metodo che non posso insegnarti. Essa è una prerogativa della linea di sangue dei merovingi.”

 

“Va bene. Ma posso rimettere insieme anche i cocci di un vaso?”

Nicole prende un biscotto all'uvetta passa e se lo avvicina alla bocca

 

“Certo. In questo caso devi disegnare la sagoma del vaso che vedi nel passato.”

 

Nicole addenta il chicco d'uva passa che sporge dal biscotto

 

“Vuoi che ti aiuti a vedere il passato, Nicole?” - chiede Hally

 

“….Dipende da quanto potere devo usare. Zenon, credi che il primo livello del bracciale basti con l'aiuto di Hally?”

 

“Per adesso limitiamoci a rigenerare gli oggetti tagliati. Va bene, Nicole?”

 

“sì.”

 

“te la senti a provare di nuovo con il bracciale completamente chiuso?”

 

“sì. Ma tu credi che funzionarà ugualmente?”

 

“Lo credo.”

 

Il serpente di lacca si morde di nuovo la coda al tocco di Nicole.

 

“Adesso, se tu fossi un mago il tuo potere sarebbe completamente inibito, ma nel tuo caso la tua capacità di vedere oltre la realtà è ancora presente. Concentrati e guarda oltre.” - così dicendo, Zenon taglia ancora una volta il gambo del papavero.

 

Stavolta il segno d'inchiostro tracciato da Nicole non riesce ad unire i due monconi perché scivola via tra le due estremità del fiore e finisce sul foglio di carta assorbente sul tavolino.

 

“Non funziona: non si attaca alle estremità.”

 

“Calma, Nicole. Riproviamo. “

 

“Uhm....” - Nicole aggrotta le sopracciglia

 

“Ascolta. L'inchiostro serve solo e soltanto per preparare le due parti. È la tua capacità di vedere oltre che deve convincere le due parti. Devi essere convincente. Dei convincere i due monconi, devi mostrare loro com'erano quando erano uno.”

 

“È questione di carisma?”

 

“no. devi solo vedere il giusto ingranaggio da sbloccare. Guarda oltre ancora una volta.”

 

Nicole traccia ancora una volta il segno nell'aria

Stavolta le due estremità si uniscono.

 

“Molto bene. Ma dobbiamo ancora studiare come rendere la parte resistente” – Zenon sorride.

 

“In che senso?”

 

“Lo vedi, Nicole? Il segno del taglio c'è ancora sul gambo” – Zenon lo indica con la punta della forbice – “e le due parti sono unite solo nella parte interna.”

 

“Ohi....”

 

“non ti preoccupare. Adesso ci riposiamo e riproviamo tra un po'.” - Zenon beve dalla tazza – “ inoltre non è detto che tu debba fare tutto in un giorno.”

 

Nicole guarda fuori dalla finestra alle sue spalle.

 

“Pensi che ci sarà burrasca stanotte?”

 

“sì. riesco a vederla.”

 

“Anch'io....”

 

“che bella la vita con la padrona e il suo maestro che riescono a vedere nel futuro senza usare troppi incantamenti. Non come i maghi.”

 

“Hally, in questo momento io vedo gli spiriti del vento che danzano felici. Non vedo il futuro.” - dice Nicole alla gatta

 

“Vado a dire a Derisp di rinforzare la ragnatela del recinto dei coleotteri e metto un paio di sigilli di protezione contro il vento a difesa dell'arnia dei coleotteri.”

 

“Ti serve una mano, Zenon?”

 

“Mettiti la giacca pesante e ricordati di non dare troppa confidenza agli spiriti del vento. Oggi sono scatenati e in vena di fare scherzi cattivi.”

 

“Subito. Vieni anche tu, Hally.”

 

“Posso stare al caduccio nella tua ombra, Nicole?”

 

“Certo.”

 

Hally non se lo fa ripetere due volte e si tuffa a corpo morto nell'ombra di Nicole.

 

Mentre Nicole esce dal salotto e va verso l'atrio a prendere la giacca, Zenon raccoglie il piccolo papavero dal tavolino, con semplice movimento fa sparire il segno del taglio e si avvicina ad un piccolo tavolino nell'angolo del salotto.

Due vasi di papaveri sono lì in bella mostra.

Zenon si limita solo a riunire il fiore reciso con il gambo che esce dalla terra.

il fiore è di nuovo integro e ben piantato, ma ha la testa chinata.

 

“non separare ciò che è unito. Non sciogliere ciò che è legato.... “ - ripete a bassa voce Zenon.

“Non distruggere senza motivo....”

 

Il fiore alza il capo e suoi petali diventano più freschi e appariscenti.

 

“Imparerai anche questo, ma con il giusto tempo. Vedrai.”

 

“Zenon?”

 

“Arrivo.”

 

 

 

****

 

La luce ambrata del lume sulla scrivania illumina solo una piccola parte dello studio.

Libri di ogni dimensione e foggia sono esposti nelle librerie che ricoprono le pareti della stanza.

Un tavolo con la superficie ricoperta di piastrelle bianche e i bordi rialzati si trova in disparte sulla destra appena entrati: lì sopra un acquerello dai colori insolitamente cupi e pastosi è circondato da alcuni pennelli e da diversi fogli di carta macchiati e buttati alla rinfusa.

 

In fondo allo studio, Zenon è seduto alla scrivania completamente sgombera e armeggia con una bacchetta di quarzo e un foglio di carta.

Scrive sul foglio uno stemma con un lapis, poi tiene per la catenella la bacchetta sospesa sul foglio e aspetta.

 

Te lo chiedo ancora: La troverò oggi?”

 

Il pendolo inizia a muoversi tracciando un cerchio.

 

“quindi è un sì” - mormora

 

il pendolo si muove con maggiore velocità

 

“è decisamente un sì”

 

si sente provenire una piccola risatina da uno degli angoli più lontani della luce del lume.

 

Zenon traccia un piccolo disegno su un angolo del foglio: uno stemma.

 

oggi io devo trovarla e averla, costi quel che costi. Questo è il compito che ti affido.”

 

Passa di nuovo il pendolo sul foglio di carta.

Il pendolo oscilla disegnando un cerchio come aveva fatto anche prima.

Zenon taglia il piccolo stemma, lo piega in quattro, se lo mette in bocca e dopo averlo masticato lo ingerisce.

Aspetta un attimo ad occhi chiusi.

Poi li apre e si alza dalla scrivania

 

“Il mio cappotto! Sto uscendo!”

si sente ancora la piccola risatina venire da quell'angolo.

Il cappotto di ulster arriva volando come farebbe un uccello.

 

******

 

ti trovi in una piccola saletta dalle pareti spoglie.

Diverse sedie sono state disposte davanti ad un palco improvvisato: è il palco dell'asta che si tiene oggi.

E tu ci sei sopra perché devi essere ben visibile.

Indossi una camicia molto lunga e poco più

i tuoi polsi sono legati con una corda

I partecipanti all'asta sono per la maggior parte uomini, alcuni di questi indossano abiti orientali. Tutti sono orribili a vedersi, vero?

Hanno i corpi sformati, le gambe sono sporzionate al resto del corpo. Sono così enormi. Così come è enorme quello che si trova tra le gambe.

Ti guardano come un cane affamato guarda una bistecca di carne.

Hanno la lingua penzoloni.

Visi gonfi e arrossati.

Sudati.

Le donne sorridono con malizia.

Pensano a come sfruttarti.

Il loro volto è ridotto ad un enorme sorriso a quel pensiero.

Il naso e gli occhi non si scorgono più su quei visi.

I seni cadenti.

I capelli lunghi fino al pavimento.

Le unghie delle mani sono allungate come fossero delle lame di coltello.

Sono pronte a colpire al minimo tuo errore, sono spinte dall'invidia.

Li vedi tutti e non te ne importa.

Non ti importa quello che ti succederà.

Da tanto tempo non ti interessa più.

Il tuo sguardo non mente.

Puoi provare ancora paura?

 

“ed ecco il prossimo lotto: femmina, quindici anni, di sangue francese puro ed è vergine. L'asta è aperta. Fate la vostra offerta, signori. Si parte da cinquemila euro”

 

voci che vengono dalla platea.

 

“seimila”

 

“sette”

 

“sette e mezzo”

 

“un attimo di attenzione, signori. Ahem! Io offro centomila euro.”

 

lo senti?

 

Riesci a sentire il silenzio che è calato nella stanza?

 

Senti il mio potere?

 

“siete rimasti senza parole? Molto bene. Ripeto la mia offerta”

 

senti il mio potere su di loro. Su tutti loro.

 

Sorridi, perché sto schiacciando solo per te questi inutili vermi.

 

Tutti gli sguardi sono diretti verso quell'uomo che indossa una lunga giacca ulster grigio chiaro, indossa un cravattino blu scura e gilet con una fantasia a scacchi grigia e blu.

Se ne sta in piedi, mentre tutti gli altri sono seduti.

Alcuni dopo averlo visto in faccia si girano verso il palco e cercano di appiattirsi sulle sedie per non farsi vedere da lui.

Altri lo fissano con curiosità.

Questo è quello che stai vedendo.

 

lo ripeto: centomila euro. Centomila euro per la vita della ragazza. Questa è la mia offerta”

 

uno degli astanti si gratta il mento e decide di rilanciare

“centocinquemila euro”

 

“signori, vi ricordo che vista la natura di quest'asta non sono accettate dilazioni del pagamento, che deve essere contestuale alla dichiarazione del vincitore del lotto.” - il banditore sembra preoccupato che uno dei partecipanti non abbia i soldi per pagare: illuso.

 

Tu vedi che l'uomo con il cappotto non si scompone.

 

Come osano opporsi a me?

 

“Molto bene! finiamola qui ora e per sempre. Pago il prezzo di un milione di euro. Vi farò un bonifico elettronico, così l'accredito è immediato”

 

dalla sala salgono delle proteste

 

“un milione di euro? Da raccontare agli amici”

 

“è troppo. Anche per una vergine di quindici anni”

 

“ammesso che lo sia”

 

“esibizionista”

 

è finita: ho vinto. Torniamo a casa, vieni.4

 

 

§§§§§§§§§§§§§§§

 

un forte tuono sveglia Nicole.

 

“Ah!”

 

si stropiccia gli occhi. Sente il vento fuori che soffia e la pioggia cadere con forza.

 

Sono ancora qui. Ma cosa ho visto? Era un sogno, anzi era il ricordo della prima volta che io e Zenon ci siamo incontrati visto dagli occhi di Zenon......

 

un tuono molto forte si sente vicino alla casa

 

 

“aAAAAAAAhhhhhhh …..... pauraaaaaa.....”

 

Nicole si nasconde dentro le coperte tremando spaventata. Si raggomitola come un gatto

 

*rattle rattle*

 

Zenon muove la destra sotto le coperte. Le accarezza piano la testa.

 

“Hai paura?”

 

“certo. fuori di qui gli spiriti dell'aria si stanno scatenando.”

 

Zenon si infila anche lui sotto le coperte e si mette viso a viso con Nicole.

 

“Cosa ne pensi se facessi calare un po' di silenzio? Potrebbe essere utile per renderti più tranquilla?”

 

“sì. come pensi di fare, Zenon?” - Chiede Nicole curiosa.

 

“Guarda.”

 

Zenon esce fino alla cintola da sotto le coperte. Rivolge le palme delle mani verso le pareti, chiude i pugni e la magia è completata.

 

Da sotto le coperte Nicole osserva stupita come le pareti si ricoprando di una specie di lanuggine e la finestra della stanza scompare.

 

Non si sente più nulla.

 

“Questa lanuggine si usa per imballare le uova nel nostro mondo, nell'altro mondo viene usata per attutirei suoni. La sparizione della finestra è un piccolo tocco di classe.”

 

“È il tuo metodo?”

 

“È il mio metodo. Te lo insegnerò. Poi con un po' di pazienza ci riuscirai senza bisogno del pennello lingua di gatto.5

 

Nicole si distende al fianco sinistro di Zenon finalmente tranquilla e posa la mano sul petto dello stregone

 

“È difficile da imparare?”

 

“No, Nicole. Te lo assicuro. Per me è così naturale perché la mia natura di ombra mi rende predisposto alle stregonerie che alterano le cose e la realtà.”

 

“Un'ombra....”

Nicole infila le dita nell'abbottonatura della camicia del pigiama di Zenon. È caldo al tatto. Zenon è caldo al tatto. Zenon ha carne ed ossa sotto quella camicia.

 

“Quando il mondo è avvolto dalle tenebre le cose cambiano diventano qualcosa di diverso. Le tenebre nascondono e alterano la realtà. Questa è la mia natura e la natura del mio metodo: nascondere le cose ed alterarle l'aspetto, in modo permanente.”

 

Zenon riprende ad accarezzare la testa di Nicole.

 

“Potrei fare le fusa.... Sai, Zenon. Ho avuto uno strano sogno. Ho sognato il giorno in cui ci siamo conosciuti”

 

“davvero?”

 

“Sì” – Nicole stringe la stoffa della camicia di Zenon – “quando mi hai comprato da quei mercanti di schiavi in Francia.”

 

“Ma è stato uno strano sogno” – continua Nicole – “ho visto il tutto dal tuo punto di vista e ho visto anche cosa facevi prima. Ho visto la... chiaroveggenza che hai usato per trovarmi.”

 

“Questa è una novità per me, Nicole.”

 

“Anche per me lo è. Non è mai successo.”

 

Nicole intreccia le sue gambe con la gamba sinista di Zenon

 

“suppongo che sia la prima volta che ti succede in questi tre anni che vivi con me.”

 

“È la prima volta, è vero. Magari è successo perché stiamo dormendo insieme da ieri notte.”

 

“Perché non è successo anche ieri?”

 

“Forse aveva bisogno di tempo. È solo la seconda notte che dormiamo insieme e... Non lo so, Zenon.”

 

“È stato spiacevole?”

 

“Non del tutto. Anzi. Ho visto come tu vedi il mondo ed identico a come lo vedo io. Vediamo le stesse cose. Gli altri dicevano che ero pazza. Dicevano che ero psicotica... le insegnati, i medici e ..... “ - gli occhi di Nicole diventano umidi

 

Zenon stringe Nicole a sé per tranquillizzarla.

 

“Adesso” – riprende Nicole – “so che è normale. E... grazie a te non sento più freddo, non mi sento più sola.”

 

“Neppure a me piace il freddo, Nicole. Lo odio. L'ho capito con te: mi dai un piacevole tepore. Ora riposa, il passato non tornerà mai più. Ora sei qui con me.”

 

“Zenon.....”

 

Nicole si sta addormentando.

 

§§§§§§§

 

la stanza dell'edificio dove si trovavano prima poco dopo la fine dell'asta scompare con un lampo di luce. Adesso Nicole si trova insieme allo strano uomo in un prato.

 

“Ma dove siamo? È stato come tuffarsi in mare, toccare il fondo e riemergere. E soprattutto cosa è successo ai suoi capelli?”

 

I capelli neri di Zenon adesso sono mescolati a capelli del colore dell'oro che mandano riflessi metallici alla luce del giorno.

 

“Come ti dicevo, io sono uno stregone e sono anche un incubo. Ti do il benvenuto in Scozia. Ci troviamo nelle Highlands non molto distanti da casa nostra.”

 

“Casa nostra?”

 

“Certo. Da adesso io e te siamo una famiglia.”

Zenon allunga la mano verso Nicole

 

“ma io....”

 

“non temere, Nicole. Qui sei la benvenuta. La casa. La nostra casa si trova alla fine di questo prato. A qualche kilometro c'è una piccola cittadina.”

 

“Davvero?”

 

“sì.” - Zenon tocca le corde che legano i polsi di Nicole – “per prima cosa liberiamoci di questa robaccia” - le corde che legavano i polsi di Nicole si sgretolano e cadono a pezzi.

“Da questo momento tu sei la mia apprendista. Praticherai la magia come la pratico io e starai come me.”

 

Nicole si limita a guardarsi i polsi adesso liberi

 

“hai uno sguardo così triste. Sai, Nicole? Dovremo fare qualcosa per questo, siamo una famiglia e non voglio che tu sia triste. Mai più. “

Zenon poggia la mano sulla testa di Nicole e se l'avvicina al petto.

 

Nicole è stupita. Sente il petto di Zenon, è tiepido e sembra davvero quello di un essere umano.

 

Andiamo!

 

La casa di Zenon è un edificio a due piani in parte circondato da alcuni alberi . Un lato della casa è occupato da una specie di serra. Una sorta di giardino d'inverno. Altro Nicole non riesce a notare perché l'aria è diventata fredda e lei sta morendo di freddo a causa degli abiti leggeri che indossa

 

Zenon fa entrare Nicole dentro casa

 

“Benvenuta, Nicole. Entra, vieni andiamo in salotto. C'è il camino acceso.”

 

Nicole entra nel salotto battendo i denti e si mette proprio davanti al grande camino nel salotto.

 

“Riscaldati.”

 

“Brrrrrr....... Grrrrrazie.” - Nicole trema e si strofina le braccia per farsi caldo

 

Passano alcuni minuti, ma Nicole batte ancora i denti, sembra ancora infreddolita.

 

“Allora.... andiamo alla vasca da bagno.” - dice Zenon

 

Nicole sbatte gli occhi – “vasca da bagno?”

 

“Il miglior modo per scaldarsi è un bagno caldo e così potremo anche lavare via la sporcizia.”

 

“ma io... veramente.”

 

Zenon prende in braccio Nicole - “andiamo”

 

“gwahh!!!”

 

“cinder, puoi iniziare a preparare da mangiare per me e Nicole. Verremo quando avremo finito il bagno”

 

Zenon esce dal solotto portando Nicole in collo e sale le scale per piano di sopra dall'atrio

 

“avremo finito?” - Nicole guarda Zenon preoccupata

 

“certo. Lo sai come funziona: ti lavo io.”

 

Zenon entra nella stanza da bagno. Una vasca da bagno è stata già preparata e l'acqua è bella calda, un leggero vapore sale dalla superficie

 

“Posso cavarmela da me, sono abbastanza grande.” - Nicole cerca di liberarsi dalla stretta di Zenon.

 

“su. su. Non fare il gattino. Sai come funziona. Dai Dai. Ti sentirai meglio dopo.” - Zenon posa a terra Nicole inizia a sfilarle via la felpa sudicia - “Leviamo questa roba che hai addosso...”

 

“Nooooooo pietàààààà. FACCIOOOOO DA MEEEEEEEE”

 

Poco dopo...

 

Dio non esiste.... mi ha spogliata... mi ha visto completamente nuda dal davanti e ora... – pensa Nicole

 

“la schiena è lavata. Per le parti che puoi raggiungere tu stessa, io non ci metterò mano. Esci quando ti sentirai riscaldata. “

 

Zenon si asciuga le mani con l'asciugamani mentre esce dalla stanza - “Vado a sistemare per la cena con cinder, ma prima ti porto degli abiti puliti. Una mia camicia e i paio dei miei pantaloni per emergenza andranno bene.6

 

 

§§§§§§§

 

nel sonno Nicole mormora – “eppure è stato gentile. Non mi sono sentita in pericolo. Lui è fatto così... è maldestro e mi piace..... anche se è un incubo....”

lo so, Nicole – pensa Zenon ancora sveglio – solo tu ci riesci.

 

******

 

le ultime goccie della pioggia delle notte cadono dal tetto della casa. Gli alberi sono ancora bagnati dalla pioggia della notte prima

 

è tarda mattina a casa di Zenon e Nicole.

Nel salotto di casa, Nicole sta studiando un libro che le ha dato Zenon sulle arti della renovation.

Zenon è seduto in poltrona a leggere un libro di poesie di William blake.7

 

“Chissà cosa starà leggendo?” - si domanda Nicole guardando verso Zenon – apprezza molto la poesia “tiger”

 

“Chiedimi pure se hai bisogno di una mano.” - dice Zenon alzando lo sguardo dal libro

 

gulp! Mi ha visto - “Per ora mi sembra chiaro. Grazie, Zenon.” - Nicole sorride

 

“tra qualche giorno, se riesci a controllare l'inchiostro, passeremo ad esercizi più raffinati. Sono quasi tre anni che sei con me e direi che sei pronta ad imparare il mio metodo, la mia stregoneria.”

 

Nicole accarezza la sottile collana di argento che Zenon le donò il primo giorno che si conobbero e che venne ad abitare con lui.

 

“Mi hai già insegnato la tua più grande magia.”

 

Zenon sorride.

 

Il campanello di casa suona.

 

“Aspettavi qualcuno, Zenon?”

 

“Non direi, Nicole.” - Zenon chiude il libro e sembra seccato – “nessuno dei soliti clienti”

 

Nicole si alza da divano e va verso l'ingresso per aprire alla porta.

 

Zenon raccoglie il libro di Nicole e lo ripone nel cassetto della scrivania ddossata alla parete, vicina alla due finestre del salotto.

 

…..

 

cinder porta in salotto del thé leggero per Zenon, Nicole e l'ospite inaspettato

Nicole e Zenon sono seduti sulle poltrone ai due capi del basso tavolino davanti al caminetto, l'ospite è seduto sul divano, dal lato vicino a Zenon.

Cinder sistema le tre tazze, la teiera e la zuccheriera sul tavolino, poi apre la scatola metallica di biscotti scozzesi appena poggiata sul tavolino. Finito di sistemare tutto, si ritira nell'altra stanza camminando come farebbe una persona normale

.

Hally osserva la scena dalla soglia della stanza e fa finta di pulirsi.

Grazie al rapporto alleato-padrona Hally e Nicole commentano la scena parlando con il pensiero

 

Ho sempre pensato che tra gli stregoni e la chiesa non corresse buon sangue, Hally

 

cosa te lo fa pensare, Nicole?

 

È la prima volta che vedo un prete in questa casa in tre anni, Hally

 

in effetti Zenon non sembra il classico puttino....

 

Zenon si rivolge a Nicole e fa le presentazioni

 

“Nicole, il nostro ospite è padre Harry. Un sacerdote della chiesa del Re. Viene in paese una volta a settimana a dire messa per i suoi scarsi fedeli e dipende dal vescovo.” - Zenon marca con il tono della voce la parola ^scarsi^

 

“È un piacere fare la tua conoscenza, Nicole. Un nome francese?” - il sacerdote sorride a Nicole e sembra sincero.

 

“Grazie, padre. Sì, sono francese” – Nicole risponde al sorriso.8

 

“Padre Harry, lei è Nicole, la mia apprendista. Vive con me e condivide la vita che ho scelto di vivere in questi luoghi in tutto e per tutto.”

 

“Zenon, avevo sentito che avevi preso un'apprendista ma non pensavo fosse una ragazza così giovane e carina. Quanti anni ha?”

 

Nicole versa il thé per prima cosa nella tazza di padre Harry

 

“La ringrazio per il complimento, padre. Ho diciotto anni. Quante zollette?”

 

“Così giovane? Ah, una zolletta basta, grazie” – padre Harry fa un cenno con la mano

 

Nicole versa il thé a Zenon e poi lo versa per sé stessa. Né lei né Zenon usano lo zucchero.

 

“È, però, da un po' di tempo che sento dire che hai preso un'apprendista, Zenon” – riprende padre Harry – “sono alcuni anni che questa voce gira”

 

“Nicole vive con me da circa tre anni” - taglia corto Zenon

 

“quindi questo significa che aveva circa.. uhm... diciotto meno tre, quindici?”

 

“esatto, padre, avevo quindici anni quando Zenon mi disse che saremmo diventati una famiglia.”

 

“E ne sei felice? Eri così giovane allora e qui vivete isolati “

 

Nicole assume un'espressione seria – “non ho mai avuto dubbi e sono più che felice di essere al fianco di Zenon. Questo è il mio posto.”

 

Zenon, che ha assunto un aspetto umano per non spaventare il sacerdote, si limita a sorridere e non può che mostrare i denti anomali inferiori. - “non siamo separati dal mondo, padre – risponde Zenon

sarebbe stupito nel vedere quante persone vengono a chiedermi consiglio o cercano l'aiuto delle mie medicine.”

 

“Lo so. È che pensavo che una ragazza così giovane volesse essere più indipendente. “

 

“Io non sono come le mie cotanee che lei può aver conosciuto, padre. Ho trovato il mio posto e non ho bisogno di scappare giustificandomi che voglio essere indipendente. Non c'è nessun posto come la propria casa.”

 

“Devo dire che mi ricordate una coppia di novelli sposi.”

 

E non sapresti quanto hai ragione, caro il mio sacerdote – pensa Hally mentre sale grembo a Nicole e si stiracchia prima di mettersi a dormire.

 

“Cosa la porta da queste parti, padre?” - Zenon chiede dopo aver bevuto un sorso di thé

 

“un lavoro. Il vescovo mi ha dato l'incarico di consegnarti questa lettera. La tua opera è richiesta a gran voce.” - il sacerdote passa a Zenon una piccola busta gialla che teneva nella tasca della giacca.

 

Zenon la prende con la destra. L'osserva per un attimo, poi la gira per vedere se c'è qualcosa scritto dietro e la posa sul tavolino.

 

Nicole prende un biscotto dalla scatola di metallo.

 

Padre Harry non ha ancora toccato il thé portato da cinder e non ha preso neppure uno dei biscotti

 

“un milione di sterline.” - dice Zenon fissando padre Harry dritto negli occhi

 

“come? Che significa?”

 

“Questa è la cifra che dovrete pagare prima, altrimenti non farò neppure la fatica di aprire la busta.”

 

“Non è una somma eccessiva? “

 

“Ho un'apprendista e non sono interessato a buttare il mio tempo per cose inutili. Questo è il mio prezzo per esaminare il lavoro che mi proponete.”

 

“ma sentitelo vuole essere pagato solo per esaminare il contenuto della busta.”

 

“Se volete il mio aiuto dovete farlo. Qui nelle highlands il potere della chiesa del re non è mai arrivato e il potere della chiesa universale è molto debole qui, proprio in questo mio luogo. In questa mia casa.”

 

“Tu sei sia sotto la nostra tutela che sotto quella degli universalisti per quello che hai combinato. Non c'è bisogno che tu venga pagato.”

 

“Il passato è passato. La seconda guerra mondiale è finita. Se volete un colpevole dovreste cercare il vostro mago di corte e il rabbino dell'epoca. Io fui chiamato per risolvere il disastro che avevano fatto quei due”

 

“e lo hai peggiorato”

 

“l'ho risolto, ma non come si aspettavano i vostri capi dell'epoca. Non come loro volevano. I golem sono incontrollabili quando impazziscono.9

 

“Distruggerlo non rientrava negli accordi.”

 

“Non distrutto. Mi sono limitato a separare i componenti che lo costituivano e l'ho restituito alla pace del nulla dal quale proveniva. Che poi il vostro mago sia stato incapace di riunire le componenti e ricrearlo è una colpa che non mi si può attribuire”

 

“in sintesi, però, l'hai distrutto. L'hai reso inutilizzabile”

 

“Padre, lei non era neppure nato all'epoca, parla per sentito dire. Per spegnere una macchina che è andata fuori controllo, gli uomini le tolgono la corrente. Ho fatto una cosa simile con il golem.10

– Zenon fa una pausa- “Sia come sia ,dovete pagarmi ora come allora.”

 

“E insisti pure? Il denaro è lo sterco del diavolo”

 

“allora voi tutti amate vivere nella sporcizia. Tra voi, quelli che promettono paradisi artificiali e felicità eterna post mortem, fate a gara a chi ha il palazzo più sfarzoso e la ricchezza più estesa in questo mondo. Non fate altro che ammassare ricchezze e potere”

 

“quelle sono il frutto delle donazioni dei nostri fedeli”

 

“fatte affinché siano usate a fin di bene. Giusto?”

 

“certamente. Per il bene.”

 

“Quindi ognuno di voi le usa per rafforzare la fede dei vostri fedeli, fare proselitismo e per convertire i fedeli degli altri e diventare l'unica vera religione esistente? “

 

“Pensi di poter discutere di escatologia? Pensi di aver le basi teologiche per farlo?”

 

“Chiamatola come volete. A me sembra che tutti quelli come i vostri capi usino queste ricchezze per scopi totalmente personali approffittando della paura della morte che tutti gli uomini hanno. Li convincete che sono posseduti dal male, dal quale possono liberarsi solo se seguono le vostre parole e fanno trionfare la Vera Religione. Alimentate la loro superstizione perché è la vostra forza, il vostro potere su di loro, mentre vi fate la guerra tra di voi per decidere quale sia la Vera Religione. “

 

“Sei decisamente il figlio del diavolo come si dice in giro.”

 

“Certo, non lo nego. Papino mi voleva così bene. Ahimé, mi ha sbattuto qui sulla terra senza il becco di un quattrino e pochi soldi che avevo in tasca sono finiti troppo presto. Dunque pagate senza discutere e la finiamo qui.11

 

“io... io... tu...”

 

“Cosa? Vuole sbottare per la rabbia e andarsene, padre Harry? Prego, l'uscita è da quella parte. Conosce la strada.”

 

“Volevo dire che io non posso decidere nulla. Sono i miei capi che possono decidere di pagarti e non ho ricevuto istruzioni in merito.”

 

“Perché non li chiama?” - chiede curiosa Nicole

 

“dovrei disturbarli? So già che non accetterebbero la proposta di Zenon.”

 

“Allora perché non provare a chiamare il capo di tutto?” - continua Nicole

 

“capisco che vivendo con lui, ne stai apprendendo gli usi, ma dovresti sapere che è impossibile parlare con lui. E io senza istruzioni non posso fare …...”

 

nell'aria si sente il suono della sigla di Dragon Ball

 

“è il suo. Risponda pure, padre” – dice Zenon annoiato mentre finisce la propria tazza di thé

 

il prete tira fuori dalla tasca il cellulare, Nicole nota la scritta :

 

CHIAMATA IN ARRIVO : KAMI

 

“sembra così facile a me” – pensa la ragazza

 

“meow! Proprio così!” - le fa eco con il pensiero la gatta Hally.

 

Il padre Harry risponde al telefono

 

“eccellenza! Sì, certo. Sono qui e sono.... ah! Lo sapeva di già, non era una domanda....”

 

“si chiama onniscenza, Nicole. Ricorda: non puoi mai giocare d'azzardo con lui.”

 

“sì, Zenon”

 

“ma ricorda anche che non è onnipotente come vuole far credere. Ci sono cose che non può fare, per questo ha bisogno di qualcuno che le faccia per lui.”

 

“scusatemi. Dovrei parlare in privato.”

 

“Prego, padre. Si accomodi nell'atrio di casa. Lì potrà parlare in tranquillità”

Zenon indica con la mano la porta per la stanza accanto.

 

Pochi minuti dopo, il padre è di ritorno.

 

“Vi metto in vivavoce.” - ha un tono sconsolato

 

“ehilà, gente. Come state?” - dice una voce bonaria dal tono musicale

 

“al solito. Ma questo lei lo sa già. Così come conosce la mia richiesta.” - Zenon sembra annoiato

 

“Davvero cerca di rompere il ghiaccio con una frase così banale? Me lo aspettavo diverso” - Nicole è stupita

 

Hally si limita a stiracchiarsi e scende dalle ginocchia di Nicole

 

“avete risposto come mi aspettavo.”

 

“Come sapeva che avremmo risposto” – lo corregge Zenon

 

“giusto, Zenon. Come sapevo. Io e il caro Harry abbiamo parlato di questa faccenda qualche minuto fa.”

 

“la mia offerta è stata accettata in tutto e per tutto?”

 

“Una metà la pagheranno i capi di Harry e l'altra metà gli altri, considerando che entrambi hanno.... un interesse reciproco nell'affidarti l'incarico.”

 

“Bene. È un piacere discutere di affari così.”

 

“Altrettanto per me. Harry, caro, puoi rimettere il microfono?”

 

“Subito, eccellenza.”

 

Nicole si alza dal divano e si mette dietro la poltrona dove è seduto Zenon. Si sporge in avanti per abbracciare il collo dello stregone e mettere il viso vicino al suo. Guancia a guancia.

 

“Cosa ne pensi? Ho fatto le domande che mi hai detto di fare.” - gli dice lei con il pensiero12

 

“brava. So di poter contare su di te. Per il resto, non si tratta una grossa cifra per loro: manterranno la promessa fatta.”

 

“Perché gliel'hai chiesta?”

 

“Devono imparare che io sono aldilà del loro potere. Se mi vogliono, devono pagarmi per il disturbo.”

 

“E perché una cifra così semplice da pagare per loro?”

 

“Mai essere esosi. Fai un prezzo che il cliente possa pagare”

 

“Quindi accetterai l'incarico?”

 

“Solo e soltanto se può essere utile per insegnarti qualcosa.”

 

“e ti pagheranno quel milione?”

 

“Servono solo per prendere in considerazione la loro proposta. Ne vorrò altri per il lavoro, se lo ritengo interessante per te.”

 

“E lui lo sa?”

 

“È onniscente. Sa perfettamente a cosa miro. Sospetto che sia qualcosa di interessante per noi, e di riflesso qualcosa di spinoso e irrisolvibile per loro, altrimenti non sarebbe intervenuto personalmente nella contrattazione.”

 

“Allora ti daranno altro denaro?”

 

“Sì. Non a caso lui ha detto che accetta la mia richiesta in tutto e per tutto; e conosce la cifra finale che chiedo. Cinque milioni sono una cifra onesta, alla fine di tutto”

 

 

****

 

nel prossimo capitolo:

 

vicino alle coste della cornovaglia.

 

reggiti, Nicole. Andiamo a chiederglielo di persona.

 

Zenon si butta dalla scogliera tenendo in braccio Nicole. Il mare sotto di loro è agitato. Degli enormi tentacoli fosforescenti, grandi quanto un uomo, si agitano sotto il pelo dell'acqua...............

 

 

NOOOOOOOO ZENOOOOOOOOOOOOOOON AAAAAAAAAAAAAAIIIUUUTOOOOOOOOO. - Nicole è avvinghiata al collo di Zenon e trema di paura

 

[….]

 

allora lo chiederemo al mago di corte. Colui che ispirò la figura di Prospero, il mago protagonista della Tempesta.

 

[….]

NOTE 


 

  1. ho creato cinder pensando a Silver o Argentuccia, la creatura che fa da domenstica nella casa di Elias – ancient magus' bride. Ho creato questo personaggio pensando all'idea dello spirito del focolare o allo spirito che protegge una casa. Gli romani avevano il Domus, perciò mi è sembrato normale dare per spirito che protegge la casa di Zenon, uno spirito che vive nel camino o folcolare della casa stessa.

  2. La tecnica pittorica che Zenon sta insegnando a Nicole è derivata dalle tecniche del pennello celestiale del videogioco Okami. In quel videogioco, il giocatore può ricostruire alcuni oggetti distrutti usando il potere divino del pennello celestiale di Amaterasu. Potete trovare questo videogioco sul PSN in versione HD

  3. Hally è l'alleato di Nicole. Il loro tacito patto di reciproco aiuto è stato sancito dal dono dell'occhio. Il nome Hally privato della H diventa Ally, alleato in inglese. Gli alleati mantengono volontà propria e non sono schiavi come i famigli.

  4. qui Nicole vive in prima persona il ricordo di Zenon. Il ricordo del loro primo incontro e cosa ha fatto Zenon poco prima che si incontrassero. Nel manga the ancient magus' bride, c'é una scena simile sebbene le similitudini si fermano qui. Questa è una vera e propria asta di esseri umani, alla quale non partecipano maghi o stregoni. O almeno non tutti lo sono. Quelli che, dopo aver visto Zenon, si nascondono di certo lo conoscono e ne hanno paura. Il motivo per il quale lo temono sarà spiegato più avanti

  5. Zenon non parla di magia o di stregoneria ma di metodo. Ogni mago o stregone ha un suo approccio, un suo metodo nel fare certe cose. Zenon, in questo caso, ha dimostrato di non aver bisogno di usare le tecniche pittoriche, il che significa che per ottenere certi effetti ci sono diversi metodi.

  6. Anche questa scena è stata ispirata da una scena analoga di the ancient magus' bride. Fate caso al “freddo” ci torneremo sopra più avanti.

  7. William Blake e Tiger. Conoscete la storia di William? Prese in sposa una donna analfabeta, le insegnò a leggere e a scrivere e lei l'aiutò nel suo lavoro. Mi sembrava un bel parallelismo con la vicenda di Zenon/Nicole.

  8. Ho scelto di dare a Nicole la nazionalità francese per un motivo molto semplice: la Normandia è conosciuta per essere terra di magia e di esseri fantastici. Auberon è il nome francese di Oberon. Quale origine migliore per una strega, se non la Normandia francese? In Francia, durante il Medioevo, si sviluppa il romanzo dedicato alla Tavola Rotonda con numerosi elementi magici o mistici.

  9. Una vecchia leggenda parla di un golem sfuggito al controllo del rabbino. Questo episodio è un richiamo a quella vecchia leggenda.

  10. Tra Zenon e Padre Harry di certo non scorre buon sangue.

  11. Qui Zenon si fa beffe del suo interlocutore, in quanto non ha alcun rapporto con i diavoli o con i demoni.

  12. Zenon e Nicole lavorano insieme. È normale che si reggano il gioco a vicenda. Sicuramente non sono persone altruiste, cercano sempre il loro guadagno.


 

   
 
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