Sono il treno che deraglia Ho rotto i binari Ho solo una costellazione L'universo è già domani E lo specchio mi si infrange Il mio ricordo piange Una lacrima d'autore Sperando ad un mondo migliore. Voglio una vita da consumare, Delle mani da accarezzare Smettere di piangere... Voglio un sogno da rivivere, Un mare da attraversare, Il tempo da fermare E rimango immobile nell'impassibilità. se solo sapessi il respiro che si infrange, Un muro che rimane in piede, Solo la menzogna che non ti dissi mai. Mi fidavo di ciò che dicevi: Abbiamo rotto lo schema, Ricostruito l'immagine, Ucciso il mare d'inverno e il bene d'estate. Il rigido che mi prendeva a un passo al mare, Il mio mazzo di rose con quell'animo distrutto, La goccia salata che bagnava la recinzione e Quel piccolo tutto che non tornerà. Volevo vivere in un fuoco di colori, Respirare il fumo della vita, Essere la risata di qualcuno. Quella bambina che tu hai abbandonato, Un anima ingannata dentro al cielo Che poi sboccia nel sereno Solo un cuore a inchiostro nero. Per poi crescere e sbagliare , Vivere e ripensare Che ho sbagliato fino in fondo, Per un minuto dentro al mondo. Solo a chi vuol dedicare E a chi crede di cambiare Per se stesso e per destino, Per la vita in cui cammino. Una voce mi diceva Stai Attenta, Stai Allerta Che l'amore non risparmia Meglio morte, Meglio intera, Meglio giorno che poi sera, Manca l'ingenuo a cui inviare L'ultima voglia che ho da dare.