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Autore: Alyenn    18/01/2017    0 recensioni
Avete sempre voluto sapere come ChiNoMiko ha incontrato la Dolcetta? La notte state sveglie a pensare al motivo per cui il liceo si chiama "Dolce Flirt"? Beh, allora siete nel posto giusto ragazze!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Debrah, Debrah, Dolcetta, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota:
Il rating di questa storia è sostanzialmente verde. Ho voluto formalmente metterlo giallo per la primissima battuta della storia.
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Beemoov e di ChiNoMiko.

 

 

“Nathaniel è sempre chiuso in biblioteca e si eccita solo parlando di gatti. Lysandro mi mette in soggezione con i suoi occhi eterocromi. Kentin è sfigato, e gli steroidi hanno gonfiato ancora di più la sua indole da cagasotto. Armin si ammazza di seghe davanti al computer guardando anime Yaoi. L’unica speranza che avevo era Castiel, ma ce l’ha piccolo e ha fatto pure cilecca. Io me ne vado da questo liceo!” gridò la ragazza.
“Debrah non fare così, ti prego! Il liceo “Dolce Music” ha ancora bisogno di te” risposi.
“In 38 episodi non ho concluso niente, che razza di autrice sei?” urlò, mentre se ne andava con passo veloce.
“Sei la protagonista, Debrah, non puoi lasciarmi!” la supplicai, ma ormai era fin troppo lontana per sentirmi.

Il personaggio principale mi aveva abbandonata e il mio show non poteva continuare senza una star! Per mesi la chiamai implorandola di tornare. Le promisi un miglioramento dei personaggi e meno sperpero di PA, ma tutto ormai era perduto. L’avevo persa e ora non potevo fare nient’altro che chiudere il mio programma, per sempre!
Presi una scala e inizia a smantellare la scritta rossa “Dolce Music” dalla facciata dell’edificio. Avevo tolto tutti i bulloni che tenevano la parola “Music” salda al muro, e questa cadde inevitabilmente al suolo. Un grande boato si fece eco tra le strade deserte. Il tonfo dello schianto mi fece sussultare, ricordandomi il grande vuoto che c’era ormai nella mia vita. “Ehi, stai attenta!” gridò una voce sotto di me.
Abbassai lo sguardo e la vidi. I boccoli castani le sfioravano il viso, fermandosi all’altezza del mento. I suoi luminosi occhi verdi si puntarono nei miei. Quella ragazza doveva essere proprio sciocca e imbranata per camminare adiacente alla scala, sopra la quale ero impegnata a rimuovendo l’insegna. Improvvisamente una lampadina mi si accese: “abbastanza sciocca da iniziare un gioco senza fine, e imbranata per attirare l’attenzione dei ragazzi” pensai “…proprio quello che serve a me”.
“Che ci fai qui?” chiesi con un sorriso.
“Ho visto che stavi facendo dei lavori e…” cercò di spiegare lei.
“Sufficientemente curiosa da voler sprecare un sacco di PA girando a vuoto nel liceo” ragionai ad alta voce.
“Cosa? PA?” un’aria interrogativa si ravvisò sul suo volto.
Sensi dalla scala e le misi un braccio intorno alle spalle. Quella ragazza faceva proprio al caso mio e non potevo lasciarmela scappare per nessun motivo. Prima che potesse sciogliersi dalla mia presa iniziai ad illustrarle il gioco e il suo ruolo all’interno di esso. Dato che aveva già accennato al fattore “PA” iniziai a parlarle di quello. Successivamente dei soldi, e infine dei ragazzi.
“E questi ragazzi sono… emh… carini?” chiese lei con un velo di imbarazzo.
“Oh no, saranno molto più che carini, cara!” risposi lanciandole un occhiolino. “Meglio non dirle che questi super fighi non andranno mai oltre il bacio” pensai con un ghigno malefico.
“Ok, ci sto!” esclamò emozionata.
“Perfetto! Emh... come hai detto che ti chiami, cara?" domandai. Ero così eccitata dall'idea di aver trovato la ragazza perfetta che non le avevo neanche chiesto il suo nome.
"Dolcetta"
"Ottimo, inizi domani!” conclusi.


“Ora devo solo rimodernate tutto” annunciai esaltata a me stessa. Avevo trovato una sostituta perfetta. Certo, stavo per riniziare da zero il mio show, ma e niente poteva frenare il mio entusiasmo. Mi incamminai verso il Bazar con l'obbiettivo di comprare una nuova insegna. Purtroppo non la gamma di scritte tra cui scegliere era abbastanza ridotta, e alla fine ne acquistai solamente una marrone con la parola “Flirt”.
Tornai alla base e completai la mia opera. Mi sistemai le ali da pipistrello e poi feci qualche passo indietro per ammirare l’insieme: un grande liceo accogliente, la scritta, rossa e marrone, “Dolce Flirt” posta sopra il portone d’entrata.
“Si inizia!” affermai contenta. 

 

 

 

Nota dell’autrice:
Aloha girls! Da come avete capito la Dolcetta, prima e vera protagonista, era proprio la nostra amatissima (si, come no…) Debrah!
Quindi noi saremmo solo delle sue sostitute (mi ricorda da cit. di Lysandre).
Anyway, vi ringrazio per aver letto la mia prima storia, sperando che vi sia piaciuta.
Un bacio!

   
 
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