SE…
Se tu un giorno mi telefonassi
ed io subito riattaccassi,
come la prenderesti,
mio piccolo fuoco di paglia?
Ah, in verità fu come scottarsi col
fuoco
di un incendio scoppiato
in un momento assolutamente
inaspettato,
e a suo tempo mi hai colto di
sorpresa.
Ma tu, essere indomito,
tu sei forte, sei la forza in
persona,
sei il coraggio e la sapienza;
io chi sono?
Piccolo essere pulcioso,
stupido ed inetto, che il cielo
guarda
ed interpreta come un antico
sacerdote persiano.
Due colpi di tosse
prima di esalare l’ultimo sospiro.
Un sospiro
per accantonare, amaramente, i sogni.
Resta un minuto
per crogiolarmi nell’ultima parvenza
di un qualcosa che, purtroppo,
mai esisterà.
NOTA DELL’AUTORE
Buongiorno a tutti.
Questa è una poesia che si può ritenere collegata alla
precedente, poiché narra di una cosa che mi sta a cuore, e che mi ha lasciato
amaramente perplesso.
A me piace leggere questo componimento col sorriso sulle
labbra, non so il perché. Sarà il fatto che le mie ultime sfortune ormai mi
hanno prosciugato, e altro non ho da dare se non un piccolo, tiepido sorriso.
Comunque, non so se si è capito, ma la prima strofa è il
nucleo del componimento, poiché è da esso che si sviluppa tutto il resto. La
mia ispirazione si può dire che in questo caso sia partita da una telefonata
con cornetta sbattuta in faccia xD xD
Si tratta di un altro mio componimento molto personale.
Vi ringrazio per averlo letto.
Grazie di cuore a tutti voi, e per tutto! Buona giornata, e a
giovedì prossimo.