Il tenore di vita della rockstar non ce l’aveva proprio. Benché la serata fosse stata un successo, il pubblico medio di una cover band dei Jethro Tull non comprendeva groupie o roba simile. Più che altro appassionati nostalgici di mezza età e ragazzi con buoni gusti musicali, con i quali nella migliore delle ipotesi ci si beveva una birra dopo lo spettacolo. O una Fanta, nel caso di Cameron.
[Seguito di "A Moonage Sonata", link alla storia precedente in Prefazione]