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Autore: StellaRedgrave    20/01/2017    0 recensioni
Luna è contesa da Castiel e Nathaniel, ma, al momento di dichiararare il loro amore, accade sempre qualche imprevisto che li ostacola, come se la sfortuna si accanisca su loro.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Lysandro, Nathaniel, Rosalya, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno nuovo, vita nuova secondo il proverbio, Amy era riuscita a non essere più trattata male da Castiel, Luna aveva sempre dei buoni voti in tutte le materie.
Il professor Faraize  parlò agli studenti della classe di Luna  di una gita scolastica in una citta europea con data sconosciuta, gli studenti tormentarono il professore per sapere il nome della città e lui rispose che la ignorava e quindi, Faraize invitò i propri studenti alla calma che doveva finire di spiegare i dettagli sulla partecipazione di due classi alla gita.
"Quale sarà l'altra classe?" domandò Amy, sperando che la scelta ricadesse sulla classe di Castiel.
A ricreazione, nel cortile, tutti gli studenti discutevano sulla gita e Luna notò Nathaniel dirigersi dietro la palestra, si distaccò dal gruppo dei suoi compagni e raggiunse Nathaniel e lo vide seduto sui gradini di una porta di sicurezza, intento a sorseggiare una bibita, s'avvicinò e si sedette accanto a lui con un saluto.
"Lo sai della gita?" gli domandò. 
Nathaniel annuì.
"Sei a conoscenza di quale sia la città?" Luna continuò a domandare.
Nathaniel sembrava saperlo, cosa che notò Luna, ma lui non voleva dirglielo.
"Non posso dirtelo" le rispose serio.
"Dai, non lo dirò a nessuno!! Ti pregooo, ti prego, sono curiosa!" gli implorava Luna con un tono dolce" Sussurramelo all'orecchio!"
Luna si mise con l'orecchio davanti alla bocca di Nathaniel e lui si mise a ridere, era facile dirle di sì, a Luna avrebbe concesso tutto, le mormorò.
"La città è Roma!"
"Fantastico! Meriti un premio per questo favore!" gli disse Luna contenta.
"Premio!? Ti ho detto solo la città" le rispose Nathaniel, non aveva fatto nulla per meritarselo.
"Guarda davanti a te" gli disse Luna "Bravo così!"
Luna stava per avvicinarsi alla guancia del ragazzo, quando lui si rigirò di scatto, era curioso quale era l'intenzione della ragazza e così le loro labbra si toccarono, sembrava che Nathaniel lo avesse fatto apposta, Luna sgranò gli occhi, non se lo aspettava, si staccò e arrossì violentemente, sia Nathaniel che Luna rimasero a guardarsi meravigliati, ambedue avevano il cuore in tumulto, non sapevano cosa dire, forse le parole non erano necessarie. Ma Nathaniel non si volle far perdere l'occasione di rivelare i suoi sentimenti, stava per aprire bocca, ma la sfortuna ritornò a perseguitare il nostro innamorato, a rovinare quel momento fu la maledetta campanella della scuola, ma Luna, prima di andare via, dette un bacio veloce sulla guancia di Nathaniel.
"E' il tuo premio!" gli disse Luna.
Mentre ritornava in classe Luna ripensava al bacio con Nathaniel, era straordinariamente felice, non c'era più dubbio era innamorata di Nathaniel, in un'altra parte della scuola Nathaniel era felice, anche se non ci fu la sospirata dichiarazione, capì che Luna provava qualcosa per lui.
La primavera arrivò in tutto il suo splendore, le rondini garrivano nel cielo azzurro, gli alberi si erano risvegliati dal lungo sonno invernale ed avevano messo il nuovo fogliame e i fiori riempivano di tanti colori le aiuole e i balconi delle case in città.
Al liceo Dolce Amoris il professor Faraize annunciò alla  classe la data di partenza per la gita, il nome della città e la classe che si sarebbe unita alla loro.
"La data di partenza sarà il 31 marzo per Roma e partiremo insieme alla 3 B"
Luna ed Amy esultarono ad alta  voce, che colpo di fortuna forse le loro preghiere erano state esaudite.
"Laggiù si salta dalla gioia!" disse il professor Faraize, seccato di essere stato interrotto.
Amy e Luna si scusarono e il professore potè terminare di spiegare le ulteriori modalità della gita, più o meno, lo stesso accadeva nella 3 B,  Nathaniel non potè nascondere la sua contentezza a Kain di partire con la classe di Luna e, lo stesso fu per Castiel che già fantasticava di stare accanto a Luna per tutta la durata della gita, anche con Amy intorno, in fondo cominciava a essergli simpatica.
Alla ricreazione Amy e Luna chiaccheravano allegramente, parlando su cosa avrebbero messo in valigia, Kain si avvicinò a loro.
"Ehi streghette partiremo insieme!" 
Le due ragazze gli rivolsero un sorriso  a trentadue denti per indicare la loro gioia, ma Kain in tono serio.
"Sarei più felice se non dovrò badare a voi due!"
Luna lo rassicurò, ormai lei ed Amy erano cresciute e sapevano badare a se stesse.
Anche Castiel e Lysandre si unirono ai tre ragazzi.
"Partiremo insieme per Roma" disse Castiel, guardando Luna.
Amy s'intromise in quel dialogo per attirare l'attenzione di Castiel.
"Lo sappiamo!" disse la ragazza" Guardare Roma insieme sarà magnifico e anche romantico"
Castiel capì il sottinteso di quelle parole.
"Scommetto che vorresti starmi accanto, zanzara!" 
Amy annnuì eccitata.
"Mmmm...Non saprei!Facciamo così, prima vedrò Roma con Luna " disse Castiel, sogghignando"E il prossimo anno a non venire, sarà con te!"
"Noo roscetto mio bello, a Roma io, te e Luna insieme!"  gli ribattè la ragazza.
Tutti risero.
Arrivò il giorno della partenza, Luna aveva già pronte le valigie e scelto un abbigliamento comodo per il viaggio, durante la notte aveva dormito poco per l'imminente partenza.
"Svegliaaaaa!" Kain la chiamava scuotendola.
"Ah! Cosa che?" gli rispose ancora intontita dal sonno.
Kain le disse di alzarsi alla svelta, in quanto erano in ritardo, Luna fu rapida ad alzarsi dal letto, buttando all'aria le coperte e velocemente si lavò, si vestì e fece colazione più veloce di Superman, così si potrebbe dire. Una volta pronti, Kain e Luna furono accompagnati all'aeroporto dove raggiunsero le proprie classi, salutarono i genitori  e s'avviarono all'imbarco.
L'aereo decollò e dopo qualche ora, atterrò all'aeroporto, gli studenti e i  professori   furono accolti da un incaricato dell'agenzia turistica che li condusse all'albergo che li avrebbe ospitati durante la loro permanenza a Roma.
   
 
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