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Autore: AlessiaDettaAlex    20/01/2017    0 recensioni
[Canaan]
[Canaan x Maria | Fluff, Slice of Life | Coppia FemSlash! | One-shot]
Una panchina. Un panino. Shanghai finalmente fuori pericolo. Nessun incarico imminente per la mercenaria Canaan, che può finalmente concedersi un momento di relax insieme alla sua migliore amica Maria.
Dal testo: «Maria, che significa essere innamorati? Tu lo sei mai stata?»
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cos'è l'amore

 

«Sei davvero bella, Maria»

La fotoreporter in questione per tutta risposta si acciaccò la lingua coi denti mentre masticava il suo panino. Erano su una panchina in pieno centro di Shanghai, in pausa pranzo dopo una mattinata relax in giro per la città. Il commento alla sua persona era partito come un fulmine a ciel sereno, dal nulla.

«Ahia, che male… che… che stai dicendo?!»

Canaan era fatta decisamente così: diceva le cose come stavano, o come le vedeva lei, senza alcun tipo di filtro. Un po’ come fanno i bambini. Poteva essere un’esperta in assassinii e missioni di salvataggio, di fatto nulla le sfuggiva riguardo a tecniche di combattimento e armi da fuoco; ma quando si trattava di rapporti interpersonali mostrava un’ingenuità che, almeno secondo Maria, faceva davvero tenerezza.

«Sei una bella ragazza. No?» rimarcò la giovane mercenaria guardando l’amica fissa negli occhi.

Maria si sentì andare a fuoco, e ad un tratto non ebbe più fame. Distolse lo sguardo e cominciò a rigirarsi tra le mani il mezzo panino rimasto. Deglutendo a vuoto percepì il leggero sapore ferroso del sangue, probabilmente dovuto alla dolorosa acciaccatura di prima.

«Beh, grazie…»

«Perché sei a disagio?»

Avere un’amica sinestesica era come essere un libro aperto e pronto a farsi sfogliare. Disarmante.

«N-Non sono a disagio, hai detto una cosa molto dolce, Canaan», provò a spiegarsi lei, «solo che di solito osservazioni del genere si fanno alla persona di cui si è innamorati»

Canaan prese a guardare un punto imprecisato di fronte a sé, pensierosa. Fin’ora era sempre stata sincera su tutto con Maria, nessun tabù di cui vergognarsi. Ma a quanto pareva delle regole esistevano: c’erano cose che delle amiche non potevano dirsi, ad esempio.

Sì, le armi erano decisamente più semplici delle relazioni interpersonali.

«Maria, che significa essere innamorati? Tu lo sei mai stata?»

La ragazza rimase interdetta per la seconda volta. Alzò lo sguardo al cielo e seguì per qualche secondo il lento corso di una nuvola.

«Significa… avere una persona che ti rende migliore e con cui desideri condividere la vita. Una per cui non esiteresti a versare il tuo sangue. Una di cui vuoi solo il bene e sei disposta a mettere questo bene prima del tuo. Una di cui senti nostalgia quando è lontana e che trovi sempre bella, persino quando è imbruttita dal pianto. Una che… sei disposta anche a lasciare andare pur di sapere felice»

Fece una pausa quando si rese conto di star descrivendo quello che lei stessa provava per Canaan. Con le guance rosse e un sorriso mesto concluse: «e sì, io lo sono stata».

L’assassina stette in silenzio a guardarsi le dita delle mani. La parte del versare il sangue le era rimasta particolarmente impressa. Conosceva bene quella sensazione e si ricordava perfettamente quante volte l’aveva versato per Maria – sebbene quel sangue versato non fosse sempre il proprio. Ma Canaan era certa del fatto che per la fotoreporter avrebbe dato la vita anche seduta stante. Proteggerla per lei era la priorità. Ma perché? Perché quando era insieme a Maria era diversa, era migliore, perché la luce della sua gentilezza rischiarava anche le ombre inquietanti della sua anima; perché Maria era oasi di pace per il suo cuore martoriato. Maria era gioia, Maria era bellezza, era fuoco, era vita. Per questo andava protetta da ciò che poteva spegnere quella luce nei suoi occhi.

Canaan la voleva accanto. L’avrebbe voluta lì con lei per i giorni, i mesi, gli anni a seguire: voleva che fosse il porto sicuro in cui riposare ogni sera prima di andare a dormire, voleva che lei fosse il raggio di sole con cui svegliarsi la mattina dopo aver passato tutta la notte abbracciate strette. Era questo forse l’amore?

Non abbandonarmi, le aveva detto Maria quella volta sotto le stelle, resta con me per sempre.

«Resto» le uscì come un soffio.

Maria si voltò verso di lei perplessa, chiedendosi se l’amica avesse parlato davvero o fosse solo la sua immaginazione. Schiuse le labbra per dire qualcosa ma Canaan la precedette:

«Resto», asserì con più decisione, «resterò con te per sempre, perché anche io ti voglio accanto»

Guardava Maria con occhi serissimi, ma allo stesso tempo un largo sorriso le abbelliva il viso. La fotografa era rimasta a bocca aperta, il volto rosso d’imbarazzo e gli occhi umidi dalla commozione. Alla sensazione della mano calda di lei che prendeva delicatamente la sua, si sciolse in pianto.

«Canaan…»

Provò a dire qualcosa, ma le lacrime scendevano copiose e non riusciva a fermare i singhiozzi. Pensò che adesso la bambina doveva sembrare lei.

«Maria», l’interpellata si asciugò le guance con le maniche della camicetta, «persino quando piangi sei incredibilmente bella».

 


Note dell'Autrice

Ehilà! Un pezzo che non ci si vede qui su Efp. Forse perché dovrei scrivere la tesi piuttosto che delle fanfiction. Ma vabbè.

Qualche mese fa ho visto quest'anime e mi sono letteralmente innamorata del rapporto tra le due protagoniste. Sì, il loro è un po' il classico rapporto “io che scalo i muri, ho poteri straordinari e so usare una pistola proteggo te che sei la mia migliore amica inerme e indifesa nonché la luce dei miei occhi”. Un po' banale se vogliamo, ma a me piace tantissimo questa coppia – anche se non sono canon, ma tanto sono canaan (ahaha ho fatto la battut-ok no).

Whatever, spero che questo fandom non sia del tutto assente qui su Efp. Se così fosse avrei pubblicato una storia tanto per sport, visto che nessuno la leggerà/recensirà mai xD

Oh, beh! Ci si prova!

Adieux,

Alex

 
   
 
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