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Autore: MonMon    21/01/2017    0 recensioni
Aveva il capo alzato in su e guardava il cielo notturno che per un momento gli sembrò troppo immenso e luminoso.
Ma forse, era il suo umore, ad essere particolarmente tetro e depresso quella sera.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chuuya Nakahara, Osamu Dazai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era tanto che nn scrivevo qualcosa di lungo.
Bhe lungo o corto, che piaccia o meno alla fine non cambia nulla quindi se qualcuno avrà il coraggio di leggere stà roba mi auguro che la prenda alla leggera, per ciò che è: Una storiella buttata giù in un momento di noia ispirata da una canzone.
Per quanto riguarda quest'ultima invece, ho usato come intermezzo ''happy ending'' di Ayumi Hamasaki.
Non ho avuto tempo per correggerla troppo quindi warning...
Bye bye.

[ Il cielo è pieno di stelle, come se volessero ricucire una fessura aperta tra le nuvole.
Il loro luccichio come una preghiera simile a un grido, mi stringe il cuore.]


Aveva il capo alzato in sù e guardava il cielo notturno che per un momento gli sembrò troppo immenso e luminoso.
Ma forse, era il suo umore, ad essere particolarmente tetro e depresso quella sera.
Chissà...il moro nn poteva dirlo con sicurezza e sbuffò scrollando pesantemente le spalle poggiando la schiena alla gelida parete di quel muraccio di periferia.
...Certo che sono diventati lenti a consegnare..
Borbottò scocciato socchiudendo gli occhi,ficcando entrambe le mani in tasca.
Tsè stai sempre a lamentarti di qualcosa! Smanetta con uno stupidissimo videogioco dei tuoi e piantala di rompere!
Commentò acidamente Chuuya scalciando un sasso.
Dazai sospirò profondamente.
Mhh.. ha le batterie scariche..
Si limitò a dire con un leggero pigolio che naturalmente fece irritare il rosso.
Allora piantala di scocciare e stà un pò zitto! del resto stiamo lavorando!
Ringhiò spasientito e il moro sospirò ancora.
Voi nanerottoli siete davvero antipatici..
Per tutta risposta, quello tentò di dargli un pugno che l'altro evitò.
la prossima volta che mi chiami in quel modo--
Si, si. Mi gonfi di botte, lo so.

Borbottò con tono di sufficienza interrompendolo.
Ormai riusciva a prevedere le sue reazioni e azioni.
Era sempre la stessa storia, sempre le stesse situazioni che ormai lui trovata estremamente noiose e fin troppo ripetitive.
Eppure....
Eppure nonostante la sua noia costante era riuscito, seppure con molta difficoltà, ad instaurare dei legami, se tali poteva definirli...
Del resto era la mafia quella, non un circolo di ricamo!
Ma aveva importanza poi, che li avesse instaurati?
Non ne era sicuro e questo lo fece sorridere amaramente, molto.
Ma cosa voleva davvero, alla fine?
Non riusciva a capirlo neppure lui con esattezza.
ahh questa sarebbe proprio la serata adatta per un suicidio..
Pensò mutando il suo sorriso in qualcosa di triste e malinconico.


[Mattino, ti prego, arriva presto ad accogliermi prima che non riesca più a nascondere la mia debolezza.
E' strano, basta che tu non ci sia e la notte diventa così malinconica.
Quante volte ancora dovrò ricommettere lo stesso crimine per non essere più un essere umano? Per non riflettermi più negli occhi di nessuno?]



Notò che probabilmente Chuuya se n'era accorto perché improvvisamente iniziò a sentirsi osservato e voltando lo sguardo, incrociò quello del rosso.
E così rimasero a guardarsi per qualche istante in silenzio.
Ohy..bastardo..non ti starà passando per la mente qualche nuovo, bizzarro tentativo di suicidio..?
Chiese scettico aggrottando la fronte.
Il moro lo guardò ingenuamente.
Ah...forse..
Rispose con tranquillità disarmante.
Ed ecco che sulla viso del suo partner appariva quell'espressione a metà tra lo sgomento e la furia omicida.
Non ricominciare con le tue cazzate suicide! Non è serata!
Ringhiò furente guardandolo malissimo.
Dazai sospirò.
Con te non lo è mai.
Commentò cinico voltando il capo.
A quel punto il rosso fece ciò che gli era più naturale: Gli tirò un calcione nel fianco che però venne facilmente evitato.
Anf...e stiamo a quota due, ormai sei prevedibile.
Disse annoiato guardandolo di sottecchi.
Zitto stronzo.
Sibilò seccato.

[In questo luogo in cui sono finita scappando non c'è nulla che voglia. Strappo i sentimenti dal mio cuore e appiccico il sorriso a una maschera.
Ti prego portami via da questo posto prima che tutto diventi un ricordo.]


Erano passati solo pochi istanti di assoluto silenzio finchè non venne afferrato per un braccio, costretto a voltarsi.
Smettila con questa storia del suicidio o ti ammazzo davvero! Sei il mio partner, devi restare vivo al mio fianco!
Ringhiò rrossendo appena, facendo spalancare gli occhi al moro che abbassò il capo mordendosi per un momento le labbra.
Per un momento, in sentimenti di Chuuya erano stati così irruenti e sinceri da fargli sentire qualcosa....
Qualcosa di diverso dalla noia e dal baratro dell'oscurità in cui era solito sprofondare.

[Ma ora non ho nessun diritto di parlare della definizione di felicità.]

Si morse le labbra e stava per dire qualcosa..
Avrebbe detto detto qualcosa ma un rumore gli fece voltare il capo.
Finalmente i furgoni della consegna che aspettavano erano arrivati, non c'era più tempo per socializzare.

[Capisco più di chiunque altro che a me non mi si addice un lieto fine.]


 
   
 
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