Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: scriveremibasta    22/01/2017    4 recensioni
"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era successo ancora.
Inuyasha l'aveva abbandonata ancora una volta. Non si era fidato di lei, non l'aveva resa partecipe di ciò che provava...
Lo odiava. Odiava non sapere qualcosa di quel ragazzo, lei voleva sapere tutto ciò che lo riguardava. Tutto quello che provava, come si sentiva o che cosa stesse passando...
Doveva sapere tutto.
Kagome osservò con sguardo vacuo il muro davanti a lei, non vedendolo davvero. Appogiata al muro al quale prima l'aveva spinta Inuyasha, stava semplicemente ad ascoltare il vento che proveniva da fuori la villa. La finestra che aveva spaccato Inuyasha per fuggire, per scappare da lei, avrebbe di sicuro attirato gente attorno alla villa.
Lo sapeva, lo sapeva benissimo.
Ma lei non aveva ancora voglia di fare qualcosa.
Era un sentimento che non aveva mai provato. Lei non voleva.
Non voleva assolutamente che Inuyasha l'allontanasse a causa di quella bestia, non voleva stare lontana da Inuyasha. Ne sentiva il bisogno fisico e psicologico di averlo accanto.
Ne era dipendente, ma sapeva anche questo.
Sapeva benissimo che, prima o poi, ne sarebbe diventata dipendente a tal punto da non potergli stare lontana. Inuyasha era una calamita, una vera e propria dipendenza.
Non avrebbe potuto stargli lontano.
Non un'altra volta.
Rise, rise di scherno. Lei, una vampira, Kagome Higurashi, non aveva mai provato nulla di tutto questo. Non era mai stata schiava...di qualcosa. Di un sentimento. Di qualcuno.
Faceva male, cazzo.
Dannatamente male. Ti ammazzava dentro, era qualcosa che ti sotterrava l'orgoglio...
Ma allo stesso tempo ti rendeva felice.
Ti crogiolavi in quel sentimento, ti sentivi forte ed allo stesso tempo completamente perso...
Era qualcosa di terribilmente meraviglioso.
Sospirò, cercando di calmare il battito accellerato del suo cuore.
Da quant'era, che non accellerava? Anni? Secoli?
Non lo ricordava e, onestamente parlando, non le importava.
Solo il presente, c'era ora. Il presente e...Inuyasha.
"Su, andiamo a riprendere quell'idiota" pensò, con un sorriso tra il dolce ed il divertito in faccia, alzandosi dal pavimento. Si diresse alla finestra e, forte di quel pensiero, saltò giù.
Sapeva benissimo che Inuyasha non sarebbe sopravvisuto nemmeno un secondo, senza di lei. Era un qualcosa che aveva sempre capito, che percepiva in ogni suo gesto quotidiano.
Inuyasha era un ragazzo forte, facilmente influenzabile.
Che aveva bisogno di una guida. Di qualcuno che lo dominasse e comandasse.
Come Kagome era dipendente da Inuyasha, anche Inuyasha era dipendente da Kagome.

Inu guardò suo figlio, facendosi forza tramite la presenza di Izayoi al suo fianco.
-Illustrami cosa vorresti fare con Inuyasha- fece, al maggiore dei suoi figli.
Sesshomaru gettò un'occhiata ad Izayoi, poi iniziò a parlare -Come alchimista, ho lavorato per un paio d'anni ad uno speciale farmaco che permette di eliminare la...doppia personalità, per così dire- tirò fuori un fogliettino dal lungo cappotto che indossava, sotto gli occhi attenti e guardinghi del padre -Il problema di Inuyasha, che affligge tutti i mezzosangue, è che due nature differenti non possono coesistere insieme in un solo corpo- diede un'occhiata al foglietto -Naturalmente, la più violenta delle due tende a voler prendere il controllo su quella più debole...e si crea una "guerra interiore" tra di esse-
Inu annuì -Dimmi qualcosa che non so- disse, ma venne subito zittito dall'occhiataccia del figlio; Izayoi si sentiva tra l'incudine ed il martello.
-Non è tanto la perdita del controllo, ad essere pericolosa...- continuò Sesshomaru -Quella si può facilmente risolvere uccidendo il soggetto- Inu strinse i denti, mentre Izayoi ebbe un colpo al cuore: come poteva parlare di uccidere suo fratello, così a cuor leggero?
-Quello che più mi preoccupa è cosa succede nel soggetto, durante questa sorta di "guerra"- lo sguardo si fece più serio di quanto lo era già -La psiche di Inuyasha, in questo momento, è sicuramente molto stressata- spiegò -Probabilmente, se non si fa presto qualcosa, finirà per diventare matto. Per non parlare, poi, delle sue continuee trasformazioni...il suo corpo umano, non regge un simile sforzo, continuando così arriverà all'infarto-
-Cosa ti dice che sia tutto vero? Inuyasha ha perso la memoria e la capacità di trasformarsi molti anni fa...avrebbe dovuto- Inu provò a parlare, ma venne interrotto dal figlio.
-Avrebbe dovuto reggere fino alla sua decima luna piena? Pensavi davvero, che quel dieci per cento di possibilità che non ci fossero stati problemi, si avverasse?- fece, con voce fredda ed impassibile, come se per lui non valesse a dire nulla.
Inu strinse i pugni -Lo so, cazzo! Lo so! Ma non c'era altro modo! Ho pregato giorno e notte che quell'incantesimo si avverasse, ma nulla! Non ho fatto che complicare le cose, ma che altro potevo fare? Tu sei sparito, e vieni a farmi la predica?!- si sentì poggiare una mano sulla spalla, che riconobbe subito come quella di Izayoi.
Sesshomaru non disse nulla: stette a guardarli impassibile.
-Anche Izayoi...!-
-Anche Izayoi, cosa?-
Il tono del maggiore era spietato, Inu avrebbe voluto prenderlo a pugni; a quel punto si fece avanti Izayoi.
-Vedi, Sesshomaru- iniziò cauta -Prima che Inuyasha nascesse, sapevamo che la sua natura fosse stata problematica...mentre io ero ancora incinta, l'abbiamo portato da un amico di famiglia che si intendeva di ibridi...non so bene cosa mi abbia fatto, parlava di cose come "Separare la parte malvagia del bimbo e trasferirla nel corpo della madre"...credo che il concetto sia stato quello di far prevalere la parte umana, rispetto a quella lupina...aveva detto che ci sarebbero state delle possibilità che fosse funzionato, e noi ci siamo affidati semplicemente a quelle...- fece spallucce, sorridendo amaramente -Se ci penso ora...- le si ruppe la voce e, presto, calde lacrime le bagnarono le guance.
Sesshomaru non si fece intenerire -Non sono interessato a ciò che è accaduto ad Inuyasha- disse, soltanto -Se volete collaborare...- lasciò in sospeso la frase, voltandosi ed incamminandosi verso la porta d'ingresso.
Inu ed Izayoi si scambiarono uno sguardo perplesso, poi seguirono Sesshomaru.

Era da un bel po' che camminava senza alcuna meta.
Cacchio, dove poteva essere andato quell'idiota? E, sopratutto, come faceva a ritrovarlo?
Che si fosse arresa era fuori discussione...ma, cavolo, se a parole era tutto più facile!
Non sapeva minimamente dove sarebbe potuto essere Inuyasha, non aveva alcuna traccia, nessun indizio...come avrebbe fatto?
Sbuffò, calciando un sassolino con rabbia "Che razza di idiota, prima scompare nel nulla ed ora scappa con la coda tra le gambe!" pensò, sentendo la stizza aumentare.
Beh, prima di tutto avrebbe visto in città.
Inuyasha probabilmente era dominato dalla sua parte lupesca, di sicuro doveva sentire molta fame...e, si sa com'è l'appetito dei licantropi...
"Avrebbe potuto anche evitare il villaggio, però...Inuyasha non sbranerebbe mai un mucchio di persone!" quindi, se non fosse stato in città...dove sarebbe potuto andare?
Un posto libero e tranquillo, senza nessuno che avrebbe potuto disturbarlo...
Dove calmarsi e riposarsi...
Non sapeva il perchè, ma l'istinto le diceva di andare a casa sua. O meglio, alla sua ex casa.
Per ora, vi era soltanto uno scheletro di essa. I lavori di ricostruzione non erano ancora finiti, per quanto velocizzati con la magia.
Beh, se Inuyasha fosse stato lì, sicuramente non avrebbe avuto nessuno a rompergli le scatole.
Ma Inuyasha aveva perso la memoria, non sapeva dov'era casa sua...
Kagome si fermò un secondo, inspirando stizzita, poi si decise: sarebbe andata a casa sua.
In città non sembrava esserci nulla di strano ed il suo udito sviluppato non sentiva nessun rumore sospetto o grida. E poi, lei si fidava di Inuyasha.

Kagome aprì il cancello con un sospiro, preparandosi psicologicamente a ciò che sarebbe accaduto dopo. Aveva ragione: Inuyasha era lì.
Ne sentiva chiaramente l'odore del sangue e, ciò, la fece deglutire.
Si guardò attorno guardinga, cercando di individuare la figura dell'albino.
L'avrebbe preso a pugni, una volta trovato, ne era arci convinta.
Il vento soffiò tra i ciuffi d'erba, rilasciando nell'aria un forte odore di terra ed un rilassante rumore che fece calmare Kagome. Era agitata, si...proprio quando doveva mantenere la calma, lei era agitata! Stupida che non era altro!
Fece un passo, poi un altro, nulla. Arrivò al terzo ed ancora nulla.
Che fosse salito sulle impalcature? Che volesse stare il più lontano possibile dalla città?
"E se stesse progettando...un suicidio?" pensò, allarmandosi un po'.
Non era molto probabile, vista la sua resistenza fisica da licantropo...pur cadendo dal terzo piano, non sarebbe morto...ma non era nemmeno impossibile.
Inuyasha era facilmente influenzabile, avrebbe fatto di tutto per non causare danni agli altri.
Strinse i denti, maledicendo mentalmente l'albino.
"Appena lo trovo...!"
Stava per fare un altro passo, quando una risata la fermò: sapeva benissimo di chi era, il che la stranì e stupì allo stesso tempo. Proveniva da sopra...
Alzò la testa.
Inuyasha...no, il lupo, era in cima allo "scheletro" della casa, all'ultimo piano.
E la guardava.
Vedeva chiaramente il ghigno sadico che le rivolgeva, i capelli albini che si muovevano col vento e la luna dietro a fargli da sfondo.
Kagome sorrise ironica, per quanto pericoloso fosse...Inuyasha rimaneva sempre un bel ragazzo.
-Kagome- fece, il lupo, allargando il suo ghigno -Mia carissima Kagome!- si lasciò cadere dal piano, come se nulla fosse, atterrando placidamente e continuandola a guardare in quel modo.
L'altra non si scompose più di tanto -Che ne hai fatto di Inuyasha?- chiese, categorica.
L'altro rise -Io sono Inuyasha!- esclamò, allargando le braccia e guardandola beffardo.
-Ah, non dire cazzate!- gli rispose a tono, Kagome.
Inuyasha divenne serio.
-Non mi accetti?- chiese, freddo e spietato -Non accetti la mia natura, Kagome?- riformulò la domanda, sapendo di aver colpito nel punto giusto.
O forse no?
Stavolta toccò a Kagome ghignare -Oh, ma io non accetto Inuyasha...io non accetto te-
-Io ed Inuyasha siamo la stessa cosa- disse l'albino, serio e categorico.
Kagome ridacchiò -Provamelo- disse, avvicinandosi velocemente al ragazzo.
Non gli diede il tempo di fare nulla, lo prese dal colletto e con un sorrisetto stampato sulle labbra lo baciò.
Inuyasha spalancò gli occhi.

-Padron Naraku, è andato tutto come previsto- il kappa porse il libro all'uomo, volgendo gli occhi a terra in segno di profondo rispetto verso di esso.
-Molto bene, Jaken- pronunciò Naraku, con un sorriso soddisfatto.
-Ora, dobbiamo solo trovare il secondo libro- fece il mostriciattolo.
-Oh, a questo ci sta già pensando quell'omuncolo...Hojo, si- sfogliò le pagine del tomo -Gli ho indicato migliaia di volte il posto dove cercare, e tutte e migliaia le volte non lo ha trovato- Jaken, a quell'affermazione, deglutì.
-E-e com'è possibile?- chiese, con un fil di voce. Naraku si sporse dalla scrivania.
-Semplice- fece, ghignando -Qualcuno l'ha rubato- terminò, lo sguardo color rubino animato da una sadica intelligenza -Ne sai qualcosa?-
A Jaken parve di morire -N-no, padron Naraku- esclamò, sudando freddo.
Quello parve crederci e, ridendo di gusto, tornò a sedersi -Oh, ma ti credo- fece, beffardo -Ora puoi andare, piccoletto- mosse una mano, come se fosse una mosca fastidiosa.
Jaken fece un inchino, poi si congedò.
Una volta uscito da quello studio, si sentì un po' meglio.
"Ragazzi, ci mancava poco!"

Sento il cuore accellerare, il sangue pulsarmi nelle orecchie e le guance diventare calde.
Cos'è? Cos'è che mi disturba?
Si sta così bene qui, in questa distesta bianca, rilassante e tanto calda.
Non voglio.
Non voglio tornare alla realtà e svegliarmi da questo dolce tepore...
Non ce la faccio più, è meglio vivere qui...
E lasciare che gli altri decidano per me.
Potrei morire, non mi importerebbe.
Voglio solo restare qui...
Inspiro, chiudendomi di più in me stesso e accoccolandomi di più sulla superficie morbida in cui sono disteso. C'è qualcosa.
Qualcosa che mi fa desiderare di tornare indietro...
Non so cosa sia, ma è piacevole.
Mi fa tornare in mente tante belle cose, insieme ad una meravigliosa sensazione di calore all'altezza del petto.
Mi fermo dal pensare. Ascoltando solamente i battiti del mio cuore.
Kagome...

-Puttanella!-
Inuyasha scansò malamente da sé Kagome, pulendosi subito le labbra ed osservando la ragazza a qualche metro da lui, che lo guardava con le sopracciglia inarcate; un sorrisetto di sfida che lo faceva semplicemente imbestialire.
"Si può sapere chi cazzo è, questa?" pensò, frustrato.
Non appena l'aveva baciato, aveva sentito Inuyasha risvegliarsi e prendere ancora possesso di sè. C'era quasi riuscito.
E ciò, cazzo...se non doveva accadere!
No...l'avrebbe impedito con ogni suo mezzo! Non voleva tornare a dormire, non voleva essere siggillato ancora una volta dentro al corpo di quel ragazzo. Avrebbe ucciso quella ragazza, si sarebbe liberata dell'unica persona che poteva ucciderlo.
Rise di gusto, in modo semplicemente sadico.
L'espressione di Kagome diventò scettica: che diamine aveva quellò lì? Rideva, si arrabbiava e la guardava come se fosse stato il padrone del mondo...che cavolo aveva, in quel cervello?
Continuò a guardarlo, finchè non le si scagliò contro.
Lo evitò per il miracolo e, solo in quel momento, realizzò che cosa voleva farle quel mostro.
"Mi ucciderà?" pensò, alzandosi velocemente da terra ed evitando l'ennesimo attacco del licantropo "Cazzo, Inuyasha, davvero?!" fece mentalmente, come se le potesse arrivare risposta.
Quello lì non scherzava.
Lo vide chiaramente nella ginocchiata che le arrivò in pieno addome e che la mandò di qualche metro indietro.
-Ora non sorridi più, eh?- vide Inuyasha troneggiare davanti a lei, in compenso distesa e dolorante. Diamine, non aveva calcolato la forza che potesse avere un licantropo...
Sapeva che erano particolarmente forti, sopratutto se si trattava di scontro fisico...ma non così tanto! E poi, Inuyasha era un mezzo licantropo!
Strinse i denti, facendosi forza ed alzandosi con non poca difficoltà.
Riuscì solo a mettersi seduta.
Gli rivolse uno sguardo di sfida -Mi ucciderai, Inuyasha?- chiese, al licantropo, facendo un ghigno; sapeva perfettamente che l'avrebbe fatto arrabbiare ancora di più.
-Inuyasha non c'è più- disse, soltanto, il ragazzo.
La prese velocemente per il colletto, alzandola da terra. Sorrise sadicamente.
-Che fai, non reagisci?- la provocò, stringendo la presa sul suo colletto.
-Non ho intenzione di ucciderti, a differenza tua...Inuyasha- Kagome fece un sorriso ironico, rispondendo alla provocazione con un'altra provocazione.
Inuyasha non ci vide più dalla rabbia e, con un veloce ed inaspettato movimento, morse la ragazza con quanto più forza avesse.
Kagome sentì un dolore lancinante alla spalla, che la fece singhiozzare dal dolore.
Strinse convulsivamente le spalle del licantropo, cercando di trattenersi dall'urlare e cercando una soluzione che non avrebbe comportato alla morte di nessuno.
Sentì la pelle strapparsi, probabilmente Inuyasha era molto affammato...
Il suo sangue scorreva, lo sentiva sulla pelle.
L'albino, ormai preso da una fame insaziabile, leccò quel pezzo di pelle lesa, facendo preoccupare ancora di più la vampira.
-Fottuto cannibale- sussurrò quella. Poi, raccolta tutta la sua forza, gli sferrò una forte ginocchiata al cavallo dei pantaloni.
La reazione fu immediata: Inuyasha la lasciò cadere a terra, portandosi le mani alla parte lesa e crollando in ginocchio, un grugnito pieno di dolore ed odio sfuggì dalla sua bocca; sporca di sangue. Kagome ghignò, ma non si prese tempo di fare altro.
Si alzò velocemente, ignorando i vari dolori ed indietreggiando verso il cancello.
Non voleva combattere contro Inuyasha, quindi l'unica scelta era quella di scappare.
Non sarebbe morta, lo sapeva.
Ma era meglio non rischiare, Inuyasha era soggiogato da un licantropo.
Un licantropo che voleva ucciderla.
Ansimò, appoggiandosi ad uno dei tanti alberi che circondavano la casa.
Che avrebbe potuto fare? Pensò a tutti i modi che avrebbero potuto calmare Inuyasha, tenendosi la spalla dolorante, finchè un determinato oggetto le ritornò alla mente.
"La sfera!" pensò "Se uso quella sfera..."
Preferì non terminare il pensiero: non l'avrebbe mai fatto, quell'oggetto era pericoloso.
Usarlo non era la cosa più sicura e-
-Dannata puttana, ora vedi che ti faccio!- si sentì alzare dal terreno, stavolta era il collo, quello stretto dalle mani di Inuyasha.
Gli occhi dell'albino erano pieni d'ira, i denti stretti e la mano che stringeva il sottile collo di Kagome. Sarebbe morta?
Deglutì, per quanto ci riuscisse, mentre il licantropo continuava a sussurrare parole e parole.
Non ascoltava.
Non le importava.
Dov'era Inuyasha, dentro quel mostro? Che non ci fosse stata più speranza? Che fosse davvero stato posseduto per sempre?
Inuyasha...colui che le faceva battere il cuore con un sorriso.
Il ragazzino timido che arrossiva quando l'aveva vicina, che la sgridava e l'affrontava con orgoglio. "Il mio orgoglio maschile" si ricordò le parole che le aveva detto una volta.
Dov'era, ora, Inuyasha? Dov'era quel ragazzo che le piaceva tanto?
Quel ragazzo dal sangue così buono e il carattere così difficile.
Che a volte sembrava un libro aperto ed altre un vero e proprio mistero...
Dov'era?
Dov'era colui di cui si era perdutamente innamorata?


Angolino <3
Stavolta l'attesa non è durata una vita! xD Contenti? :3
Capitolo dedicato a Kagome, si! Ecco cosa c'è nella testa della vampiretta! Ve lo aspettavate?
Cosa molto importante: finalmente abbiamo la conferma che uno dei due è innamorato!
Wow!
Inuyashinobelloh era troppo rabbia-mode per ammetterlo...quindi è toccato a Kagome! :3
Come vi è sembrato il capitolo? Il "combattimento"?
Spero di aver descritto tutto al meglio! xD in caso, mi scuso...non sono brava a descrivere le battaglie! xDD
Inu, Izayoi e Sesshomaru sembrano collaborare...ma che vorranno fare? Come mai, questo comportamento da parte del più grande?
Naraku sembra essere entrato in possesso del libro di Inu e Kaggy...che fosse stato tutto un suo piano? E Jaken? Cos'era tutta quella preoccupazione?
Mmmh...
Qui c'è qualquadra che non cosa...
Nel prossimo chappy...mmmh...diciamo che Inuyasha non sarà più quello di prima ;)
Mi scuso per gli errori
Bye!

P.S. per le regole, tranquilli! Arriveranno x3
   
 
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