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Autore: Sakkaku    22/01/2017    1 recensioni
Sequel di "Ultima speranza o ennesima illusione?"
In questa fanfic racconto cosa succede dopo che Mason racconta agli altri quanto accaduto quella notte. Lui stava progettando di continuare con il suo piano, ma ecco apparire Negan dei Salvatori. Come reagirà Mason?
Dal testo: Grimes stava parlottando con gli altri su una strategia intelligente da utilizzare per evitare una strage di innocenti tra le strade di Alexandria.
Negan continuava il suo monologo, intorno a lui continuavano a parlare, la gente in strada lanciava strilli di paura. Tutto questo lo irritava, faticava a pensare a un piano audace. Di cedere a richieste assurde era fuori discussione.
- Volete tacere per due secondi?! - sbraitò Mason – Confabulate e parlate di continuo, ora vi ordino di fare silenzio.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, oggi ho avuto un'illuminazione e mi sono messa a scrivere questa one shot, è il sequel di "Ultima speranza o ennesima illusione", volendo potete leggerla ugualmente, soltanto che vi mancheranno diverse informazioni e non saprete bene cosa sia successo prima degli avvenimenti sottostanti. Spero che questo seguito sia all'altezza della precedente e se volete scrivere la vostra opinione, qualsiasi essa sia, sentitevi liberi di esprimerlo =)
Buona lettura! ^^
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Un piano inarrestabile


 

Al mattino, intorno alle undici, Mason bussò violentemente alla porta di Rick.
- Aprite, presto! E' successo una cosa terribile! - gridava il giovane a pieni polmoni.
- Dovete seguirmi... dovete vedere cos'è successo.... io, non riesco a... - la voce gli si spezzò.
Il gruppo lo seguì confuso fino alla sua casa. Quando videro il corpo senza vita di Carol non credettero ai loro occhi.
"Sta andando tutto come avevo programmato" pensò compiaciuto, leggendo lo sgomento negli occhi di tutti.
- E' stato lo zombie di guardia, ero talmente stanco che la mia influenza su di lui deve essere diminuita... è l'unica cosa che può essere successa. Stavo dormendo profondamente, non mi sono accorto di nulla... - cercò di giustificarsi, fingendosi addolorato.
Dixon si era avvicinato a lui, prendendolo per il colletto e lo spintonò violentemente contro il muro.
- Perché zio Daryl vuole picchiare Mason? - domandò una vocina timida.
Tutti si voltarono e videro la piccola Beth, con i suoi occhi scuri come quelli del padre e i capelli color castano della madre. Pareva intimorita e stava sulla soglia della porta incerta se avvicinarsi agli adulti o rimanere lì.
- Cosa ci fai qui, tesoro? - le domandò Glenn abbassandosi all'altezza della figlia, cercando di coprire con il proprio corpo la scena che si svolgeva alle sue spalle.
Come se si fosse dimenticata della domanda, lei alzò le spalle - Sto giocando a nascondino con Judith, devo trovarla - disse in tono solenne.
- Non è qui, prova a cercarla vicino all'orto - le consigliò il padre.
La bambina sgranò gli occhi - Hai ragione, lì non sono ancora andata. Grazie - li salutò muovendo la manina prima di correre fuori dalla casa alla ricerca di Judith.
Daryl lasciò andare la presa su Mason, che cercava di trattenere un sorriso compiaciuto – Quella bambina di sei anni mi ha salvato – commentò – Se non fosse stato per lei oltre ad avere il cuore spezzato avrei anche qualche ossa rotta.
- Ti sembra il momento di fare del sarcasmo? - lo riprese Rick.
- Cercavo di attenuare un po' l'aria tesa di questa stanza – disse Mason – Voi eravate suoi amici da più tempo, però ricordatevi che era mia moglie!
Sasha uscì dalla stanza alzando gli occhi al cielo, non riusciva a restare calma in quella stanza, le stava salendo il nervoso.
“Avrei dovuto sparargli in qualche missione di recupero provviste” si rimproverò la donna “Avremmo a che fare con i vaganti, ma almeno Carol sarebbe ancora viva.”
Il resto del gruppo decise di portare il corpo senza vita della loro amica nella stanza della chiesa, in attesa di preparare una degna sepoltura e tenerla lontana da occhi indiscreti.
Daryl prese in braccio Carol e la portò in chiesa. Gli abitanti di Alexandria videro la scena e rimasero ammutoliti e sconvolti.
Dopo una scambio di condoglianze Grimes e il resto del gruppo lasciò Mason da solo.

- Dobbiamo concedergli il beneficio del dubbio – dichiarò Rick – Le persone ad Alexandria lo adorano. I vaganti non si sono più avvicinati e loro si sentono molto più al sicuro.
- Dobbiamo cacciarlo, ci ucciderà tutti – sbottò Sasha – E' stato il suo piano fin dall'inizio. Giselle diceva sempre che cercava vendetta per il suo gemello.
Nemmeno per un secondo aveva creduto alla storia dell'incidente, lei aveva visto cosa Mason era in grado di fare. Daryl la pensava come lei.
- Quello stronzo merita di morire – inveì Dixon – Aveva quel sorrisetto beffardo soddisfatto sotto i baffi. Se non fosse entrata per sbaglio Beth lo avrei appeso al muro con una freccia conficcata in gola e lo avrei fatto agonizzare, pregare di ucciderlo subito.
- Dobbiamo essere diplomatici – ripeté Rick – Se non agiamo in questo modo, si creeranno agitazioni e di questo passo rischiamo di rovinare la pace che da tempo abbiamo creato.
- Puttanate - borbottò Daryl uscendo dalla stanza.
Si sentiva colpevole, era direttamente responsabile, come tutti gli altri. Loro avevano portato e concesso a Mason di stare lì, di insinuarsi nelle loro vite, di renderli dipendenti dalle sue capacità.
Dixon tirò un pugno all'albero poco dopo la veranda – Vaffanculo mondo di merda! - disse furente e frustrato per non poter vendicare la morte della sua cara amica Carol.
- Zio Daryl non dovresti dire le parolacce – lo riprese la piccola Beth.
- Sì, hai ragione – riuscì a dire l'arciere abbassando lo sguardo verso la bambina. - Vai a giocare con Judith.
- Mi sono stufata di cercarla – borbottò la bambina – E' un anno più grande di me e conosce diversi nascondigli.
- Dovresti controllare nel ripostiglio dei budini – gli suggerì Daryl – Quella bambina è sempre alla ricerca di dolci.
A Judith si illuminarono gli occhi – Voglio anch'io del budino – esclamò allontanandosi saltellando.

Mason recitava bene la parte del marito sofferente, sebbene fosse stato sposato con Carol solo per poche ore.
Il suo lutto consisteva nel restare chiuso in casa e aprire la porta solo se la persona aveva con sé del cibo, altrimenti ignorava di proposito, aumentando i singhiozzi e scusandosi dicendo che in quel momento non riusciva a vedere nessuno. Il dubbio che il suo potere avesse perso di efficacia non toccò la mente di nessuno. Mason sapeva che doveva stare attento, per quello manteneva un basso profilo e non si faceva vedere in giro per Alexandria.
Quel giorno delegò i suo compiti a Rick, che a sua volta li smistò tra gli altri del gruppo.
Ora basta aspettare che gli animi si calmino e poi avrà inizio la scelta della mia futura moglie“ sorrise solo al pensiero.
I suoi piani furono sgretolati all'arrivo dei Salvatori ai cancelli di Alexandria, quello stesso pomeriggio.
- Avanti, aprite! Mi dispiacerebbe far crollare le vostre uniche difese. Ma, sono un maleducato, lasciate che mi presenti: sono Negan, il capo dei Salvatori – disse l'uomo, parlava con un tono allegro e canzonatorio. - Voglio fare un accordo con voi! Sarà lo stesso dei vostri amici di Hilltop. Ho saputo di voi per caso. In tutto questo tempo siete sfuggiti al mio controllo, però da oggi le cose cambieranno. Quel vecchio scemo di Gregory il leader di Hilltop, si stava giustificando di aver meno medicinali da consegnarmi perché, e state a sentire questa è divertente, ha dovuto curare una bambina. Ora, da loro bambine non ne ho viste, quando gli ho domandato dove fosse questa fantomatica infante, mi ha risposto che l'avrei trovato ad Alexandria. Potete immaginare la mia sorpresa nello scoprire un altro luogo con cui poter collaborare e fare affari.
Appena si era sentito un forte rumore di automobili e una serie di strombazzate, tutti si erano radunati nei pressi del cancello, mantenendosi a una certa distanza, per essere certi di avere una via di fuga nel caso i Salvatori fossero riusciti a entrare.
“Merda” pensò Mason “Questo rompicoglioni non ci voleva!”
Seguì Rick, Glenn, Sasha e Michonne, sulla palizzata che faceva da vedetta per contare quanti nemici ci fossero alle loro porte.
“Mmm... potrei far sorgere dei miei zombie, però mi scoccerebbe doverli seppellire di nuovo e inoltre in giro si saprebbe che abbiamo una specie di fosso con gli alligatori che ci circonda” ragionò il giovane.
Grimes stava parlottando con gli altri su una strategia intelligente da utilizzare per evitare una strage di innocenti tra le strade di Alexandria.
Negan continuava il suo monologo, intorno a lui continuavano a parlare, la gente in strada lanciava strilli di paura. Tutto questo lo irritava, faticava a pensare a un piano audace. Di cedere a richieste assurde era fuori discussione.
- Volete tacere per due secondi?! - sbraitò Mason – Confabulate e parlate di continuo, ora vi ordino di fare silenzio.
Oltre il cancello rimasero fermi ad osservarlo. Riconosceva quello sguardo derisorio, lo aveva visto fin troppe volte ai tempi della scuola. Questo lo fece infuriare maggiormente. I suoi occhi vennero lattiginosi. Prese a guardare in cagnesco i Salvatori. Fissò ogni singolo scagnozzo di Negan e dopo pochi secondi, tutti si piegarono in due e iniziarono a sputare, dapprima sangue rosso, poi divenne nero come il catrame, usciva dalla bocca, dal naso, dalle orecchie ad alcuni anche dagli occhi. La pelle perse colore, pian piano da rosa divenne terrea. Altri iniziarono a grattarsi o morsicarsi le braccia, strappando la pelle e lasciando in bella vista la carne viva. Nel giro di pochi minuti, divennero tutti quanti dei vaganti. Sconcertato e basito Negan rimase fermo, lì lì senza realizzare cosa stesse succedendo ai suoi seguaci fidati.
- Mostro – grugnì l'uomo agitando Lucille nella sua direzione – Falli tornare subito normali!
- In questo momento non sei nella condizione di dare ordini – disse in tono beffardo Mason – Inoltre il processo non si può invertire. Se tornerete a infastidirmi... anzi, ti propongo un affare Negan dei Salvatori – fece una pausa, vedendo l'uomo intento ad arrampicarsi sul tetto della jeep. - Da ora in avanti mi porterete la metà di tutto quello che sequestrerete agli altri sopravvissuti – alzò la mano, quando lesse sul volto dell'uomo che intendeva rifiutare.
Mason si concentrò e ridusse la mano destra, con cui Negan teneva Lucille, completamente in cancrena, puzzava come la carne putrefatta dei vaganti.
- Se ti rifiuti il tuo processo di zombificazione sarà lento e soffrirai. Pian piano perderai la ragione, diventerai pazzo, avrai paura della tua stessa ombra... - il giovane avrebbe potuto continuare con l'elenco, ma Negan aveva sbraitato che accettava l'accordo.
Quelle parole fecero apparire un sorriso appagato e malevolo sul viso di Mason.
- Problema risolto – disse come se avesse cambiato una lampadina, i suoi occhi nel frattempo erano tornati verdi. - Ora se permettete dovrei occuparmi di preparare il funerale di mia moglie – aggiunse in tono afflitto, piegando gli angoli della bocca verso il basso per essere credibile.
Gli altri annuirono distrattamente, si voltarono a guardare i nuovi vaganti creati dal giovane disperdersi, permettendo a Negan di andarsene.
- Speriamo decida di seguire l'accordo di Mason – disse Michonne – O ci troveremo tutto l'esercito dei Salvatori ad attaccarci domani mattina.
- Ci porterà metà dei viveri, armi e medicinali. Se vuole bloccare la trasformazione – affermò Rick – Solo Mason può farlo e Negan lo sa.
- E' qualcosa che non farà mai . Ora ce l'ha in pugno, lui non rinuncerà mai a un vantaggio simile – disse fermamente Sasha – Lui è spietato e ora ne avete avuto la dimostrazione.
Glenn stava per aggiungere qualcosa, ma la voce strillante della figlia raggiunse le sue orecchie. Si affrettò a scendere dalla palizzata seguito dagli amici e corse dalla bambina.
- Cos'è successo? - chiese preoccupato guardando Maggie che cercava di dividere Judith e Beth, le quali si stavano tirando i capelli a vicenda.
- Sarò io a diventare la moglie di Mason, sono più grande!
- Tu non hai il coraggio di mangiare il cervello! - affermò la più piccola delle due.
- Adesso basta! - gridò Maggie – Andate tutte e due nella vostra stanza!
Entrambe le bambine seguirono il suo consiglio, bisbigliandosi insulti.
- Di che diavolo stavano parlando? - domandò Rick.
- A quanto pare si sono messe in testa che una di loro sarà la moglie di Mason – spiegò la donna – Stavano litigando per lui.
- Oh, santo cielo – si lasciò sfuggire Sasha – Stavano parlando di mangiare cervello... pensateci! Lui quando viveva con sua sorella mangiava la materia grigia devi vaganti, vuole far diventare le bambine come lui.
- Questo non accadrà mai – affermò Glenn – A mia figlia sarà proibito incontrare Mason da oggi in avanti, gli dirò che non è sicuro.
- Farò lo stesso con Judith – disse Rick – Le sorveglieremo a turni, per essere sicuri che ubbidiscano e si tengano il più lontano possibile da lui.
Discutevano di quella cosa ignari che il diretto interessato fosse alle loro spalle, nascosto dietro una casa a origliare la loro discussione.
“Siete arrivati troppo tardi” pensò compiaciuto Mason “Dovrò aspettare ancora più di dieci anni, però sono paziente e quando saranno abbastanza adulte da poter procreare, daranno alla luce i miei figli. Solo così potrò incrementare il mio potere, loro sono nate dopo che l'invasione è iniziata, il loro DNA è sicuramente superiore... entrambe sono già cadute nella mia rete, i vostri tentativi saranno vani. Mi divertirò vedervi fallire in tutti questi anni, ho già un collegamento psichico con loro, è indistruttibile. Max sarai orgoglioso di me! Finché non nasceranno dei gemelli come me e te, gli altri saranno serviti come antipasto.”
La sepoltura di Carol avvenne il giorno successivo e nessuno dimostrò apertamente disprezzo o di aver capito le intenzioni del giovane, in realtà il gruppo credeva soltanto che voleva trasformare le bambine in mangia carne di vagante. Erano molto lontani dalla realtà dei fatti e questo giocava in favore di Mason. Oltretutto ora che pure il capo dei Salvatori si era sottomesso a lui, riconoscendo la sua superiorità, nulla l'avrebbe contrastato. Il suo controllo su Judith e Beth era sempre più forte, riusciva a controllarle, farle uscire di casa senza che nessuno le notasse e si faceva aiutare da loro a torturare chi lo chiamava figlio del demonio. 

  
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