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Autore: samy_97_    22/01/2017    5 recensioni
[Sequel di "Set Fire To The Rain": tornano Sesshomaru, Ayame, Kagome e Inuyasha, questa volta alle prese con un particolare viaggio nel tempo, che li porterà nella famosa Epoca Sengoku.]
"Era una bellerrima giornata di sole, gli uccellini cinguettavano e l’amore della mia vita mi teneva teneramente tra le braccia.
Ahahahah, e voi ci credete anche!
Come se io potessi avere una giornata da normale mezzodemone diciottenne.
[...]
-Cosa hai intenzione di fare?- ringhio, riuscendo a trattenere a stento il mio lato demoniaco che si ribella affinché lo lasci uscire.
-Cosa ho intenzione di fare, mia combattiva Ayame? Ho intenzione di fare un bel viaggetto nel passato e, udite udite, voi tutti sarete i miei accompagnatori.- "
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Songs of Life'
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I Will Always Find You

 

 

 

7. Dice il saggio: mai sospirare di sollievo: dietro l’angolo ti aspetta un’altra catastrofe.

 

Nella nostra disperata fuga dal demone Trasformino -come ho affettuosamente ribattezzato lo squisito demone che ci ha fatti rinunciare ad una comoda notte con un tetto sulla testa-, ci avviciniamo pericolosamente al punto dove Rin, Jaken, Ah-Uhn e Sesshomaru ci stanno aspettando, ma ci metto mezzo secondo di troppo a rendermi conto che il Principe dei Barboncini Rabbiosi non è assieme agli altri. Porca paletta..

-Rin! Jaken!- grido, attirando la loro attenzione.

Il rospetto alza gli occhi e li spalanca terrorizzato, spostando lo sguardo dal demone a noi e poi di nuovo al demone; al contrario, Rin caccia un urlo talmente forte che temo per i miei timpani, anche se in questo momento -per una volta posso dire: grazie, Kamisama!- non ho l’udito demoniaco.

-Forza, scappate!- grida Miroku, intimando a Jaken e Rin di salire su Ah-Uhn e andarsene lontano da qui. Quelli non se lo fanno ripetere due volte, mentre noi continuiamo a correre come se non ci fosse un domani, affinché la Cicatrice del Vento di Inuyasha non rada al suolo tutto il villaggio assieme al demone.

Spero vivamente che tutto questo finisca in fretta, perché ho la mano completamente disossata a causa della stretta di Kacchan.

Mi giro leggermente guardando Sango lanciare per l’ennesima volta il suo Hiraikotsu e riuscendo, grazie alla sua fenomenale bravura da sterminatrice, a dirottarlo. Sfortunatamente -anche se è prevedibile, data la mia presenza nei dintorni- il demone vi-faccio-scagazzare-tutti-dalla-paura punta dritto dritto verso Ah-Uhn, che ha deciso proprio quel momento per librarsi in volo.

Dopo un paio di curve rocambolesche che non vi sto qui a spiegare perché sono troppo presa da 1) cercare di rimanere in piedi e, nello stesso tempo, guardare per aria e 2) cercare di non urlare per l’acutissimo dolore alla mano, Ah-Uhn riesce, non si sa come, a disarcionare Rin-chan.

Come se il tempo si fosse fermato, tutti guardiamo cadere la bambina con gli occhi spalancati finché, in un attimo di puro eroismo e coraggio (?), mi slancio verso di lei con l’intento di prenderla al volo. Alla fine, poiché Johnny Depp è più interessato a girare il suo nuovo film che ad aiutare me, la bambina non si fa niente, in compenso io mi trovo con un dolorosissimo peso sulla schiena che mi fa pensare che non avrò più la capacità di alzarmi da quella posizione per il resto della vita. Amen.

Tuttavia, sono costretta a rettificare la mia idea quando Trasformino si fionda verso di noi, facendoci schizzare sedute e facendo urlare di nuovo Rin-chan. Questa volta, lo sottolineo, il mio timpano non viene risparmiato.

L’unica cosa intelligente che riesco a fare a questo punto è alzare il braccio verso il lupacchiotto e urlare “NO!” con tutto il fiato che ho nei polmoni. Ora, non ho assolutamente idea di cosa avrei voluto concludere con questa mia trovata: insomma, non mi aspettavo di certo che il demone mi desse retta e si sedesse sulle zampe, iniziando a scodinzolare. Sta di fatto che, quando riapro gli occhi, il demone è totalmente scomparso. Non ne è rimasto nemmeno un pezzettino-ino-ino.

-Aya-chan…- sussurra Rin, prima di buttarmisi tra le braccia e affondare la testina nell’incavo tra la spalla e il collo. -Mi hai salvata, Aya-chan.-

-Eh?- riesco a dire solamente, prima di essere sommersa da voci urlanti, prima tra tutte quella di mio fratello Inuyasha. -Razza di idiota, cosa credevi di fare, eh? Volevi farti ammazzare, stupida di una ragazzina?-

-Stai zitto, Inuyasha!- sbotta Kacchan, dandogli uno spintone e inginocchiandosi di fronte a me. -Ayame, tesoro, state bene?-

Io mi concentro su di lei e annuisco. -Cosa è successo? Un attimo fa il demone era qui e poi… puff.- sussurro, spostando lo sguardo sugli altri e continuando a stringere Rin.

-L’hai purificato. Hai purificato il demone.- mi dice Kagome con un sorriso, continuando a stringere il suo arco. Io spalanco gli occhi: un conto è purificare per qualche tempo una spada demoniaca, un conto è purificare un pezzo di demone quale era Trasformino!

-State scherzando..- sussurro, talmente piano che non sono certa che gli altri mi abbiano sentita.

Inuyasha -non sono certa di quale dei due sia- prende nuovamente a gridarmi contro, mentre un Jaken decisamente incazzato strappa Rin dalla mia stretta iniziando a gridare qualcosa su quanto male Sesshomaru-sama prenderà questo “attentato alla vita di Rin e di sé medesimo”, ma nessuno gli fa caso più di tanto.

D’altro canto, ho ben altro di cui preoccuparmi che i blablabla di Jaken: la testa ha preso a girarmi in maniera esponenziale e un dolore acuto si propaga dalla schiena a tutto il resto del corpo. L’idea di alzarmi non mi sfiora nemmeno la mente, finché una mano pallida entra nella mia visuale.

Io l’afferro e mi faccio tirare in piedi con una forza che mi fa sbilanciare in avanti, ma Maru è rapido e mi afferra prima che cada. Alzo il mio sguardo su di lui e fisso i suoi occhi scuri, per qualche secondo.

-Mi spiace di averti fatto preoccupare..- sussurro, prima di cadergli tra le braccia, incosciente.

 

-Credo.. Kyosuke.. poteri.. no.. dopodomani.. Rin..-

Sono queste, più o meno, le prime parole che colgo al mio risveglio. Ci metto un po’ per capire che sono distesa su qualcosa di estremamente morbido e mobile.

Per un attimo, cerco di riportare la mente al momento in cui mi sono addormentata, poi spalanco gli occhi, spaventata.

-Ti sei svegliata.- asserisce una voce che proviene, più o meno, da dietro di me.

Mi volto lentamente, socchiudendo gli occhi per i raggi accecanti del sole, e vedo il volto di Maru in controluce. Il mio cuore prende a battere velocemente, prima che la mia attenzione venga attirata dalle esclamazioni felici dei miei amici.

-Aya-chan, ci hai fatti preoccupare moltissimo!- dice Kacchan con un sorriso a trentadue denti, avvicinandosi al mio mezzo di trasporto che, ora me ne rendo conto, non è altri che Kirara.

-Siamo così contenti che tu stia bene!- le da man forte Miroku, a pochi passi di distanza.

Io sorrido riconoscente ad entrambi, non fidandomi della mia voce che deve essere estremamente roca. Provo ad alzarmi lentamente, aiutata anche da Maru che mi tiene saldamente per il gomito. Ma quanto amo io, quest’uomo? Quanto?

Sbatto le palpebre un paio di volte. –Dunque.. vi andrebbe di raccontarmi per bene cosa è successo ieri?- domando a bassa voce: si, ho proprio una voce da vecchia rachitica. Quasi rabbrividisco: sembra provenire dall’oltretomba.

Miroku ridacchia e mi mostra un grosso sacco che porta su una spalla. -Grazie alla tua purificazione, Ayame, abbiamo tanto denaro che ci potremmo concedere più di una cena come quella di ieri.-

-Mi fa piacere.- sorrido. –Però.. non capisco come ho fatto a purificare in quella maniera quel demone.- sussurro, confusa.

-Ho una teoria in proposito.- dice Miroku. -Quando sei una mezzodemone, possiedi sia il potere spirituale che quello demoniaco. Ora: è ovvio che quello demoniaco predomina su quello spirituale, ma anche quello spirituale ha una certa influenza su quello demoniaco. Tutti noi qui, o quasi, possiamo renderci facilmente conto che hai molto potere in te, che non usi mai completamente.-

-L’uno influisce sull’altro.- aggiunge Maru, dalla sua postazione vicino a me. -E nello stesso tempo si contengono a vicenda. Non sei mai riuscita ad usare totalmente il tuo potere demoniaco, nemmeno quando hai combattuto con Kyosuke in questo tempo.- dice, alludendo al mio precedente viaggio nel passato.

-Tuttavia, quello di ieri sera è stato un valido esempio del tuo reale potere spirituale, possibile solamente perché eri umana e il tuo potere demoniaco non ha potuto frenare quello spirituale.- conclude Miroku.

Dopo quell’esauriente spiegazione, rimango con gli occhi spalancati. –Ah.- è l’unica, intelligente cosa che mi esce dalle labbra, tanto sono sorpresa.

Bestia, che saggezza!

-Ti dovrai allenare.- mi dice Maru. -Devi riuscire a usare entrambi i poteri, altrimenti dubito che saresti in grado di sconfiggere un nemico potente.-

A quel punto, non posso fare a meno di inarcare un sopracciglio ironica. -Grazie, è fantastico il modo in cui mi dimostri che sei felice che io stia bene.-

Sento i miei amici ridacchiare, abituati ormai al modo in cui io e Maru ci punzecchiamo.

-Avanti, sorellina, non prendertela: dopotutto, non è colpa di nessuno se Sesshomaru è emotivamente stitico.- interviene Inucchan.

Maru si gira e lo fulmina con lo sguardo. -Inuyasha, dimostra la tua intelligenza al mondo: ucciditi.- ringhia.

-Io sto con lui.- dico pacifica, guardando mio fratello che si imbroncia immediatamente.

-Tu dai sempre ragione a lui!- dice infatti incrociando le braccia e guardandomi in cagnesco.

-Certo che mi da ragione.- dice Maru.

-Ce l’ha: sarebbe un’ingiustizia altrimenti, non trovi?- sogghigno io, seguita a ruota da Maru. -Lascia perdere: la sua intelligenza nei secoli è diminuita in maniera esponenziale.-

-Ugh,- rabbrividisco fintamente. -se capiterà così anche a me, fammi rinsavire, ti prego!-

-Non ne dubitare.- dice lui, piatto, ma sento chiaramente una nota di divertimento nella sua voce.

-La smettete di spalleggiarvi?- quasi grida Inucchan, imbronciato all’inverosimile, mentre Kacchan, Sango e Kagome ridono senza ritegno, seguite dagli sghignazzamenti di Inuyasha e Miroku. Forse, di Miroku e basta.

-Non ci stiamo spalleggiando.- diciamo, insieme, poi ci guardiamo negli occhi e io scoppio a ridere.

A quel punto, tutti prendono a fissarci interrogativi. -Ehi,- sussurro io, divertita. -sapete come si dice: se non puoi convincerli, confondili!-

 

* * *

 

-Avanti, concentrati!-

-E’ facile da dire per te che sei lì a dare ordini!- sussurro, tesa fino all’inverosimile: non è facile concentrarsi con una decina di persone che ti fissano senza ritegno.

In ogni caso, non c’è bisogno che apra gli occhi per sapere che Maru ha alzato il suo Regal Sopracciglio e mi ha abbagliata con una delle occhiatacce migliori del suo catalogo.

Cerco di ignorarla, ma un brivido gelido mi percorre la schiena.

-D’accordo, d’accordo: mi concentro.- sbuffo, adottando di nuovo la tecnica della acque calme e rilassanti, che mi avevano aiutato quando il mio intero essere era in subbuglio per i nuovi e inattesi sentimenti verso Sesshomaru.

-Cosa vedi?- mi domanda, sussurrando.

-Il mio vortice demoniaco e il mio potere spirituale. Uno accanto all’altro, ma non mescolati. Riesco a controllarli molto meglio, ora.- aggrotto le sopracciglia. Il problema è capire come attingere all’uno e all’altro, separatamente.

Maru mi spiana delicatamente le rughe che mi si sono formate sulla fronte. -Rilassati.-

Io faccio un sospiro. -Il potere demoniaco è quello più facile da usare, ma è più difficile da gestire. Per quello spirituale è l’opposto.- spiego a voce bassa, concentrandomi per non perdere di vista l’interno della mia anima. Perché di quello, alla fine, si tratta.

-Forse dovrebbe imparare ad usarli separatamente: Kagome potrebbe allenarla ad usare i suoi poteri spirituali, mentre tu…- Inucchan si blocca. -…io, quelli demoniaci.-

-Non mi fido di te!- sussurro aprendo un occhio e guardando il sopracciglio di Inucchan schizzare pericolosamente verso l’alto.

-Sesshomaru-sama sarebbe un bravissimo insegnante per te, Aya-chan!- esclama Rin, intromettendosi nella conversazione e dandoci la soluzione dei miei problemi. Una soluzione pessima, in ogni caso: Sesshomaru mi ammazzerà, invece di allenarmi. Mi ucciderà lentamente, con gioia e divertimento.

Oh, povera me!

-Allora, cosa ne pensi, Sesshomaru-sama?- domanda di nuovo Rin, avvicinandosi al demone che la sta guardando con un’espressione a metà tra l’impassibile e l’impassibile.

Guardo Maru, in cerca di aiuto, ma dalla sua faccia credo non me ne darà molto. Boccheggio.

-Rin-chan, non preoccuparti e non disturbare Sesshomaru: ripensandoci, credo che Inuyasha sia un oooottimo maestro.-

Fantastico. Adesso Sesshomaru si sentirà liberissimo a rifiutare e io sono salva. Dopotutto, credo di essere stata abbastanza convinc

-D’accordo.-

Comeeeeeeee?!?

-Ma.. ma..- sussurro, terrorizzata, mentre il Re Dei Barboncini mi fissa con i suoi profondi occhi ambra.

Oh, Grande Demone Celeste! Sono nella merda fino al collo!

-In effetti, credo sia meglio. Dopotutto, Sesshomaru ha più esperienza.- ghigna Inucchan, facendo chiaramente sentire il suo tono ironico.

-Ma se hai l’età di Hammurabi!- sbotto, piccata e inacidita. -Devi scrivere le tue memorie in cuneiforme!-

Le due Kagome scoppiano a ridere, ben sapendo chi è Hammurabi, mentre tutti gli altri spalancano gli occhi sorpresi, ad eccezione di Inucchan che mi mostra i denti.

-Come ti permetti?-

Roteo gli occhi. -Dovreste cambiare cantilena.- riesco a sussurrare, prima che Inucchan mi si getti addosso per farmi capire che non è così vecchio come credo io.

Sento vagamente Kacchan e Maru che sibilano un “ancora!” parecchio scocciato, ma decido di lasciar perdere: da che mondo è mondo, amo le lotte con Inucchan.

Gli tiro un forte pugno sul naso, quando suona il mio cellulare. Ci fermiamo di botto, consapevoli che, se è nostro padre, dobbiamo approfittarne.

-Pronto?- domando, dopo aver preso l’apparecchio dalle mani di Kagome.

-Vi odio! Vi odio tutti!- sbraita una voce dall’altra parte, costringendomi ad allontanare il cellulare dall’orecchio.

-Che cos…? Sango?- sussurro stordita, mentre la Sango di questo tempo mi rivolge un’occhiata sorpresa.

-E’ tutta colpa vostra, accidentaccio a voi! Quella.. quella.. donna odiosa, quella strega, io la.. la..-

Io e Kagome ci guardiamo scioccate all’inverosimile.

-Di chi stai parlando, Sango?- domanda Kacchan, avvicinandosi a me e costringendomi a condividere il cellulare. -Di Kagura?-

-No, dannazione, no!!! Lei è un biscottino in confronto a quella strega!-

Io e la mia amica ci guardiamo nuovamente, chiedendoci con lo sguardo se sia il caso di mettere in dubbio la sanità mentale di Sango.

-Rimandatemelo a casa!!!- esclama, con una frustrazione nella voce che mi fa alzare un sopracciglio. -Per favore!!!-

-Ma chi? Inuyasha?- domando sempre più confusa, mentre anche Inucchan si avvicina per cercare di capirci qualcosa.

-No!!!- grida quasi la mia amica, di solito così seria e composta. Tuttavia, proprio grazie a quell’esclamazione disperata, capisco. E scoppio a ridere senza ritegno.

 

 

 

Angolino dell’autrice: Buonasera a tutti! E anche il settimo capitolo, finalmente, è arrivato. Ne mancano ancora molti, non temete ;)

Dunque, in questo capitolo si è vista la fine dell’avventura con il caro Trasformino: Ayame si è resa conto che l’eredità di sua madre è molto di più di quello che si immaginava e ora dovrà allenarsi con Sesshomaru per sviluppare i suoi poteri nel miglior modo possibile. Vi avverto, però, di non aspettarvi un’Ayame super potente che salva il mondo e sconfigge Naraku: sarà un altro quello con cui dovrà pareggiare i conti ;)

Spero il capitolo (con scenetta Aya-Maru inclusa) vi sia piaciuto e vi ringrazio nel caso commenterete o leggerete il capitolo. Prometto che appena ho un attimo risponderò anche a tutte le recensioni.

Un abbraccio,

Sami

 

  
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