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Autore: girlmoon    25/01/2017    0 recensioni
E' il diciottesimo compleanno di Clary. Simon e Renèe, i suoi migliori amici, le organizzano una festa a sorpresa nel locale Pandemonium in città, ma tutto quella notte cambierà per le due amiche. Verità nascoste, un mondo nascosto ed invisibile agli umani. Sarà solo grazie all'aiuto di Jace, che Clary riuscirà a ritrovare sua madre; e solo grazie a Renèe, se Alec riuscirà a capire il vero valore dei sentimenti umani.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Clary Fairchild, Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-“Allora, che ne dici piccola Fray?”- le chiede Simon, mentre noto lo sguardo di Clary perso.
-“E’ magnifico, grazie.”- dice con poca attenzione.
-“Prendi da bere Simon.”- gli faccio segno di allontanarsi e mi avvicino ulteriormente a Clary.
-“Se non ti piace possiamo andarcene.”- le dico leggermente offesa dal suo comportamento.
-“No qui è perfetto, scusa non volevo farti credere che…”-la sua voce si interrompe non appena un ragazzo vestito con abiti scuri, le da una spallata.  –“Guarda dove cammini.”- gli dice Clary e non appena si volta, lo riconosco: è il biondo di pochi minuti fa.
-“Merda!”- bisbiglio, prendendo la mano di Clary.
-“Aspetta, tu riesci a vedermi?”- le chiede, togliendosi il cappuccio nero.
-“Mi sembra normale.”- gli risponde schietta lei.
-“Ancora con questa storia? Esisti e ti vediamo, va bene?”- rispondo a tono, leggermente innervosita.
-“Siete già in due..”- dice più a se stesso che a noi per poi allontanarsi.
Clary mi guarda con uno sguardo misto tra il perverso e il curioso e non posso fare altro che accontentarla, seguendola verso chissà dove.
Il biondo sorpassa una tenda e facciamo appena in tempo a seguirlo ed intrufolarci dentro, prima che arrivi la sicurezza.
-“Clary guarda lì!”- le dico sorpresa, indicandole la ragazza.
Si sfila la parrucca bionda gettandola in un angolo e il suo bracciale a forma di serpente è come se prendesse vita.
-“Che diamine..”-fa per dire lei, quando da dietro un angolo ombreggiato della stanza spunta fuori qualcosa di anomalo.
-“Lo vedi anche tu quello?”- le chiedo in preda alla paura, staccandomi da lei e indietreggiando.
Lei annuisce debolmente.
Quello a cui assisto è qualcosa di incredibile.
Ma non incredibile della serie “figo”. Incredibile, che se dovessi dirlo a qualcuno non mi crederebbe.
La ragazza tira il suo bracciale verso quella cosa mostruosa dagli occhi azzurri luminescenti, facendolo diventare immediatamente una frusta.
Lo afferra e lo tira verso di se, prima che il ragazzo sul quale sono sbattuta lo colpisca con una freccia, polverizzandolo.
Mi porto le mani alla bocca soffocando un urlo, mentre seguo con gli occhi Clary che si avvicina al biondo: Jace.
Afferra quella che sembra essere la sua spada, ma prima di fare qualsiasi cosa, Jace la spinge via e infilza un'altra creatura di quelle con la sua arma.
Affonda la lama fino infondo e anche questa volta quella terribile creature, svanisce nell’aria.
A questo punto non riesco più a trattenermi, urlo disperatamente, raggiungendo Clary.
-“Ti prego andiamo via Clary, ho paura.”- le chiedo sentendo le lacrime che sono pronte a scendere.
-“Aspetta Renèe, devo..”-
-“Io me ne vado.”- la tiro su e me ne scappo via, senza aspettarla.
 
CLARY POV’S.
-“Che cos’erano quelle cose e perché le avete uccise? Chi siete?”- chiedo ai tre ragazzi difronte a me.
-“Non mi crederesti se te lo dicessi.”- mi risponde il ragazzo biondo che mi ha urtato prima.
-“Beh prova a dirmelo, no?”- gli chiedo confusa e scossa.
-“Quelle cose, o come le vuoi chiamare, erano demoni.”-
-“Ma cosa? E tu, anzi… voi.. cosa sareste?”-
-“Shadowhunters dolcezza, cacciatori di demoni, proteggiamo voi mondani dall’oscurità.”- mi risponde la ragazza dai lunghi capelli neri.
-“Io non ci capisco più niente è tutto così privo di senso.”- mi porto le mani nei capelli, non sapendo se credere o meno ad ogni loro singola parola.
Prima che qualcuno possa dirmi altro, sento l’inconfondibile voce di Renèe, provenire da dietro la tenda.
 
RENEE POV’S.
-“Clary! Aiuto, fammi entrare omone.. Clary!”- urlo per farmi sentire dalla mia amica.
Sempre ammesso che sia ancora viva.
La tenda si apre e il biondo fa segno ai due omoni di lasciarmi entrare.
-“Renèe che succede?”- mi chiede la rossa difronte a me.
-“Mi ha chiamata tua madre, ha detto di non tornare a casa e di non preoccuparti, mi ha chiesto di dirti che te lo avrebbe voluto dire molto tempo prima, ma aveva paura che potessi non crederle.. Clary di che diamine stava parlando?”- le chiedo confusa, in preda ad una crisi di nervi.
-“Mamma..”- è l’unica cosa che dice, prima di scattare fuori dalla stanza, correndo come una matta.
-“Clary aspetta!”- le urlo dietro, ma è già troppo lontana.
-“C’è qualcosa che non va Jace, dobbiamo seguirla.”- dice la ragazza.
-“Aspettate tutti quanti. Chi diamine siete voi e cosa volete dalla mia amica.”- apro le braccia facendoli capire che non devono oltrepassarmi.
-“Siamo shadowhunters, cacciatori di demoni, quelli che abbiamo ucciso erano demoni, non ci crederai ma è la verità, la tua amica e tu siete qualcosa di strano perché non dovreste vederci e invece.. poof ci vedete!”- riassume velocemente la ragazza.
-“Ok sto impazzendo. Va bene, cacciatori, che ne dite di andare a recuperare la mia migliore amica, per favore?- chiedo ironicamente, facendoli capire che non hanno scelta.
-“Va bene.”- dice il biondo facendosi spazio per passare.
Li punto una mano sul petto e lo spingo dietro.
-“Dove credi di andare? Come faccio a fidarmi di te, e di lei.. e di lui.”- chiedo seriamente.
-“Forse abbiamo iniziato col piede sbagliato…”- fa per dire la mora, quando Simon piomba nella stanza tutto agitato.
-“Renèe, dov’è Clary? Ti ho vista scappare, poi ho visto Clary correre via e ora tu sei di nuvo qui e lei.. dov’è lei?”- mi chiede frettolosamente, facendomi entrare in confusione.
-“Aspetta Simon, sto parlando con loro.”-
-“Ma loro chi, non c’è nessuno qui dentro!”- grida infastidito, prendendomi per pazza.
-“Ok ragazzi, vedete di mostrarvi anche ai suoi occhi, non voglio passare per pazza, per favore.”- dico con serietà ai tre difronte a me, che dopo aver ripassato uno strano stilo su uno dei loro tatuaggi, finalmente diventano visibili anche a Simon.
-“Che roba è.. da dove siete sbucati fuori?”- chiede impaurito.
-“Simon non c’è tempo. E voi.. oddio non so che fare. Che palle!”- urlo la mia ultima frase, strofinandomi le mani in viso.
I ragazzi difronte a me, mozzano una risata, mentre Simon mi guarda con occhi spalancati.
-“Ok io sono Renèe Forbes, lui è Simon Lewis, la nostra amica che è scappata è Clary Fray e devo ritrovarla, mi aiutate?”- chiedo spazientita, dopo aver stretto la mano ai tre.
-“Sono Isabelle Lightwood, lui è mio fratello Alec e il biondo qui accanto a me è Jace Wayland. Per il nuovo arrivato… siamo cacciatori di demoni, proteggiamo voi..”-
-“Glielo puoi spiegare durante il tragitto, io devo trovare Clary, ora andiamo!”- intervengo io, facendo strada verso casa Fray.
 
Arrivati all’entrata, la prima cosa che si vede è un’enorme chiazza di sangue sul marciapiede.
-“O cristo.. Clary!”- urla Simon oltrepassando il cancello.
-“Piccoletto, fermati. Izzy e Alec rimanete con loro, io recupero Clary.”- dice in tono autoritario Jace, entrando in casa di Clary.
La pioggia peggiora il tutto, siamo bagnati fradici e capisco sempre di meno.
-“Io non mi fido di loro Renèe.”- mi dice nervoso Simon.
-“Vedi che ti sentiamo.”- interviene Alec.
-“Senti Simon, non so cosa mi stia dicendo il cervello, non riesco a ragionare okay? Non sono sicura di quello che ho fatto, ma credimi, chiedere un aiuto a loro è stata la cosa migliore.”-
-“Io non abbandonerei Clary lì dentro con quello.”-
-“Come prego?”- interviene nuovamente il moro.
-“Alex, ti prego, evita queste uscite poco felici, sto cercando di convincerlo che non sono impazzita e che voi siete reali, invisibili e.. buoni!”-
-“Si ok, ma mi chiamo Alec.”-
-“Fa lo stesso!”- esclamo nervosa.
-“Renèe, io non riesco a..”- fa per dire Simon, ma lo interrompo.
-“Aspetta. Jocelyn era a casa mia con … Dot!”- grido prima di fiondarmi verso il cancello d’entrata.
 
In casa non c’è nulla fuori posto, solo sul tavolo c’è qualcosa di inaspettato.
Mi affretto a spostare la sedia e per poco non cado con il laghetto d’acqua che ho lasciato per terra a causa dei capelli e dei vestiti bagnati.
C’è un foglio stropicciato, un libro e un cofanetto in legno rosso.
E’ una lettera da parte di Dot.
“Ovunque tu vada, rimani sempre con Clary. Porta con te questi oggetti, sono fondamentali. Non cercarmi, ti ho voluto bene. Ricorda che tutte le leggende sono vere.”-
Infilo il foglio nella giacca, preparo uno zaino e ci ficco dentro il libro e il cofanetto.
Lentamente torno fuori e mi dirigo verso Simon e i due ragazzi.
-“Renèe, si può sapere che ti prende?”- mi chiede il mio amico, più agitato che mai.
-“Dorothea è sparita, mi ha lasciato una lettera, un cofanetto e un libro, ha detto di portarli con me e di rimanere sempre con Clary.”- gli dico, con la voce rotta.
-“Mi..mi dispiace, non pensavo..”-
-“Lascia stare Simon, ora il problema è Clary.”-
-“Jace sta tardando, devo entrare, ho un brutto presentimento.”- dice Alec, distraendoci.
-“Ma cosa dici, vorresti lasciarmi qui fuori da sola con due mondani?”- gli chiede la sorella.
-“E’ il mio parabatai, è mio fratello.. devo aiutarlo.”- continua con voce seria, prima di muoversi di qualche passo verso casa Fray.
-“ll suo paraba..che?”- chiedo a Isabelle, confusa.
Non ricevo una risposta, la mia attenzione viene attirata da Jace, che porta in braccio una Clary svenuta.
-“Che cosa le è successo?”- chiede subito Simon andandogli incontro.
-“Un demone shax, dobbiamo portarla all’Istituto.”- noto un’espressione fin troppo seria stampata sul volto di Jace e mi convinco che non c’è nulla di buono.
-“Cosa? Istituto? No, dobbiamo portarla in ospedale.”- insiste il mio amico.
-“I medici non hanno ancora un trovato una cura al veleno di un demone, quindi adesso venite con noi all’instituto e non si discute.”- Jace acquisisce un tono autorevole e capisco che ha perfettamente ragione.
-“Simon finiscila; non c’è altro tempo. Mi sembra più che ovvio che ormai di loro ci possiamo fidare: Jace ha salvato per due volte la vita di Clary nel giro di mezz’ora, ci stanno offrendo il loro aiuto per salvare la nostra migliore amica, sua madre e Dorothea sono svanite nel nulla e tu ancora rimani scettico davanti a tutto questo?”- intervengo, ormai stufa del suo comportamento diffidente.
-“Non mi fido granché.”- esordisce lui, sollevandosi gli occhiali.
-“Beh allora è un tuo problema. Io vado con loro, a te la scelta se seguirci o meno.”- mi sento autorevole e il chè mi dona, mi sento quasi più grande, matura e responsabile in questa situazione e tutto questo mi è nuovo.
-“Allora.. vogliamo aspettare che mi muoia tra le braccia o andiamo?”- Jace interrompe la nostra lite e non aspetto un secondo di più prima di seguirlo, affiancando i fratelli Lightwood e lasciandomi Simon alle spalle.
-“E’ sempre così scettico davanti alle novità?”- mi chiede Isabelle.
-“Non sempre, solo quando vede che qualcuno o qualcosa sta cercando di portarle via Clary.”-
-“E quel qualcuno è proprio il vostro amico biondo.”- Simon ci procede, quasi schifato, mentre affianca Jace davanti a noi.
-“Giuro che lo sto odiando e se non fosse per questa situazione già abbastanza incresciosa vi chiederei di tagliargli la testa con le vostre armi luccicanti.”- trattengo una risata, mentre i due si lanciano uno sguardo d’intesa.
-“Sono delle spade piuttosto potenti e speciali, non sottovaluterei il loro potere fossi in te.”- dopo alcuni istanti di silenzio è Alec a rivolgermi la parola.
-“E perché?”- gli chiedo.
-“Avrai modo di capirlo se rimarrete a lungo con noi.”-
-“E quei tatuaggi che avete sul collo e sulle braccia.. cosa indicano?”-
-“Non sono tatuaggi, sono rune. Le incidiamo con lo stilo sulla nostra pelle e non se ne andranno mai, ci danno poteri diversi, in base alle loro funzioni.”- mi spiega il ragazzo, con aria ovvia.
-“E questa specie di rombo che hai sul braccio?”-
-“Non è un rombo, ragazzina, è la runa del potere angelico.”-
-“E questa runa a forma di zeta che hai sul collo, invece?”-
-“Runa del blocco.”- sembra quasi scocciato mentre mi risponde.
Sbuffo sonoramente e mi rivolgo a sua sorella.
-“E’ sempre così scontroso con tutti o sono io che gli sto sulle palle?”-
Lei trattiene una risata, ma con scarsi risultati, lui si blocca all’istante, intralciandomi  la strada.
-“Non mi stai sulle palle, è solo che parli troppo.”-
-“Beh mi dispiace, sei capitato tu, ne ho altre mille di domande, per la tua felicità.”-
-“Spara, allora.”-
-“Prima quand’eravamo vicino casa mia e di Clary hai detto una cosa tipo parabei.. cos’è?”-
-“Parabei? Scusa se te lo chiedo, ma sei proprio così o lo fai apposta?”-
-“Cosa.. è una domanda come tutte le altre.. credo. Isabelle ho toccato un punto debole?”-
-“Debolissimo, per il mio fratellone.”- sorride, lanciando uno sguardo di sfida ad Alec per poi spostarsi e raggiungere Simon più avanti.
-“Ti dispiace rispondermi, Alec?”-
-“Non è parabei, si dice parabatai. E’ un legame che si crea tra due shadowhunters solo dopo aver letto un giuramento. Jace è il mio parabatai ed io sono il suo.”-
-“Spiegati meglio, mi interessa questa cosa.”-
-“Non credo di poterti spiegare cose così importanti e private del mondo invisibile. Non so nemmeno se sei una mondana o meno, metterei in pericolo tutti i miei simili.”-
-“Vuoi dire che ce ne sono altri come voi?”-
-“Lo dicevo io, secondo me tu sei proprio così. Sei fatta male ragazzina.”- mi zittisce con poche parole, mentre avanza verso quello che sembra proprio il loro famoso istituto.
Non glielo permetto, non può parlarmi così. Lo raggiungo e mi piazzo davanti a lui.
-“Senti bello, so che potresti incenerirmi solo con lo sguardo, ma non mi fai paura e non ti permetto di parlarmi in questo modo né di insultarmi gratis.”- mi fermo per pochi secondi, per poi superarlo e proseguire verso l’entrata della struttura. –“E il mio nome non è ragazzina.”- mi giro nuovamente, notando il suo sguardo divertito.
-“Allora scusa..”- alza le mani, in segno di resa, ma il suo gesto scade subito, non appena inizia a ridere.
-“Mi fai incazzare, non credo che scorrerà buon sangue tra di noi.”- gli dico, mentre gli volto le spalle e raggiungo Jace.
   
 
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