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Autore: Hanamimadness    26/01/2017    1 recensioni
Crossover Love Live X Undertale
La barriera finalmente è distrutta, e per riportare la pace tra la razza umana e quella dei mostri, viene organizzato uno scambio culturale, a cui nove studentesse dell'Accademia Otonokizaka decidono di prendere parte. Ecco come le nostre amate idol sono state accolte nel loro viaggio attraverso l'Underground. Enjoy :3
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nonostante la neve e l'atmosfera allegra di Snowdin le invogliassero non poco ad uscire e godersi la giornata, Honoka e le sue compagne decisero di passare il pomeriggio in casa. Sebbene fossero piene di entusiasmo e curiose di esplorare quel nuovo piccolo mondo con cui erano appena venute a contatto, erano molto spossate dal viaggio, e sapevano che avrebbero dovuto recuperare le forze per la serie di attività che le avrebbero attese il giorno dopo. Non che lì stessero male, anzi: all'interno della casetta dei due scheletri, quasi interamente di legno, vi era un tepore estremamente rilassante, come una coccola sotto le coperte, che stimolava decisamente l'ozio e la pigrizia... Peccato solo che il suddetto calore venisse regolarmente a mancare ogni volta che Sans se ne usciva con una delle sue tremende freddure. Ad esse puntualmente seguivano il silenzio imbarazzato di Honoka e Hanayo, qualche imprecazione da parte di Papyrus e le dolci risate di Nozomi. Sans si stava divertendo un mondo con lei: non solo era un pubblico magnifico, ancora più di quanto non lo fosse Toriel quando passavano le giornate a spararsi freddure a vicenda attraverso la porta delle Rovine, ma era anche piuttosto bravina a fare battute a sua volta. Tuttavia la sensazione che lo scheletro provava era assai diversa rispetto ad allora: certamente per lui era sempre una gioia vedere le persone ridere ai suoi tristi giochi di parole, ma le risate della giovane idol scatenavano in lui un piacere particolare, una sorta di attrazione che fino ad allora non aveva mai provato, e che nemmeno lui stesso riusciva a spiegarsi. Per lunghissimi minuti si perdeva a osservare quel dolce viso sorridente, col risultato di rimanere fermo imbambolato a fissarla come un ebete e puntualmente arrossire come un idiota quando lei se ne accorgeva. Il più delle volte però riusciva a levarsi dall'imbarazzo con le sue freddure, alle quali Nozomi rispondeva a tono. Questo continuo scambio di battute tristi alla lunga stava diventando veramente pesante per le altre due idol, che piano piano si relegarono sempre di più in cucina assieme a Papyruys, approfittando della scusa di volerlo aiutare a preparare nuovi spaghetti. Questa tattica tuttavia si rivelò presto assai controproducente: il metodo per cucinare la pasta usato dallo scheletro era completamente sconclusionato, assai diverso da quello normale, e riuscire ad aiutarlo davvero seguendo la sua procedura risultava praticamente impossibile. Dopo diversi tentativi falliti, le due povere idol, a furia di assaggiare piatti di spaghetti uno più schifoso dell'altro senza poter nemmeno lamentarsi o rifiutarli, stavano cominciando a sentirsi leggermente male. Ormai esasperata, Honoka decise di provare un approccio diverso.
“Senti, Papyruys... Finora sei... Migliorato... Ma che ne dici di provare un metodo nuovo? Non che il tuo non sia efficace... Però è sempre bene sperimentare per riuscire a raggiungere un buon risultato, non trovi?” propose lei sforzandosi di mantenere il sorriso.
“Mmmm... Beh sì, immagino che possa aiutare! Ma sei sicura che vada bene cambiare metodo adesso? Ho sempre fatto così finora, forse dovrei fare ancora un po' di tentati-”
“NO!!! PER L'AMOR DEL CIELO NO!!!” gridò lei d'istinto interrompendolo. “C-cioè, volevo dire... Ormai sei bravo con questo metodo, è arrivato il momento di fare un passo avanti!”
“In effetti hai ragione! È tempo che il grande chef Papyrus faccia un salto di qualità!! Nyeheheheh!!!” rispose lui con aria esaltata, provocando un sospiro di sollievo alle sue due compagne cuoche. “Allora ditemi cosa devo fare! Visto che è la prima volta che uso questo metodo seguirò le vostre indicazioni alla lettera!”
“Perfetto!” esclamarono le ragazze in coro.
“Allora cominciamo: metti la pentola piena d'acqua sul fornello acceso a fuoco medio, mettici il coperchio e lasciala lì finché l'acqua non inizia a bollire!” spiegò Honoka.
“Subito!” rispose lo scheletro, iniziando a eseguire le sue istruzioni.
“Fiufffff... Ce l'abbiamo fatta, Hanayo!” sussurò la idol alla compagna. “Non dovremo più assaggiare quella pasta disgustosa!”
“Grazie al cielo!” esclamò lei a bassa voce. “Ancora una forchettata di quella roba e sarei stata male davvero!”
“A chi lo dici... Il mio stomaco sta chiedendo pietà...” rispose lei sempre contenendo il tono. Nel frattempo Papyrus aveva preparato la pentola. “Perfetto Pap!” disse rivolgendosi nuovamente allo scheletro. “Ora iniziamo a preparare il sugo, e ricorda: appena l'acqua nella pentola inizia a bollire mettici dentro un pugno di sale. Non di più, mi raccomando!”
Mentre lui eseguiva gli ordini, le ragazze finalmente ne approfittarono per rilassarsi un po'. Per tutto il tempo che avevano passato prima a cucinare assieme erano rimaste in tensione, sia per la robaccia che si erano trovate ad assaggiare, sia per il rischio sempre imminente di dare fuoco a tutta la cucina a causa del particolare metodo usato da Papyrus per preparare la pasta; tuttavia, dal momento che finalmente stava seguendo le loro direttive, Honoka decise di approfittarne per rilassarsi un attimo, lasciando un po' perdere lo scheletro e senza più badare troppo a cosa stesse effettivamente facendo. Hanayo invece sembrava ancora leggermente restia ad abbassare la guardia.
“Honoka... S-sei sicura che sia un bene non controllare più Papyrus mentre cucina?” chiese a bassa voce con il suo solito atteggiamento timido.
“Ma sì, rilassati! Ora fa quello che gli diciamo! Basta dargli le giuste indicazioni e vedrai che stavolta mangeremo qualcosa di buono!” rispose la compagna con tono esaltato ed ingenuo. “D'altra parte sta seguendo ogni nostra singola istruzione... Cosa mai potrebbe andare storto?”
A quelle parole anche Pana finalmente decise di rilassarsi, piazzandosi accanto all'amica e continuando a dettare allo scheletro cosa fare con una certa noncuranza.
Intanto nel salotto Nozomi e Sans stavano piacevolmente discorrendo del più e del meno. Si erano seduti entrambi sul divano, inizialmente ognuno su un lato estremo di esso, ma mano a mano che la conversazione andava avanti, quasi senza accorgersene, si erano sempre più avvicinati tra loro, fino a trovarsi praticamente uno accanto all'altra.
“Quindi tu e tuo fratello avete sempre vissuto a Snowdin?” chiese lei con un sorriso.
“Non proprio, ci siamo trasferiti dalla capitale.” rispose lo scheletro.
“Ah, capisco... Dev'essere stato strano passare dalla vita caotica della grande città alla tranquillità del paesino. A volte anch'io mi chiedo che cosa proverei se tornassi a vivere nel Kansai dopo essere stata per tanto tempo a Tokyo...”
“All'inizio un po' sì, ma ci siamo abituati in fretta.” spiegò lui. “Qui abbiamo tutto quello che ci serve: Pap può dedicarsi alla cucina e ai puzzle quando vuole, e persino addestrarsi per diventare una guardia reale, mentre io... Mi rilasso.”
“Non hai anche tu qualche hobby o passatempo particolare? A parte le freddure intendo.” domandò la idol incuriosita.
“Mmm... Oziare conta come hobby?”
“Eheheh... Ti capisco, anche a me piace particolarmente schiacciare un pisolino ogni tanto. Ma davvero non ti piace fare altro?”
“Beh... La scienza mi appassionava una volta...”
“Davvero? Chi l'avrebbe detto che eri un cervellone! Perché allora hai smesso di interessartene?”
Lo sguardo di Sans di colpo si fece più cupo. Esitò un attimo a rispondere, come se non fosse sicuro di voler dare davvero una spiegazione, e il suo tono improvvisamente più triste ne era la conferma.
“Beh... Ci sono stati eventi spiacevoli. Le cose sono cambiate... Non voglio più avere nulla a che fare con quella roba.”
A quella risposta, Nozomi si sentì di colpo a disagio, intuendo di aver involontariamente premuto un tasto dolente nella vita dello scheletro.
“Oh... Ti prego di perdonarmi!” esclamò lei con tono dispiaciuto. “Non era mia intenzione toccare argomenti scomodi o farmi gli affari vostri... Non volevo rattristarti... ”
“Oh no, non preoccuparti.” rispose lui riprendendo il suo tono tranquillo. “Non potevi saperlo, non mi devi nessuna scusa.”
“Beh, è comunque colpa mia. Avrei dovuto capirlo che avevi... Qualche scheletro nell'armadio!”
Ci fu un lungo attimo di silenzio, durante il quale il gelo calò così inaspettatamente nella stanza da lasciare di ghiaccio persino Sans. Con esso però, la tensione creatasi si sciolse, e in men che non si dica lo scheletro e la ragazza si ritrovarono a rotolare per terra dal ridere.
Le loro risate riecheggiavano sonoramente fino in cucina, mentre Papyrus stava finalmente servendo i suoi ultimi spaghetti. Il buon profumo del sugo al pomodoro impregnò l'aria, e il gradevole aspetto di quel piatto di pasta fecero subito venire ad Honoka l'acquolina in bocca.
“Sìììììì!!! Finalmente!!! Sei stato fantastico, Pap!!!” esclamò lei entusiasta.
“Nyehehehe!!! Grazie a voi per avermi guidato nella preparazione!! Il grande chef Papyrus vi sarà sempre grato per questo!!”
“Grazie a te per averci ascoltate! Ora sì che si mangia! Buon appetito!!!”
“Honoka aspett-!”
Hanayo non fece in tempo a finire la frase, che la sua compagna si era già infilata una gigantesca forchettata di spaghetti in bocca. Non le servì molto tempo per pentirsi amaramente di quel gesto.
“Honoka... V-volevo solo dirti di non abbuffarti, e... ecco...”
Pana si sforzò di guardare negli occhi la compagna. Bastò uno sguardo per capire cosa stava per succedere.
“PAPYRUS VIENI CHE ANDIAMO A PRENDERE IL RISO!!!!” Gridò di colpo la ragazzina trascinando lo scheletro fuori dalla cucina.
“Eh? Come il riso? E gli spaghetti?”
“Q-quelli ora li sai fare! É ora che impari qualcosa di nuovo, non trovi!?”
“Ah, sì, hai ragione!!! Nyeheheheh!!!! Il grande chef Papyrus amplierà il suo menù!!!”
“Esatto! Ora però vieni con me!!!”
Nonostante la sua corporatura minuta, riuscì ad allontanarlo appena in tempo, mentre dalla porta della cucina si potevano udire gli sgradevoli versi della sventurata Honoka, piegata sul cestino della cucina intenta a vomitare anche l'anima. Persino Sans e Nozomi, intuendo l'accaduto, smisero improvvisamente di ridere. Solo quando furono sulle scale per salire alle camere da letto, Hanayo ebbe il coraggio di fare la domanda in quel momento più ovvia.
“P-Pap... Scusa se te lo chiedo, ma... Hai seguito bene le nostre istruzioni prima?”
“Eh? Ma certo! Le ho seguite alla lettera!”
“Hai tolto la pentola dal fuoco un minuto prima del tempo di cottura segnato sulla confezione?”
“Sì, otto minuti esatti, mentre lì era scritto che fossero nove!”
“Hai messo la quantità di pomodoro nel sugo che ti avevamo indicato?”
“Ovviamente! Ho contato i pomodori tre volte per essere sicuro!”
“Hai messo un pugno di sale nell'acqua, e non di più?”
“Certo! Per misurare la grandezza di un pugno ho avuto un'idea geniale: mi sono tolto un guanto e l'ho riempito di sale fino ai polsi!!!”
Pana sgranò di colpo gli occhi incredula, incapace di spiccicare parola. Già Papyrus aveva delle mani enormi, e le sue muffole sembravano essere di una taglia in più del dovuto. Eppure aveva ragione: “un pugno di sale” avevano detto. Le aveva seguite alla lettera. Presa dallo sconforto nel sentirsi di colpo così immensamente cretina, d'istinto indietreggiò di qualche passo, proprio mentre Honoka stava uscendo di soppiatto dalla cucina cercando di buttare via di nascosto il sacco della spazzatura pieno di vomito.
“HANAYO ATTENTA!!” gridò di colpo, quando si accorse che la sua amica stava per cadere dalle scale, ma l'avvertimento arrivò tardi: Pana aveva già perso l'equilibrio.
Accadde tutto in un attimo: La stanza attorno a loro divenne buia, illuminata solo da un cuoricino blu che brillava sul petto di Hanayo. La giovane idol si trovò sospesa a mezz'aria proprio appena prima di sbattere la testa su un gradino; Sans aveva teso una mano verso di lei, mentre il suo occhio sinistro aveva cominciato ad emanare una fiammella bluastra. Lentamente risollevò appena la mano e con cura la riabbassò, allontanando così la ragazza dalle scale e facendola dolcemente atterrare. Non appena toccò terra, quel cuore luminoso da blu divenne verde chiaro, e lo scheletro finalmente abbassò il braccio. Poi di colpo la luce tornò, il cuore scomparve e la fiammella blu si spense.
“Yo... Appena in tempo, eh.” disse Sans tirando un sospiro di sollievo.
“Bella presa, Sans! Quando la situazione è pericolosa non sei più così pigro, eh?” esclamò Papyrus rivolgendo verso il fratello il pollice alzato.
Le tre idol rimasero semplicemente a bocca aperta. Pana continuava a guardarsi e toccarsi il petto, in cerca di quel cuore verde che le brillava addosso fino a pochi secondi prima, domandandosi cosa diavolo fosse, mentre le due compagne per un attimo non riuscirono nemmeno a muoversi.
“Cosa... Hai fatto? Cos'era quel cuore luminoso addosso ad Hanayo?” chiese Honoka una volta tornata in sé.
“Oh, niente di strano, è solo la sua anima. L'ho afferrata al volo e l'ho appoggiata a terra.” rispose Sans come se fosse la cosa più normale del mondo.
“L-la mia anima?!” esclamò Pana incredula. “C-come è possibile?! Come ho potuto vedere la mia anima?!”
“Oh, tutti la possono vedere quando si entra nella schermata di combattimento.” spiegò lo scheletro sempre con naturalezza.
“EEEHH?!?” gridarono Hanayo e Honoka praticamente in coro.
“Ehm... Scusa Sans... Ma cos'è una schermata di combattimento?” domandò Nozomi, confusa tanto quanto le compagne.
“Beh... Diciamo che serve per interagire con le anime altrui, sia nel bene che nel male. Ad esempio ora non volevo combattere, ho solo evitato un bel bernoccolo alla nostra amica.”
“Questo è... Incredibile...” esclamò Honoka, decisamente stupefatta da quella risposta, che invece insinuò nella più cresciuta delle tre idol il seme del dubbio.
“Un momento... Vuoi dire che in questa maniera le anime puoi anche ferirle? Puoi letteralmente combatterci contro?!” Chiese Nozomi, quasi intimorita all'idea di sentire la risposta, che arrivò sempre con tono pacato e tranquillo.
“Beh, sì. D'altra parte, ogni scontro tra persone o tra mostri altri non è che una battaglia tra due anime, no?”
“Sans... Lo hai mai fatto? Intendo, ferire un'anima...”
Nozomi fissò lo scheletro in quei suoi occhi cavi mentre gli porse questa domanda, e subito notò lo sguardo di quest'ultimo rivolgersi per un secondo al fratello minore, come se lo turbasse il dover rispondere in sua presenza. Tuttavia dopo poco rispose.
“Care ragazze... Io non mi smuovo mai se non per assoluta necessità, perché sono troppo pigro. Vi basti sapere che io non sarò mai un pericolo per voi, e soprattutto, che là fuori c'è qualcosa... anzi, qualcuno, molto più pericoloso di me.”
“...t-tipo?” balbettò Hanayo quasi terrorizzata.
“Beh, tipo-”
“Tipo Undyne in quel periodo del mese?” domandò Papyrus interrompendo bruscamente il fratello.
“Sì. Cioè, no! Cioè... in effetti sì, anche. Ma non intendevo quello. Un momento... Pap, tu sai cosa succede ad Undyne in quel periodo del mese?” chiese Sans guardandolo sbigottito.
“Beh, veramente no. Però una volta ho sentito Re Asgore dire che Undyne è molto pericolosa in quel periodo del mese!”
“Ah... Il nostro Re è un mostro saggio.”
“Però non so nemmeno a che periodo si riferisca! Tipo all'inizio del mese? O alla fine? Non l'ho mai capito!”
“Ehm... Lascia perdere Pap. Fidati, è meglio non approfondire.”
“Oh... ok! Allora cosa intendevi?”
“Eh?”
“Se non parlavi di Undyne, cosa c'è di pericoloso?”
“Ehm... C'è... Ecco... Cavolo, non mi ricordo più.”
“COME NON TE LO RICORDI!?!” Sbottò di colpo Honoka, che fino a un secondo prima era stata completamente immersa dalla suspence in attesa della risposta.
“Beh... Scusatemi, mi è sfuggito di mente. Appena lo rammento ve lo dico. Portate pazienza, sono un tipo smemorato, per me la memoria è sempre stata... un OSSO DURO!”
Quell'orribile freddura, come quella di Nozomi in precedenza, in un attimo portò il gelo nella stanza, ma in qualche modo finì per sciogliere anche le ultime tracce della tensione che si era accumulata poco prima, scatenando le reazioni più disparate: Hanayo impallidì per la bruttezza della battuta, Papyrus inveì contro il fratello come suo solito e Nozomi scoppiò in una sonora risata. Honoka ci mise un secondo più degli altri a capirla, ma una volta compreso il gioco di parole, d'istinto fece gesto di lanciare le mani verso lo scheletro, come se stesse ribaltando un tavolo, senza accorgersi di avere ancora in mano il sacchetto della spazzatura. Era già troppo tardi quando si accorse di averlo involontariamente lanciato.

BONK!!!! ...POMF~ <3

Il sacchetto aveva centrato il povero Sans (che proprio in quel momento si era girato di spalle) dritto dietro la testa, sbilanciandolo in avanti e facendogli perdere l'equilibrio. Tuttavia, per qualche motivo, era atterrato sul morbido. In qualche modo si era ritrovato a terra con la faccia schiacciata in mezzo a due grossi cuscini. Si accorse subito però che questi erano decisamente insoliti: erano belli tondi e stranamente caldi. Provò a sfiorarli con una mano, e notò che anche la consistenza era strana: erano morbidissimi, eppure sodi. Tutti nella sala si erano improvvisamente zittiti, l'unico rumore che potesse udire veniva proprio dal centro di quella morbidezza, una serie regolare di suoni, come... Il battito di un cuore. Quando finalmente capì, Sans di colpo alzò lo sguardo. Non erano cuscini. A causa del colpo, lo scheletro era caduto addosso alla sventurata Nozomi, e il suo teschio era naturalmente affondato nella morbida valle al centro dei Monti Tojo.
Sans si alzò di scatto imbarazzato come non mai, mentre la povera idol lo fissava, rossa in volto come un peperone. Le sue compagne che avevano assistito alla scena erano come pietrificate, incapaci di muovere un dito. A spezzare quel lungo momento di imbarazzante silenzio non poteva essere che Papyrus.
“Wowie, non sapevo che il petto degli essere umani facesse POMF!”.

   
 
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