Ci sono momenti in cui poi tutto ti sfugge e ti rendi conto che la tua vita dipende non solo dalle scelte che fai, dalle strade che prendi, ma anche dalle occasioni che perdi. Come dice Benjamin Button "Le nostre vite sono determinate dalle opportunità, anche da quelle che ci lasciamo sfuggire". Ecco, dipendiamo dalle cose che ci lasciamo sfuggire: perdiamo l'autobus che ci avrebbe portato al colloquio del miglior lavoro che avremmo mai potuto sognare; a un incrocio andiamo a destra e invece a sinistra avremmo incontrato l'amore della nostra vita; non sentiamo il telefono squillare quando dall'altro capo avremmo trovato una persona speciale, magari quella che ci avrebbe risollevato da una giornata pessima. Ma queste occasioni sfuggite non le perdiamo perchè non le abbiamo mai scelte, ma perchè sono quelle occasioni che neppure sapevamo di avere. E questa casualità mi rende triste. 
L'altro giorno, dopo una giornata particolarmente difficile, ho perso proprio quella telefonata che mi avrebbe risollevato il morale e di tanto. E sono qui a chiedermi quanto scegliamo della nostra vita, quanto ci illudiamo che dipenda da noi tutto questo. Sono sempre stata fortemente convinta che abbiamo un grande potere su di noi, su come vadano le cose, ma poi tanti piccoli mattoncini, casuali, non scelti, ti cadono in testa uno dopo l'altro e fanno male, malissimo.

E vorresti arrenderti, lasciarti trasportare dalla corrente, convincerti che qualsiasi cosa tu faccia tanto poi andrà come deve andare.

Forse è così, forse è la corrente che ci guida, ma, alla fine, puoi decidere se assecondare la corrente o nuotare, faticare anche, ma solo per risalirla e arrivare comunque in cima. Non è facile, questo no di sicuro, ma chi ha detto che le cose belle sono anche facili?

E quindi, ogni occasione, bella o brutta, scelta o non scelta, conosciuta o sconosciuta può essere utile in un modo o nell'altro.

Io quella telefonata l'ho persa, ma sapere che dall'altro lato comunque c'era una persona speciale che mi pensava, mi ha comunque risollevata. E sorrido, pensando che è stata proprio un'occasione casuale, direi molto fortunata e sconosciuta a farmi incontrare proprio quella persona. E chissà, magari ce ne sarà un'altra per ricevere una seconda telefonata, ma questa volta scelgo di tenere il telefono in tasca per sentirlo. L'unico modo, dunque, è imparare, sempre, da qualsiasi cosa ci accada.