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Autore: Justice Gundam    28/01/2017    2 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload
 

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 6 - Tre strade diverse

I due contendenti, Charizard e Garchomp, si stavano guardando in cagnesco, sfidandosi senza emettere un suono... e i rispettivi allenatori attendevano, quasi stessero aspettando il momento giusto per dare il primo ordine. L'atmosfera era carica di tensione, e anche se lei e Chespie erano in disparte rispetto ai due allenatori, riuscivano a sentire un brivido di paura correre lungo le loro schiene. La potenza di quei due Pokemon era quasi palpabile, e la piccola Marin sentiva che sarebbe bastato un movimento incauto, un suono, un cambiamento impercettibile a far scatenare il caos della battaglia.

Il Charizard di Alan aprì lentamente le ali e grugnì, emettendo una fiammella rossa dalle narici. Il Garchomp del suo avversario si spostò cautamente, e i letali artigli sulle sue braccia scintillarono alla fioca luce del sole al tramonto, mentre il misterioso individuo con l'ombrello sorrideva con convinzione. Sembrava che stesse già pregustando la battaglia...

"Non so chi tu sia, ma ha poca importanza." affermò Alan. "Se hai una Megapietra, vuol dire che vale la pena battersi con te. Molto bene... Charizard, comincia con Visotruce!"

"Garchomp, attacca con Pietrataglio!" esclamò il suo avversario. Charizard agì rapidamente, squadrando Garchomp con espressione feroce, e gli occhi che luccicavano sinistramente, avvolto da un'aura azzurrina che durò per un paio di secondi prima di svanire... e un'ombra minacciosa dagli occhi di fuoco apparve per un breve istante dietro il Pokemon Fuoco/Volante prima di scomparire. Garchomp esitò, intimorito per un istante da quell'apparizione spettrale, ma si riebbe quasi subito e sferrò un poderoso fendente con entrambe le sue braccia affilate come lame. Una fenditura si creò di colpo nel terreno davanti a Garchomp, e una raffica di rocce affilate scaturirono dal terreno e si diressero a velocità folle contro Charizard.

"Charizard, distruggile con Alacciaio." reagì rapidamente Alan, con una compostezza che aveva dell'incredibile. Il drago di fuoco sembrò ghignare per un istante, e le sue grandi ali vennero avvolta per qualche istante da una strana luce argentata, prima che Charizard si scagliasse contro Garchomp, volando dritto verso l'attacco Pietrataglio. Con un rapido e vigoroso movimento del corpo, Charizard sferrò un colpo con le sue ali dure come il ferro, e le rocce si infransero con un tremendo fragore, lasciando Charizard illeso e permettendogli di scagliarsi contro Garchomp. Tuttavia, il drago-squalo ed il suo allenatore semravano essersi aspettati questa mossa, e reagirono con rapidità ed efficacia.

"Ora usa Dragartigli, Garchomp!" esclamò l'uomo. Immediatamente, Garchomp alzò un braccio, e il suo artiglio venne circondato da una dirompente aura verde-azzurrina, che tracciò una spettacolare scia in aria mentre Garchomp lo abbatteva sull'avversario.

"Anche tu, Charizard." ordinò Alan senza perdere un colpo. Charizard fece la stessa cosa che Garchomp aveva fatto, alzando un braccio e sfoderando una serie di lunghi artigli energetici verdi-azzurrini simili a letali falci... e i due micidiali attacchi si scontrarono a mezz'aria, scatenando un tremendo frastuono e sprigionando una luce verde abbagliante che inghiottì per qualche breve istante il campo di battaglia, costringendo Marin e Chespie a coprirsi gli occhi per non essere abbagliati.

"Ah! Che... che forza!" esclamò Marin, usando una mano per tenersi il cappello ben fermo sulla testa ed evitare che l'immane spostamento d'aria provocato dallo scontro dei due attacchi Dragartigli glielo soffiasse via. "Hai... hai visto, Chespie? Questi... questi sono allenatori di alto livello... non riesco quasi a crederci se non lo vedessi con i miei stessi occhi!"

"Che, chespin!" esclamò il piccolo Pokemon Castanriccio.

Finalmente, il contrasto tra i due contendenti si interruppe, e la luce si diradò di colpo per mostrare Garchomp e Charizard che venivano scagliati indietro dall'immane potenza dei colpi che avevano sferrato. Entrambi i Pokemon atterrarono in piedi, apparentemente illesi, scavando dei profondi solchi nel terreno con le loro zampe posteriori, e si rimisero in guardia, guardandosi dritti negli occhi in un'espressione che esprimeva rispetto e convinzione.

"Garrrrchomp..." mormorò il Pokemon Mach, abbassando la testa appena un po'. Charizard rispose con quello che sembrava essere un sorrisetto deciso, che un istante dopo venne rispecchiato nel viso normalmente stoico di Alan.

"Interessante. Il tuo Garchomp è davvero ben allenato." affermò il giovane allenatore. "In questo caso, credo che dovremmo fare sul serio, non pensi anche tu, Charizard?"

"Charrrrr!" ringhiò Charizard, la cui Megapietra cominciò a brillare.

L'allenatore avversario approvò la scelta di Alan. "Sono d'accordo anch'io, ragazzo. Mostrami cosa sa fare il tuo Pokemon per davvero!" affermò, puntando il suo parasole davanti a sè ed aprendolo con un gesto del braccio. "Osserva la vera forza del mio Garchomp! MEGA EVOLUZIONE... ATTIVAZIONE!"

La gemma incastonata sulla punta dell'ombrello si illuminò,facendo scaturire dal suo interno una raffica di raggi di luce verde, gialla e viola che investirono Garchomp, venendo assorbiti dal suo corpo... e sulla collana di magatama che il Pokemon Terra/Drago portava al collo, una delle pietre si illuminò a sua volta, sprigionando un'aura di potere che avvolse completamente Garchomp in meno di un secondo. Il dragone gettò indietro la testa e lanciò un poderoso ruggito, che alle orecchie di Marin suonava in qualche modo come un misto di eccitazione e dolore...

"Evoluzione... oltre l'evoluzione!" esclamò Alan, toccando con due dita la pietra incastonata nel suo Mega Bracciale. "Charizard, MEGA EVOLUZIONE!"

Alan attivò il suo Mega Bracciale nello stesso momento, e sia esso che la Megapietra che Charizard portava al collo si illuminarono contemporaneamente, avvolgendo il Pokemon Fuoco/Volante in un'aura molto simile a quella che aveva inghiottito Garchomp. Charizard ruggì a sua volta, sovrastando per un attimo il fragore di quell'incredibile fenomeno... e in un moto di paura, Marin si nascose dietro la sua roccia, portando Chespie con sè. Per diversi secondi, che a Marin e a Chespie sembravano non finire mai, il terrificante spettacolo continuò... e infine, in una conflagrazione abbagliante, i due Pokemon riapparvero, completamente trasformati.

Quando Marin e Chespie si arrischiarono a sbirciare di nuovo, il nuovo aspetto di Charizard li lasciò di sasso: il dragone di fuoco era già maestoso prima... ma adesso, le sue squame erano diventate di colore nero, con il ventre e il collo azzurri, e adesso sembrava molto più agile e muscoloso, con unmuso un po' più affusolato, e le ali più grandi e robuste. Dei piccoli spuntoni azzurri scaturivano dalle spalle della forma Mega di Charizard, e la fiamma sulla sua coda era diventata azzurra e molto più vivace, per non parlare delle due fiamme blu che ora ardevano agli angoli della bocca.

Garchomp, invece, era diventato ancora più spaventoso di quanto già non fosse di suo: le dimensioni già ragguardevoli erano rimaste le stesse, ma i suoi lineamenti erano molto più squadrati e brutali, e dal suo corpo erano spuntati degli aculei lunghi come la mano di un uomo, in particolare dal torace e dalle gambe. La sua coda si era fatta più lunga, e le due pinne alla sua estremità erano diventate più incurvate ed affilate, ma la differenza più notevole erano le braccia: le pinne-lama che adornavano gli arti superiori si erano trasformate in due enormi falci dal bordo rosso, che il Pokemon appena evoluto teneva sollevate davanti a sè con fare intimidatorio, e i suoi occhi gialli e felini scintillarono, accesi di rabbia e desiderio di combattere!

"GARRRRRRRR!" ringhiò Mega Garchomp, con abbastanza fragore da far tremare leggermente il terreno.

"Hah! Allora, ragazzino, che te ne pare?" esclamò il tizio vestito da attore Kabuki. "Il mio partner è un Pokemon Drago molto forte... non credo proprio che il tuo amico riuscirà a fare molto contro di lui, mi spiace per te!"

"Si vede che non conosci le Mega Evoluzioni bene come pensi." affermò Alan. "Anche il mio partner è un Drago."

L'uomo corrugò la fronte sorpreso. "Cosa? Come sarebbe a dire? Sei un dilettante, ragazzino! Non sai neanche i tipi dei tuoi Pokemon?"

"Mi chiedo chi sia il vero dilettante..." rispose prontamente Alan. "Preaparati, Charizard! Questo sarà un duello impegnativo!"

"Hai ragione a dire che sarà impegnativo! Garchomp, mostra tutta la potenza del tuo attacco Dragofuria!" esclamò l'uomo vestito da attore Kabuki. Mega Garchomp si caricò per un attimo, eseguì un salto altissimo e, con un movimento del corpo che sarebbe stato impossibile per una creatura normale, si scagliò contro il Mega Charizard di Alan, circondato da una dirompente aura energetica che prese la forma del muso di un drago ruggente.

"Charizard, usa Dragartigli per bloccarlo!" esclamò Alan. Il suo Mega Charizard lanciò un ruggito assordante e sguainò i suoi artigli, che si allungarono di colpo prendendo l'aspetto di autentiche lame ricurve fatte di energia verde, e nel momento in cui Garchomp scese in picchiata su di lui, il drago nero alzò le braccia e parò il colpo, scatenando un'onda d'urto che fece vacillare alcune rocce vicine. Garchomp ruggì furiosamente e mise ancora più energia nel suo attacco, spingendo via Mega Charizard finchè quest'ultimo non si ritrovò quasi con le spalle addosso ad un muro di roccia.

"Ancora non ti basta, ragazzo? Forza, Mega Garchomp, schiaccialo contro la parete!" esclamò l'uomo con l'ombrello. Il suo Garchomp ruggì di nuovo, facendo quanta più forza possibile per sopraffare le difese di Mega Charizard, ma quest'ultimo non si arrendeva e continuava ad opporsi all'impeto del suo avversario. Finalmente, quando ritenne che fosse venuto il momento giusto, Charizard piegò un po' le zampe posteriori, mollò la presa su Garchomp e spiccò un salto altissimo, spiegando le sue maestose ali in modo da planare sul campo di battaglia, e Mega Garchomp proseguì diritto, andando a schiantarsi contro un costone di roccia e facendolo franare. Il dragone di terra si liberò senza fatica dei detriti che gli erano piombati addosso e guardò verso il cielo, dove vide il suo avversario descrivere una lenta e maestosa traiettoria a parabola mentre preparava l'attacco successivo.

"Wow... certo che quel Garchomp è davvero molto forte!" commentò Marin. La bambina e il suo Chespin si affacciarono timidamente dal loro nascondiglio, restando alquanto impressionati quando videro che il Pokemon Terra/Drago non sia fatto praticamente niente ed era pronto ad un nuovo attacco.

"Bene, Charizard. Adesso girati e usa Lanciafiamme." esclamò Alan. Mega Charizard eseguì una spettacolare manovra a mezz'aria e spalancò le fauci, dalle quali partì ruggendo un'enorme fiammata blu che si diresse con travolgente impeto contro Mega Garchomp, centrandolo in pieno ed esplodendo al momento dell'impatto. Il dragone di terra venne inghiottito da una gigantesca esplosione e da un fitto nuvolone di polvere e fumo, ma ne uscì un istante dopo, ancora in forma quasi perfetta.

"Hah! Non lo sai, ragazzo, che i Pokemon Drago non sono sensibili agli attacchi di Fuoco?" esclamò con una certa superbia l'omone con l'ombrello. "Avanti, Garchomp! Continua così e usa Dragartigli anche tu!"

"GARRRRRRR!" tuonò Mega Garchomp. Anche lui eseguì un salto incredibile e inseguì Mega Charizard... ma quest'ultimo aveva raggiunto il suo scopo.

"Il nostro obiettivo non era quello di danneggiare Garchomp. Abbiamo solo guadagnato un po' di tempo... quello che ci serviva." commentò Alan. I due draghi stavano per scontrarsi a mezz'aria, e i rispettivi allenatori esclamarono i loro ordini successivi quasi in contemporanea.

"Garchomp, usa Doppiocolpo!" esclamò l'omone. Le braccia-falci del dragone di terra si illuminarono di luce verde, e Mega Garchomp si sollevò ancora un po' in aria, in modo da trovarsi in una posizione di vantaggio rispetto al suo avversario, che però era riuscito nel suo intento - il Lanciafiamme aveva distratto e abbacinato Garchomp quel tanto che bastava affinchè Mega Charizard potesse prepararsi per quello scontro.

"Charizard, usa di nuovo Dragartigli." ordinò Alan, usando di nuovo quella che appariva essere l'attacco preferito suo e di Charizard. Il dragone nero sfoderò di nuovo una serie di lunghi artigli di energia verde, e li sollevò con uno scatto fulmineo, parando un fendente che Mega Garchomp stava per sferrargli con le sue braccia-falci avvolte di distruttiva luce verde. Poi, Mega Charizard sferrò a sua volta un fendente, mirando al  fianco del suo avversario... ma quest'ultimo riuscì a girarsi con incredibile rapidità e deviò il fendente. Mega Charizard e Mega Garchomp restarono avvinghiati l'uno all'altro, scambiandosi dei micidiali colpi d'artiglio, ma nessuno di loro riuscì a superare la difesa dell'altro, e la battaglia proseguì per qualche istante in un vortice di fendenti, scie di luce smeraldina, e terrificanti suoni metallici... almeno finchè Mega Garchomp non colse il momento giusto, sferrando un poderoso colpo che raggiunse Mega Charizard al torace, facendogli perdere quota.

Ma il dragone nero non era certo tipo da arrendersi così facilmente, e con un deciso colpo d'ali, riuscì a rimettersi in quota e a schivare il successivo fendente di Mega Garchomp... e questa volta, Mega Charizard riuscì a sferrare un solido colpo, raggiungendo l'avversario alla schiena con un tremendo fendente dei suoi Dragartigli! Con un ruggito di dolore, Mega Garchomp si voltò di scatto, cercando di mandare nuovamente a segno il suo attacco Doppiocolpo, ma Mega Charizard riuscì a bloccare il fendente, e i due Pokemon Drago precipitarono verso il suolo, avvinghiati in una spirale di fuoco e furia, fino a schiantarsi a terra ed aprire un cratere enorme in essa, sollevando detriti e pezzi di terra per qualche metro!

Alan e il suo avversario si coprirono il volto, bombardati da polvere e detriti, e attesero che il caos si calmasse almeno un po', e il campo di battaglia tornasse visibile. Neanche loro, pur sapendo di cosa fossero capaci i loro Pokemon, restarono alquanto sorpresi quando videro Mega Garchomp e Mega Charizard ergersi in mezzo alla polvere che si stava lentamente depositando sul terreno. Avevano entrambi subito dei danni, ma non sembravano di grande entità, ed erano ancora feroci e combattivi come prima.

"Beh, che dire... il tuo Charizard è davvero forte, questo te lo devo concedere!" affermò l'uomo con l'ombrello. "Ma riuscirà a reggere ad un altro attacco del mio Mega Garchomp? Io non credo proprio! Avanti, Garchomp! Usa il tuo attacco Pietrataglio per stenderlo una volta per tutte!"

"GARRRRRR!" ruggì nuovamente il Pokemon Terra/Drago. Tirò indietro le sue braccia-falci e poi, dopo essersi caricato per un istante, sferrò un micidiale fendente con entrambi gli arti superiori, che creò una fenditura nel terreno e fece scaturire da esso una raffica di spuntoni di roccia che volarono verso Mega Charizard. Ancora una volta, il dragone nero attese pazientemente che l'attacco gli arrivasse addosso, facendo credere all'avversario che non potesse fare nulla per evitare di essere colpito...

"Molto bene, Charizard... adesso usa Volo!" esclamò Alan. Immediatamente, Charizard spalancò le sue maestose ali e scattò verso l'alto con velocità quasi abbagliante, evitando gli affilati spuntoni di roccia che minacciavano di travolgerlo. Mega Garchomp alzò lo sguardo con un misto di rabbia e disappunto, e tenne d'occhio il suo avversario mentre quest'ultimo cominciava a descrivere degli ampi cerchi in aria, in modo da non far capire quando avesse intenzione di attaccare. Questa volta, immaginando che Charizard avrebbe avuto la meglio in uno scontro aereo, l'uomo con l'ombrello decise di aspettare e preparare un altro attacco per quando l'avversario fosse ridisceso a terra... ma Alan immaginava già che fosse questo il suo piano, e diede a Charizard quello che sperava sarebbe stato l'ordine decisivo.

"Adesso, Charizard, scendi giù con Dragartigli!" esclamò il ragazzo dai capelli neri. Mega Charizard si fermò a mezz'aria, e le fiamme azzurre che ardevano sulla sua coda e agli angoli della bocca si accesero con ancora più veemenza, un attimo prima che il dragone nero si scagliasse verso il suo bersaglio con uno slancio dirompente, sfoderando i suoi micidiali artigli energetici! Colto di sorpresa dalla velocità con cui Mega Charizard aveva sferrato il suo attacco, Mega Garchomp tentò di difendersi, ma non riuscì a reggere, e Mega Charizard mise a segno un devastante colpo, centrandolo al torace con il suo attacco Dragartigli.
Mega Garchomp ringhiò di dolore e cadde in ginocchio, mentre Mega Charizard atterrava agilmente dietro di lui, con gli artigli ancora sguainati e il fiato corto per l'impeto con cui aveva portato a segno il suo attacco. Un istante dopo, il corpo di Mega Garchomp venne avvolto per un istante da una tenue luce bianca, e il Pokemon Mach tornò ad essere il Garchomp di prima. Infine, Garchomp emise un grugnito rassegnato e cadde a terra privo di sensi, decretando la fine del combattimento.

"No, Garchomp!" esclamò l'uomo vestito da attore Kabuki, raggiungendo il suo Pokemon esausto per dargli una mano. Charizard si allontanò dall'avversario battuto e si piazzò nuovamente a fianco del suo allenatore, che si congratulò con lui accarezzandolo sul muso. "Accidenti... sei davvero in gamba, ragazzo! Ma da dove viene al tuo Charizard tutta questa forza?"

"Forse non lo sai, ma quando Charizard esegue la Mega Evoluzione... o meglio, questa Mega Evoluzione, visto che Charizard ha due forme Mega... il suo tipo cambia in Fuoco/Drago, e la sua abilità diventa Unghiedure, in modo da rendere ancora più potenti i suoi attacchi fisici." spiegò Alan allo sbalordito avversario. "E' per questo che l'attacco Dragartigli è stato abbastanza potente da mettere al tappeto il suo Mega Garchomp. Comunque, devo dire che sei stato un avversario valido. Ottimo lavoro, Charizard."

"Charrrr..." ringhiò soddisfatto il dragone nero, strizzando un occhio con fare complice prima che l'effetto della Mega Evoluzione si esaurisse, e Charizard tornasse ad essere quello di prima dopo un breve gioco di luci. Marin, che era rimasta nel suo nascondiglio assieme al suo Chespin, non riusciva quasi a credere ai suoi occhi.

"Ma... è fantastico!" affermò la bambina dai capelli rossi, con il fiato corto nonostante non avesse preso parte a quello scontro. "Alan ha vinto di nuovo... non credo che esista qualcuno che possa batterlo!"

"Chespin..." mormorò Chespie, guardando Alan che richiamava Charizard nella sua Pokeball... e l'avversario che faceva lo stesso con il suo Garchomp, per poi andarsene via borbottando. La bambina dai capelli rossi restò come incantata a guardare il campo di battaglia, nel quale era rimasto aperto un cratere dopo l'impressionante scontro tra i due Pokemon Drago... e ora più che mai, era curiosa di sapere di più di quel misterioso ed apparentemente invincibile allenatore e della Mega Evoluzione di cui parlava.

"La battaglia è finita. Puoi venire fuori, adesso." disse Alan, alzando appena un po' la voce. Marin e Chespie uscirono dal loro nascondiglio e raggiunsero il ragazzo più grande. "Ecco. Adesso hai visto con i tuoi occhi la Mega Evoluzione. Soddisfatta?"

Marin restò in silenzio per qualche istante per lo stupore, prima di recuperare abbastanza presenza di spirito da rispondere alla domanda di Alan. "Quella... quella era la... Mega Evoluzione? Ma... ma... ma è fantastica! Il tuo Charizard è diventato davvero incredibile!" esclamò la bambina con entusiasmo. "E quindi tu... stai raccogliendo dati sulla Mega Evoluzione, vero?"

"Esatto, ed è per questo che sto viaggiando." affermò il ragazzo. "Il mio scopo è incontrare tutte le Mega Evoluzioni ed affrontarle, in modo da raccogliere quanti più dati possibili, e permettere al professor Platan di saperne sempre di più. Tuttavia, da qui in poi le nostre strade si dividono. Finiresti per correre dei rischi, se volessi unirti a me."

Marin restò per un attimo esterrefatta, prima di rispondergli a muso duro - non le piaceva affatto che qualcun altro prendesse le decisioni al suo posto. "Cosa, cosa? Hey, un momento! Solo perchè sono una principiante non vuol dire che mi faccio dire quello che devo o non devo fare! Anche io e Chespie siamo curiosi di sapere di più di questa Mega Evoluzione!"

"Chesp, chespin!" esclamò il piccolo Pokemon Erba.

Alan si rese rapidamente conto che non avrebbe convinto quei due ad andarsene semplicemente con le parole. E poi, pensandoci un po' sopra, il giovane allenatore immaginò che non sarebbe stato poi tanto male avere un po' di compagnia lungo il viaggio... l'importante era fare in modo che non si cacciasse nei guai. "E va bene. Visto che insisti, non vi respingo." affermò Alan. "Cerca di starmi dietro, okay?"

"Chespin!" esclamò entusiasta il piccolo Chespin. Lui e Marin si voltarono l'uno verso l'altra e si diedero il cinque, impazienti di iniziare il viaggio con Alan.

"Evviva! Sei contento, Chespin?" esclamò la bambina, esultando assieme al suo Pokemon. "Okay, Alan! Noi siamo pronti tutti e due! Allora, quale sarà la nostra prossima destinazione... oops!"

*SBAM!*

Fatti i primi due passi, Marin inciampò non si sa bene dove, e finì con la faccia a terra, con un comico capitombolo!

"Chespin..." commentò il suo starter, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva dalla testa.

"Ohiohiohi, il mio povero naso..." mormorò la bambina dai capelli rossi, alzandosi di scatto e massaggiandosi il naso. Poi, si rialzò di scatto, cercando di fare bella figura agli occhi di Alan che si era fermato per assicurarsi che andasse tutto bene. "Non è niente, Alan! Non è assolutamente niente! Io sono pronta a continuare, quando vuoi!"

"Come preferisci." disse Alan, non nascondendo un pizzico di sarcasmo. Una cosa era sicura, almeno per quanto lo riguardava. Il suo viaggio alla scoperta dei segreti della Mega Evoluzione si era fatto improvvisamente più... interessante, per usare una parola che gli consentisse di non sbilanciarsi troppo.

 

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Luminopoli, la grande capitale di Kalos, era già molto indaffarata di notte... e quella mattina, quando Ash, Pikachu, Misty, Marrill e Vera, accompagnati dai loro due nuovi amici Lem e Clem, avevano lasciato la Torre Luminopoli dopo aver adeguatamente salutato il papà dei due fratellini, si erano trovati di fronte una città ancora più caotica e piena di vita che sembrava quasi accogliere con fervore l'inizio del loro viaggio. Il gruppetto di amici si stava incamminando verso una delle porte principali della città, diretti verso la strada che portava a Novartopoli, dove li attendeva la seconda Palestra... e stavano in quel momento passando accanto a numerosi negozi, attrazioni, eleganti ristorantini e scene di vita quotidiana. Uomini e Pokemon si susseguivano in uno spettacolare carosello di colori e voci, offrendo degli spettacoli che davano ad Ash e ai suoi compagni un'anticipazione di quello che li aspettava nel grande continente: un paio di Pokemon simili a caprette, con un mantello marrone decorato con dei collari di foglie verdi, zampettavano allegramente vicino a quello che sembrava essere una stazione... e poco più in là, sulla strada, passava un Pokemon che sembrava la loro versione evoluta, un'enorme capra con dei folti cespugli di foglie verdi che crescevano attorno al collo e sulla schiena, e un paio di corna la cui forma ricordava il volante di una motocicletta. Portava sulla schiena una ragazza che teneva ben strette le sue corna, come se la stesse guidando.

"Hey, guarda, Ash! Non è una Gogoat, quella?" esclamò Misty, riconoscendo anche lei il tipo di Pokemon. "Era uno dei Pokemon che aveva con sè la signorina Alexia quando l'abbiamo incontrata a Forte Verdepoli, vero?"

"Pika pikachu!" rispose Pikachu, ricordando gli eventi di soltanto due o tre mesi prima, in cui avevano conosciuto la cronista di Kalos poco prima che il Team Plasma tentasse il suo colpo di stato ad Unima.

"Già, e quei Pokemon più piccoli sono la loro forma pre-evoluta, Skiddo." affermò il giovane Lem, contento di poter fare sfoggio di almeno un po' della sua conoscenza. "Sono dei Pokemon d'Erba molto mansueti e facili da allenare... e come potete vedere, la loro forma evoluta, Gogoat, ci è molto utile... vengono usate come mezzo di trasporto qui a Luminopoli, e il loro latte è anche molto nutriente."

"Marill..." affermò il Marill di Misty, guardando con curiosità verso la Gogoat che si era fermata accanto ad un cartellone di segnalazione, e si stava abbassando con delicatezza per far scendere il suo passeggero. La ragazza ringraziò la Pokemon capra con una carezza sulla testa ed offrendole un dolcetto, che Gogoat raccolse con la sua lunga lingua e mandò giù in un attimo.

"Ho visto anch'io dei Pokemon come questi, quando sono andata a Reborn." disse Vera, riconoscendo a sua volta il tipo di Pokemon. La ragazzina castana tirò fuori il suo Pokedex e lo aprì, puntandolo verso Skiddo e Gogoat in modo che Ash, Pikachu, Misty e Marill potessero sentire tutto quello che c'era da sapere su quel particolare tipo di Pokemon.

"Skiddo, il Pokemon Cavalcatura. Tipo Erba. Dato che ha un carattere docile, si pensa che sia stato uno tra i primi Pokemon a vivere in armonia con l'uomo. Riceve energia dal sole e dall'acqua grazie alle foglie che crescono sul suo dorso. In questo modo può sopravvivere anche senza mangiare."

"Gogoat, il Pokemon Cavalcatura. Tipo Erba, forma evoluta di Skiddo. E' in grado di percepire lo stato d'animo del suo allenatore dal modo in cui gli afferra le corna, e ciò consente a Pokemon ed allenatore di correre in perfetta sintonia. Vive in regioni montuose. Questi Pokemon stabiliscono il leader della mandria affrontandosi a cornate."

"Interessante... certo, non è la prima volta che vedo un Pokemon che faccia da cavalcatura, ma che Skiddo e Gogoat siano stati i primi... questo proprio non lo sapevo." affermò Ash. Clem si era staccata soltanto un po' dal gruppo per accarezzare uno degli Skiddo sulla testa, e il capretto emise un belato di gioia ricevendo la attenzioni della bambina bionda. "Hey, Clem, vedo che hai fatto subito amicizia con quello Skiddo!"

"Hehehee... già, io adoro tutti i Pokemon!" rispose Clem, ricevendo dal Pokemon capretto una coccola affettuosa. "Sono così belli e simpatici... e poi, non capisco perchè certe persone hanno paura di alcuni di loro! Basterebbe avvicinarsi a loro con un po' di fiducia!"

"La fai un po' semplice, sorellina... non ti ricordi della scarica elettrica che hai preso da Pikachu?" affermò Lem, pensando che in certi casi Clem avesse davvero bisogno di qualcuno che la tenesse un po'...

"Oh, dettagli, dettagli..." rispose ridacchiando la bambina bionda. Avrebbe forse aggiunto qualcos'altro sul fatto che suo fratello si preoccupava inutilmente di certe sciocchezze... ma venne interrotta quando scorse un Pokemon che osservava il gruppo da una finestra vicina - un buffo Pokemon simile ad un ranocchio dalla pelle azzurrina con grandi occhi gialli dalle pupille nere di forma ovale, la cui testa era ornata con una riga blu scura in mezzo agli occhi, e che presentava una sorta di criniera bianca dietro la testa, che si estendeva anche sotto il mento come se fosse stata una barba. Le sue zampette anteriori erano azzurre, ma diventavano bianche sulla punta, mentre quelle posteriori terminavano in piedi abbastanza piccoli ma adatti al salto. Stava guardando con un certo interesse in direzione di Ash e Pikachu, ma prima che i due eterni amici potessero rivolgere la loro totale attenzione al Pokemon ranocchio, quest'ultimo saltò giù dalla cornice della finestra, e si dileguò, scomparendo rapidamente in mezzo alla folla prima che qualcuno potesse inseguirlo.

"Pika pi! Pikachu pi! Pika pikachu!" squittì Pikachu, indicando ad Ash e Misty il punto in cui era scomparso il Pokemon ranocchio, e i due fidanzati fecero per raggiungerlo, ma non riuscirono neanche a fare due passi prima che scomparisse.

"Ah! E quello che Pokemon era?" si chiese Vera, non avendo mai visto un Pokemon come quello nel corso del suo viaggio a Reborn. "E'... è un Pokemon nativo di Kalos, vero? Lem, Clem, l'avete visto?"

"Certo che l'abbiamo visto! Quello è un Froakie!" esclamò la bambina bionda. Guardò verso suo fratello, che confermò la supposizione di Clem con un cenno della testa. "E' uno dei Pokemon che di solito vengono dati agli allenatori che iniziano il loro viaggio, no?"

"Esatto, è uno degli starter della nostra Lega Pokemon, e si trova piuttosto raramente allo stato brado." continuò Lem. "Mi chiedo però che cosa ci facesse un Froakie da queste parti... certo, questa città non è esattamente il posto migliore per un Pokemon come lui."

"Magari è di qualcuno che vive qui attorno, e stava dando un'occhiata in giro..." azzardò Vera, dandosi poi una rapida occhiata in giro a propria volta. Anche se Kalos era un posto dove si poteva stare molto più tranquilli, era ormai abituata a guardarsi le spalle e a stare in guardia da ogni pericolo - era una conseguenza di essere vissuta per diverso tempo in un posto infido come Reborn City. "Accidenti, questa città è ancora più grande di Reborn City... come si fa ad orientarsi da queste parti?"

"Ci si abitua, Vera!" rispose tranquillamente Lem. "Ora... per arrivare a Novartopoli, dobbiamo raggiungere le porte a sud-est... Okay, seguitemi! Immagino che ci sarà molta gente da quelle parti, ed è meglio che restiamo uniti per non perderci. Okay, seguitemi, mi sembra di vedere un punto in cui c'è meno ressa..."         

"Grazie, Lem! Mi chiedo come faremmo in questo labirinto senza di te!" affermò Misty con gratitudine, tenendo sempre il suo Marill in braccio in modo che il topolino acquatico non rischiasse di perdersi. Il gruppetto di amici si intrufolò in mezzo alla folla e riuscì a raggiungere un punto dove c'era meno affollamento, per poi fermarsi lì e guardarsi attorno alla ricerca di una via un po' più breve verso l'uscita della città. "Okay, forse è meglio aspettare un po'. Con tutta questa gente, finiremmo per essere trascinati via!"    

"Marill, marill..." affermò Marill, ancora un po' frastornato per tutto il caos e il baccano che lo circondavano. Il topolino azzurro guardò i grandi cartelloni pubblicitari che troneggiavano su quella grande strada... e in particolare, la sua attenzione fu attratta da uno di essi che ritraeva una giovane donna, all'incirca sulla trentina d'anni, vestita di un elegante ed immacolato abito bianco, con i capelli castani scuri che potevano apparire addirittura neri raccolti dietro la testa in un grazioso chignon. Dietro la sua schiena, il suo abito aveva un paio di estensioni somiglianti in maniera impressionante alle ali di un angelo. Aveva gli occhi azzurri, del colore del cielo, dallo sguardo intenso e carismatico, e si vedeva fin da subito che non si trattava di una persona qualsiasi. C'era qualcosa in lei, una sorta di aura che la rendeva magnetica ed affascinante... e Marill non si sarebbe stupito se qualcuno gli avesse detto che si trattava di una persnalità importante e molto in vista.      

"Hm? Dimmi, Marill, c'è qualcosa che..." chiese Misty, guardando prima verso il suo Pokemon da poco evoluto... e poi nella direzione che lui stava indicando, notando la giovane donna vestita di bianco fieramente in posa su quella che sembrava essere la locandina di un nuovo film. "Oh, stavi indicando lei? E'... una donna molto affascinante, devo dire! Lem, Clem... è una persona molto famosa da queste parti, vero?"

Lem non potè impedirsi di fare una breve risata. "Se è famosa? E' chiaro che voi non la conoscete, ragazzi... quella donna è Diantha, la Campionessa della Lega Pokemon di Kalos, oltre che un'attrice molto famosa e talentuosa!" rivelò il ragazzo con gli occhiali. "Lei e la sua Gardevoir si sono conquistate fama e notorietà nel mondo del cinema. Ogni volta che esce un suo film, il successo è praticamente assicurato!"

"Lei è la Campionessa di Kalos, quindi..." ripetè Ash con evidente interessamento. "Non penso che sarei in grado di batterla in un incontro di Pokemon, ma... se per qualche motivo dovessimo incontrarla, non mi dispiacerebbe affatto fare un po' di allenamento con lei!"

"Pikachu..." rispose Pikachu ridacchiando brevemente. Esattamente il tipo di risposta che si aspettava da Ash... dopotutto, la cosa che più gli interessava era mettersi alla prova ed incontrare altri allenatori. Del resto, non poteva certo biasimarlo. Anche Pikachu doveva ammettere che l'idea di confrontarsi con i Pokemon di una Campionessa, giusto per vedere a che punto era arrivato, gli faceva voglia.

"Chissà che non ne abbiate la possibilità!" affermò Vera. "Ho sentito dire che Diantha si fa vedere abbastanza spesso, qui a Luminopoli. Quando ci tornerete, magari sarà qui in qualche caffè della zona, e la potrete incontrare..."

"Sempre che non ci sia qualche folla di fan... ho sentito dire che di recente Diantha cerca di camuffarsi meglio che può, per avere un po' di privacy da tutti gli ammiratori che le vanno sempre dietro." commentò la piccola Clem.

Misty alzò le spalle. "Il prezzo da pagare per essere famosi, immagino." disse la giovane allenatrice di Pokemon d'Acqua. "Piuttosto, a questo punto dovremmo essere abbastanza vicini alle porte di Luminopoli... o meglio, alla strada che porta a Novartopoli. Quanto tempo ci vorrà per raggiungerla, da qui?"

"Qualche giorno, non di più." rispose Lem. "Ma vi consiglierei di non andare troppo di fretta."

"E' vero... ora che siamo qui, piacerebbe anche a me guardarmi attorno e sapere quanto più possibile di Kalos." affermò Ash, scambiandosi uno sguardo di intesa con Misty, Pikachu e Marill. "Tra l'altro, ci darebbe anche la possibilità di allenare un po' i nostri Pokemon, compresi quelli che abbiamo un po' messo da parte..."

"Marill?" chiese Marill alla sua allenatrice. Misty sorrise e accarezzò il Pokemon Acquatopo sulla testa.

"Sì, sono d'accordo anch'io." rispose. "Kalos è un posto così bello che vale la pena di prendersela un po' comoda, no? C'è... qualcosa di interessante da vedere, sulla strada tra Luminopoli e Novartopoli?"

"Certamente! Prima di tutto, passeremo vicino ad una grande fontana accanto alla quale si trovano numerose specie di Pokemon..." rispose Lem, continuando a guidare il gruppo verso una piazzetta nella quale c'era meno gente e non correvano il rischio di essere separati. "Poi, dopo un giorno o due al massimo di cammino dovremmo arrivare a Novartopoli. E' una città molto carina, anche se certo non è enorme come Luminopoli. Però ha il fascino di unluogo immerso nella natura, e lì si possono anche trovare diverse novità nel campo della moda."

"Però, questa sì che è una notizia interessante! Che ne dici se andiamo a darci un'occhiata, Ash?" chiese Misty, cominciando subito a fare gli occhi dolci al suo ragazzo, che assunse subito l'espressione di uno che si rendeva conto di essere in trappola!

"Ugh... immagino che a questo non si sfugga, eh, Pikachu?" chiese Ash al suo amico più fedele. Il topolino giallo, comprendendo la spinosa situazione in cui Ash si trovava, annuì con partecipazione.

"Pikachu..."

"E non è tutto! La Capopalestra di Novartopoli, Violetta, è una fotografa molto brava, e ha messo su una mostra molto bella sui suoi scatti migliori! E' veramente abile con quei suoi Pokemon Coleottero!"

"Ugh... questa è... una notizia un po' meno entusiasmante..." mormorò Misty, diventando per un attimo blu in volto. Lem e Clem guardarono con aria vagamente incuriosita la loro compagna di viaggio, e Marill sospirò rassegnato prima che Ash spiegasse loro cosa stesse accadendo.

"Sapete com'è, Misty è un po' fifona e ha paura dei Pokemon Coleottero!" disse il ragazzino, sghignazzando mentre puntava un pollice verso la sua fidanzata con fare canzonatorio.

Inutile dirlo, la reazione di Misty fu immediata, e la ragazzina dai capelli arancioni raggiunse in un lampo Ash, piazzandosi minacciosa accanto a lui. "Hey! Chi sarebbe la fifona, signor aspirante Pokemon Master dei miei stivali?" ingiunse lei. "Ti devo forse ricordare quella volta ad Austropoli? Chiunque avrebbe avuto paura di quel branco di Venipede!"

"Strano, mi ricordo che eri tu quella che è salita su un lampione cercando di sfuggire a tutti quei Venipede! Heheheheee..." continuò Ash, ridacchiando ironico. "Anche Iris ha pensato che tu fossi una bambina!"

"Pika pika, pikachu pi!" esclamò Pikachu divertito. Immediatamente, Misty divenne rossa come i suoi capelli e si voltò dall'altra parte, cercando di non dare a vedere il suo imbarazzo! Come odiava quando non aveva argomenti da opporre ad Ash...  

"Heheheee... questa è la tipica lite tra innamorati per Ash e Misty!" spiegò Vera agli esterrefatti Lem e Clem. "Peccato che io non mi possa fermare... dovrò proseguire per Borgo Acquerello per incontrarmi di nuovo con Max, Drew ed Hitomi. Comunque, fino a Novartopoli vi posso accompagnare, e chissà che non ci si incontri di nuovo mentre sono a Kalos."

"Sarebbe una gran bella cosa. Abbiamo un sacco di cose da dirci..." continuò Ash, mettendo da parte la sua discussione con Misty. "Devi ancora raccontarci molte cose di quello che è successo a Reborn."

Vera sorrise gentilmente. "Stessa cosa per voi, ragazzi. Mi dovete raccontare il più possibile di Unima!" affermò.

L'umore di Misty tornò alto dopo quel piccolo alterco di poco conto. "Certo, non mancheremo! E' stata un'avventura davvero incredibile... ma ogni cosa a suo tempo, in fondo ne abbiamo tutti un sacco di cose da raccontare!" affermò. "Per adesso... che ne dite se continuiamo verso Novartopoli? Anche se i Pokemon Coleottero non sono esattamente la mia passione... Ash deve comunque andarci per vincere la sua seconda Medaglia."

"Giusto! Quindi, ragazzi... in marcia! Novartopoli ci aspetta!" esclamò entusiasta la piccola Clem. Ridendo e scherzando tra loro, il gruppo di amici si diresse verso una delle porte della città, quella che andava verso sud-est, inconsapevoli del piccolo Froakie che, dopo essere riuscito a ritrovare il gruppetto anche nella folla che invadeva le strade di Luminopoli, aveva ripreso a seguirli incuriosito. C'era qualcosa, in quel gruppetto un po' scalmanato, che gli faceva pensare che uno di loro fosse finalmente l'allenatore che da tanto tempo aveva cercato. Stando bene attento a non farsi vedere, il buffo Pokemon simile ad un ranocchio azzurro scivolò dietro al gruppo, usando le sue zampette appiccicose per restare attaccato alle pareti degli edifici ed intrufolarsi negli spazi tra di essi.

Ancora non era sicuro di quando sarebbe stato il momento di rivelarsi, ma si ripromise che l'avrebbe fatto presto. Magari non appena quei ragazzi avessero dato una prova che erano proprio loro le persone che cercava...

 

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Nel frattempo, nella piccola cittadina conosciuta come Borgo Bozzetto...

"Aaaah, certo che è bello tornare a casa dopo tutto questo tempo passato a viaggiare!" esclamò Serena, seduta in poltrona assieme alla sua mamma. "Certo, è stato bello vedere tutte quelle nuove cose, e vivere tante nuove esperienze... ma ogni tanto, è bello prendersi un po' di tempo per sè, e tornare a casa. Allora... come sono andate le cose mentre io ero in giro per il mondo?"

"Fletch, fletch!" cinguettò un piccolo Pokemon simile ad un pettirosso, svolazzando in casa di Serena e di sua mamma attraverso una finestra che era rimasta aperta, e appoggiandosi su un bracciolo della poltrona sulla quale la ragazzina bionda era seduta. Serena allungò un braccio e usò un dito di una mano per accarezzare il piccolo Pokemon sulla schiena, ricevendo in cambio un altro melodioso cinguettio.

"Beh, come puoi vedere, tesoro... i Fletchling non mancano mai di farci visita!" affermò la giovane mamma, ricordando con affetto ed ironia un evento che era successo molto tempo prima. "Ti ricordi il giorno in cui hai ricevuto Fennekin dal professor Platan? Hai finito per riaddormentarti, e un Flechling è venuto a svegliarti beccandoti sulla testa!"

Serena ridacchiò imbarazzata, mettendosi una mano dietro la testa al ricordo di quell'inizio non proprio entusiasmante. "Ehm... è vero, quella mattina stavo dormendo come un sasso!" affermò la ragazzina, sorridendo al ricordo del suo inizio. "Ero ancora un po' sottosopra perchè ci eravamo trasferite qui da poco... e ho finito per non dormire granchè quella notte!"

"Già, immagino..." replicò la signora, ridendo a sua volta sotto i baffi. "Comunque, mi sembra che la tua squadra di Pokemon sia venuta su bene! Soprattutto il tuo Fennekin che adesso è un bellissimo Delphox!"

"Grazie, mamma... ma immagino che abbia ancora un bel po' di strada da fare." affermò Serena, facendosi per un attimo più seria. La ragazzina si mise a giocherellare nervosamente con una ciocca dei suoi lunghi capelli biondi, immaginando che adesso sarebbe arrivato il momento per sua mamma di fare una delle sue prediche... oppure di farle la proposta che Serena ormai si aspettava ogni volta.

"A questo proposito, Serena..." iniziò Primula, mescolando il tè che aveva versato in una tazzina davanti a sè. "Hai pensato a quella proposta che ti ho fatto? Non ti piacerebbe entrare a far parte del nuovo team di Formula Rhyhorn?"

Serena tirò un sospiro, immaginando che sarebbe venuto presto quel momento. Non passava mai molto tempo senza che sua mamma tirasse fuori quel discorso. "Mamma... mi sembra che ne abbiamo già discusso, e credevo di averlo già detto in maniera abbastanza chiara. Lo sai che non sono interessata alla Formula Rhyhorn. So che sei stata una campionessa, a suo tempo, ma a me... molto semplicemente non mi interessa. Sento che è qualcos'altro quello che voglio fare."

Primula si era aspettata quella risposta, e in effetti non poteva dire di non comprendere quello che voleva dire sua figlia. Non si aspettava certo che i loro interessi coincidessero... ma era un'altra la cosa che la preoccupava. "Serena, tesoro... se a te non interessa la Formula Rhyhorn, non sarò certo io a costringerti a praticarla." affermò. "Tuttavia, mi sembra il caso di iniziare a pensare a quello che vuoi fare. Ormai hai quattordici anni, ed è il momento di cominciare a pensare seriamente al tuo futuro. Molti ragazzi più giovani di te si sono già fatti un'idea di cosa fare..."

"Invece io non ancora, mamma... ci sono molte cose che vorrei provare prima di decidere quale sarà la mia strada, se permetti!" affermò Serena, forse con un po' più di veemenza rispetto a quella che intendeva.

"Come desideri, Serena." rispose Primula, contrapponendo al modo di fare un po' aggressivo della figlia una notevole calma e presenza di spirito. "Tuttavia, quello che ti chiedo è di pensarci bene. Sai, ho notato una cosa... quando c'è qualche difficoltà nelle cose che ti metti in testa di fare, oppure cominci ad anoiarti per qualche motivo... allora tendi a mollare tutto. Non pensi anche tu che dovresti essere un po' più costante nelle tue cose?"

Serena tirò un sospiro. In effetti, non poteva dire che sua mamma avesse tutti i torti... era un problema che si era presentato più volte nel corso del suo viaggio. Lei non aveva ancora davvero trovato la sua vocazione... e doveva ammettere che in più di un'occasione aveva messo da parte certe attività perchè le sembravano troppo complesse, o perchè non aveva abbastanza passione da affrontare le difficoltà che si presentavano.

"E'... una cosa a cui devo pensare, mamma. Nel giro di un paio di giorni, riprenderò a viaggiare, e magari tornerò a visitare alcuni posti qui a Kalos." affermò. "Vorrei capire io da sola cos'è che mi piace davvero, e forse visitare di nuovo alcuni dei luoghi della mia infanzia potrebbe aiutarmi."

Primula non sembrava troppo convinta... ma decise che era il caso di ascoltare sua figlia, una volta di più. "Va bene... in tal caso, non posso fare altro che augurarti buona fortuna." affermò lei, alzandosi dal divano per poi mettere una mano sulla spalla della figlia. "So che non fa piacere che io ti ricordi di questo tuo problema ogni volta che ci vediamo, ma lo faccio perchè sono un po' preoccupata per te. Sai, tre ragazzi della nostra piccola città... Shana, Tierno e Trovato, immagino che tu li conosca... hanno cominciato da poco il loro viaggio, e mi hanno dato l'impressione di essere dei ragazzi molto decisi!"

"Beh, magari se mi sbrigo, li incontro a Borgo Bozzetto!" scherzò Serena, guardando poi verso il giardino dove alcuni dei suoi Pokemon si stavano rilassando: la sua Delphox guardava in lontananza, come se fosse impegnata in meditazione - e Serena immaginò che in effetti fosse proprio così; da un'altra parte del giardino, un alto e muscoloso Pokemon simile ad un panda dalla folta e spettinata pelliccia, con una macchia zigzagante bianca sul ventre e un lungo filo d'erba  tenuto stretto tra i denti, stava facendo un po' di pratica, sferrando qualche pugno in aria e poi fermandosi per fare qualche esercizio di respirazione. Infine, il pacifico Rhyhorn che ormai era diventato una presenza fissa nel loro giardino se la stava vedendo con le affettuose effusioni del suo Sylveon - un grazioso Pokemon dai tratti vagamente felini coperto da una corta pelliccia color crema che diventava rosa sulla testa, sulle orecchie, sulle zampette e sulla sua coda simile ad un piumino, con grandi occhi celesti e dei lunghi nastrini decorativi che si dipartivano da dietro la sua testa, fluttuando in aria senza peso e formando una specie di papillon sotto il mento della creatura. Il Pokemon rinoceronte sembrava quasi alzare gli occhi al cielo mentre il Sylveon di Serena gli montava in groppa, lanciando qualche vivace esclamazione come se volesse incitarlo a lanciarsi al galoppo!

"Eon! Eon! Sylveon!" esclamò la graziosa Eevolution rosa, usando i suoi nastrini come fossero delle redini. Rhyhorn grugnì di nuovo e fece finta di partire al galoppo... per poi accucciarsi di nuovo, e lasciare Sylveon con un palmo di naso. "Eon!"

"Rhyhorrrrrn..." mormorò pigramente il Pokemon Terra/Roccia.

Serena, osservando i suoi Pokemon dalla finestra di casa sua, si sentì per certi versi rassicurata. Ancora non era sicura di come avrebbe fatto a trovare il suo scopo e la sua passione, ma era sicura che con dei Pokemon così validi e fedeli al suo fianco, sarebbe riuscita prima o poi a raggiungere il suo scopo.

"E va bene... allora tra due giorni, comincia il mio nuovo viaggio." disse Serena tra sè. "Chissà cosa mi aspetta... speriamo bene."         

                   

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: Non mi è venuto un capitolo particolarmente lungo, in realtà. Questo mi serviva più che altro da capitolo di stacco per far partire i viaggi di Alan (che effettivamente si è guadagnato un po' di spazio in più rispetto agli altri due), Serena e del gruppo di Ash. Spero di non essere stato troppo dispersivo, e dal prossimo capitolo, comincerò a concentrarmi di più su Ash e sui suoi compagni di avventura. Come avete visto, Froakie è arrivato in scena, e non mancherà molto prima che si unisca al gruppo... ma potrebbe non essere lui l'unica sorpresa!

Non ho molto da dire, se non... che spero di aggiornare presto qualche altra mia storia, e vi do appuntamento al prima possibile!

A presto!

   

  
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