Ho fatto della mia solitudine il mio vestito a festa, nero e liscio come un sudario.
Ne ho ricavato un mantello con intessuto un filo gelido di inverno che mi ferisca le cosce,
perché solo così posso ricordare ogni istante
posso ricordarmi in ogni istante
di me!
C’è qualcosa che sibila piano nella mia anima, lo stesso tono di un violino scordato,
l’ho chiuso dentro al mio labirinto,
nessuno dei due può più uscirne.
Io ho voluto così.
Io ho voluto così.
Ricorda sempre chi ha voluto così.
Ne ho ricavato un mantello con intessuto un filo gelido di inverno che mi ferisca le cosce,
perché solo così posso ricordare ogni istante
posso ricordarmi in ogni istante
di me!
C’è qualcosa che sibila piano nella mia anima, lo stesso tono di un violino scordato,
l’ho chiuso dentro al mio labirinto,
nessuno dei due può più uscirne.
Io ho voluto così.
Io ho voluto così.
Ricorda sempre chi ha voluto così.