Happyness

felicità

fe·li·ci·tà/

sostantivo femminile

È tanto che immagino questo momento. E adesso che lo sto vivendo è ancora meglio di quanto immaginassi.

Avevo scritto in un post precedente che “gennaio è statisticamente un mese di merda”. Questo gennaio sta andando oltre ogni convenzione, regalandomi momenti ed emozioni che non pensavo neanche di poter provare.

Nella vita di ciascuno di noi ci sono alcune date che valgono molto più di altre e hanno un significato profondissimo: La nascita, il matrimonio, la nascita di tuo figlio… Non sono ancora arrivato a matrimonio e nascita di mio figlio, mentre la mia data di nascita la ricordo fin troppo bene. La data che per ora, è tra le più importanti della mia vita è quella del 25 Gennaio 2017.

Ricordo ogni singolo attimo di quella giornata. Ricordo la tensione del 24 Gennaio, la notte passata in bianco, le lacrime di frustrazione, i tentativi di aggrapparsi a qualche pensiero positivo, le lacrime per non riuscirci. Ricordo la mattina presto, il freddo della mattina presto, il freddo dato dalla paura di non farcela.

Ricordo l’aula 115 che sta per edificio 1, piano 1, stanza 5. Ricordo persone che non ho mai visto in vita mia, in attesa di essere valutate, ripassare nervosamente nozioni che dimenticheranno appena firmato un foglio accanto a un numero compreso tra 18 e 30, come già fatto mille volte.

Ricordo il professore e le sue due assistenti, entrare in aula e iniziare un appello di nomi e cognomi mai sentiti in vita mia, che sul momento mi sembrano addirittura completamente inventati.

Ricordo la speranza di non essere chiamato da una delle assistenti, che fino ad ora hanno massacrato gli studenti chiamati.

Ricordo che sono stato chiamato dal Professore. Ricordo come era vestito. Ricordo le domande che mi ha fatto. Non ricordo le mie risposte a quelle domande.

Ricordo la mia firma su un foglio con accanto un numero compreso tra 18 e 30, per l’ultima volta.

Ricordo come mi sono sentito una volta uscito dall’aula 115. Dopo anni di frustrazioni continue, ansie, paure, gioie e soddisfazioni transitorie, il 25 Gennaio 2017 mi son sentito Felice. Con la F maiuscola.

Continuo a ripensare a come sono arrivato a questo momento di felicità, a quello che ho dovuto passare per arrivarci e mi commuovo.

So che tutte queste sensazioni, immagini, gesti ecc. le ricorderò per tutta la vita. Perchè non c’è niente che renda più felici di raggiungere un obiettivo e vedere fruttare i propri sforzi. Non c’è niente di paragonabile al mondo.