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Autore: Florafairy7    29/01/2017    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PESSIMA STRATEGIA O PIANO EFFICIENTE?

I ragazzi arrivarono davanti all'immenso palazzo di ghiaccio, questa volta nessun incantesimo lo nascondeva ma era comunque ben difeso. Davanti al portone, infatti, c'era un plotone di soldati di neve.
Le ragazze allora si trasformarono nella loro forma butterflix, tutte meno Flora che si trasformò alla forma base ed aveva con sé il Charmix.
Ora sapeva che la sua magia non le avrebbe fatto scherzi, e lo sapeva per il semplice fatto che ora conosceva la sua magia, e si rese conto che fino a quel momento non l'aveva mai conosciuta veramente.
Stavano per andare ma Brandon fermò la squadra:

"Aspettate!" Tutti si fermarono e guardarono lo scudiero. "Non vi sembra strano che ci siano solo loro? Che non ci sia un esercito come l'ultima volta?"

"Accontentati per una volta!" Sbuffò Stella.

"Mi sono già accontentato troppo!" Replicò Brandon.

"Ragazzi..." Provò a dire Musa ma Stella rimbeccò Brandon:

"Accontentato? Quando?! Quando mai?!"

"Ragazzi, non vorrei interrompervi ma avremmo da fare!" Esclamò Musa indicando di fronte a lei, i due si girarono e videro che i soldati di neve, armati delle loro spade di ghiaccio, si avvicinavano velocemente.

Così lasciarono perdere le discussioni e la squadra si fiondò all'attacco.

"Attacco Fiammeggiante!" Lanciò Bloom annientando due nemici in un colpo solo.

"Tempesta Ghiacciata!" Seguì Flora spazzandone via un altro. Non si era mai sentita tanto potente, era come se per tutta la sua vita avesse ignorato quello che aveva dentro, e beh, in fondo era così.

In poco tempo la squadra si liberò dei nemici ed entrò nel palazzo e lì, nell'atrio, c'erano Yana ed Helen, e la ragazza con un incantesimo teneva Alyssa.

"Mamma!" Esclamò Flora facendo per andare da lei ma Helia la prese per il polso e la fermò, Flora allora, capendo il pericolo, rimase al suo posto.

"Lasciala andare!" Disse Flora rivolta alla strega, Yana sorrise malignamente e replicò:

"Sì, potrei, ma solo se al posto suo ci fossi tu."

"Flora, no!" S'intromise Alyssa. "Sono malvagie, non farlo!"

Flora guardò i suoi amici.

"Flora, no." Le disse Aisha.

"È mia madre, non posso lasciarla in mano loro." Rifletté Flora, Helia disse:

"La salveremo, troveremo un altro modo."

"Io..." Balbettò la fata, poi Yana disse:

"Tic toc, keimerina! Il tempo passa e per me è estremamente prezioso! Cosa decidi?"

"Tesoro, no!" S'intromise ancora Alyssa, Helen la guardò di bieco.

"Ora mi hai stufata! Che ne dici se abbassiamo un po' la temperatura?" E così la giovane strega strinse i pugni provocando un forte dolore nella testa di Alyssa che gemette dal dolore.

"Mamma!" Esclamò Flora preoccupata, non poteva lasciare sua madre nelle mani di quelle streghe, allora disse:

"Va bene, io..."

"... rifiuta." Concluse per lei Brandon, Flora lo guardò scioccata.

"No! Brandon, ma che...?!"

"Oh, e va bene." Replicò Yana con un ghigno." Fece gesto a sua figlia ed Helen schioccò le dita, a quel punto dai cumuli di neve ai lati della sala si crearono dei soldati di neve.
"Volevo fare le cose in maniera pulita, ma mi costringi a giocare sporco, keimerina... PRENDETELA!"

I soldati di ghiaccio si fiondarono addosso ai ragazzi, gli specialisti si misero in prima linea per difendere le ragazze mentre loro si alzarono in volo per aiutarli a combattere.

"Percussione Sonica!"

"Onda Morphix!"

Volavano scie d'incantesimi che colpivano i nemici sciogliendoli all'istante ma questi sembravano ricrearsi all'infinito.

"Madre, portatela via, mi occupo io di loro, prenderò la keimerina." Assicurò Helen a sua madre, così Yana prese Alyssa con la magia e la portò con lei mentre Helen creò attorno a se stessa una barriera di ghiaccio per proteggersi da un possibile attacco.

"Mamma!" Chiamò Flora vedendo che veniva portata via da Yana e fece per volare verso di lei ma fu fermata, Brandon la tenne stretta bloccandola per le braccia e le disse:

"Devi andare via di qui."

"Che cosa?! No! Brandon, mia madre..."

"... la salveremo, non le accadrà nulla. Ma ora devi andartene di qui, torna alla navicella." Le ripeté Brandon, guardandola, mentre intorno a loro gli altri combattevano.

"Ma..."

"Ehi, sono il tuo fan numero uno ma non voglio che ti accada nulla, quella strega vuole te. Per favore."

Flora lo guardò negli occhi, erano occhi preoccupati e attenti ma anche tanto dolci.

"Va bene, ma tornate presto." Annuì Flora, lo scudiero tirò un sospiro di sollievo mentre Flora volò via lasciando il palazzo.

"Ma dove va?!" Esclamò la giovane strega, arrabbiata, così con un gesto raddoppiò il numero dei suoi scagnozzi, alcuni continuarono a combattere mentre altri si diressero all'uscita per seguire la keimerina, davanti al portone però Helia e Brandon tagliarono loro la strada e combatterono per proteggere Flora.

La keimerina volò veloce, velocissima, pareva che le sue ali contro quel vento gelido non si stancassero, e così in poco tempo raggiunse la navicella, salì a bordo e ci si barricò dentro.
Annullò la sua trasformazione e camminando avanti e indietro rifletté.
Sua madre. Alyssa era stata presa, Yana e Lenny non avevano alcuna pietà, lei lo sapeva, le avevano lasciato un bel promemoria, ed ora sua madre era in mano loro. Doveva trovare un modo per salvarla. Doveva... cosa doveva fare? Come faceva Bloom a trovare sempre l'idea giusta quando i suoi cari erano in pericolo a causa sua? Flora si fermò un attimo e ci pensò: era la squadra che trovava l'idea. Aveva allora bisogno della squadra, di tutti i suoi amici, e doveva salvare sua madre in qualche modo.
Nel frattempo loro erano lì a combattere, e lei si stava nascondendo.
Ma forse Brandon aveva ragione, sarebbe stato pericoloso consegnarsi, chissà cosa avevano in mente quelle due...
Brandon. Ed Helia. Quando erano partiti aveva deciso di chiarirsi con Helia, poi qualcosa glielo aveva impedito. E poi Brandon, che sembrava amarla tanto. Come? Come era possibile che quello che fino a poco tempo prima era solo un suo amico, ora sentiva qualcosa per lei? Per lui sembrava così semplice, i suoi occhi erano così limpidi e facili da leggere. Mentre lei si sentiva così confusa, si sentiva tante persone in una sola. Helia era lì nel suo cuore da tanto tempo e lei non poteva mandarlo via, non dopo quello che le aveva detto mentre raggiungevano il palazzo di Yana.

"Devo dirti una cosa importante." Aveva detto Helia, e Flora, anche se un po' timorosa di quello che sarebbe potuto essere, aveva risposto:

"Sì, certo, dimmi."

"Io non riesco a stare senza di te, questi giorni separati, arrabbiati, sono stati difficili, ed io... io volevo dirti che non importa, se senti di essere cambiata allora va bene, voglio conoscere la nuova Flora."

"Dici... dici sul serio?" Aveva chiesto Flora incredula.

"Sì, certo che dico sul serio!" Aveva sorriso Helia, Flora aveva solo accennato un sorriso e aveva detto:

"Ne sono felice."

Helia era il ragazzo più dolce, e premuroso, e gentile, ed amorevole che avesse mai incontrato. Per questo si era innamorata di lui, perché lui l'aveva capita. Ma ora lei era lì, in quella navicella, perché era stato Brandon a mandarcela, e perché ora era Brandon che la capiva. Ma Helia voleva conoscere la nuova Flora, voleva tornare a capirla, e non dargli un'occasione sarebbe stato incredibilmente egoista da parte sua.
E allora va bene, si sarebbe fatta conoscere di nuovo da Helia, perché non voleva lasciarlo andare dopo tanto, troppo tempo passato insieme. E se Brandon le avesse fatto battere il cuore allora... allora poi ci avrebbe pensato, ora non poteva concentrare le sue energie in un dramma amoroso quando due streghe minacciavano la Dimensione Magica.
D'un tratto sentì un bip, veniva dal pannello di controllo, la ragazza allora si avvicinò e sedette al posto che di solito occupava Timmy.
C'era una lucetta rossa che s'illuminava ad intermittenza e faceva bip.

"Sì, un attimo, un attimo..." Disse Flora parlando alla macchina. "Oh, ma come fanno a far funzionare questi aggeggi?" Si chiese esasperata la fata. Premette qualche pulsante e fece accendere i tergicristalli, poi ne premette altri e i fari della navetta si accesero, e poi finalmente, anche se a caso, premette i tasti giusti.
Apparì un ologramma, era il preside Saladin.
Il preside in miniatura sospeso sul pannello di controllo disse:

"Non avendo ricevuto ancora nessun codice 3-9-4 deduco che stiate tutti bene, si aspetta conferma della riuscita della missione. Ad ogni modo, appena ascoltate questo messaggio, mandate conferma." 
Flora guardò quasi incantata il piccolo omino olografico, ci fu un lungo bip che per poco non la fece saltare dalla sedia, e poi il mini Saladin disse:

"I pianeti di Domino, Linphea e Solaria sono stati attaccati da delle creature selvagge e spietate, sono dei ruvi. Hanno assediato i palazzi reali dei pianeti e, sebbene le due cose non sembrino collegate, c'è stato un drastico ed inaspettato cambio della temperatura. Su Solaria sta nevicando. Fonterossa ha già mandato delle squadre, terminata la missione corrente, raggiungeteli."
E così la proiezione si spense da sola.

"Flora? Ma che ci fai qui?" Chiese Chatta che si era svegliata dal suo pisolino, la pixie andò a sedersi sul pannello di controllo e Flora le raccontò ciò che era successo.

Nel frattempo a palazzo i ragazzi combattevano contro i soldati di Helen.

"Raggio Prismatico!"

"Potere dell'Aurora!" Lanciavano le ragazze.
A terra Nex e Sky facevano squadra tirando mandritti e manversi, Timmy cercava di colpirne più che poteva mentre Helia e Brandon facevano squadra presso il grande portone.
Helia riusciva ad immobilizzare i soldati a due a due così che Brandon poteva eliminarli più velocemente con un semplice e veloce colpo di spada.
Ed ecco che Helia ne aveva fermati altri due, a quel punto Brandon avrebbe dovuto colpirli, ma non lo fece, rimase invece fermo a guardare in un punto.

"Brandon?! Ehi, Brandon, che ti prende?!" Chiese Helia che ormai faticava a tenere fermi i nemici. Brandon stava guardando la scalinata di ghiaccio, o meglio, chi era sulla scalinata di ghiaccio. Logan era appoggiato alla ringhiera e sembrava controllare se tutto stesse andando bene, se i suoi stessero combattendo bene contro suo fratello, se lui fosse in difficoltà.
E in quel momento l'attenzione dello scudiero fu attirata da qualcosa di ancora più grave.

"Helia! Mi... mi dispiace!" Si scusò, inutilmente, Brandon: Helia non era riuscito a tener fermi per molto i nemici, questi si erano liberati e l'avevano colpito ferendolo alla spalla.

"Ma cosa stavi guardando?" Chiese Helia a denti stretti, soffrendo silenziosamente.

"Io... niente. Helia, stai sanguinando... dobbiamo portarti subito alla navicella... Sky!" Chiamò lo scudiero, Sky si girò e vide in che condizioni era Helia, così ordinò:

"Torniamo subito alla navicella!"

I ragazzi inizialmente non ne capirono il perché ma poi videro Helia, così le ragazze crearono un diversivo per poter andare via.

"Saetta di Domino!"

"Luce di Solaria!"

"Onda di Andros!"

"Contrappunto di Melody!"

"Flusso Virtuale!"

E così con una convergenza magica le Winx distrussero la barriera creata da Helen facendola cadere a terra, poiché la strega interruppe il suo incantesimo i soldati di neve si sciolsero e i ragazzi senza perdere altro tempo lasciarono il palazzo.

Flora era nella navicella con Chatta, preoccupata per i suoi amici e per quanto stava succedendo sugli altri pianeti. D'un tratto sentì bussare forte al portellone della navicella e dal pannello di controllo riuscì a vedere che erano i suoi amici così aprì subito.
I ragazzi salirono a bordo, Helia era sorretto da Timmy e Sky mentre Brandon, agitatissimo, cercava di aiutarli.

"Helia! Cosa ti è successo?!" Chiese Flora andandogli subito incontro.

"Abbiamo avuto un piccolo problema..." Rispose il ragazzo cercando di trattenere il dolore, era un po' arrabbiato con Brandon ma tutto passò ora che Flora si occupava di lui.

"Va bene, siediti. Ragazzi, aiutatelo, per favore. Oh, mamma mia, guarda qui..." Borbottò Flora guardando la sua ferita, Sky disse:

"Flora, occupatene tu e..."

"... sì, ma, Sky, c'è una cosa importante... Saladin ha inviato un messaggio, pare che Solaria, Domino e Linphea siano stati attaccati." Istintivamente la ragazza gettò un'occhiata allo scudiero, se Linphea era stata attaccata lui in qualche modo lo sentiva, ma Brandon sembrava stare bene, era lì accanto ad Helia e sembrava essere molto preoccupato per il suo amico.
Sky e gli altri andarono ad ascoltare il messaggio di Saladin mentre Flora si occupò della ferita di Helia, e Brandon sembrava non volersi allontanare da loro.

"Ma come è successo?" Chiese Flora mentre con la magia cercava di farlo stare meglio.

"Un piccolo incidente." Rispose Helia.

"È stata colpa mia. Helia, mi dispiace davvero molto." S'intromise Brandon, Flora lo guardò stupita in attesa di spiegazioni, allora lui aggiunse:

"Sì, io... mi sono distratto e quei soldati si sono sciolti dalla sua presa."

"Beh, è stato solo un incidente, " Lo rassicurò Flora, "ed io qui ho tutto sottocontrollo."

"Come farei senza di te." Sorrise Helia, Flora gli sorrise dolcemente ma qualcuno lì con loro non sorrise affatto, e Flora se ne accorse.

"Ragazzi!" Chiamò Sky, Flora tirò un sospiro di sollievo e con Helia e Brandon si avvicinò al principe.

"La situazione è piuttosto grave ed io... io non so quello che dobbiamo fare." Ammise Sky e tutti si guardarono stupiti.

Nel frattempo a palazzo Alyssa era stata sbattuta da Yana nella stanza in cui si era svegliata, aveva urlato contro la strega ma era servito a ben poco e, affacciandosi alla finestra, aveva visto i ragazzi correre via.
La donna era seduta sul letto gelido quando sentì delle voci e si avvicinò alla porta premendoci contro l'orecchio.

"Stare con quel rammollito ti ha fatta diventare stupida?!" Sbraitò Yana, subito dopo fu Helen a parlare:

"No! Madre, per favore, io ho fatto del mio meglio! Quelle fate sono incredibilmente forti e quei ragazzi sembrano non stancarsi mai, io sono da sola e la mia magia non riesce a sostenere certe battaglie. La keimerina è scappata..." Alyssa tirò un sospiro di sollievo. "... ed io ho provato a farla inseguire ma, come vi ho detto, è difficile!"

"Beh, ed ora cosa aspetti?! Si saranno pur rifugiati da qualche parte! Cercali, scovali, e portami qui quella stupida fata!"

"Ma... madre, io non posso! Parte della mia magia è in continuo flusso per l'incantesimo, e poi..." Helen s'interruppe, Yana però chiese:

"E poi cosa?! Vuoi forse dire che aiutarmi ti costa troppo?!" Alyssa trasalì per l'impeto della regina ed aspettò che Helen rispondesse.

"No, certo che no, madre. Vi chiedo solo un po' di tempo per riprendere forze, mi basteranno alcune ore, domattina cercherò la keimerina e la porterò qui, ora devo solo recuperare le energie."

"Bene... porta i miei saluti a tuo padre, tesorino!" Ridacchiò Yana, dopodiché nessuno più parlò ed Alyssa tornò a sedere. 
Pareva che i ragazzi avessero dato alle due streghe filo da torcere, e Flora stava bene, ma da quel che aveva capito quel palazzo nascondeva dei segreti.

"Io voglio andare su Solaria." Disse Stella incrociando le braccia.

"No, io dico che dobbiamo rimanere tutti qui, insieme siamo più forti e l'epicentro del problema è qui." Ribatté Helia.

"Il mio pianeta è in pericolo!" Controbatté Stella.

"Beh, anche il mio, a questo punto voglio andare su Domino!" Aggiunse Bloom.

"Cosa?! Ma siete impazzite? Se ci dividiamo non concluderemo nulla!" Disse Aisha.

"Non possiamo rimanere con le mani in mano mentre i nostri pianeti sono in difficoltà." Replicò Bloom, ma Aisha disse:

"Anche Linphea è in pericolo ma Flora è qui."

"Che c'entra? Sua madre è qui è ovvio che voglia salvarla!" Ribatté Stella.

Mentre gli altri urlavano, discordanti sul da farsi, Flora chiese a Brandon:

"Come stai? E voglio la verità."

"Linphea è in serio pericolo." Rispose Brandon, facendole capire che non stava bene.

"Allora forse dovrei..."

"No." La fermò Brandon, Flora si accigliò:

"Ma stai male perché il pianeta sta soffrendo, dobbiamo fare qualcosa!"

"Sapevo che legarmi a Vymarna avrebbe avuto delle conseguenze. Ora rimaniamo qui, portiamo in salvo tua madre e togliamo di mezzo quelle due streghe. Hai sentito Saladin, delle squadre sono già lì, non siamo mica gli unici capaci di sconfiggere cattivi." Le sorrise, e Flora sospirò guardandolo negli occhi, poi però la sua attenzione fu attirata da Bloom che chiese:

"Beh, allora, Flora? Cosa facciamo?"

"P-perché lo chiedete a me?" Balbettò la fata trovandosi  improvvisamente al centro dell'attenzione.

"Perché anche Linphea è in pericolo, e perché tua madre è qui in ostaggio." Spiegò Bloom che aveva chiaramente voglia di andare su Domino.

"Io... credo..." Rispose Flora, un po' incerta, guardò Brandon, lui le fece cenno di proseguire. "... credo che il problema nasca da qui, Yana e Lenny controllano tutto da qui e sconfiggendo loro fermeremo anche i ruvi che hanno mandato sugli altri pianeti, e credo anche che se sugli altri pianeti sia arrivato l'incantesimo del gelo come qui su Sakoma sia a causa dell'arpa d'oro, quindi dovremmo fare qualcosa da qui... ma credo anche che come io voglia salvare mia madre anche Bloom e Stella abbiano il diritto di andare dalle loro famiglie."

"Oh, grazie, finalmente qualcuno che capisce!" Esclamò Stella alzando le mani al cielo.

"Allora dividiamo la squadra?" Chiese Timmy a Sky, il principe rifletté, poi rispose:

"Flora non ha tutti i torti, e poi potremmo sempre rimanere in contatto."

C'era molta agitazione, a quanto pareva mentre loro erano lì il resto della Dimensione Magica stava andando a rotoli, così i ragazzi alla fine finirono per essere tutti d'accordo con il principe.

"Bene, allora, io, Bloom e Tecna andiamo su Domino. Chi accompagna Stella su Solaria?" Chiese Sky, ci fu silenzio. Sky guardò Brandon che era accanto a lui, il suo amico allora gli intimò:

"Io rimango qui."

Sky sospirò e disse:

"Che fatica essere il tuo migliore amico... okay, ragazzi, allora Timmy e Musa accompagnano Stella. Nex, Brandon, Aisha, Helia e Flora rimangono qui. Se avete da ridire, non mi interessa, questa situazione è già complicata!"

Ci fu un mormorio e poi si organizzarono in fretta. I ragazzi che sarebbero rimasti su Sakoma avrebbero usato il palazzo reale come base e come rifugio mentre gli altri sarebbero partiti verso Solaria e Domino.

"Siamo tutti pronti? Forza, non possiamo perdere tempo!" Esclamò Sky incitando i suoi amici.
Le ragazze si salutarono abbracciandosi.

"Mi raccomando, state attente." Disse Flora a quelle che dovevano partire.

"Tranquilla, e state attente anche voi, buona fortuna." Replicò Bloom con un sorriso dolce.

"Amico, mi raccomando, fate attenzione, e non litigare con Helia." Lo prese in giro Sky per sdrammatizzare.

"Ci proverò. Stai attento anche tu, ci sentiamo." Replicò Brandon, poi però si accorse che qualcuno voleva parlare con lui.

"Stella."

"Vi lascio parlare." Disse Sky allontanandosi, così Stella si rivolse a Brandon in maniera diretta e senza mezzi termini:

"Perché non vieni su Solaria?"

"Perché verrà Timmy, e io voglio rimanere qui. Le streghe sono qui, Alyssa è qui e anche..." Brandon s'interruppe, e no, non intendeva la ragazza di cui si era innamorato.

"E anche...?"

"Il problema parte da qui, Sky va su Domino e non possiamo lasciare certo Nex da solo."

"Brandon, mi lasci davvero andare da sola?"

"Non rendere tutto una cosa personale, non è che non vengo perché ce l'ho con te, ti ho già detto perché voglio rimanere qui."

"I miei genitori sono in pericolo."

"Anche Alyssa lo è."

"È la madre di Flora, mentre i miei gen..."

"... Stella, io le voglio bene, ad Alyssa. Io... non deve succederle nulla, non voglio che le succeda nulla." Brandon sostenne lo sguardo della principessa, era determinato. Voleva bene ad Alyssa, e non voleva sbagliare ancora.

"Oh, bene, fa' come vuoi, ma così non sperare di farti una buona reputazione con la mia di madre."

Brandon scosse leggermente la testa, confuso, e disse:

"Stella, credo che tu ti sia persa qualche parte... io e te non stiamo più insieme."

"Ah! Sì, certo, certo!" Replicò Stella ironica, "Vorresti davvero farmi credere che eri serio? Cosa vuoi, Brandon? Vuoi che mi scusi? Va bene, mi dispiace! Ed ora porta la tua spada su Solaria!" Esclamò poi poggiandosi le mani sui fianchi, decisa e furiosa.

"Ero serio, ero serissimo! Grazie per le tue scuse, ma io rimango qui, e no, con te non ci torno. Stella, io ti voglio bene, ti voglio davvero bene, ma... non ti amo più, e non mi sembra giusto continuare."

L'espressione che assunse Stella fu indescrivibile, un misto di rabbia, sgomento, incredulità e umiliazione.

"Tu sei una persona orribile." Gli disse poi con gli occhi assottigliati dalla rabbia.

"Mi dispiace." Replicò Brandon senza avere altre parole.

"Bene, ragazzi, siamo pronti per partire!" Esclamò Sky dai comandi. Brandon si scusò ancora e si allontanò dalla principessa, così dopo altri saluti il gruppo di Sakoma lasciò la navicella e per dirigersi al palazzo reale dove si sarebbero rifugiati.
Ognuno di loro ora aveva un auricolare che li avrebbe tenuti in contatto con i loro amici.
Aisha, Flora e Chatta s'incamminarono avanti mentre i ragazzi le seguivano.

"Flora, devi stare tranquilla, salveremo tua madre e per domani saremo già a casa!" Esclamò Chatta carica di ottimismo.

"Lo spero, Chatta..." Replicò la sua fata.

"Dividere il gruppo è stato stupido." Disse Aisha con tono polemico. "Si sa che insieme siamo più forti."

"Aisha, le loro famiglie sono in pericolo." Puntualizzò Flora.

"Sarà..." Aisha fece spallucce.

D'un tratto Helia si avvicinò al gruppetto e chiese:

"Aisha, perdonami, potrei parlare un secondo con Flora?"

"Veramente..." Rispose Aisha incerta sul voler lasciare la sua amica con il ragazzo per il quale sentiva ancora qualcosa ma non sapeva esattamente cosa, ma Flora le fece un cenno e la fata dei fluidi concesse:
"... va bene."
Così Aisha raggiunse Nex e portò con sé anche Chatta, dunque Flora ed Helia poterono parlare.

"Che succede? Come ti senti?" Chiese Flora.

"Cosa? Ah, sì, molto meglio, grazie. Ascolta, io... ti vedo un po' strana, insomma, ti sento distante. Credevo che dopo quello che ci eravamo detti fosse tutto risolto."

Flora sentì un macigno depositarsi sul suo petto, forzò un sorriso per cercare di non essere troppo dura e rispose:

"Sì. Hai ragione. Vedi, Helia, quello che mi hai detto è stato davvero... davvero importante, ma... ora ci sono questioni molto importanti da risolvere, e io non mi sento pronta ad affrontare anche questo, a dirla tutta io... mi sento un po' confusa, ecco. Penso che questo tempo di pausa non possa che farci bene, per schiarirci un po' le idee."
Che cosa? E dov'era finito il discorso che si era preparata? Quello del riprovarci, di conoscersi di nuovo, del non volersi lasciare andare? Beh, era finito negli occhi di uno scudiero che, e lei lo sapeva e non lo poteva negare, la conosceva già, chissà come. E che credeva in lei, ma la proteggeva. E che aveva una montagna di coraggio, e che la amava davvero.
Era lì che era finito quel discorso, e lei lo sapeva bene, solo che non lo disse ad Helia, e forse finse di non dirlo neanche a se stessa.

Nel frattempo Chatta era andata a sedersi proprio sulla spalla di quello scudiero e, dispettosamente, gli disse:

"Li vedi? Stanno parlando, si stanno chiarendo."

"Quante volte devo dirti che mi stai antipatica? Okay, tifi per Helia, ma non vuol dire che Flora non possa scegliere me." La rimbeccò Brandon.

"Oh, andiamo, credi che la mia Flora si lasci ingannare da quel briciolo di fascino che hai? Ma per favore! Lei ed Helia sono fatti l'una per l'altro, e se anche con i tuoi sporchi trucchetti la stai confondendo lei non ci cascherà!"
Brandon alzò gli occhi al cielo, mentre Helia, nonostante lo sgomento, rispose a Flora in maniera calma:

"Flora, forse hai ragione, le cose sono complicate, ma l'amore non lo è mai, se questa storia ti ha messo troppi pensieri in testa, stai certa che ti rischiarerò la mente perché ti amo più di tutto, e lo sai bene."

"Certo... certo che lo so. Sei così dolce, Helia." Sospirò la fata guardandolo.

Arrivarono a palazzo e quando entrarono l'accoglienza non fu delle migliori: come la prima volta in cui c'erano stati, l'ambiente era freddo, buio ed anche un po' sinistro.

"Per di là si va alla sala del trono ma la porta è bloccata dall'interno, quindi direi di andare al piano di sopra, saremo più protetti e avremo una buona visuale, che ne dite?" Disse Brandon mentre ognuno si guardava intorno.

"Per me va bene." Annuì Nex, poi guardò Helia e il ragazzo fece solo un cenno.
Così i ragazzi si diressero al piano di sopra, le ragazze illuminarono la strada con delle piccole sfere di energia.
Girarono per le stanze disabitate del palazzo fin quando non scelsero di fermarsi in un salottino dove c'erano poltrone, divanetti e dei tavolini.

"La sala del tè." Disse Aisha entrando, gli altri la seguirono.

"Si usa una stanza solo per prendere il tè?" Chiese Flora stranita, Aisha rise.

I ragazzi dunque sedettero insieme e mangiarono qualcosa che avevano recuperato prima di lasciare la navicella. Erano tutti intorno al tavolino da tè, finito di mangiare Brandon disse:

"Ci serve un piano."

"Andiamo lì e rompiamo tutto!" Propose Nex scherzando, ma Helia lo ammonì:

"Nex, qui si tratta di cose serie."

"Va bene, va bene... qualcuno è nervosetto..." Mormorò poi Nex, Helia sospirò.

"Beh, Brandon, tu cosa proponi?" Chiese Aisha ritornando all'argomento principale, Brandon prese un respiro e rispose:

"Io avevo in mente un attacco bilaterale." Guardò i suoi amici, loro rimasero in silenzio, poi incrociò lo sguardo di Flora e continuò:" Noi ragazzi attacchiamo e distraiamo le due streghe mentre voi due cercate Alyssa nel palazzo, con le ali siete molto più veloci di noi."

"Mh... sì, direi che è una buona idea." Replicò Aisha.

"Sì, piace anche a me." Sorrise Flora, poi però rifletté e si scurì in viso. "Ma poi come combatteremo da soli contro le streghe?"

"Ecco perché non dovevamo dividere la squadra." Commentò Nex.

Brandon stava per rispondere a Flora ma Helia disse:

"Flora, ce la faremo. Tu ed Aisha unirete la vostra magia e ci siamo noi, portata in salvo tua madre le streghe non potranno ricattarci in alcun modo, perderanno il vantaggio che hanno su di noi."

Flora strinse le labbra in un sorriso di riconoscenza.

"Bene, allora siamo d'accordo, domattina attaccheremo il palazzo." Concluse Brandon.

Deciso il loro piano i ragazzi si riposarono, Flora ed Aisha, con Chatta, chiacchierarono insieme, al contrario, tra i ragazzi era chiaro che ci fosse qualcosa che non andava.

"Si può sapere che cosa avete voi due?" Chiese Nex notando lo strano atteggiamento dei suoi amici.

"Niente." Risposero loro due all'unisono.

Nex alzò gli occhi al cielo e disse ancora:

"Beh, è chiaro che avete qualcosa allora..."

"Ma no, Nex, non è nulla." Replicò Helia con ironia, "È solo che Brandon è convinto di essere un passo avanti."

"Ma perché io sono un passo avanti, Helia, e né tu né nessuna piccola odiosa zanzara potete dire il contrario!" Ribatté Brandon con un sorrisetto.

"Ma di che parlate?" Chiese ancora Nex, confuso.

"Di niente!" Risposero ancora gli altri due.

Flora invece aveva raccontato ad Aisha ciò che si era detta con Helia e Chatta sembrava non essere molto d'accordo.

"No, no, no, no! Flora, no! Hai sbagliato tutto! Ascoltami bene," Le disse la sua fatina mentre le era seduta in grembo, "Da quanto tempo conosci Helia?"

"Da più o meno sei anni." Rispose Flora cercando di capire dove volesse arrivare la fatina.

"E da quanto tempo conosci quello lì?"

"Quello lì ha un nome..." Puntualizzò Aisha ma Chatta fece finta di non sentire.

"Lui più o meno sette."

"Vedi?" Disse la fatina, "Conosci il belloccio anche da prima ma di Helia ti sei innamorata subito, se mai quella specie di finto principe fosse stato quello giusto per te te ne saresti innamorata già da prima, e invece è Helia che ha fatto breccia per primo nel tuo cuore!"

Flora rifletté, guardò Aisha e disse:

"Beh, Chatta non ha poi tutti i torti."
Chatta sorrise, Aisha alzò gli occhi al cielo e replicò:

"Flora, io voglio bene ad Helia, dico sul serio, e vi adoro insieme, siete davvero la coppia più bella di sempre... ma voglio più bene a te perché sei la mia migliore amica, e se mi dici che provi qualcosa per Brandon, allora io tiferò per Brandon, perché tifo per la tua felicità."

"Chi ti dice che è lui la sua felicità e non Helia?" Chiese Chatta accigliata.

"Il fatto che abbia avuto dei dubbi su Helia, se ami davvero qualcuno non hai dei dubbi, ma tu ce li hai, questo vuol dire che per quanto tu possa amare Helia, non è amore vero."

Flora guardò la sua amica, a quanto pareva aveva capito più di quanto lei si aspettasse, perché lei Helia lo amava, sì, certo che lo amava, ma forse a quell'amore mancava qualcosa.

Poiché il giorno dopo sarebbe stato molto impegnativo, i ragazzi cercarono di dormire per rimettere forze. Si sistemarono alla buona sui divanetti della sala del tè, Helia e Brandon l'uno accanto all'altro come se volessero farsi la guardia a vicenda, Aisha e Nex sull'altro divano e Flora, con Chatta in grembo, sulla poltrona.

La keimerina però, per quanto ci provasse, non riusciva a dormire. Così, senza svegliare la sua fatina, si alzò e piano si avvicinò alla grande vetrata.
In quel palazzo persino i vetri erano congelati, e non si vedeva molto al di fuori dato che non c'era alcuna luce. Ma Flora rimase in piedi a cercare di scrutare qualcosa in quel buio, magari delle risposte, o un po' di pace.
Chissà come stava sua madre, se l'avevano ferita, se... se... se... quei se la stavano uccidendo.
D'un tratto sentì un calore avvolgerla, ma non si spaventò.

"Perché non riesco a non aver paura?" Gli chiese mentre continuava a guardar di fuori e Brandon, alle sue spalle, la avvolgeva in un abbraccio.

"Perché è giusto che tu ne abbia." Le rispose lui.

"E allora come si fa?"

"E allora si va avanti nonostante la paura, non devi ignorarla, perché anche la paura serve, ma devi farle sapere che non esiste solo lei."

"La fai facile."

"Non lo è affatto, ma è questo che mi hanno insegnato, e dato che sei la mia allieva preferita ho deciso di condividere questo gran bel consiglio."

Flora sorrise, poi sospirò e si sciolse da quell'abbraccio girandosi verso di lui.

"No."

"No?" Chiese Brandon, confuso.

"No, questo! Io... io non posso farlo, Chatta ha ragione, da quanto tempo conosco Helia? Mi sono innamorata di lui fin da subito! E invece tu... sbuchi fuori dopo tutto questo tempo e... ti ho già detto che devi starmi lontano, rendi tutto più complicato."

"Beh, certo, se per te complicato vuol dire far finta di non provare niente allora è ovvio che se ti sto intorno è più complicato!"

"Se lo ignoriamo forse andrà via come è arrivata e..."

"Flora, l'amore non è come il raffreddore, se c'è poi non se ne va più, o almeno l'amore vero è così." Replicò Brandon e Flora non seppe cosa rispondergli.

"Io... non posso." Concluse poi lei quasi con le lacrime agli occhi, ripensando ai suoi amici.

"E perché? Perché hai paura?"

Flora annuì.

"Beh, non esiste solo lei." Disse Brandon, le prese il viso fra le mani e la baciò. Flora inizialmente si strinse a lui, ma poi si allontanò dicendo:

"Helia ha detto che mi ama."

"Anche io ti amo." Replicò Brandon, con tutta la convinzione che potesse dimostrarle.

"Per colpa mia hai litigato con Stella, è lei è una delle mie migliori amiche." Disse Flora abbassando lo sguardo.

"Mi dispiace tanto, mi dispiace davvero tanto se Stella ci è rimasta male, ma io e lei sappiamo che il nostro rapporto è andato perdendosi nel tempo e non è affatto colpa tua. Flora, io mi sono innamorato di te, perché devi farla sembrare una cosa brutta?"

"Per favore, non arrabbiarti." Lo pregò Flora. Brandon le si avvicinò e le prese le mani.

"Allora rimani con me." Così la baciò e Flora non si tirò indietro, allora il ragazzo ci mise più passione, sembravano avere il potere di scaldare quel luogo gelido e desolato.
Rimasero a guardare insieme di fuori, quella grande vetrata lasciava vedere le dune di neve che li separavano dal palazzo di Yana.
Flora sentì un forte calore all'altezza del petto del ragazzo e capì di cosa si trattava.

"Presto anche Linphea starà bene, non devi preoccuparti." Gli disse cercando quasi di rassicurarlo.

"Ne sono certo." Sorrise lui, sapeva che lei si sentiva in colpa.

Rimasero per un po' in silenzio, riflettendo, entrambi.

"Oggi vi siete visti, non è vero? A palazzo." Chiese Flora, stretta ancora allo scudiero.

"Sì, è uno di loro." Rispose Brandon con tristezza.

"Mi dispiace, credevo davvero che poteste ritrovarvi."

"L'ho creduto anch'io, e sai qual è la cosa peggiore? Che è anche per lui se sono rimasto, non mi perdonerei se gli accadesse qualcosa, anche se è un idiota."

"Lo porteremo in salvo, anzi, non sono troppo sicura che si lasci salvare da noi, ma sconfiggeremo le streghe prima che possano fargli qualcosa... credi che sia sotto qualche sorta d'incantesimo?"

"L'incantesimo dell'egoismo, della cecità, della testardaggine e del rancore... uno difficile da spezzare."

"Non per chi ha un cuore grande come il tuo." Gli disse Flora, e lui le diede un bacio sulla guancia.
Se n'era innamorato, se n'era innamorato davvero. Avrebbe solo dovuto ricordarselo.

Ehi fantastici e meravigliosi germogli di lullabea! Credetemi, non so davvero dove iniziare, quindi faccio prima e non dico nulla perché questo capitolo ha messo prima me in crisi... mentre lo scrivevo non mi piaceva, poi rileggendolo ho pensato non fosse male, ora ci rifletto e di nuovo non mi piace...
Quello che ho da dirvi però è che in questo capitolo ogni singola parola è importante ed ha un significato nascosto (non proprio ogni singola ma va beh, si fa per dire! XD) e vi invito a riflettere un po' su tutto...
Per il resto, che ne pensate della strategia attuata dalla squadra? Secondo me è pessima, i ragazzi hanno preso sette anni di studio a Fonterossa e li hanno buttati nella spazzatura, ma... c'è sempre un ma, ognuno ha le sue ragioni e quindi...
Come qualcuno aveva già notato, Brandon ed Helia non stanno avendo dei comportamenti da "gentiluomini", in effetti pare che i ragazzi abbiano preso troppo sul serio la faccenda del Team, ma a loro discolpa posso dire che sono maschi, e i maschi sono fatti così, e vi assicuro che entrambi amano la nostra keimerina... a proposito, ma l'ultima frase cosa voleva...? Ah, no, non mi esprimo! XD
Okay, direi che per me è tutto e lascio fare a voi che siete i più fantasticissimi e sono super iper mega arci felice che stiate diventando sempre più numerosi nello scrivere la vostra opinione, siete davvero dolcissimi!!
Vi saluto augurandovi una buona settimana e mandandovi un bacio enorme, amici miei,
vi strAmo,
xoxo Florafairy7

ps. dato l'enorme successo della rubrica "Diamo un volto all'amore" ecco che le nostre amiche, sebbene rivali nella partita che appassiona tutta la Dimensione Magica, hanno deciso di deliziarci con un'altra delle loro opere:


http://i.imgur.com/TEjIwSE.jpg  di MartiAntares

http://imgur.com/tdXU1li di WinxClub

Grazie ancora, ragazze!
Un abbraccio stritolante! 


 

   
 
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