Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Eevaa    29/01/2017    1 recensioni
«Dimostrami che i saiyan non sono solo cattiveria e vendetta, dimostrami che i saiyan possono ragionare, dimostrami che sai controllare la rabbia! Non tornare ad essere l'aguzzino che eri un tempo: sei cambiato! Le questioni umane si gestiscono da terrestri e oramai fai parte di questo pianeta, che tu lo voglia o no. Dammene la prova!» (Cap. 8)
«Io non sono fatto così. Non sono paziente come te, non lo sarò mai. Io non sono una persona buona» bisbigliò nuovamente il principe alzandosi dal tappeto, tentando di non voltarsi ad osservare quello scenario surreale che lui stesso aveva creato. (Cap. 11)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

THE NEWBORN SAIYAN



CAPITOLO 2 - AMARA SORPRESA
 
 

Gli occhi chiari di lei, macchiati di un atto apparentemente imperdonabile, fissavano tremanti quelli scurissimi di Vegeta, rimasto attaccato alla porta come per reggersi da un'inevitabile caduta. Egli osservava la scena inorridito, mentre la rabbia invadeva senza pietà ogni suo singolo muscolo. 
La donna dai capelli turchini sedeva sul letto abbracciata al corpo possente di quell' uomo che una volta lei stessa aveva respinto, cacciato, buttato fuori dalla sua vita. 
Yamcha si scansò immediatamente mentre Bulma si avvicinò lentamente a Vegeta con gli occhi colmi di sporche lacrime.
«Vegeta, posso spiegarti, non è come sembra...» balbettò l'azzurra con un filo di voce.
Senza dire una parola il principe la scostò bruscamente contro la parete avvicinandosi prepotentemente all'uomo a lato della scrivania. Ciò che poteva sembrare solo un semplice abbraccio nascondeva molto, molto di più agli occhi del saiyan.
Un lampo di luce rossa invase la stanza e l'ambiente circostante, accompagnata da un forte rumore di vetri infranti che echeggiò nel giardino della grande casa. 
 
Un tuono risuonò violentemente nel cielo sovrastante la città dell'Ovest, segno che un forte temporale autunnale si avvicinava.
Vegeta camminava lentamente lungo le strade deserte, illuminate dalla pallida luce dei lampioni. Varcò con un balzo il cancello del parco e raggiunse il solito acero. 
La lieve pioggerellina faceva risuonare le foglie secche posate sul terreno e nel contempo anche l'acqua del laghetto, oramai nera come la pece. 
Un'amara melodia lontana distolse l'attenzione di Vegeta dalla pioggia, facendolo alzare e camminare lentamente verso la fonte del suono.
Man mano che il principe camminava, le note iniziarono a distinguersi l'una dall'altra e, una volta giunto alla piccola casetta di legno usata dai bambini per giocare durante il giorno, egli si fermò.
All'interno della casetta una ragazza pizzicava le corde della sua chitarra, con aria malinconica. Alla vista del saiyan ella non si spaventò, nonostante fosse arrivato di soppiatto. 
Vegeta indietreggiò spaventato per poi balzare sul tetto della casetta nella quale stava suonando ragazza dai capelli rossi. Era la stessa di poche ore prima, il saiyan ne era certo: quello sguardo continuava a ricordargli qualcosa. Rimase silenzioso per parecchi minuti ad ascoltare il suono drammatico dello strumento, fino a quando si decise a parlare.
«Ma come ci riesci?» chiese stizzito ad alta voce sperando che le sue parole non fossero coperte dalla pioggia, dopo aver sentito l'amarezza e la tristezza nelle note che sembravano riflettere il suo stesso stato d'animo.
«Sento quello che mi circonda e lo trasformo» si limitò a rispondere lei, interrompendosi per un momento.
«Bene. Allora dovresti suonare brutal death metal» commentò sarcasticamente Vegeta pensando alla scena di prima, mentre la ragazza con un ghigno riprese a suonare.
Continuò fino a che il temporale, fuori dal piccolo riparo in legno, non si apprestò a cessare. Senza dire una parola si alzò e ripose la chitarra in una morbida custodia in pelle nera, uscendo dalla casetta e seguita poi dallo sguardo del saiyan. In men che non si dica ella girò il volto verso Vegeta il quale, incredulo, la guardò scattare verso il cielo scuro, in volo.
«Hey, ma che diavolo!?» gridò egli sopreso, inseguendola immediatamente.
 
La ragazza volava veloce, proprio come il suo inseguitore, ma non azzardò a fermarsi fino a quando Vegeta non le si parò davanti allargando le possenti braccia.
«Spostati!» intimò la ragazza tentando di oltrepassare l'ostacolo.
«Sapevo di averti già visto. Chi sei?» domandò freddo il saiyan, senza però ricevere risposta.
Gli occhi scuri di lei irruppero come un fiume in piena in quelli di Vegeta, il quale tornò a parlare.
«Dimmi chi sei. Perchè sai volare? Da dove vieni?»
«Non sono affari che ti riguardano, ora se non ti spiace devo tornare a casa mia» sibilò.
«Ma come ti permetti!? Perchè vuoi tenermi segreta la tua identità?»
«Perchè la mia identità non è affar tuo, Vegeta»
Con uno scatto improvviso sparì nel buio profondo azzerando la propria aura, lasciando il saiyan sopra di sè ancora in volo.
"Vegeta, ha detto? Come diavolo fa a sapere il mio nome?" pensò egli, sconcertato e completamente confuso.
Una cosa era certa: quella ragazzina nascondeva qualcosa, qualcosa di molto importante.
 
 



ANGOLO AUTRICE:
Buonasera a tutti! 
Spero che questi due primi capitoli vi siano piaciuti, nonostante il drammatico colpo di scena che vede coinvolta una delle coppie alle quali io stessa sono più legata. Ma d'altronde ogni tanto è anche bello stravolgere le situazioni, lavorando di fantasia. 
Ad ogni modo, se voleste leggere qualcosa di più "classico" sempre legato al mondo di DB, ecco qui un link di una mia vecchia storia:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1014290&i=1
Non siate timidi e fatemi sapere cosa ne pensate! A presto :)
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Eevaa